Il degrado del suolo

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  Lorena Radici
  25 agosto 2021
  3 minuti, 21 secondi

Il suolo è una risorsa naturale di grande valore, ma spesso sottovalutata. Esso infatti costituisce la base della produzione di cibo, foraggio, carburante e fibre, oltre che di molti servizi ecosistemici fondamentali. Tuttavia, si tratta di una risorsa non rinnovabile: il suo impoverimento e conseguente degrado non sono recuperabili. Inoltre, l’estensione naturale dei suoli produttivi è sempre più limitata in quanto si trova a dover affrontare pressioni crescenti dovute all’intensificazione delle attività agricole, dei pascoli e dell’urbanizzazione che vanno a soddisfare una popolazione che aumenta e che chiede sempre più cibo, energia e materie prime.

Il degrado del suolo è dovuto a uso e gestione non sostenibili del territorio, ma anche a eventi climatici estremi. L’attuale tasso di degrado del suolo minaccia la capacità delle generazioni future di soddisfare i loro bisogni più essenziali: questo dimostra quanto sia necessario invertire la rotta. Ripristinare il terreno degradato da agricoltura intensiva ed estrazione di risorse, dai cambiamenti climatici, dalla costruzione di infrastrutture e dall'urbanizzazione porta a una serie di effetti positivi: aumenta la sicurezza alimentare, fa crescere il reddito e i posti di lavoro, rallenta i cambiamenti climatici e ricostruisce la biodiversità.

Oggi si calcola che quasi tre quarti del suolo libero dai ghiacci sia stato utilizzato per soddisfare la domanda di cibo e di materie prime grezze e per ospitare insediamenti umani. Inoltre, 3,2 miliardi di persone riscontrano una peggiore qualità di vita a causa della degradazione del suolo, considerata anche la principale causa della trasmissione di malattie emergenti all’uomo. Inoltre, quasi un milione di specie rischia l’estinzione.

Per quanto riguarda le prospettive future, si stima che entro la metà del secolo il degrado del suolo e la desertificazione potrebbero portare a una riduzione dei raccolti del 10% a livello globale, e del 50% in alcune regioni. Tutto ciò porterà a un rialzo del 30% nei prezzi del cibo e a un peggioramento della situazione di fame e malnutrizione nel mondo.

Giornata mondiale contro la desertificazione e la siccità

Ogni anno le Nazioni Unite dedicano una giornata agli sforzi per lo stop del degrado del suolo. L’evento si celebra ogni 17 giugno da 26 anni, a seguito dell’approvazione della Convenzione ONU per la lotta alla desertificazione (UNCCD), il primo vero impegno globale per affrontare il problema. Il tema scelto per quest’anno è stato “Ricostruiamo meglio con un terreno sano”; l’obiettivo infatti era quello di dimostrare che investire in un suolo sano è una soluzione utile non solo per creare nuovi posti di lavoro, ma anche per costruire un ammortizzatore di emergenze contro le future crisi causate dai cambiamenti climatici. La Giornata Mondiale ha sottolineato anche come invertire la perdita di terreni produttivi sia inoltre fondamentale per una ripresa rapida dalla pandemia. Ibrahim Thiaw, Segretario esecutivo dell’UNCCD, ha affermato: “Mentre entriamo nel decennio delle Nazioni Unite per il ripristino degli ecosistemi, abbiamo una reale possibilità di avviare una ripresa migliore dalla pandemia di COVID-19”.

In occasione del Decennio di Ripristino dell'Ecosistema (2021-2030) voluto dal Programma delle Nazioni Unite per l'Ambiente (UNEP) e dalla FAO (Organizzazione per l'Alimentazione e l'Agricoltura) oltre 100 Paesi hanno preso l’impegno di ripristinare quasi un miliardo di ettari entro il 2030: si tratta di un’area grande quasi quanto la Cina. L’invito, inoltre, è quello di tornare a considerare il suolo come un prezioso capitale naturale. Se ci si impegnasse davvero in questa direzione, i benefici sarebbero molteplici, soprattutto nei confronti di donne e giovani che, in tempi di crisi, tendono ad essere marginalizzati. Nei Paesi in via di sviluppo, infatti, le donne sono fortemente coinvolte nella gestione del suolo e dell’agricoltura: per questo guadagnerebbero moltissimo dall'aumentata produttività delle terre. Ma più in generale, scommettere sul recupero del suolo permetterebbe di pensare a un futuro più sostenibile.

Fonti consultate per il presente articolo:

- http://www.fao.org/3/i4373o/i4...

- https://www.focus.it/ambiente/...

- https://www.rinnovabili.it/agr...


- https://www.rinnovabili.it/agr...

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L'Autore

Lorena Radici

Tag

Ambiente