Negli ultimi anni, l’America Latina ha visto emergere una nuova ondata di movimenti di destra, caratterizzati da leader populisti e retoriche ultraconservatrici. Questo fenomeno, che riflette un cambiamento radicale negli equilibri politici della regione, sta alimentando un network internazionale di cooperazione ideologica e strategica tra i rappresentanti della destra mondiale.
Un esempio emblematico di questa tendenza è il presidente argentino Javier Milei. Definito un "anarco-capitalista", Milei ha adottato una retorica incendiaria e simboli provocatori – come la sua famosa motosega, utilizzata in campagna elettorale per rappresentare i tagli alla spesa pubblica. La sua presenza domina il dibattito pubblico, trasformandolo in una sorta di simbolo del potere della destra emergente.
Il Ruolo di Javier Milei nella Politica Globale
Nel dicembre 2024, Milei ha ospitato a Buenos Aires la prima edizione argentina della Conservative Political Action Conference (CPAC), un evento simbolo della destra statunitense. Questa conferenza non è stata solo un riconoscimento dell’importanza dell’Argentina nella scena conservatrice internazionale, ma anche un momento di celebrazione della leadership di Milei. Tra i partecipanti figurano personalità come Santiago Abascal, leader del partito spagnolo Vox, ed Eduardo Bolsonaro, deputato brasiliano e figlio dell’ex presidente Jair Bolsonaro.
Durante il suo intervento, Milei ha sottolineato la necessità di creare una rete globale di cooperazione tra i movimenti di destra. “Potremmo definirci una destra internazionale, una rete di assistenza reciproca per diffondere le idee di libertà a livello globale”, ha dichiarato.
Questa strategia di "internazionalizzazione" dei movimenti di destra non è nuova, ma Milei l’ha elevata a un livello superiore, consolidando alleanze con leader come Donald Trump, Nayib Bukele di El Salvador e Viktor Orbán dell’Ungheria. Queste collaborazioni rafforzano un’agenda comune basata su temi quali la riduzione del ruolo dello Stato, il nazionalismo economico e la difesa dei valori tradizionali contro quella che definiscono una "guerra culturale" portata avanti dalla sinistra.
"Radicalismo Esemplare"
Durante il CPAC, la lista di oratori e partecipanti includeva legislatori di destra provenienti da Perù, Messico, Uruguay e Cile, oltre all’imprenditore libertario messicano Ricardo Salinas Pliego e Lara Trump, nuora di Donald Trump.
Per altri leader di destra, il radicalismo di Milei è considerato "esemplare", grazie al suo zelo per ridurre l'influenza dello Stato e deregolamentare le istituzioni. Milei ha ridotto la spesa pubblica di circa il 30% in termini reali, chiudendo nove dei 18 ministeri governativi, licenziando decine di migliaia di dipendenti pubblici, bloccando l’aumento delle pensioni in linea con l’inflazione e riducendo i sussidi per energia e trasporti.
Alla vigilia del CPAC, il governo Milei ha annunciato che sarebbero stati ampliati i criteri per impedire l’ingresso nel Paese o espellere immigrati colpevoli di reati, misure progettate per reprimere l’immigrazione dai Paesi vicini. Tuttavia, la povertà è salita al 53% nella prima metà del 2024, rispetto al 42% al momento del suo insediamento nel 2023.
La Crescita dei Movimenti di Destra nella Regione
L’Argentina non è un caso isolato. In tutta l’America Latina, leader conservatori e populisti stanno guadagnando terreno, spesso sfruttando il malcontento popolare verso le istituzioni tradizionali e le difficoltà economiche. In Brasile, il lascito di Jair Bolsonaro continua a influenzare la politica nazionale, mentre in El Salvador Nayib Bukele si è imposto con una combinazione di politiche autoritarie e populismo mediatico.
Anche in Paesi con tradizioni di sinistra consolidate, come il Cile e la Colombia, si osserva un aumento del sostegno per i movimenti di destra. Questo cambio di paradigma è alimentato da un mix di fattori: la crescente insoddisfazione per i governi progressisti, la polarizzazione dei media e l’influenza di leader globali che promuovono un discorso conservatore e identitario.
Le Implicazioni Globali
L’ascesa dei movimenti di destra in America Latina ha implicazioni che vanno oltre i confini regionali. La regione è diventata un laboratorio politico dove vengono testate strategie e retoriche che poi vengono esportate a livello internazionale. La collaborazione tra leader come Milei e Trump è un esempio concreto di come queste dinamiche stanno plasmando un nuovo ordine politico globale. Lo stretto rapporto tra Italia e Argentina si è rafforzato ancora di più a seguito della concessione della cittadinanza italiana al presidente argentino da parte del governo Meloni.
I rischi sono lapalissiani: politiche polarizzanti e autoritarie, che potrebbero minare le istituzioni democratiche e aggravare le disuguaglianze sociali. Inoltre, rimane da vedere se queste coalizioni internazionali di destra riusciranno a mantenere la loro coesione di fronte a sfide interne e divergenze strategiche.
Con una combinazione di retorica populista, strategie mediatiche e alleanze internazionali, questi leader stanno ridefinendo il panorama politico. Resta da capire se questa ascesa porterà a un cambiamento duraturo o se sarà una fase transitoria in un contesto di continua evoluzione politica.
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L'Autore
Alessia Boni
Alessia Boni è originaria di Modena, Emilia-Romagna ed è nata il 13 giugno 1998. Ha una profonda passione per la politica internazionale, l'economia, la diplomazia, le questioni ambientali e i diritti umani.
Alessia ha conseguito una laurea in Relazioni internazionali e Lingue straniere, con un semestre trascorso come studentessa di scambio per il programma Overseas in Argentina presso l'Universidad Austral de Buenos Aires, dove ha sviluppato il suo profondo interesse per l'America Latina.
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