Panoramica dei diritti umani nel 2023: le vittorie

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  Chiara Giovannoni
  29 gennaio 2024
  4 minuti, 34 secondi

Il 2023 è stato senza dubbi un anno segnato da crisi umanitarie e situazioni di difficoltà in molti contesti a livello mondiale. Nonostante ciò, con questo articolo si cercherà di elencare una parte delle tante vittorie ottenute nel campo dei diritti umani durante l’anno che si è appena concluso. 

Spagna: una nuova legge protegge le persone LGBTQI

Il 16 febbraio 2023 il Parlamento spagnolo ha approvato una legge integrale che amplia le protezioni e consolida i diritti delle persone lesbiche, gay, bisessuali, transgender e intersessuali. La legge è conosciuta principalmente come “Legge Trans” in quanto le disposizioni al suo interno riconoscono l’identità di genere basata sulla sola autoidentificazione. Prima di allora il processo per le persone trans per cambiare il sesso registrato nei documenti identificativi richiedeva una visita medica che attestava la disforia di genere e un periodo di due anni di trattamento medico. La nuova legge, invece, elimina questi passaggi dando maggiore importanza all’autoidentificazione di una persona. Lo scopo della legge è combattere la discriminazione nei confronti delle persone LGBTQI in ambiti quali la salute e il lavoro, oltre a fare i primi passi verso un accesso più ampio alle tecniche di riproduzione assistita e un’educazione sessuale più vasta.

Ghana: il Parlamento ha votato per la rimozione della pena di morte

Il 25 luglio 2023 il Parlamento del Ghana ha raggiunto una decisione storica, votando per abolire legalmente la pena di morte. Al momento della decisione 176 prigionieri si trovavano nel braccio della morte. Il Ghana è il 29esimo paese in Africa e il 124esimo a livello globale secondo il Death Penalty Project ad abbandonare la pratica. L’ultima esecuzione registrata nel paese è stata nel 1993 e per questo motivo era considerato da tempo come un paese abolizionista nonostante continuasse a emettere sentenze che implicassero l’esecuzione capitale. La pena di morte, in quanto strumento di repressione coloniale, ha trovato campo libero in Africa nel momento in cui ha cominciato a essere abolita in Europa. Da diversi anni molti paesi africani come Zambia, Guinea Equatoriale e Repubblica Centroafricana hanno iniziato un processo di allontanamento da questa pratica.

Messico: la Corte Suprema ha ordinato la depenalizzazione dell’aborto a livello federale

Il 6 settembre 2023 la Corte Suprema definisce 5 articoli del Codice Penale Federale che criminalizzavano in maniera totale l’aborto, dichiarando quindi incostituzionali e in violazione dei diritti umani le leggi federali che vietavano le interruzioni volontarie di gravidanza. Nonostante ciò, ci sono ancora 20 stati messicani su 32 dove l’aborto è ancora illegale. La sentenza in questi stati non ha effetto diretto; per questo motivo, sarà a carico del servizio sanitario pubblico federale permettere l'accesso a un’interruzione di gravidanza sicura. Quello messicano è stato l’ultimo di diversi casi di legalizzazione dell’aborto in America Latina. Infatti, dal 2020 Argentina, Colombia, Uruguay e Guyana si sono mobilitati per rendere l’aborto legale.

Usa: Biden annuncia il primo Ufficio per la Prevenzione contro la Violenza delle Armi da fuoco

In un’America in cui le sparatorie di massa sono all’ordine del giorno, l’Amministrazione Biden ha fin da subito cercato di intervenire sul controllo delle armi. Il 22 settembre il presidente Joe Biden ha annunciato la creazione di un ufficio che verrà affidato alla supervisione della Vicepresidente Kamala Harris e che sarà guidato da Stefanie Feldman, sua consulente sui temi legati alle armi da fuoco. La notizia è avvenuta in risposta alle pressioni dei gruppi contro la violenza armata che da anni chiedono un maggiore coordinamento per il contrasto alla diffusione e all’utilizzo delle armi da fuoco nel paese. “Sappiamo che la vera libertà non è possibile se le persone non sono al sicuro”, ha detto Kamala Harris durante l’annuncio.

Argentina: il congresso ha approvato la Legge Olimpia

Il 23 ottobre il governo ha promulgato una legislazione che incorpora la violenza digitale come modalità di violenza di genere. Vede come oggetto il rispetto della dignità, reputazione e identità, incluso negli spazi digitali. La legge prevede inoltre una serie di mezzi cautelari di protezione che la giustizia può utilizzare, tra cui imporre alle piattaforme digitali che i contenuti in questione siano eliminati. La legge prende il nome dall’attivista messicana Olimpia Coral Melo, vittima della diffusione di immagini intime, che si è convertita in un’icona di lotta contro la violenza digitale in America Latina.

Italia: passa la legge sull'oblio oncologico 

Il 5 dicembre 2023 l’Italia vota a favore dell’oblio oncologico. Il testo, precedentemente approvato dalla Camera, passa anche al Senato con 139 voti favorevoli, nessun contrario e nessun astenuto. In Italia è prassi la richiesta di informazioni sullo stato di salute pregresso di un ex paziente oncologico: molte banche hanno negato mutui o fatto sì che i premi assicurativi potessero diventare più alti, andando a creare una condizione di disagio per il richiedente. Per questo motivo il diritto all’oblio oncologico permette alle persone guarite da un tumore di scegliere di non fornire informazioni sulla loro malattia pregressa. Questa possibilità consente loro di chiudere quel capitolo della propria vita. L’Italia entra a far parte dei primi paesi in Europa ad aver adottato una norma sull’oblio oncologico. Paesi Bassi, Francia, Portogallo e Lussemburgo l’hanno preceduta.

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L'Autore

Chiara Giovannoni

Chiara Giovannoni, classe 2000, è laureata in Scienze Internazionali e Diplomatiche all’Università di Bologna. Attualmente frequenta il corso di laurea magistrale in Strategie Culturali per la Cooperazione e lo sviluppo presso l’Università Roma3.

Interessata alle relazioni internazionali, in particolare alla dimensione dei diritti umani e alla cooperazione.

E’ volontaria presso un’organizzazione no profit che si occupa dei diritti dei minori in varie aree del mondo.

In Mondo Internazionale ricopre la carica di autrice per l’area tematica Diritti Umani.

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Diritti Umani

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Diritti umani pena di morte autoidentificazione depenalizzazione dell'aborto prevenzione oblio oncologico