Quanti film ho visto? Ecco il domandone che ogni appassionato di cinema si fa all’alba del nuovo anno. Un cinefilo, invece, cambia leggermente i termini e si chiede: “quante volte sono andato al cinema?” Perché sì, il “vedere film” e “l’andare al cinema” sono due cose completamente diverse - è come se un gamer dicesse che è capace di pilotare uno Sukhoi Su-30 quando in realtà è pratico solo virtualmente.
Partiamo però dal principio. Il cinema nasce a fine ‘800, la data simbolo è il 28 dicembre 1895, giorno del primo “Spettacolo Cinematografico” fruito da un pubblico pagante - discriminante che ci permette di reputarlo tale - ad opera dei fratelli Lumière. A inizio novecento, infatti, dopo la fase di nobilitazione del cinematografo, periodo durante il quale intellettuali e sostenitori del cinema lo trasformarono da semplice tecnologia ad arte, il recarsi nella sala implicava la visione di un programma. Infatti, c’erano più proiezioni data la brevissima durata dei primi film, dette vedute. Tra gli anni ‘40 e ‘60 del Novecento si sviluppa poi l’home movie. Con l’arrivo della televisione, le sale perdono affluenza, la comodità di stare a casa è inappagabile. Il recarsi al cinema diventa troppo faticoso e dispendioso, sia a livello economico, sia a livello di tempo.
Arriva un ulteriore punto di svolta, il VHS e poi il DVD e per brevissimo tempo il blu-ray, che permette di iniziare a decidere come, quando e da dove vedere un film. VHS e DVD si possono riavvolgere, mandare avanti e far cominciare da dove si vuole. Si può decidere di fermare il film e dedicarsi ad altre attività per poi cominciare dallo stesso punto. Con la nascita di piattaforme streaming, il ventunesimo secolo cambia radicalmente il modo di fare cinema perché proprio ne modifica la modalità di fruizione.
Questo piccolo accenno storico solo per concludere che allora è perfettamente comprensibile la ridotta affluenza ai cinema, dato che il famoso "Netflix and Chill" fa ormai parte anche delle abitudini dei Boomer, stare a casa con la coperta fino al naso, qualcosa di caldo e nessuno sforzo. Tutto molto più comodo e rilassante ma senza la vera esperienza del film, quella che si fa nella sala con il pubblico che applaude o si stupisce insieme a te. Durante la passata edizione del festival di Venezia, si è parlato di affluenza ai cinema notando due dati quasi in contrasto. L’affluenza (durante il 2022) è aumentata rispetto all’anno precedente ma è una crescita irrisoria se si guardano i dati della pre-pandemia. In conclusione, agli italiani piace molto di più stare a casa che andare in sala. Contribuisce a questo dato anche la cattiva informazione e pubblicità che ruota intorno al cinema nazionale. Molte produzioni passano senza che ce ne accorgiamo o che abbiamo il tempo di andare a vederle. L’iniziativa Cinema in festa - che propone tutti i biglietti a 3,50€ - è servita anche a questo.
Sembra una frase ridondante e che ogni gennaio ci si sente dire ma “il 2023 ci riserverà molte sorprese sullo schermo”. Ferrari, di Michael Mann, con un cast che può contare su Adam Driver e Penelope Cruz, per citarne un paio. Tornerà Scorsese insieme a Di Caprio e De Niro con Killers of the flower moon. Il live action che ha creato molte polemiche negli scorsi mesi, La Sirenetta, fino a Il primo giorno della mia vita di Paolo Genovese. Il nuovo capitolo del nostro archeologo preferito dal titolo Indiana Jones e la ruota del destino, pellicola più che attesa, fino a Margot Robbie nei panni della celebre bambola Barbie. E, per finire, il quarto capitolo di John Wick e la seconda parte di Dune. Insomma, parliamo di novità ma anche di sequel che potrebbero darci la spinta per abbandonare la comodità del nostro divano e catapultarci nell’emozione della sala.
Immagine: https://unsplash.com/photos/ev...
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L'Autore
Jacopo Cantoni
Laureato in Cinema presso l'Alma mater Studiorum di Bologna, mi cimento nella scrittura di articoli inerenti a questo bellissimo campo, la Settima Arte. Attualmente frequento il corso Methods and Topics in Arts Management offerto dall'università Cattolica del Sacro Cuore.
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Sale cinematografiche Cinema Affluenza Indiana Jones Netflix