Il Patto Aukus e le sue ripercussioni – Parte 1

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  Graziana Gigliuto
  27 settembre 2021
  3 minuti, 10 secondi

Nelle ultime settimane, le testate giornalistiche della stampa internazionale si sono riempite di titoli riguardanti il Patto Aukus. Nella prima parte di questa breve trattazione proveremo a spiegarvi in cosa consiste questa nuova alleanza, chi sono le parti coinvolte e quali riscontri avrà sugli equilibri internazionali odierni.

Che cos’è Aukus?

In primo luogo è importante capire cosa si intende quando si parla di Patto Aukus. La nomenclatura AUKUS è una sorta di acronimo che unisce i nomi dei seguenti Paesi: Stati Uniti, Gran Bretagna e Australia. I tre Paesi di tradizione anglosassone hanno deciso di sancire una nuova alleanza militare che getta le basi per una nuova “NATO”.

In data 15 settembre, i primi ministri e presidenti – Joe Biden, Boris Johnson e Scott Morrison – hanno siglato il nuovo patto militare con l’obiettivo di preservare la libertà e l’apertura dell’area dell’Indo-Pacifico a beneficio degli scambi commerciali. Il patto prevede dei miglioramenti nel sistema di sicurezza e difesa, nello specifico nel campo della protezione dei dati riguardanti la rete e l’intelligenza artificiale. Per apportare questi miglioramenti, i tre Paesi prevedono di dotare la flotta marina australiana con nuovi modelli di sottomarini a pulsione nucleare. La differenza sostanziale fra un sottomarino convenzionale e uno a pulsione nucleare sta nella modalità in cui esso viene alimentato: ogni sottomarino nucleare trae energia dal reattore nucleare in miniatura che ha a bordo. Questo sistema di alimentazione non richiede un rifornimento poiché, una volta in funzione, il combustibile all’uranio di dotazione può durare per più di 30 anni, permettendo di effettuare operazioni ad alta velocità e per periodi più prolungati. Infine, le reazioni nucleari volte al funzionamento del sistema non richiedono aria, e di conseguenza i sottomarini militari possono rimanere sommersi in profondità a lungo, alle volte mesi, garantendo migliori capacità di invisibilità. Nonostante gli evidenti aspetti positivi nell’utilizzo di sottomarini a pulsione nucleare, i costi per la loro produzione e manutenzione sono altissimi. Dagli inizi della ricerca sulla propulsione nucleare per le navi negli anni ’40 solo sei Stati hanno adoperato sottomarini nucleari: Regno Unito, Stati Uniti, Francia, Russia, India e Cina. Malgrado rimanga il dubbio se l’Australia sarà in grado di gestire questo tipo di tecnologia, non è ancora chiaro quale tipo di sottomarino verrà fornito alla marina australiana; ciò che è certo è che sarà un sottomarino d’attacco non dotato a bordo di armi nucleari.

Le motivazioni dietro Aukus

Le motivazioni che si celano dietro questa nuova alleanza militare sono di natura politico-strategica. Sebbene durante le conferenze volte a presentare il Patto Aukus non ci sia mai stato nessun riferimento all’arginamento dell’espansione cinese nell’area indopacifica, l’obiettivo è chiaro: contrastare la Cina. Negli ultimi decenni l’influenza cinese a livello mondiale è cresciuta esponenzialmente, ridisegnando le traiettorie economiche e sbilanciando gli equilibri internazionali che si sono creati nel post Guerra Fredda. La crescente rivalità fra Washington e Pechino ha generato diversi momenti di tensione che stanno influenzando anche l’Europa, sempre più schiacciata fra i due giganti. Il Patto militare in questione, dichiaratamente volto alla difesa delle informazioni e della libertà della circolazione in mare (garanzia fondamentale per il commercio occidentale nella zona), è in realtà un’astuta mossa militare che, nel caso dello scoppio di un conflitto fra Stati anglofoni e Cina, giocherebbe un ruolo importante.

Al momento, le dichiarazioni sul Patto Aukus hanno suscitato non poche perplessità da parte della comunità internazionale.

Nel prossimo breve articolo vi parleremo della reazione cinese, del contenzioso con la Francia e dei possibili scenari che si potrebbero aprire in seguito a questa nuova alleanza internazionale.

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L'Autore

Graziana Gigliuto

IT

Graziana Gigliuto è nata e cresciuta in Sicilia. Ha conseguito la laurea magistrale in Relazioni Internazionali Comparate, curriculum Global Studies presso l'università Ca' Foscari di Venezia. Ha conseguito la laurea triennale in Lingue,Culture e Società dell'Asia e dell'Africa Mediterranea, curriculum Cina presso il medesimo ateneo.

Durante i suoi studi non solo ha sviluppato un forte interesse per l'apprendimento di lingue straniere, consolidato durante i soggiorni di studio all'estero, ma anche una spiccata curiosità verso tutto ciò che riguarda la cultura, le dinamiche sociali e la politica estera, in primo luogo dell'Asia, per poi estendersi ad altre aree geografiche.

All'interno della stimolante realtà di Mondo Internazionale ricopre il ruolo di Caporedattore per l'area tematica Società.

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Graziana Gigliuto was born and she grew up in Sicily. She graduated in Master degree in Comparative International Relations, curriculum Global Studies at Ca’ Foscari University in Venice. She obtained a Bachelor Degree in Language,Culture,Society of Asia and Mediterranean Africa, curriculum China at the same university.

During her studies, besides developing a strong interest for the process of learning foreign languages, consolidated during her periods of studies abroad, she also developed a particular curiosity regarding culture, social dynamics and foreign policy, initially of Asia, and later of others parts of the globe.

She is working as the Editor in Chief for the Society thematic area in the stimulating reality of Mondo Internazionale.

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Politica militare internazionale USA UK Australia