I ghiacci groenlandesi si stanno sciogliendo più velocemente del previsto

Gli impatti del cambiamento climatico stanno diventando sempre più evidenti e la situazione che si sta verificando nelle calotte glaciali della Groenlandia ne è una testimonianza. In particolare, cosa sta succedendo in Groenlandia? Vi è ancora una possibilità di porvi rimedio?

  Articoli (Articles)
  Alessia Bernardi
  08 dicembre 2023
  4 minuti, 25 secondi

La Groenlandia, la più grande isola del mondo situata nel nord-est del continente americano, sta affrontando una crisi senza precedenti. I ghiacci che coprono gran parte del territorio si stanno sciogliendo a un ritmo sei volte superiore alle previsioni degli scienziati. Questo allarmante fenomeno, che ha attirato l'attenzione di esperti di tutto il mondo, ha conseguenze devastanti per l'intero pianeta. La Groenlandia è un serbatoio di ghiaccio che contiene una quantità enorme di acqua dolce, e il suo scioglimento contribuisce in modo significativo all'innalzamento del livello del mare. 

Secondo uno studio condotto da un team di ricercatori dell'Università di Copenaghen, il tasso di scioglimento dei ghiacci in Groenlandia è aumentato in modo esponenziale negli ultimi anni. I dati raccolti indicano che il Paese ha perso circa 600 miliardi di tonnellate di ghiaccio solo nel 2019, un numero allarmante che supera di gran lunga le previsioni degli scienziati. 

Le cause

Le cause di questo scioglimento accelerato sono molteplici. Il cambiamento climatico, causato principalmente dalle emissioni di gas serra prodotte dalle attività umane, è il principale responsabile di questo fenomeno. L'aumento delle temperature globali ha portato ad un innalzamento della fusione dei ghiacci in tutto il mondo, ma la Groenlandia è particolarmente vulnerabile a questo processo. Quest’ultima è coperta da un'enorme calotta di ghiaccio che si estende per oltre 1,7 milioni di chilometri quadrati. Tale massa di ghiaccio è in equilibrio con il clima circostante, ma il riscaldamento globale ha alterato il suddetto equilibrio. Le temperature più elevate causano, infatti, un elevamento della fusione dei ghiacci, che a sua volta contribuisce all'innalzamento del livello del mare.

Le conseguenze

Le conseguenze di questo scioglimento accelerato sono quindi numerose e preoccupanti. In primo luogo, l'innalzamento del livello del mare minaccia le comunità costiere di tutto il mondo. Città come New York, Miami e Venezia sono già soggette a inondazioni sempre più frequenti e intense. In secondo luogo, il rilascio di grandi quantità di acqua dolce nell'oceano può alterare la circolazione oceanica globale, con conseguenze imprevedibili sul clima. Infatti, solo considerando l’area della Groenlandia, se la tendenza attuale dovesse persistere, entro il 2100 si prevede un progresso del livello globale del mare compreso tra 13,5 e 15,5 millimetri, che equivale all'incirca al contributo dell'intera Groenlandia negli ultimi 50 anni.

Inoltre, i ghiacci riflettono la luce solare, riducendo l'assorbimento di calore da parte della Terra. Tuttavia, quando essi si sciolgono, l'acqua oscura che rimane al loro posto assorbe più calore, accelerando ulteriormente il riscaldamento globale. Ciò crea un ciclo di feedback positivo, in cui il cambiamento climatico causa lo scioglimento dei ghiacci, il quale a sua volta contribuisce a un ulteriore riscaldamento.

Secondo le stime dell'Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), se i ghiacci della Groenlandia si sciogliessero completamente, il livello del mare potrebbe aumentare di oltre 7 metri, causando innumerevoli danni su vasta scala. Rimane anche da considerare, che secondo gli esperti ciò che sta accadendo nel nord-est della Groenlandia stia avvenendo in contemporanea anche in altri settori della calotta glaciale. Infatti, ad oggi, la fusione accelerata riguarda tutti e 8 i maggiori ghiacciai della regione, di cui ben 7 mostrano un arretramento significativo della grounding line in pochi anni, cioè il punto in cui la massa glaciale inizia ad essere ancorata alla roccia e non è più galleggiante. 

La posizione europea e internazionale

Risulta fondamentale che la comunità internazionale prenda provvedimenti immediati per affrontare questa crisi: è necessario ridurre drasticamente le emissioni di gas serra e adottare politiche di adattamento per proteggere il territorio artico in primis, quello globale in seconda battuta. Gli accordi internazionali, come l'Accordo di Parigi del 2015, mirano a limitare l'aumento della temperatura media globale a ben al di sotto dei 2°C rispetto ai livelli preindustriali. Tuttavia, è necessario fare di più per raggiungere tali obiettivi e preservare l'equilibrio del nostro ecosistema. Allo stesso tempo, è importante affrontare anche gli impatti locali dello scioglimento dei ghiacci della Groenlandia, ciò include la protezione delle comunità costiere e la ricerca di soluzioni sostenibili per adattarsi a un futuro con un livello del mare più alto.

Per tale ragione, il servizio Comunitario di Informazione in materia di Ricerca e Sviluppo (CORDIS) della Commissione Europea ha sottolineato come i ricercatori hanno iniziato ad esaminare le normative vigenti in materia di difesa costiera e a identificare i potenziali punti deboli. Ad esempio, hanno scoperto che i criteri di progettazione esistenti, volti a impedire che l'acqua scorra oltre la cresta di una struttura costiera, sono inadeguati per un futuro caratterizzato da un intenso aumento dell'altezza delle onde. In quest'ottica, il progetto DURCWAVE, finanziato dall'UE, contribuisce a soddisfare questa esigenza, puntando a sviluppare soluzioni a lungo termine per rafforzare le difese costiere contro le mareggiate e l'innalzamento del livello del mare. Un intervento mirato ad attuare le migliori misure di prevenzione dello scioglimento dei ghiacciai groenlandesi è già iniziato, ma tutele maggiori devono comunque essere inventate. In caso contrario, i ghiacciai settentrionali della Groenlandia potrebbero aumentare notevolmente l’innalzamento del livello del mare con conseguenze devastanti per l’intero ecosistema.

Mondo Internazionale APS - Riproduzione Riservata ® 2023


Condividi il post

L'Autore

Alessia Bernardi

Tag

Greenland climate change European Commission sea level rise