Guerra per la ripresa economica fra USA e alleati europei

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  Tiziano Sini
  16 febbraio 2023
  3 minuti, 4 secondi

Nell’ultimo periodo la situazione mondiale sembra quanto mai turbolenta. E' una condizione che, ormai per molteplici fattori, continua ad aggravarsi, rischiando di rompere ulteriormente i fragili equilibri internazionali che hanno caratterizzato gli ultimi decenni. Si tratta di equilibri il cui aspetto economico costituisce un elemento dirimente e l'attuale crisi inflazionistica gioca un ruolo rilevante nella determinazione delle scelte effettuate da governi ed istituzioni economiche. Su questo frangente, negli ultimi mesi è diventata abbastanza chiara la contrapposizione fra gli USA e i loro partner europei in seguito alla definizione e adozione dell’Inflaction Reduction Act (IRA) da parte del governo americano, ossia un massicio piano di investimenti pubblici mirante a settori strategici e in direzione green.

In questo senso, pesa oltremodo anche l’introduzione di incentivi assolutamente soverchianti finalizzati a convincere i consumatori americani ad acquistare prodotti “made in Usa[1]. Si tratta di un intervento che fin da principio ha fatto storcere il naso ai Paesi europei, preoccupati per la portata dell’iniziativa, che è ritenuta univocamente sleale dal punto di vista concorrenziale, in particolare, se promossa da un alleato strategico. I malumori sono quindi aumentati nel corso dei mesi, tanto da far propendere il Presidente francese Macron per una visita di Stato a Washington nei primi giorni di dicembre[2], per poi farne seguire una successiva, circa una settimana fa, in cui sono stati i rispettivi Ministri dell’Economia di Francia e Germania, Bruno Le Maire e Robert Habeck, a recarsi negli USA per discutere delle misure varate[3].

Nonostante la missione sia stata fatta passare per europea, la questione è in realtà più complessa visto che gli interessi nazionali sembrano inesorabilmente prevalere su quelli sovranazionali, come d'altronde evidenzia la posizione presa dalla Germania, il cui status sembra fortemente minato dalle scelte politiche ed economiche degli ultimi mesi. Da un lato, infatti, sono note le preoccupazioni per la svolta protezionistica che l’IRA potrebbe generare: gli Stati Uniti sono al momento il più importante partner tedesco per quanto riguarda l’export (156 miliardi lo scorso anno). Mentre dall’altro, le dinamiche geopolitiche rischiano di minare i rapporti con il più importante partner commerciale per import-export: la Cina.

Questa è la condizione che la Germania, così come la Francia, vorrebbe evitare, tentando di trovare un conciliante compromesso fra le parti. È però chiaro come questa mediazione non sia sufficiente per sbrogliare l'intreccio di una situazione estremamente complessa e che quindi alcune scelte vadano prese. 

Bisogna aggiungere che non vi è unanimità riguardo alla modalità di risoluzione del dilemma. Infatti, a livello europeo, grazie anche alla spinta francese - benché il Ministro dell’Economia Le Maire non sia d’accordo -, la Commissione si è prodigata a definire il Green Deal Industrial Plan, l'iniziativa che, come il nome fa dedurre, è da considerarsi come il perno del piano strategico finalizzato alla transizione energetica europea: l'European Green Deal. “Il punto di partenza del piano - come evidenzia la nota - è la necessità di aumentare in modo massiccio lo sviluppo tecnologico, la produzione manifatturiera e l’installazione di prodotti a emissioni zero”. A questo si affiancherà l’European Sovereignty Fund, che avrà l'obiettivo di fornire un supporto prevalentemente finanziario per sostenere gli investimenti green dei prossimi anni[4].

È un piano piuttosto articolato quindi, ma che avrà bisogno di intensi negoziati prima di essere varato, come dimostrato dalla divergenza di vedute non solo tra i Paesi europei, con la Germania capofila, ma anche all’interno degli stessi governi, come dimostra l’esempio francese.

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[1] https://www.ilsole24ore.com/radiocor/nRC_12.08.2022_15.06_28310283

[2] https://it.euronews.com/2022/12/01/amici-ma-le-perplessita-del-presidente-francese-macron-a-washington

[3] https://www.ilsole24ore.com/art/francia-e-germania-missione-usa-proteggere-imprese-ue-protezionismo-AEUw8miC

[4] https://www.ilsole24ore.com/art/ue-presenta-piano-industriale-aiuti-stato-e-fondo-sovrano-AEq9RIfC

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