APEC 2023: tensioni per il vertice Biden-Xi Jinping

A San Francisco i leader delle 21 economie del Pacifico che fanno parte dell'Asia-Pacific Economic Cooperation (APEC) si riuniscono dall’11 al 17 novembre per il Summit Leaders’ Week 2023 con il tema “Creating a Resilient and Sustainable Future for All”. I 21 membri economici sono Australia, Brunei Darussalam, Canada, Cile, Cina, Hong Kong, Indonesia, Giappone, Korea del Sud, Malesia, Messico, Nuova Zelanda, Papua Nuova Guinea, Perù, Filippine, Russia, Singapore, Taiwan, Tailandia, Stati Uniti d’America, Viêt Nam. La seduta plenaria è prevista per venerdì 17 novembre, mentre già lunedì 13 novembre, il presidente indonesiano Joko Widodo è stato ricevuto alla Casa Bianca.

Gli Stati Uniti ospitano il vertice annuale APEC per la prima volta dal 2011, anno in cui si era tenuto ad Honolulu, Hawaii. Nell'ultimo anno, il presidente americano Joe Biden ha ospitato una serie di leader asiatici a Washington. Tra questi, il primo ministro giapponese Fumio Kishida, il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol, il presidente filippino Ferdinand Marcos Junior e il primo ministro indiano Narendra Modi. La visita di Widodo completa la lista, rappresentando la principale economia del Sud-Est asiatico, il presidente di turno dell'ASEAN e membro dell'APEC. Sebbene la Cina sia un importante partner economico per l'Indonesia, Giacarta sta aumentando notevolmente l’acquisto di armi dagli Stati Uniti; infatti, durante la visita, gli analisti regionali prevedono che entrambe le parti discuteranno di come rafforzare i legami di sicurezza tra i due paesi. Inoltre, l'Indonesia è ricca di minerali critici utilizzati per le batterie dei veicoli elettrici, che potrebbero essere interessanti per gli Stati Uniti. In particolare, il nichel è un minerale cruciale, ma la Cina ha sviluppato nel tempo un notevole vantaggio strategico in questo settore. In cambio di accordi in materia, Widodo potrebbe chiedere a Biden di sbloccare i 20 miliardi di dollari promessi per finanziare la transizione energetica dell'Indonesia. Tuttavia, un ostacolo al dialogo potrebbe essere rappresentato dal conflitto in corso in Medio Oriente. L'Indonesia, paese musulmano più popoloso al mondo, ha condannato l'invasione di Gaza da parte di Israele dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre e ha chiesto un cessate il fuoco immediato. Questa posizione si avvicina di più a quella della Cina che a quella degli Stati Uniti.

Il 15 novembre, Biden incontra il presidente cinese Xi Jinping a porte chiuse. Questo è sicuramente uno dei momenti più attesi dal punto di vista diplomatico visto il gelido rapporto tra i due paesi e la complessa situazione globale. Gli Stati Uniti e la Cina hanno lavorato negli ultimi mesi per organizzare l'incontro tra i due presidenti a San Francisco. Questa volta, l'incontro non è soltanto un colloquio di routine. Anche la diplomazia cinese ha descritto l'evento come un "vertice" e ha dato priorità alla partenza di Xi nel comunicato, superando persino il meeting APEC. Si spera che l'incontro porti a risultati tangibili sui temi del commercio, dell’innovazione tecnologia e su Taiwan, a partire dalla ripresa del dialogo militare che era stato interrotto nel agosto 2022 a seguito del viaggio di Nancy Pelosi, allora presidente del Congresso, a Taiwan.

Un altro evento importante potrebbe essere un possibile incontro tra il primo ministro giapponese Kishida e il presidente cinese Xi. Questo potrebbe aiutare a ridurre le tensioni tra i due paesi, che sono state aggravate dai loro rispettivi legami con gli Stati Uniti e la Russia, e dall’episodio dello sversamento delle acque delle acque di Fukishima. Kishida avrà un incontro con il presidente sudcoreano Yoon, consolidando il miglioramento delle relazioni avviato all'inizio dell'anno. Inoltre, i ministri della Difesa di Stati Uniti, Corea del Sud e Giappone hanno appena annunciato di aver concordato di attivare, già nel mese di dicembre, un'operazione che consentirà la condivisione dei dati in tempo reale sui lanci di missili da parte della Corea del Nord.

Secondo le recenti previsioni dell'APEC si prevede un rallentamento del tasso di crescita della regione composta da 21 Stati. Nel 2024, il tasso di crescita dovrebbe attestarsi al 2,8%, rispetto al 3,3% del 2023, per poi salire al 2,9% nel 2025 e nel 2026. Questo dato è inferiore alla media globale del 3,2% e al previsto tasso di crescita del 3,5-3,6% nei prossimi tre anni. Due principali ostacoli che minacciano l'economia del Pacifico: l'inflazione persistente e le restrizioni alle esportazioni. Questi problemi si aggiungono all'impatto negativo delle avverse condizioni meteorologiche, che hanno causato un aumento dei prezzi del riso e degli altri prodotti agricoli, e ai disagi nella catena di approvvigionamento dei fertilizzanti. Per affrontare l'inflazione, potrebbe essere necessario un ulteriore rafforzamento della politica monetaria, ma questo potrebbe anche comportare una riduzione della crescita economica nell'area.

Ci sono anche altre questioni rilevanti che potrebbero emergere durante l'incontro, come il recente incidente tra le navi di Manila e Pechino nelle acque contese del mar Cinese meridionale. Ancora non è certo se il presidente filippino Marcos Jr. terrà un colloquio bilaterale con il presidente cinese Xi, visto il riavvicinamento di Manila agli USA. Infatti, il Dipartimento degli Affari Esteri di Manila ha recentemente comunicato successivamente al vertice APEC, il leader filippino Marcos Jr. visiterà sia Los Angeles che le Hawaii, due luoghi storicamente importanti per la sua famiglia, poiché furono scelti come rifugio dopo che il padre dittatore fu esiliato nel 1986. Durante la sua visita alle Hawaii, avrà anche l'opportunità di visitare il Comando Indo-Pacifico degli Stati Uniti, noto per essere il più grande comando geografico unificato dell'esercito statunitense. Questo comando è diretto al presidente degli Stati Uniti tramite il segretario alla Difesa e comprende diverse unità militari presenti nella regione, tra cui le forze statunitensi in Corea del Sud e Giappone. È importante sottolineare che le forze militari del Comando Indo-Pacifico si allenano abitualmente con i soldati filippini durante il Balikatan, una grande esercitazione congiunta annuale tra le forze armate delle Filippine e degli Stati Uniti. Pertanto, la visita di Marcos non solo ha un significato simbolico molto forte, ma ha anche implicazioni operative nell'ambito della cooperazione militare tra i due paesi.

Infine, l'altro fronte di tensione da tenere d'occhio è quello tra Taiwan e la Cina. Anche se Taipei fa parte dell'APEC, non può partecipare con i suoi leader politici. Tuttavia, la presidente di Taiwan Tsai Ing-wen ha inviato il fondatore del colosso TSMC, Morris Chang, alla riunione per rappresentare il paese. Si prevede che possa avere un incontro con Xi durante l'evento.

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