Noboa contro i narcotrafficanti: la battaglia per la sopravvivenza dell’Ecuador

Noboa contro il crimine: una storia di leadership e coraggio nell'affrontare la criminalità organizzata.

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  Chiara Del Prete
  29 aprile 2024
  4 minuti, 13 secondi

L'Ecuador, una volta considerato un'oasi di stabilità nel continente, è ora al centro di una crisi senza precedenti, con un'escalation di violenza e instabilità che minaccia la sicurezza del paese e il benessere dei suoi cittadini. Questa situazione critica è stata evidenziata dall'ascesa del presidente Daniel Noboa, il cui mandato è stato subito messo alla prova da una serie di eventi drammatici che hanno segnato il suo battesimo del fuoco.

Il 23 novembre 2023 Daniel Noboa, trentacinquenne, si è insediato come il nuovo Presidente dell'Ecuador. L’intenzione del Presidente Noboa era di condurre una campagna elettorale incentrata sull’incremento dell'occupazione e sulla riduzione del tasso di violenza rampante, che aveva visto un preoccupante aumento del tasso di omicidi da sei a 100.000 nel 2019 a 25,6 nel 2022. Tuttavia, la sua presidenza è stata immediatamente sfidata dalla crescente violenza generata dalla guerra tra bande di narcotrafficanti e le forze armate nazionali. 

Il 9 gennaio gangster pesantemente armati assaltarono la sede di TC Television a Guayaquil durante il segmento di El Noticiero, costringendo il personale, incluso il presentatore, a gettarsi a terra sotto minaccia di armi. Questo atto di violenza fu solo uno degli almeno 30 attacchi scatenati in tutto l'Ecuador in seguito alla fuga del noto gangster José Adolfo Macías, alias "Fito". In risposta, l'amministrazione di Noboa dichiarò lo stato di emergenza per un periodo di 60 giorni e impose un coprifuoco nel tentativo di riportare la calma nel paese.

Le autorità segnalarono un preoccupante aumento della violenza in otto province, con almeno 23 incidenti separati, inclusa la detonazione di diverse autobombe. Durante questi eventi, i membri delle bande criminali incendiarono auto della polizia e rapirono sette agenti di polizia. Questo si aggiungeva a un quadro già allarmante di incidenti violenti, come i 460 morti a seguito di scontri tra detenuti dal 2021. La situazione sottolineava già l'urgente necessità di misure di sicurezza più elevate e sforzi coordinati per affrontare la crescente minaccia posta dagli elementi criminali.

La violenza in Ecuador è stata alimentata dall'impennata delle attività criminali legate al traffico di droga, specialmente dall'inizio della pandemia di COVID-19. Nel 2023 le autorità sequestrarono un record di 220 tonnellate di droghe, evidenziando l'importanza strategica del paese nel traffico internazionale di droga. L'Ecuador si è trasformato in un centro per il traffico di droga, sfruttando la sua posizione geografica e le infrastrutture robuste per trasportare sostanze illecite verso i mercati internazionali. Questo ha portato i cartelli della droga a contendersi il controllo della regione, innescando un'escalation di violenza che ha ora colpito tutto il paese.

In risposta alla crisi, il presidente Noboa ha adottato un approccio risoluto, dispiegando l'esercito nelle carceri per ripristinare l'ordine e designando 22 bande come “terroriste”. Queste azioni hanno ricevuto il sostegno unanime del parlamento, dimostrando la gravità della situazione e l'impegno del presidente nel combattere gli elementi criminali. Tuttavia, l'Ecuador ha anche cercato aiuto dalla comunità internazionale, con Washington che offre assistenza per stabilizzare la situazione nel paese. Gli eventi che si stanno verificando all'inizio del 2024 hanno potenzialmente stabilito il tono per il mandato del presidente Noboa. Affrontare con successo le sfide poste dai cartelli della droga, come dimostrato dalle sue azioni decise nel dispiegare l'esercito e nell'ottenere il sostegno parlamentare, sarà senza dubbio un fattore cruciale nel valutare il successo del suo mandato. Affrontare questioni così complesse sottolinea la gravità della situazione e sottolinea le significative responsabilità che accompagnano il suo ruolo di presidente.

In conclusione, l'Ecuador si trova di fronte a una crisi senza precedenti, con la violenza alimentata dalle attività criminali legate al traffico di droga che minacciano la sicurezza del paese. Il presidente Noboa ha adottato misure decise per affrontare la situazione, ma il successo dipenderà dalla capacità del governo di coordinare gli sforzi interni ed esterni per stabilizzare la situazione e proteggere i suoi cittadini. Tuttavia, segnali di una possibile riorganizzazione dei narcotrafficanti sono emersi verso la fine di marzo, con analisti che suggeriscono una potenziale alleanza tra le bande più potenti per affrontare il governo unitamente. Noboa ha anche cercato di stringere alleanze internazionali per combattere il narcotraffico, siglando accordi con gli Stati Uniti e cercando collaborazione con le forze dell'ordine europee. Nel frattempo, la magistratura ha avviato un'offensiva giudiziaria denominata “Metastasi” contro la corruzione e l'infiltrazione delle gang nelle istituzioni. Tuttavia, Noboa si affida al sostegno popolare per estendere lo stato di eccezione e perseguire ulteriormente la sua agenda di sicurezza, poiché il risultato del prossimo referendum sarà cruciale per il suo futuro politico, anche se affrontare i profondi problemi di corruzione, povertà e criminalità organizzata del paese rimane una sfida considerevole.

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L'Autore

Chiara Del Prete

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sicurezza internazionale Diritti umani