La BEI e la sua azione per il clima

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  Redazione
  05 dicembre 2020
  3 minuti, 52 secondi

A cura di Valeriana Savino

Nel 1958 venne istituita la Banca europea per gli investimenti (BEI): l’istituzione finanziaria dell’Unione Europea. La BEI promuove gli obiettivi dell'UE fornendo finanziamenti, garanzie e consulenza a lungo termine in relazione a progetti pertinenti. Sovvenziona progetti sia all'interno che all'esterno dell'UE e i suoi azionisti sono gli Stati membri. La BEI rappresenta l'azionista principale del Fondo europeo per gli investimenti (FEI) e le due organizzazioni insieme costituiscono il Gruppo BEI. Nell'ambito del piano di investimenti per l'Europa della Commissione, il Gruppo BEI rientra in una strategia più ampia finalizzata a colmare la notevole carenza di investimenti agevolando gli investitori grazie alla riduzione di alcuni dei rischi inerenti ai progetti.

Secondo l’articolo 309 TFUE, la BEI ha il compito di contribuire allo sviluppo equilibrato e senza scosse del mercato interno, nell'interesse dell'Unione. In tutti i settori dell'economia, la BEI facilita il finanziamento di:

  • progetti finalizzati alla valorizzazione delle regioni meno sviluppate;
  • progetti finalizzati all'ammodernamento o alla riconversione di imprese oppure alla creazione di nuove attività, che non possono essere interamente assicurati dai mezzi di finanziamento esistenti nei singoli Stati membri;
  • progetti di interesse comune per più Stati membri.

La BEI contribuisce altresì alla promozione della coesione economica, sociale e territoriale dell'Unione (articolo 175 TFUE e protocollo n. 28). Inoltre, essa appoggia l'attuazione di misure all'esterno dell'UE a sostegno della politica di cooperazione allo sviluppo dell'Unione (articolo 209 TFUE).

Le attività principali della BEI si concentrano su sei ambiti prioritari: clima e ambiente; sviluppo; innovazione e competenze; imprese di piccole dimensioni; infrastrutture e coesione.

La Banca europea per gli investimenti ha un importante ruolo nell’ambito del clima e ambiente, infatti è la "Banca del Clima" dell’UE. Dal 2012 la BEI ha fornito 170 miliardi di euro di finanziamenti, sostenendo oltre 600 miliardi di euro di investimenti in progetti che riducono le emissioni, aiutano i paesi ad adattarsi agli impatti dei cambiamenti climatici e contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale. Ciò rende la BEI uno dei maggiori fornitori di finanziamenti multilaterali al mondo per progetti a sostegno di questi obiettivi.

Nel 2015 ha adottato la sua strategia per il clima e definito la sua missione, cioè svolgere un ruolo di primo piano nella mobilitazione dei finanziamenti necessari per mantenere il riscaldamento globale al di sotto dei 2 ° C, puntando a 1,5 ° C.

Nel 2019 il consiglio di amministrazione della BEI ha approvato una nuova serie di obiettivi ambiziosi per l’azione per il clima e la sostenibilità ambientale. Ciò include tre elementi chiave:

  • il Gruppo BEI mirerà a sostenere 1.000 miliardi di euro di investimenti nell'azione per il clima e nella sostenibilità ambientale nel decennio critico dal 2021 al 2030;
  • la BEI aumenterà gradualmente la quota dei suoi finanziamenti dedicata all'azione per il clima e alla sostenibilità ambientale per raggiungere il 50% delle sue operazioni nel 2025. Nel 2019 ha fornito 19,3 miliardi di euro (31% dei suoi finanziamenti) per combattere il cambiamento climatico e intende arrivare fino 30 miliardi di euro l’anno nel 2025.
  • In più, il gruppo BEI allineerà tutte le sue attività di finanziamento ai principi e agli obiettivi dell'accordo di Parigi entro la fine del 2020.

Nel novembre 2020 la BEI ha pubblicato la “roadmap 2021-2025 della Banca del clima del Gruppo BEI”. Questa tabella di marcia segnala l'urgenza con cui la Banca europea guarda alla crisi climatica e ambientale. Rappresenta l’impegno per rendere il Green Deal dell'UE un successo, aiutare l'Europa a diventare il primo continente a emissioni zero entro il 2050 e sostenere il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite.

La BEI sta lavorando duramente per garantire che il suo finanziamento contribuisca a una transizione giusta per le regioni o i paesi più colpiti, in modo che nessuno venga lasciato indietro nella lotta al cambiamento climatico.

Sebbene si stimi che la "transizione verde" creerebbe almeno 500.000 posti di lavoro aggiuntivi in ​​Europa entro il 2050, la BEI dovrà prestare particolare attenzione a quelle aree in cui le miniere di carbone e altri processi di produzione ad alta intensità di CO₂ sono stati storicamente una delle principali fonti di occupazione e attività economica.

La trasformazione verde è una grande sfida per le aree fortemente industrializzate. La BEI sembra essere pronta a fornire a queste regioni un sostegno strutturale particolare. E’ necessario dare un sostegno mirato alle regioni carbonifere affinché la transizione avvenga in modo equo.


Fonti consultate per il presente articolo:

https://europa.eu/european-union/about-eu/institutions-bodies/european-investment-bank_it

https://www.europarl.europa.eu/factsheets/it/sheet/17/la-banca-europea-per-gli-investimenti

https://euractiv.it/section/europea-parlano-i-fatti/news/eunaltropodcast-10-la-svolta-verde-della-bei/

https://www.eib.org/attachments/strategies/eib_group_climate_bank_roadmap_en.pdf

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