Il memorandum Ue-Tunisia: storia di una crisi dalla grande valenza politica

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  Tiziano Sini
  28 settembre 2023
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Gli sviluppi recenti, relativi alla questione migratoria hanno posto il tema al centro del dibattito pubblico, soprattutto in Italia, evidenziando nuovamente, la portata epocale del fenomeno e la necessità di adottare una strategia coordinata a livello europeo.

Se la visita, infatti, della Presidente della Commissione Ursula von der Leyen nell’isola di Lampedusa, méta di approdo di un numero consistente di migranti proveniente dal nord dell’Africa e sottoposta ad una fortissima pressione in quest’ultimo periodo, testimonia un preoccupante scricchiolio nelle dinamiche europee, quanto sta accadendo, deve tuttavia essere letto in relazione con quelle che sono le scelte attuate di recente da vari Paesi.

Per quanto, l’attenzione sia posta sul posizionamento di Francia e Germania e sull’atteggiamento in aperta rottura con l’Italia - che sta conducendo rapidamente ad una crisi diplomatica fra le parti, con la conseguenza di minare anche i futuri negoziati fra i partner europei sul superamento delle discusse e discutibili attuali regole relative alla gestione del fenomeno migratorio nel Vecchio continente - non sono assolutamente secondarie le vicissitudini che ruotano intorno al Memorandum sottoscritto da Tunisia ed Unione Europea[1].

L’accordo che era stato firmato lo scorso 16 luglio, si innesta in una strategia di più ampio respiro nei confronti di Tunisi, come testimonia la volontà di implementare gli sforzi per stabilizzare l’aria, migliorando la condizione del Paese dopo la crisi scoppiata negli scorsi mesi[2].

Il Memorandum, infatti, dopo lunghi negoziati aveva predisposto uno sforzo economico congiunto da parte dell’Unione Europea di 255 milioni di euro, una parte dei quali già stanziati ben prima del raggiungimento dell’accordo e che, come comunicato dalla Portavoce dell'esecutivo Comunitario Ana Pisonero, dovrebbero essere erogati già nei prossimi giorni.

Questa prima trance si attesta su 127 milioni circa: 60 milioni di sostegno al bilancio per la Tunisia e un pacchetto di assistenza operativa sulla migrazione per circa 67 milioni di euro, a cui ne dovrebbe seguire successivamente un’altra di circa 150 milioni di euro.[3]

La ratio, che governa ovviamente l’intesa è di garantire, da una parte una sponda economica che consenta fornire liquidità al Paese, in attesa che questo concluda l’accordo con il Fondo Monetario Internazionale di assistenza macro-finanziaria da 1,9 miliardi, mentre dall’altro attuare un controllo più stringente sulle frontiere del Paese per frenare i flussi migratori provenienti dal Centrafrica, come fatto in passato anche con altri Stati[4].

Dopo due mesi, però, l’articolato accordo ha di fatto sollevato diversi malumori fra gli Stati europei, ma anche fra i rappresentati politici dentro il Parlamento Europeo, che accusano apertamente non solamente fragilità sui contenuti ed un approccio al fenomeno migratorio sbagliato e poco costruttivo; ma anche la poca trasparenza dell’accorda, che rischia di diventare un vero e proprio boomerang sia per quanto riguarda la questione migratoria, che sul consolidamento della leadership autoritaria di Kaïs Saïed[5]

https://pixabay.com/it/photos/bandiera-nazione-tunisia-896891/

[1]https://www.huffingtonpost.it/esteri/2023/09/21/news/dalla_francia_alla_germania_sui_migranti_tutti_campioni_purche_i_voti_siano_assicurati-13407732/

[2] https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/tunisia-crisi-economica-e-diplomazia-due-facce-della-stessa-medaglia-135545

[3] https://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2023/09/22/ue-stanzia-127-milioni-a-tunisia-nellambito-memorandum_c378c005-3e83-47a0-941a-8763724a25b8.html

[4] https://www.eunews.it/2023/09/12/accordo-tunisia-eurocamera-migranti/

[5] All'Eurocamera l'accordo con la Tunisia non piace (quasi) a nessuno. Nel mirino aumento degli sbarchi e violazioni dei diritti umani - Eunews

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Tunisia EU migrations memorandum Crisis EuropeanParliament economic aid