Il Marocco sta affrontando gli effetti crescenti del cambiamento climatico, con conseguenze dirette sull’ambiente, sull’economia e sulla coesione sociale. Tra i fenomeni più critici vi sono la siccità prolungata, la scarsità idrica e le inondazioni improvvise. Attualmente, il paese si sta avvicinando alla soglia di scarsità assoluta di acqua (500 m³ per abitante all’anno) con una disponibilità pro capite stimata attorno ai 620 m³. L’agricoltura, che occupa una porzione significativa della forza lavoro, risente fortemente della variabilità climatica.
In questo contesto, le cooperative rurali femminili si stanno affermando come attori fondamentali nella promozione della resilienza ambientale e sociale, specialmente nelle zone rurali che ospitano circa l’80% della popolazione. Secondo dati ufficiali in Marocco operano circa 47mila cooperative in settori strategici come l’agricoltura, l’artigianato e il turismo molte delle quali gestite interamente da donne. Le cooperative femminili, in particolare, hanno giocato un ruolo fondamentale nella valorizzazione di risorse endemiche come l’argan, promuovendo allo stesso tempo l’indipendenza economica delle donne e la tutela dell’ambiente.
Un esempio significativo è rappresentato dal progetto promosso da WECF (Women Engage for a Common Future) insieme a partner locali come AERDD, FMVIRSA, GEDI and REMESS che ha formato 40 giovani tecniche nella produzione di tecnologie solari termiche e accessibili, come forni solari, essiccatori e scaldabagni a energia solare. Queste tecnologie sono pensate per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili, migliorare l'efficienza energetica nelle abitazioni rurali e sostenere attività economiche locali a basso impatto ambientale.
Sfortunatamente molte cooperative rurali in Marocco, specialmente quelle agricole, affrontano sfide significative nella promozione e commercializzazione dei loro prodotti vista la scarsa presenza online e l’assenza di budget dedicati alla comunicazione. Inoltre, nonostante i progressi, le donne in Marocco continuano a confrontarsi con stereotipi di genere che limitano la loro partecipazione attiva nella vita economica e sociale. Studi evidenziano che, soprattutto nelle zone rurali, le donne sono spesso viste principalmente come madri e mogli, con un riconoscimento limitato del loro ruolo come imprenditrici o leader comunitarie.
Importante considerare come in alcune cooperative, nonostante l’apparente gestione femminile, le donne possono essere sfruttate. Esistono casi in cui le donne lavorano senza una retribuzione adeguata o sono coinvolte in attività senza una reale partecipazione decisionale. Questo fenomeno è stato osservato in alcune cooperative di argan, dove le donne sono coinvolte nella produzione ma non sempre beneficiano equamente dei profitti generali.
Tuttavia, a livello di impatto ambientale le cooperative femminili che operano nella produzione di olio di argan stanno effettivamente facendo la differenza contribuendo alla conservazione delle foreste di Argania spinosa, patrimonio dell’umanità UNESCO, attraverso la gestione sostenibile delle risorse forestali e l’uso di metodi di produzione ecocompatibili.
Inoltre, le cooperative femminili hanno creato opportunità di reddito per le donne nelle aree rurali. Nel settore dell’olio di argan, le cooperative hanno migliorato l’accesso delle donne al mercato e aumentato i loro guadagni, contribuendo all’autonomia economica delle donne e al miglioramento delle condizioni di vita nelle comunità rurali. In aggiunta, i progetti di formazione hanno migliorato le competenze tecniche e imprenditoriali delle donne, aumentando la loro capacità di gestire attività economiche in modo sostenibile.
Le cooperative femminili in Marocco hanno avuto un impatto positivo significativo sull'ambiente e sull'economia locale, contribuendo alla sostenibilità e all'autonomia delle donne. Tuttavia, per massimizzare questo impatto, è essenziale affrontare le sfide legate all'accesso ai finanziamenti, alle barriere culturali e alla dipendenza da supporto esterno. Investire in formazione, infrastrutture e strategie di marketing, oltre a promuovere un cambiamento culturale che riconosca e valorizzi il ruolo delle donne come leader economiche, è fondamentale per garantire il successo e la resilienza di queste cooperative nel lungo periodo. In un Marocco che fronteggia una crisi climatica sempre più severa, le donne delle cooperative rurali non sono solo beneficiarie del cambiamento, ma protagoniste attive di un nuovo modello di sviluppo.
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L'Autore
Adele Mutti
Categorie
Africa Sub-Sahariana Ambiente e Sviluppo Imprenditoria Società Parità di genere Consumo e produzione responsabili
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