Il padiglione di NEOM alla Biennale di Architettura di Venezia

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  Federica Luise
  29 settembre 2023
  5 minuti, 37 secondi

Venezia accoglie il padiglione della saudita NEOM all’interno di una corte di un vecchio palazzo d'epoca che dà su uno dei centri più importanti della città: la Basilica della Salute. Ad accogliere i curiosi di questo rivoluzionario progetto è un grande specchio che simula la vista satellitare della città chiamata The Line, in progetto in Arabia Saudita.

Il percorso all’interno del padiglione segue l’analisi di ogni settore che andrà a comporre la città, lunga 170 km, dall’ingresso del porto fino alla zona dedicata a concerti e discoteche. Ogni area ha un’architettura diversa dalle altre ed è caratterizzata da aree verdi, luoghi di ristoro e servizi. Attraverso plastici, render e video si può avere un’anteprima della vita all’interno della nuova città in costruzione, che sembra essere come le città del futuro mostrate nei film. Ciò che salta agli occhi dello spettatore è la quantità di elementi naturali all’interno della città, studiata e progettata per essere completamente artificiale: alberi e parchi, grandi cascate che cadono dall’alto e giardini sospesi nell'aria decorano gli spazi interni della città. Ogni sezione della 'linea' è studiata a tavolino da numerosi architetti affinché i servizi vitali si trovino nello stesso blocco e ad una distanza non superiore ai cinque minuti a piedi, passando attraverso ponti in vetro sospesi che permettono gli spostamenti sia in orizzontale che in verticale.

L’elemento cardine dell’azienda e del padiglione è la sostenibilità. NEOM porta avanti l’idea che la sostenibilità ambientale, con la riduzione delle emissioni carboniche e dell’inquinamento, debba essere affiancata da altre due tipologie di sostenibilità per rendere la vita dei cittadini a dir poco perfetta: la sostenibilità sociale per l’aumento del benessere e della salute dei residenti e la sostenibilità economica per l’integrazione della crescita economica stimolata dal riutilizzo e dal riciclo.


La natura risponde alle tecnologie

Attraverso dei pannelli esplicativi, dei render e delle piante architettoniche, gli architetti mostrano ai curiosi come la città si basi sull’idea del bioscape, ovvero un progetto capace di rispondere alla natura e alle sue necessità. Infatti, all’interno di The Line la natura prevale grazie agli studi in scienze ecologiche e alle nuove tecnologie che puntano alla sostenibilità. La natura è dettata da una rete di parchi che si intreccia all’ambiente urbano in tutti i settori della città: il loro ruolo è mitigare il calore, fornire aria pulita e dare accesso alla luce naturale per migliorare il benessere dei residenti. Ogni spazio verde è distribuito sia in orizzontale, con atri e parchi verdi, che in verticale con isole-giardino sospese e tetti-giardini. A contribuire alla vegetazione è il fitto studio delle piante, adeguate a ogni livello e settore a seconda della vicinanza al mare o alle montagne, visto che la 'linea' si estenderà lungo il deserto dell’Arabia Saudita toccando sia l’accesso al mare che l’accesso alle zone montuose.

Per quanto riguarda la ventilazione, questa è facilitata dalla facciata di specchi, alta 500 metri, che permette la riduzione della domanda di raffreddamento, centralizza il sistema di filtrazione dell'aria e permette la produzione di acqua tramite la deumidificazione dell’aria esterna, e non solo. La facciata permette anche di mantenere sotto controllo la temperatura all’interno della città grazie a nuove tecnologie, come il tetto retraibile; i pannelli solari; il raffrescamento radiante (che si basa sulla trasmissione del calore tramite onde elettromagnetiche); materiali con inerzia termica (che permettono di variare la temperatura in base alla temperatura esterna o interna); o refrigeratori evaporativi, che permettono di raffreddare l’aria tramite l’evaporazione dell’acqua. Infatti, l’acqua è controllata da un sistema di riciclaggio che non produrrà emissioni, ma permetterà di riutilizzare la stessa quantità d’acqua sia per alimentare le cascate lungo la via centrale della città che per fornire nutrimento alle piante. È inoltre stato implementato un sistema di desalinizzazione dell'acqua marina che produrrà un milione di metri cubi di acqua potabile al giorno.

Uno dei numerosi settori della città sarà dedicato alla produzione alimentare in quota: si tratta di un luogo sospeso e circolare dedicato a diverse colture e acquacolture rigenerative, combinate a nuove tipologie di cibo che permetteranno una nutrizione personalizzata per gli abitanti.


Altri progetti NEOM

All’interno del padiglione, situato nell’Abbazia di San Gregorio a Venezia, è possibile osservare anche gli altri progetti della società NEOM basati sulla sostenibilità e sullo sviluppo di nuovi luoghi esclusivi, come Oxagon, Trojena e Sindalah.

Oxagon è un’isola in Arabia Saudita, non lontana da dove si svilupperà The Line, pensata per essere la zona industriale delle città tradizionali, ma racchiusa all’interno di un ottagono e divisa a metà tra la zona offshore e la zona sulla terraferma, creando un perfetto equilibrio tra industria, ecologia e natura. L’ottagono si divide in diverse aree, tra cui la zona del porto e dei trasporti, l’area di studio e sviluppo, un’area residenziale dedicata ai lavoratori di Oxagon, un’area di manifattura, un impianto ad idrogeno e di desalinizzazione e, infine, l’area industriale offshore. A differenza delle aree industriali che siamo abituati a vedere, quest’isola è incentrata sulle persone e dà priorità alla rapidità con cui gli imprenditori e gli innovatori possono sviluppare le proprie idee direttamente nei laboratori e nel mercato presente in città. Di conseguenza, la struttura è volontariamente circolare in modo che il lusso e la sostenibilità, oltre che l’accelerazione degli sviluppi tecnologici, possano toccare tutti i settori, dalle attività industriali alla vendita e all’abitazione. Infatti, Oxagon si promette di ospitare unicamente industrie pulite e sostenibili e di supportarle tramite una catena di fornitura e di trasporto automatizzata e senza emissioni.

Invece, Sindalah e Trojena sono destinate a diventare le migliori esperienze di lusso: Sindalah è un’isola nel Mar Rosso concepita come luogo di vacanza e di relax con resort di lusso, yacht club, zone adibite a sport marittimi e ristoranti e luoghi di divertimento esclusivi. Ogni servizio è posizionato in una parte dell’isola e le architetture degli edifici riprendono in parte The Line con ampia vegetazione e spostamenti sospesi.

Trojena è una destinazione di montagna che ospiterà sei zone tematiche diverse, da parchi pubblici a zone remote in mezzo alla natura e sarà aperta tutto l’anno. Ogni zona è in realtà controllata artificialmente tramite offerte di servizi, zone residenziali e aree dedicate all’intrattenimento e al divertimento di lusso. Come negli altri progetti, l’architettura di ogni zona è ricercata e tende a offrire il maggior numero di servizi e di attività possibili.


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Fonti consultate per il presente articolo:

Link immagine: https://www.pexels.com/it-it/foto/fotografia-ad-angolo-basso-di-un-grattacielo-305833/

Visita al Padiglione NEOM, Abbazia di San Gregorio, Venezia.

https://www.neom.com/en-us/regions/trojena

https://www.neom.com/en-us/regions/sindalah

https://www.neom.com/en-us/regions/oxagon

https://it.wikipedia.org/wiki/Refrigeratore_evaporativo

https://rri.it/raffrescamento-a-pavimento-come-funziona-e-tutti-i-dettagli/

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Federica Luise

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