Janatha Vimukthi Peramuna: evoluzione di un’idea
Anura Kumara Dissanayke, leader del partito “Janatha Vimukthi Peramuna” JVP (Fronte di liberazione popolare), viene eletto il 23 settembre nono presidente esecutivo della Repubblica democratica Socialista dello Sri Lanka. Inoltre, per la prima volta nella storia, ciò è avvenuto al secondo spoglio elettorale.
Il partito di stampo marxista-leninista cambia volto diventando una faccia amica per la popolazione singalese - evolutosi da movimento rivoluzionario a partito - è passato dal raccogliere il 3% nel 2019, fino ad oggi, ottenendo la presidenza con il 42,31%. Tra la fine degli anni '50 e la prima metà degli anni '60, il panorama internazionale era caratterizzato da numerose lotte di liberazione in vari Paesi. Il conflitto sino-sovietico, il quale creò profonde divisioni ideologiche nei partiti comunisti dell'epoca, e le numerose lotte di liberazione in diversi Paesi - come la Rivoluzione Cubana - diedero vita a nuovi movimenti di sinistra, ispirando e incoraggiando i giovani rivoluzionari di tutto il mondo. La fondazione del JVP nel 1965 è il frutto del contesto politico internazionale, che risponde alla necessità storica di una nuova sinistra rivoluzionaria. Protagonisti di due insurrezioni fallite negli anni Settanta e Ottanta. Nel 1994 Somawansa Amarasinghe, modifica e risocializza il partito intraprendendo linee politiche più moderate e democratiche.
AKD, a seguito della vittoria, dichiara su X: “Siamo pronti a riscrivere la storia dello Sri Lanka. L'unità di singalesi, tamil, musulmani e tutti gli srilankesi è il fondamento di questo nuovo inizio”, annunciando il “Nuovo Rinascimento”.
Martedì 24 settembre, il Primo Ministro Harini Amarasuriya, ha prestato giuramento. Prima del partito e terza donna a ricoprire questa carica, dopo Sirimavo Bandaranaike e Chandrika Kumaratunga. Il giorno successivo sono stati annunciati i nove governatori provinciali e il nuovo gabinetto.
La prima sfida di Dissanayake: le elezioni parlamentari e non solo
Il nuovo presidente ha dissolto il parlamento inducendo la convocazione di elezioni generali anticipate. La decisione è stata assunta tramite un decreto governativo e le domande saranno accolte dal 4 all'11 ottobre.
Le elezioni parlamentari si terranno il 14 novembre, sottolineando che il nuovo parlamento si riunirà il 21 novembre. Il Commissario generale delle elezioni, Saman Sri Ratnayakeha, ha dichiarato che il presidente ha stanziato 11 miliardi di rupie (37,1 milioni di $) per le elezioni parlamentari.
Alla luce dei colloqui tra i partiti “Samagi Jana Balawegaya” (SJB) e “United National Party” (UNP), finalizzati a trattative per raggiungere un accordo in vista di una coalizione, quest'ultima sembrerebbe spegnersi a causa di condizioni categoriche da parte del SJB che, oltre ad aver espresso la volontà di utilizzare il simbolo del partito, ha richiesto di escludere il leader dell’UPN, Ranil Wickremesinghe e affidare la leadership a Premadasa. I membri dell'UPN affermano che, essendo un candidato indipendente, i voti sono da considerare personali, rendendo difficile formare un'alleanza politica senza di lui.
Il programma politico del JVP basato sullo sradicamento della corruzione deve prima fronteggiare la ripresa economica a seguito del default nel 2022, con strategie diverse da quelle adottate fino ad oggi, attraverso un piano economico strutturale e la revisione delle negoziazioni con il Fondo Monetario Internazionale. Secondo il quotidiano “Lankadeepa”, il 2 ottobre un team di funzionari del FMI visiterà lo Sri Lanka per una valutazione economica del Paese, dimostrando la necessità della leadership politica di accelerare i colloqui in merito alla ristrutturazione del debito.
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L'Autore
Rati Mugnaini Provvedi
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