Lotta alla violenza di genere: la nuova proposta di Direttiva del Parlamento europeo

Il sesso senza consenso deve sempre essere considerato stupro

  Articoli (Articles)
  Mariasole Caira
  10 luglio 2023
  3 minuti, 48 secondi

Secondo uno studio condotto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, pubblicato nel 2021, quasi una donna su tre nel mondo avrebbe subito almeno una volta nella vita una forma di violenza, da intendersi come violenza sessuale, fisica, psicologica o emotiva, da parte di partner, familiari o anche sconosciuti.

In base a queste stime, dunque, almeno 736 milioni di donne in tutto il mondo sarebbero state vittime di violenza. Questi dati esorbitanti mostrano come la violenza contro le donne costituisca una delle violazioni dei diritti umani più diffuse a livello globale. Anche all’interno dell’Unione Europea i dati non sono rassicuranti; al contrario, durante la pandemia è stato registrato un incremento dei già numerosi casi di violenza di genere, dal momento che, a causa del lockdown, molte donne sono state impossibilitate ad allontanarsi da partner o familiari violenti. Attualmente l’UE  non prevede una legislazione specifica in materia ma affronta la questione solo in alcune Direttive e Regolamenti che si sono rivelati assolutamente insufficienti, per questo motivo è stata sollevata da più parti l'assoluta necessità e urgenza di incrementare gli strumenti giuridici per contrastare il fenomeno. A tal fine, il Parlamento europeo e il Consiglio hanno presentato, l’8 marzo del 2022, una proposta di Direttiva sulla lotta alla violenza contro le donne e alla violenza domestica, volta a colmare le lacune esistenti in tema di protezione e assistenza alle vittime, accesso alla giustizia e prevenzione e ad allineare il diritto europeo alle norme internazionali in materia. In particolare, il riferimento è alla Convenzione di Istanbul sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, il primo trattato giuridicamente vincolante avente l’obiettivo di stabilire per gli Stati standard minimi per prevenire qualsiasi forma di violenza nei confronti delle donne, proteggere le vittime e punire i colpevoli. La Convenzione è innovativa sotto molteplici punti di vista, ma assume un’importanza fondamentale in particolare con riguardo alla violenza sessuale: l’articolo 36, infatti, definisce lo stupro come qualunque atto sessuale non consensuale, e afferma la necessità che il consenso venga dato volontariamente, quale libera manifestazione della volontà della persona, e venga valutato tenendo conto della situazione e del contesto. Nonostante la previsione della Convenzione, solo pochissimi Stati, fra i membri del Consiglio d’Europa che hanno ratificato il trattato, hanno modificato la normativa interna rendendo il consenso un elemento costitutivo della definizione di stupro; la maggior parte di essi, compresa l’Italia, infatti, definisce ancora lo stupro sulla base della forza, della minaccia di forza o della coercizione.

Per questo motivo, nella proposta di Direttiva sulla lotta alla violenza contro le donne, il Parlamento europeo e il Consiglio hanno affermato che l'unico modo per poter garantire la piena protezione dell'integrità sessuale della vittima è quella di adottare una definizione di stupro basata sulla mancanza di consenso.

Il 28 maggio la commissione del Parlamento europeo per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni e la commissione per i diritti delle donne e l’uguaglianza di genere hanno approvato delle modifiche alla proposta di direttiva, specificando ulteriormente la nozione di consenso, che deve sempre essere dato volontariamente e liberamente, che può essere revocato in ogni momento e che non implica in nessun caso un consenso per atti futuri. Le modifiche presentate suggeriscono anche agli Stati membri la possibilità di istituire tribunali o sezioni specializzate in materia di violenza contro le donne e violenza domestica, al fine di garantire un approccio sensibile alle questioni di genere nella lotta contro tali reati; di prevedere servizi specializzati per le donne, come centri di sostegno, rifugi per le donne vittime di violenza, linee telefoniche di assistenza, centri di riferimento per la violenza sessuale e servizi di prevenzione primaria.

La proposta di Direttiva, integrata dalle modifiche presentate dalle Commissioni per le libertà civili e per i diritti delle donne, potrebbe rappresentare una tappa essenziale del percorso volto a contrastare il fenomeno della violenza di genere, ma si rende ora più che mai assolutamente necessario un impegno da parte degli Stati affinché modifichino la propria normativa interna in modo da conformarsi agli obblighi internazionali già assunti con la Convenzione di Istanbul e adottino le misure necessarie per attuare efficacemente le ultime disposizioni proposte.

Mondo Internazionale APS - Riproduzione Riservata ® 2023

Fonti utilizzate per la stesura del presente articolo:

https://www.ansa.it/europa/notizie/europarlamento/news/2023/06/28/parlamento-ue-il-sesso-senza-consenso-e-sempre-stupro_9a4c0f41-2c78-4593-86c8-e4e20320ff98.html

https://www.europarl.europa.eu/news/en/press-room/20230626IPR00838/violence-against-women-sex-without-consent-is-rape-say-meps

https://www.consilium.europa.e... 

Fonte Immagine: https://unsplash.com/it/foto/a...

Condividi il post

L'Autore

Mariasole Caira

Mariasole Caira ha conseguito la laurea magistrale in Giurisprudenza presso la Pontificia Università Lateranense, a Roma, con una tesi in diritto internazionale dal titolo “Cambiamento climatico e flussi migratori: verso una tutela giuridica per i rifugiati ambientali”.

Durante il suo percorso di studi ha frequentato per un semestre l’Université Catholique de Louvain, dove ha avuto modo di approfondire il diritto internazionale.

È da sempre appassionata al tema dei diritti fondamentali, per questo oggi frequenta un Master di II livello presso l’Università La Sapienza sulla tutela internazionale dei diritti umani.

In Mondo Internazionale Post è autrice per l’area tematica di Diritti Umani.

Categorie

Diritti Umani

Tag

violenza di genere Diritti umani Violenza contro le donne consenso violenza sessuale