La criminalizzazione degli “scafisti”

Il ruolo degli “scafisti” nel traffico di migranti nel Mar Mediterraneo

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  Flora Stanziola
  22 aprile 2023
  4 minuti, 50 secondi

Secondo la narrazione attuale, lo scafista viene individuato come il colpevole dell’invasione di migranti che subisce il nostro Paese, e quindi dei naufragi e delle morti in mare. Secondo il report "Dal mare al carcere" le sempre crescenti attenzioni dell’Italia nell’arrestare gli scafisti hanno in realtà contribuito ad alcuni dei peggiori disastri marittimi della storia recente, più per dimostrare un certo impegno nel contrastare l’immigrazione irregolare che per ottenere risultati concreti. Difatti in molti casi gli arresti dei cosiddetti “scafisti” non sono del tutto trasparenti, come se avessero l’obiettivo di trovare un responsabile a prescindere, piuttosto che accertare chi abbia davvero organizzato o facilitato il viaggio.

In Italia questa criminalizzazione è stata realizzata in primo luogo tramite la previsione del reato di “favoreggiamento dell’ingresso clandestino” e più recentemente con il nuovo decreto legge per la prevenzione e contrasto all'immigrazione irregolare, il quale stabilisce l’introduzione del nuovo reato di “morte o lesioni come conseguenza di delitti in materia di immigrazione clandestina”, che può prevedere da un minimo di 10 ad un massimo di 30 anni di pena.

Scafisti e trafficanti, distinzioni importanti.

L’Italia, l’UE e l’ONU hanno sempre sostenuto che arrestare gli scafisti potesse essere un modo per combattere il traffico di esseri umani, al fine di prevenire le morti in mare. In virtù di ciò è utile quindi specificare la differenza fondamentale tra i termini “scafisti” e “trafficanti” per evitare sovrapposizioni errate. Gli scafisti sono coloro che si occupano del trasporto, tramite imbarcazione dei migranti dai paesi di smistamento ai paesi destinazione. Spesso agiscono da pedine in una realtà, quella del fenomeno dell’immigrazione irregolare, molto più ampia e complessa. Queste persone che guidano le barche lo fanno per una serie di motivi difficili da semplificare, ma che rappresentano solo l’ultimo anello di una rete molto più grande, di cui i veri trafficanti rimangono nell’ombra. Chi guida l’imbarcazione, infatti, spesso è uno degli stessi migranti, costretto dai trafficanti con la violenza o con uno sconto sul costo del viaggio, o addirittura uno dei passeggeri che si ritrova a subentrare alla guida in seguito a un imprevisto.

I trafficanti, definiti nel fenomeno dell’immigrazione irregolare come “trafficanti di esseri umani” sono quindi coloro che organizzano e guidano i viaggi dei migranti nel Mar Mediterraneo, spesso hanno legami con la criminalità organizzata e non partecipano alla traversata. Dato che i principali gruppi criminali che organizzano questi viaggi sono attivi soprattutto nei paesi di partenza, dove le autorità italiane ed europee non hanno giurisdizione, e quindi possono affidarsi solo alle autorità locali per ridurre questi traffici, individuare i trafficanti è molto più difficile che individuare ed arrestare gli scafisti che di fatto guidano le imbarcazioni verso le coste italiane ed europee.

Va notato però che il traffico di migranti è diverso dalla tratta di esseri umani, essendo un'attività in cui le persone disposte alla traversata prestano il loro consenso ai trafficanti. I principali tipi di accordo che vengono fatti per il traffico di migranti sono quello “pay-as-you-go”, in cui nessuna destinazione finale è predeterminata e la velocità e la direzione dipendono dalla capacità dei migranti di pagare in ogni fase, e il “pacchetto completo” in cui i migranti pagano la tassa nel loro paese di origine a un trafficante che organizza diversi servizi per far arrivare il migrante nel paese di destinazione. In generale quello più ricorrente è l’accordo “pay-as-you-go”. Da ciò si intende quindi che il traffico di migranti è un'attività redditizia per le reti criminali che sfruttano la disperazione e la vulnerabilità dei migranti che cercano di sfuggire a conflitti armati, persecuzioni e privazioni e il traffico di migranti via mare è una delle forme più pericolose di traffico di migranti.

La gestione europea contro l'immigrazione irregolare.

Il traffico di migranti si è sviluppato in modo significativo dallo scoppio della crisi migratoria nel 2015. Secondo Europol e Interpol, più del 90% dei migranti illegali ha fatto ricorso ai trafficanti per cercare di raggiungere l'Europa.

Una volta che queste imbarcazioni giungono nei principali porti di sbarco nel Sud Italia, i migranti insieme agli scafisti vengono presi in carico dagli agenti di Frontex, l’agenzia di frontiera dell’Unione Europea, che dal 2004 si occupa del controllo e la gestione delle frontiere europee e che tra gli altri ha il compito di procurarsi informazioni sui trafficanti tramite le persone sbarcate. Spesso però i migranti arrivati in Italia non hanno informazioni sul gruppo criminale a cui hanno pagato ingenti cifre per organizzare il loro viaggio. Per questo motivo anche Frontex ha incrementato i controlli per i cosiddetti “scafisti”.

Dal 2015 a oggi sono oltre 25 000 le persone morte o disperse nel Mediterraneo e nell'Atlantico nel tentativo di raggiungere l'Europa. Dal febbraio 2016 l'UE ha lanciato il Centro europeo contro il traffico di migranti (EMSC) per aiutare gli Stati membri a combattere questo traffico in collaborazione con la polizia e le autorità di frontiera. Le operazioni condotte da Frontex nel Mediterraneo sono l’operazione Themis, l’operazione Poseidon e l’operazione Indalo. Queste operazioni hanno lo scopo di aumentare la sicurezza delle frontiere contrastando il lavoro dei trafficanti e salvando i migranti a rischio; tuttavia, resta fondamentale per ottenere dei risultati reali, poter instaurare una collaborazione con i paesi d’origine e di partenza dei migranti in maniera tale da individuare gli organizzatori responsabili delle traversate e colpevoli delle innumerevoli tragedie che hanno luogo nel Mediterraneo.


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Fonti utilizzate per il presente articolo:

https://dal-mare-al-carcere.info/introduzione/

https://home-affairs.ec.europa.eu/irregular-migration-return_en

https://www.ilpost.it/2015/04/27/traffico-migranti-scafisti-mediterraneo/

https://www.ilpost.it/2023/03/06/scafisti-migranti/

https://www.imf.org/en/Data/Statistics/informal-economy-data/Reports/Eurostat-Smuggling-of-Migrants

https://www.meltingpot.org/2022/02/i-cosiddetti-scafisti-e-il-processo-di-criminalizzazione-della-migrazione/#:~:text=La%20pena%20prevista%20per%20il,persona%20agevolata%20all'ingresso%20irregolare.

https://pagellapolitica.it/dizionario/scafista-trafficante


Fonte immagine:

https://www.pexels.com/it-it/foto/foto-di-sagoma-della-persona-che-cammina-3429875/


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L'Autore

Flora Stanziola

Autrice da giugno 2022 per Mondo Internazionale Post. Originaria dell'Isola d'Ischia e appassionata di lingue e culture straniere ha conseguito nel 2018 il titolo di Dott.ssa in Discipline per la Mediazione linguistica e culturale. Dopo alcune esperienze all'estero e nel settore turistico, nel 2020 ha intrapreso la strada delle relazioni internazionali iscrivendosi al corso di laurea magistrale in Politiche per la Cooperazione Internazionale allo Sviluppo, appassionandosi alle tematiche relative alla tutela dei diritti umani. Recentemente ha concluso il suo percorso di studi con la tesi dal titolo: "L'Uganda contemporaneo: dalle violenze ai processi di sviluppo".

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