Accumulare troppo inquina, e molto

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  Valeria Fraquelli
  21 ottobre 2022
  3 minuti, 18 secondi

Ci sono persone che soffrono quando pensano di buttare via uno dei tantissimi oggetti che hanno nella loro casa: il solo pensiero di liberarsi di qualcosa, anche rotto o rovinato, destabilizza e provoca panico e ansia.


Quello che forse non sappiamo è che gli accumulatori compulsivi sono sempre alla ricerca di qualcosa che riesca a colmare un grande vuoto interiore. La loro malattia, la disposofobia, può essere molto debilitante e molto dura da sopportare, sono persone che sanno che qualcosa non va e soffrono per questo ma non sanno nemmeno come fare per manifestare i loro veri sentimenti e le loro emozioni. Spesso la malattia non viene riconosciuta, o viene sottovalutata, e le persone vengono lasciate sole, senza nessun aiuto e senza supporto; uomini e donne che cercano di trovare la loro strada, il loro posto nel mondo, e lo fanno attraverso acquisti compulsivi che non servono a niente ma leniscono almeno un po' i mali della mente.


Ma forse, chi tra di loro ama l’ambiente e ha a cuore il futuro del pianeta potrebbe essere incentivato a liberarsi di un po’ di cose pensando che anche accumulare inquina, e non poco. Le cose accumulate alla lunga si usurano, diventano vecchie e magari liberano nell’aria sostanze inquinanti molto pericolose senza che ce ne si accorga, rovinando salute umana e ambiente. Tutte le cose che vengono accumulate fanno presto a trasformarsi in rifiuti perché quando si accumula troppa roba è praticamente impossibile tenere tutto pulito e ordinato e quindi potenzialmente ci si ritrova con una discarica maleodorante e molto inquinante proprio in casa, dove dovremmo essere sicuri e protetti. Senza contare che l’intera casa è a rischio se nessuno può fare manutenzione o riparare e cambiare le cose usurate o rotte.


E dall’accumulo all’inquinamento il passo è breve, più breve di quello che si pensa comunemente. Si accumulano anche i rifiuti, la casa diventa invivibile e inquinata e più si accumula più l’inquinamento diventa insostenibile. Un esempio di questo fenomeno erano i “sepolti in casa” - su un noto canale televisivo - costretti a lasciare la loro casa e a dare una ripulita perché anche per i vicini la situazione era diventata disperata. Con l’aiuto di uno psicologo, i protagonisti del programma capivano e vedevano per la prima volta come era davvero la loro casa che fino a poco prima era solo il loro rifugio: una grande discarica piena di oggetti inquinanti o molto pericolosi.


In tanti vedendo le cose con occhi nuovi riuscivano a liberarsi di molti oggetti e a pulire per bene per la prima volta, rendendo la casa di nuovo sicura e libera da sostanze o oggetti inquinanti. E anche la salute sia fisica sia mentale migliora. Alla fine infatti accumulare fa male mentalmente, fisicamente e anche all’ambiente. Quindi pensando di riacquistare salute e fare bene all’ambiente gli accumulatori possono compiere un primo passo per liberarsi dalle loro paure e dai loro demoni. Senza contare che tutte le cose accumulate alla fine vanno per la maggior parte in una discarica e contribuiscono ancora di più a peggiorare la già precaria salute del pianeta.


In conclusione, abbiamo visto che anche accumulare può essere molto inquinante per il nostro pianeta e quindi la cosa migliore è aiutare gli accumulatori a gettare le cose inutili e a cominciare una nuova vita in una casa più "green" e più amica dell’ambiente, per vivere con maggiore tranquillità.

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L'Autore

Valeria Fraquelli

Mi chiamo Valeria Fraquelli e sono nata ad Asti il 19 luglio 1986. Ho conseguito la Laurea triennale in Studi Internazionali e la Laurea Magistrale in Scienze del governo e dell’amministrazione presso l’Università degli Studi di Torino. Ho anche conseguito il Preliminary English Test e un Master sull’imprenditoria giovanile; inoltre ho frequentato con successo vari corsi post laurea.

Mi piace molto ascoltare musica in particolare jazz anni '20, leggere e viaggiare per conoscere posti nuovi ed entrare in contatto con persone di culture diverse; proprio per questo ho visitato Vienna, Berlino, Lisbona, Londra, Malta, Copenhagen, Helsinki, New York e Parigi.

La mia passione più grande è la scrittura; infatti, ho scritto e scrivo tuttora per varie testate online tra cui Mondo Internazionale. Ho anche un mio blog personale che tratta di arte e cultura, viaggi e natura.

La frase che più mi rappresenta è “Volere è potere”.

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