Sudan: la crisi umanitaria 5 mesi dopo

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  Gaia De Salvo
  06 ottobre 2023
  4 minuti, 38 secondi

Da aprile, il Sudan è stato coinvolto in una guerra civile tra il corpo militare della nazione, le Forze Armate Sudanesi (SAF), e il gruppo paramilitare noto come le Forze di Supporto Rapido (RSF). La situazione umanitaria nel paese, già precaria, si è ulteriormente deteriorata a causa delle violenze in corso, che continuano a colpire la popolazione civile. La conseguente crisi migratoria, con centinaia di migliaia di richiedenti asilo che fuggono verso i paesi circostanti, potrebbe potenzialmente destabilizzare la regione del Sahel e del Corno d’Africa.


Prima del conflitto

Il conflitto tra le Forze Armate Sudanesi e le Forze di Supporto Rapido è scoppiato in un momento di forte sofferenza umanitaria nel paese, con oltre 15 milioni di persone che lottano con la grave insicurezza alimentare e più di 3,7 milioni di sfollati interni. Il Paese ospitava anche circa 1,3 milioni di rifugiati, la maggior parte dei quali provenienti dal Sud Sudan.

La speranza in un governo civile, alimentata dalla rimozione del dittatore e criminale di guerra Omar al-Bashir nel 2019, è svanita nel giro di due anni a causa di un colpo di stato che ha portato a difficoltà economiche e conflitti intercomunitari, soprattutto nella problematica regione del Darfur e negli stati del Blue Nile e del Kordofan. Tutto ciò è stato aggravato dalle temperature e dai fenomeni atmosferici estremi, come inondazioni e siccità, legati al cambiamento climatico, che hanno distrutto le coltivazioni e causato allagamenti, rendendo sempre più difficile la lotta contro la fame.

Il colpo di stato ha scatenato grandi proteste, con l'Organizzazione delle Nazioni Unite che ha registrato circa 7700 manifestanti gravemente feriti tra ottobre 2021 e agosto 2022. Nel dicembre 2022, sono emerse tensioni tra i leader militari al-Burhan e Hemedti, e il 5 dicembre hanno firmato un accordo con una coalizione di gruppi della società civile per avviare un processo politico finalizzato a una transizione democratica civile nel paese. Tuttavia, l'accordo è stato criticato da molti attori locali perché mancavano benchmark e limiti temporali per riforme che garantissero giustizia, riparazioni e sicurezza ai sudanesi. Inoltre, c'era diffuso scetticismo riguardo all'interesse dei due leader per le richieste popolari di giustizia, democrazia e diritti umani.

Questo scetticismo si è rivelato fondato all'inizio del 2023, quando, temendo uno sbilancio di potere reciproco, SAF e RSF non sono riuscite a concordare sulle tempistiche dell'integrazione di quest'ultimo nell'esercito nazionale. A metà aprile, la tensione si è trasformata in una vera e propria guerra civile.

La crisi umanitaria

Il conflitto ha distrutto e continua a distruggere le infrastrutture del paese, in particolare intorno alla capitale Khartoum, dove attacchi aerei e bombardamenti hanno colpito ospedali, prigioni e aree densamente popolate. Il più recente rapporto di Amnesty International sul conflitto documenta massacri di civili in attacchi deliberati e indiscriminati, violenze sessuali contro donne e ragazze e saccheggi, creando un quadro chiaro di crimini di guerra.

"I civili vengono uccisi nelle proprie case o mentre cercano disperatamente cibo, acqua e medicinali. Finiscono nel fuoco incrociato quando cercano di fuggire e vengono deliberatamente assassinati in attacchi mirati. Decine di donne e ragazze, alcune di soli 12 anni, sono state stuprate o sottoposte ad altre forme di violenza sessuale. Nessun luogo è sicuro", dichiara Agnès Callamard, segretaria generale dell'organizzazione.

Secondo le Nazioni Unite, 6,3 milioni di sudanesi soffrono di fame acuta e più di 9 milioni della popolazione del Paese dipendono dall'assistenza umanitaria. Poiché le condizioni continuano a peggiorare, l'Organizzazione Mondiale della Sanità segnala che quest'anno altre 500.000 persone avranno bisogno di aiuti internazionali. Tra i più vulnerabili ci sono i bambini.

L'insicurezza, i saccheggi, gli ostacoli burocratici, i problemi di rete e di connettività telefonica, la mancanza di contanti e la scarsità di personale tecnico e umanitario rappresentano una sfida per la fornitura di assistenza umanitaria in molte parti del Sudan. La carenza di carburante influisce anche sulla produzione di energia elettrica necessaria per mantenere la catena del freddo, essenziale per la conservazione di prodotti surgelati. Nonostante ciò, i partner umanitari coordinati dall’OCHA (l'Ufficio per gli affari umanitari delle Nazioni Unite) continuano a fornire assistenza vitale alle persone vulnerabili che riescono a raggiungere.


La fuga dal Sudan

Circa 5,4 milioni di persone hanno lasciato le proprie case e cercato rifugio in Sudan o nei paesi limitrofi dall'inizio dei combattimenti a metà aprile. Di questi, 4,3 milioni sono sfollati internamente in Sudan. Il Paese ha ora il maggior numero di sfollati interni a livello globale.

Al di fuori del Sudan, il Ciad ha accolto il maggior numero di persone, seguito da Egitto, Etiopia, Sud Sudan e Repubblica Centrafricana. Molti dei vicini del Sudan stanno affrontando difficoltà nell'affrontare l'afflusso di rifugiati a causa dei loro problemi interni. Cinque dei sette Paesi confinanti con il Sudan sono stati recentemente teatro di conflitti, e i rifugiati che in precedenza erano fuggiti da violenze e carestie in Etiopia e Sud Sudan stanno ora tornando nei loro Paesi d'origine insieme ai cittadini sudanesi.

Senza una soluzione alla crisi, altre centinaia di migliaia di persone saranno costrette a fuggire in cerca di sicurezza e assistenza di base. L'UNHCR e i suoi partner stimano che il numero di rifugiati e rimpatriati potrebbe raggiungere 1.8 milioni entro la fine del 2023.


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Fonti consultate per il presente articolo:

immagine: https://unsplash.com/photos/9cx4-QowgLc

https://www.cfr.org/in-brief/what-extent-sudans-humanitarian-crisis

https://www.amnesty.org/en/documents/afr54/7037/2023/en/

https://www.amnesty.it/sudan-crescono-le-violenze-e-i-crimini-di-guerra-contro-i-civili/

https://www.unhcr.org/news/stories/five-things-know-about-crisis-sudan

https://www.voanews.com/a/south-sudan-faces-growing-health-and-hunger-crisis-/7292162.html

https://reports.unocha.org/en/country/sudan/

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Gaia De Salvo

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HumanRight Sudan war war crimes humanitarian crisis