Nel mese di settembre del 2023, durante il discorso annuale sullo stato dell’Unione Europea, la Presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, aveva sottolineato l’importanza dello sviluppo tecnologico per la Comunità Europea, annunciando un'iniziativa volta a mettere i supercomputer delle agenzie europee a disposizione di start-up innovative. Infatti, secondo la visione europea, l’utilizzo condiviso delle moderne tecnologie informatiche consentirebbe la realizzazione di modelli informatici innovativi e affidabili che, tramite l’utilizzo dell’intelligenza artificiale (IA), permetterebbero di fare progressi nel campo dello sviluppo tech a livello europeo.
L’intelligenza artificiale - utilizzata da tali modelli - è quindi "una tecnologia che consente di simulare i processi dell'intelligenza umana attraverso la creazione e l'applicazione di algoritmi integrati in un ambiente di calcolo dinamico". In questo settore, l’Unione Europea è pioniera nello sviluppo dei supercomputer, sistemi di elaborazione progettati al fine di sviluppare capacità di calcolo molto elevate ed eseguire operazioni matematiche ad altissime prestazioni. L’UE possiede ben tre tra i supercomputer più all'avanguardia in tutto il mondo: LEONARDO, LUMI e MareNostrum 5.
Successivamente, nel novembre 2023 la Commissione Europea e The European High Performance Computing Joint Undertaking (EuroHPC JU) - responsabile del coordinamento dei supercomputer - si sono impegnate ad ampliare l’accessibilità alle risorse di supercalcolo dell'UE alle start-up europee di intelligenza artificiale (IA). L’accesso risulta fondamentale soprattutto per alimentare e migliorare il sostegno allo sviluppo e alla scalabilità (ossia, la capacità di aumento delle proprie funzioni) del cloud, riducendo al contempo i tempi di addestramento all’utilizzo di queste tecnologie da anni a mesi (o poche settimane).
Secondo le parole della Presidente von der Leyen, inoltre, l’iniziativa guida lo sviluppo e la diffusione dell'intelligenza artificiale in modo responsabile e in linea con i valori europei. Nel dicembre 2023, in seguito alla promozione dell’utilizzo dei supercomputer, è giunto anche il primo EU AI Act, cioè il primo accordo politico a livello europeo su una legislazione mirata a regolare l’utilizzo dell’intelligenza artificiale. In particolare, la legislazione mira a disciplinare lo sviluppo, l’immissione sul mercato e l’utilizzo dei sistemi di IA: in sostanza, ci si vuole assicurare che i sistemi di AI utilizzati all’interno dell’Unione europea siano completamente in linea con i diritti e i valori dell’UE, garantendo il controllo umano, la sicurezza, la privacy, la trasparenza, la non discriminazione e il benessere sociale e ambientale. Sulla base dei potenziali rischi per i diritti fondamentali, il regolamento prevede quattro livelli di rischio secondo cui categorizzare le applicazioni AI: rischio inaccettabile, rischio alto, rischio limitato e rischio minimo.
Facendo seguito all’emanazione di questo corpo legislativo, nel gennaio 2024 la Commissione ha annunciato un pacchetto di misure mirate a sostenere le start-up e le Piccole e Medie Imprese (PMI) dell’UE nello sviluppo di un'intelligenza artificiale sicura e che rispetti le norme europee. Nello specifico, il nuovo pacchetto di misure prevede un’ulteriore agevolazione all’accesso ai nuovi supercomputer, con particolare attenzione alle start-up e alle PMI, modificando anche il regolamento EuroHPC al fine di stabilire "fabbriche di IA", ossia, nuovi supercomputer dedicati alla nuova tecnologia. È inoltre prevista la creazione di uno sportello unico per l’IA all’interno della Commissione Europea, responsabile dello sviluppo e del coordinamento delle politiche sull'IA a livello europeo e della supervisione del rispetto dell’AI Act.
Ulteriori iniziative comprendono il potenziamento del bacino di talenti nel campo dell'IA, il sostegno agli investimenti e l'accelerazione dello sviluppo e della diffusione di spazi comuni europei di dati. La Commissione prevede anche la realizzazione di canali di comunicazione e misure di sostegno finanziario tramite Horizon Europe e il programma Europa digitale, dedicato all'intelligenza artificiale generativa, che vedrà un investimento pubblico e privato complessivo pari a circa 4 miliardi di euro fino al 2027. In parallelo, la Commissione sta istituendo due consorzi per l'infrastruttura digitale europea: l'Alleanza per le tecnologie linguistiche (ALT-EDIC) - focalizzata sullo sviluppo di infrastrutture linguistiche comuni - e il CitiVERSE EDIC, incentrato sull'applicazione di strumenti di IA a favore delle comunità locali.
In attesa della revisione da parte del Parlamento e del Consiglio europeo di quest’ultimo pacchetto di misure proposto dalla Commissione, rimane importante sottolineare gli enormi passi avanti che in poco tempo l’Europa ha fatto nel settore dell’innovazione e dell’intelligenza artificiale, contribuendo comunque a sostenere lo sviluppo del settore su scala mondiale.
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L'Autore
Elisa Modonutti
Studentessa di Scienze internazionali e diplomatiche, amante della lettura, dei viaggi e con una curiosità innata di scoprire il mondo che ci circonda
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