L'Elusione delle Sanzioni e la Crisi Strategica

Contraddizioni occidentali tra supporto all'Ucraina e fornitura (involontaria) di componenti al Cremlino

  Articoli (Articles)
  Riccardo Carboni
  16 gennaio 2024
  3 minuti, 45 secondi

Nell'attuale panorama geopolitico, l'Occidente si trova a fronteggiare una delle sfide più gravi e complesse: limitare l'aggressione orchestrata dal presidente russo Vladimir Putin. Le sanzioni commerciali finora adottate hanno dimostrato la propria inefficacia nel contenere le ambizioni espansionistiche della Russia. Pertanto, è essenziale intraprendere una revisione profonda e una ristrutturazione dei vincoli commerciali imposti alla Russia per garantire un impatto significativo e duraturo.

Le tattiche elusive del Cremlino nel superare le sanzioni hanno destato crescente preoccupazione. Nonostante gli sforzi occidentali di imporre restrizioni sulle tecnologie fondamentali per il proseguimento del conflitto in Ucraina, un report ha rivelato che il Cremlino ha saputo aggirare queste restrizioni in vari modi. Le importazioni russe di "beni da campo di battaglia", sanzionate dagli Stati Uniti, hanno sfiorato i nove miliardi di dollari nei primi dieci mesi del 2023, indicando una significativa falla nelle misure attuali, considerando una riduzione di appena il 10% rispetto al periodo precedente all'invasione.

L'analisi infatti rivela che sensori, sistemi di navigazione e microchip sono ora elementi critici per la Russia, specialmente considerando l'intensivo utilizzo di missili ipersonici, come i Kinzhal, e varie tipologie di droni. Questi dispositivi, indispensabili per la prosecuzione del conflitto, continuano ad affluire, dimostrando la necessità di una revisione approfondita delle politiche commerciali occidentali. Inoltre, esperti avvertono che, nonostante la Russia abbia raddoppiato la capacità di produzione missilistica dal febbraio 2022, le scorte potrebbero presto esaurirsi, mettendo il Cremlino di fronte a una potenziale crisi strategica.

Un'indagine successiva ha identificato missili balistici nordcoreani nel repertorio russo, sollevando interrogativi sull'implicazione di altre nazioni nella fornitura di armi. La Casa Bianca ha confermato l'utilizzo di tali missili balistici da parte della Russia, aggiungendo ulteriori preoccupazioni riguardo ai piani russi di acquistare missili balistici a corto raggio direttamente dall'Iran per mirare alle infrastrutture critiche ucraine. Questo scenario mette in evidenza la complessità delle reti di approvvigionamento e la necessità di una sorveglianza attenta sulle transazioni internazionali di armamenti.

Un aspetto centrale che emerge è la contraddizione nella partecipazione dell'Occidente alla fornitura di supporto all'Ucraina. Se da un lato si forniscono strumenti e sistemi di difesa all’Ucraina, in particolare nella difesa aerea, dall'altro le industrie occidentali sono responsabili della produzione di una parte sostanziale dei componenti utilizzati dalle forze russe. Ad esempio, nel caso dei missili Kinzhal, il 75% di essi è di provenienza statunitense. Il National Agency for the Prevention of Corruption (NAPC) ha creato un database pubblico per tracciare l'origine dei componenti delle armi russe, sottolineando che l'Occidente è responsabile di circa il 50% dei componenti utilizzati nei primi dieci mesi del 2023, superando la Cina. Grandi aziende come Intel, AMD e Dell emergono come attori chiave in questo contesto, sollevando interrogativi sulla responsabilità delle imprese nel fornire beni a duplice uso.

È cruciale evidenziare che la Russia è riuscita a riconfigurare il percorso di acquisizione di tali beni, sfruttando alleanze con terzi come Turchia ed Emirati Arabi Uniti. Ciò sottolinea l'importanza di rafforzare i controlli sulle esportazioni e di vigilare attentamente sulle pratiche commerciali delle aziende, imponendo responsabilità significative agli Stati Uniti e ai governi alleati dell'Ucraina. Mentre l'Occidente cerca di evitare esportazioni di componenti ad uso bellico, la capacità della Russia di trovare alternative dimostra la necessità di un impegno costante nella revisione e nel rafforzamento delle politiche di controllo.

Le istituzioni occidentali devono intensificare gli sforzi per consolidare i legami con organizzazioni internazionali, creando una rete più robusta per implementare potenziali interdizioni commerciali verso Paesi che favoriscano l'elusione delle sanzioni occidentali. Questo richiede un approccio collaborativo che coinvolga non solo gli Stati Uniti, ma tutti gli attori occidentali per garantire una risposta coesa ed efficace a questa complessa crisi geopolitica.

La situazione attuale richiede un'azione immediata e concertata da parte dell'Occidente per rivedere le politiche commerciali e rafforzare i controlli sulle esportazioni. La complessità delle reti di approvvigionamento, la diversità delle parti coinvolte e la capacità della Russia di adattarsi alle restrizioni richiedono una strategia globale e flessibile. Solo attraverso un impegno continuo e una cooperazione internazionale intensificata sarà possibile affrontare efficacemente le sfide poste dalla crescente aggressione russa.

Mondo Internazionale APS - Riproduzione Riservata ® 2023

Condividi il post

L'Autore

Riccardo Carboni

Classe 1999, laureato in Scienze internazionali e Diplomatiche presso l’Università di Bologna e da sempre appassionato di affari internazionali. Studente all’ultimo anno di Master in International Relations presso la LUISS, ha approfondito tematiche riguardanti la sicurezza internazionale seguendo forum e partecipando a programmi di pianificazione militari secondo la dottrina NATO. Autore all’interno di Mondo Internazionale per l’area tematica “Organizzazioni Internazionali”.

Born in 1999, he holds a bachelor’s degree in International and Diplomatic Sciences from the University of Bologna and have always been passionate about international affairs. Currently a final-year student in the Master's degree program in International Relations at LUISS, he has delved into issues related to international security by following forums and participating in military planning programs based on NATO doctrine. Author and contributor to Mondo Internazionale for the "International Organisations” section.

Tag

Russia-Ucraina Organizzazioni internazionali occidente Stati Uniti