I talebani vietano l’università alle donne

In Afghanistan, i talebani vietano alle donne di accedere all’educazione universitaria

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  Wiam Kessab
  07 gennaio 2023
  3 minuti, 19 secondi

Le donne afghane non possono accedere all'università

In Afghanistan, i talebani hanno vietato alle donne di accedere all’educazione universitaria. Lo ha fatto sapere il Ministero dell’Istruzione superiore afghano in una lettera diffusa dalla tv locale Tolo News e inviata a tutti i funzionari del governo e alle università del Paese.

L'anno scorso, quando erano ritornati al potere a Kabul, i talebani avevano assicurato che le donne sarebbero state adeguatamente rappresentate ad ogni livello della società ed il primo passo era continuare a permettere alle ragazze e alle donne di avere un'istruzione. Al contrario, proprio la possibilità di frequentare le scuole è stata subito negata; e da quando avevano ripreso il controllo dell’Afghanistan, nell’agosto del 2021, i talebani avevano già escluso le donne dalla maggior parte delle scuole secondarie. Inizialmente, avevano stabilito che le donne avrebbero potuto continuare a frequentare l’università ma in corsi riservati, separati da quelli frequentati dai maschi, e tenuti da docenti donne o uomini anziani. Inoltre, avevano proibito alle donne di accedere ad alcune facoltà, come ingegneria o economia. Tre mesi fa, in tutto il paese, migliaia di ragazze afghane hanno sostenuto gli esami di ammissione universitaria alle facoltà che erano rimaste loro accessibili ma ora, dopo la decisione di escluderle completamente, l’istruzione formale femminile sarà permessa solo fino ai 12 anni.

Il ministro dell'Istruzione superiore afghano, Neda Mohammad Nadeem, ha introdotto il divieto dell'istruzione universitaria per le ragazze a tempo indeterminato. Ex governatore, comandante militare ed esponente della linea dura religiosa, Nadeem è stato nominato responsabile dell'Università a ottobre e sin da subito aveva espresso la sua ferma opposizione all'istruzione femminile, definendola non islamica e contraria ai valori afghani.

LE REAZIONI POLITICHE

L’annuncio talebano sull'accesso alle università da parte delle donne ha suscitato molta indignazione a livello internazionale. Richard Bennett, relatore speciale dell’ONU sull’Afghanistan, ha sottolineato che la nuova misura viola il diritto a un’istruzione equa e priva di discriminazioni. Gli Stati Uniti hanno dichiarato che prenderanno provvedimenti e perfino il confinante Pakistan, un altro paese dove i diritti delle donne sono limitati, ha condannato la stretta talebana. Il portavoce del Dipartimento di Stato americano, Ned Price, ha affermato che l'istruzione è un diritto umano riconosciuto a livello internazionale ed è essenziale sia per la crescita economica che per la stabilità dell'Afghanistan.

Anche Stéphane Dujarric, portavoce del Segretario Generale delle Nazioni Unite, ha commentato il divieto, dicendo che si tratta di un'altra promessa non mantenuta dai talebani e che dal loro ritorno, in particolare negli ultimi mesi, si è vista una riduzione dello spazio pubblico per le donne, non solo nell'istruzione, ma anche nell'accesso alle aree pubbliche e nella loro ostacolata partecipazione al dibattito pubblico. Il portavoce ha aggiunto che negare l'istruzione non solo viola l'uguaglianza dei diritti delle donne e delle ragazze, ma avrà anche un impatto devastante sul futuro del Paese.

KABUL RILASCIA DUE AMERICANI DETENUTI COME “GESTO DI BUONA VOLONTÀ”

I talebani hanno rilasciato due americani detenuti in Afghanistan, che sono successivamente arrivati in Qatar. Lo ha confermato, dopo le anticipazioni dei media Usa, il portavoce del Dipartimento di Stato, Ned Price, definendolo un "gesto di buona volontà" e “non uno scambio”. Il fatto che rilascio sia avvenuto lo stesso giorno in cui i talebani hanno bandito le ragazze dalle università, attirandosi la forte condanna degli Stati Uniti, è stato commentato da Price così: "L'ironia che ci hanno concesso con un gesto di buona volontà, nel giorno in cui invece intraprendono un'azione come questa verso per il popolo afghano, non ci è sfuggita". Gli Stati Uniti condannano nei termini più forti il divieto imposto alle donne afghane di frequentare le università: il portavoce americano ha aggiunto che i talebani devono aspettarsi che questa decisione avrà per loro dei costi concreti.

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L'Autore

Wiam Kessab

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Wiam Kessab, classe 2001, ha conseguito la laurea triennale presso la Fondazione UniverMantova in mediazione linguistica; lingue per le relazioni internazionali.

Attualmente sta frequentando il corso di laurea magistrale in relazioni internazionali e diplomazia, curriculum in diritto internazionale ed economia presso l’Università degli studi di Padova.

Durante i suoi studi ha sviluppato un forte interesse sia per le relazioni internazionali che per le lingue.

Attualmente è autrice di Mondo internazionale Post per "Società e Legge".

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Wiam Kessab, born in 2001, graduated from the Fondazione UniverMantova in language mediation; languages for international relations.

She is currently attending the Master's degree course in international relations and diplomacy, curriculum in international law and economy at the University of Padua.

During her studies, she developed a strong interest for the international relations and languages.

She is currently author of International World Post for 'Society and Law'.



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