Riunione G7 sul clima a Torino

Gli ultimi accordi raggiunti nell'incontro sul clima

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  Elisa Modonutti
  10 maggio 2024
  3 minuti, 32 secondi

Si è da poco conclusa l’ultima riunione G7 che ha visto i rappresentanti ministeriali delle sette maggiori potenze mondiali discutere di politiche ambientali e climatiche; gli scorsi 28, 29 e 30 aprile nella reggia di Venaria Reale, Torino.

Il tema del summit, Clima, Energia e Ambiente, ha visto i Ministri affrontare soprattutto le sfide riguardo i temi di sostenibilità, transizione energetica e garanzie di sicurezza nell’approvvigionamento delle materie prime.

I lavori, durati due giorni e guidati dal Ministro italiano dell’ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto, si sono conclusi con il raggiungimento di un accordo espresso nella Carta di Venaria, i cui contenuti danno seguito agli obiettivi concordati alla COP 28 di dicembre 2023 e trasmettono un messaggio chiaro agli altri Paesi, in particolare alle maggiori economie, sul livello di impegno necessario per rispondere adeguatamente alla sfida del cambiamento climatico, in modo ambizioso ed efficace.

L’accordo più importante è stato raggiunto in materia di transizione energetica, con l’impegno dei Paesi a non utilizzare più il carbone per la produzione di energia elettrica entro il 2035 o, comunque, una data compatibile con l’obbiettivo di mantenere l’aumento di temperatura entro il grado e mezzo, limitandone nel frattempo l’uso al minimo necessario.

Oltre all’abbandono del carbone, ulteriori accordi in materia di politica energetica favoriscono la forte crescita delle rinnovabili attraverso la moltiplicazione della capacità di stoccaggio dell’energia. Sulla base, infatti, dell’impegno assunto alla COP 28 in materia (triplicare le fonti rinnovabili e raddoppiare l'efficienza energetica entro il 2030), gli Stati si sono assunti l’incarico non solo di triplicare la capacità di produzione delle rinnovabili al 2030, ma bensì di sestuplicare la produzione di energia green entro il 2030, portandola fino a 1.5 TW, a livello globale.

Ulteriore ambito oggetto di discussioni è stato il nucleare. In particolare, su questo punto gli Stati si sono accordati per istituire un gruppo di lavoro sull’energia da fusione allo scopo di condividere le pratiche e migliorare la cooperazione e lo sviluppo nel settore degli impianti a fusione, incoraggiando l’aumento degli investimenti privati e pubblici, prendendo anche una decisione congiunta sugli aspetti regolatori.

Sul fronte politico, significativo è stato l’accordo d’impegno per l’emancipazione dalle rimanenti importazioni di gas russo, come misure di supporto all’Ucraina.

Per quanto riguarda l’ambito rinnovabili e sostenibilità, vi è stata una convergenza di vedute sulla riduzione delle emissioni di metano, con un impegno a ridurre del 75% per il 2030 il gas inquinante proveniente dalle filiere dei carburanti fossili; come pure si è discusso di un’eliminazione dei gas serra diversi dalla CO2.

Inoltre, un ambizioso accordo vede la decarbonizzazione degli impianti industriali, sostituendo la materia prima inquinante tramite tecnologie innovative con idrogeno rinnovabile a basse emissioni e biometano.

In aggiunta, si vuole promuovere la sicurezza di approvvigionamento delle materie prime critiche mediante la concreta attuazione del Piano previsto al G7 dell’anno precedente.

Per quanto riguarda la parte a sostegno dell’impegno contro i cambiamenti climatici, decisioni fondamentali hanno riguardato la creazione di un “Hub G7” per accelerare le azioni di adattamento e dedicato alla promozione di iniziative progettuali di gestione sostenibile del suolo in Africa e nel bacino del Mediterraneo.

Passando alla tutela delle risorse naturali, va inserita la decisione di istituire una “Coalizione G7 sull’Acqua”, prima iniziativa G7 sul tema. Per quanto riguarda l’economia circolare invece, si punta allo sviluppo di una comune “Agenda volontaria sul Tessile e la Moda Circolari” tra governi, imprese e stakeholder, allo scopo di guidare il cambiamento all'interno dell'industria tessile e della moda.

Infine, per quanto riguarda la cooperazione internazionale in materia di sviluppo economico, l’impegno vede le Potenze impegnate nell’assicurare una transizione giusta verso l’energia pulita nei Paesi in via di sviluppo, con particolare riferimento all’Africa.

La riunione si è conclusa in modo fruttuoso, con anche il coinvolgimento degli Stati in iniziative importanti, attuali e che saranno preponderanti nelle discussioni sul tema negli anni a venire.

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L'Autore

Elisa Modonutti

Studentessa di Scienze internazionali e diplomatiche, amante della lettura, dei viaggi e con una curiosità innata di scoprire il mondo che ci circonda

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G7 torino Clima Ambiente Energia sostenibilità ambientale transizione energetica economia circolare