In molti pensano che negli Stati Uniti si mangi male; altrettanti pensano che negli Stati Uniti ci siano più armi che persone.
In molti pensano che, negli Stati Uniti, non avere un'assicurazione sanitaria significhi non avere accesso alle cure fondamentali. Questa affermazione, come le altre, fa parte di quelle massime sugli USA che almeno una volta ci siamo ritrovati a dire o ad ascoltare. È quello che si sa, è quello che si dice.
Qual è però la situazione reale del sistema sanitario statunitense? Facciamo chiarezza.
Come funziona l'healthcare statunitense
Come a molti è noto, Il sistema sanitario statunitense è basato principalmente su assicurazioni, senza la possibilità di usufruire un sistema statale, come succede invece nella maggior parte degli altri Paesi. Queste assicurazioni possono essere:
- Private: acquisite attraverso il datore di lavoro o acquistate individualmente dal cittadino;
- Medicare: un sistema finanziato dal governo federale per persone over 65 o con disabilità.
Offre una copertura base, nella quale però non sono inclusi molti servizi;
- Medicaid: per persone a basso reddito. È gestita congiuntamente da governo federale e statale, con criteri di idoneità che variano da Stato a Stato;
- CHIP (Children’s Health Insurance Program): per bambini di famiglie con reddito troppo alto per il Medicaid, ma che non possono permettersi un’assicurazione privata.
In un articolo, il New York Times ha definito il sistema sanitario americano come "il più caro e meno efficace del mondo moderno". Nonostante l’investimento di 3.8$ trilioni all’anno, molto di più di quanto spendono altre nazioni, questo modello infatti non permette un equo accesso alle cure mediche a tutte le fasce della popolazione.
L'Obama care e nuove leggi sulla sanità
Nel corso degli anni e delle diverse legislature, il sistema sanitario statunitense ha subito numerosi cambiamenti, sia in meglio che in peggio. Nel 2010, con l'intento di rendere il sistema sanitario più inclusivo, è stata introdotta l'Affordable Care Act (ACA), nota come Obamacare. La riforma mirava a rendere le cure sanitarie più accessibili ai cittadini statunitensi, e i suoi principali obiettivi erano:
- Espansione di Medicaid: ampliare l'accesso a Medicaid per persone con redditi fino al 138% del livello di povertà federale (FPL), con finanziamenti federali agli Stati. In altre parole, una persona che guadagna fino al 138% del reddito minimo ha diritto ad accedere a Medicaid;
- Creare Health Insurance Marketplaces: creazione di piattaforme online per confrontare e acquistare piani sanitari, con sussidi per i redditi medio-bassi;
- Individual mandate: ovvero l'obbligo per ogni cittadino di avere un’assicurazione, pena una multa, per spingere anche i giovani e sani a entrare nel sistema;
- Protezioni per i consumatori: vietare discriminazioni basate su condizioni preesistenti di salute e imporre che i piani coprissero servizi essenziali, in quanto molte assicurazioni private negavano la copertura a cittadini con condizioni di salute precarie.
Oltre che una maggiore inclusività, la riforma aveva come scopo quello di entrare in concorrenza con le assicurazioni private al fine di portarle a ridurre i prezzi.
In seguito, nel 2017 Donald Trump ha apportato alcune modifiche alla riforma, firmando una legge che eliminava le multe per chi non acquistava assicurazioni sanitarie. La legge concedeva anche maggiore libertà agli Stati per regolamentare gli accessi al Medicaid in base al reddito e restringendo quindi le possibilità di usufruire del servizio, rendendo più difficile a molte persone la possibilità di qualificarsi come beneficiari.
Con il governo democratico di Biden, infine, il Medicaid è stato incentivato, promuovendone l’espansione attraverso sussidi finanziati al fine di renderlo più inclusivo, soprattutto negli Stati a stampo repubblicano che avevano adottato il sistema di Trump. Nonostante questi incentivi abbiano portato dei miglioramenti, ci sono tutt’ora 10 Stati che non hanno adottato l’espansione, lasciando scoperti milioni di cittadini a basso reddito.
Situazione attuale e dicotomia: the very best and the very worst
Ad oggi, il numero di cittadini non assicurati risale a 27,5 milioni e, includendo la fascia di irregolari, il numero inevitabilmente aumenta. Gli Stati Uniti vivono quindi una grande dicotomia tra grandi cliniche private e una buona parte della popolazione che non può permettersi cure mediche.
Un esempio emblematico che riassume la situazione dello Stato federale è quello del Texas Medical Center, a Huston. L’ospedale è il più grande complesso medico al mondo e ospita strutture di fama internazionale per la ricerca come il MD Anderson Cancer Center per la cura contro il cancro. Uno scenario di avanguardia nella tecnologia e nella ricerca medica.
Tutto molto utile e innovativo, se non fosse che a cinque minuti da queste strutture sembra di entrare in un altro mondo, dove i quartieri a basso reddito sono popolati da persone, lavoratori e non, che spesso non possono permettersi nemmeno un'aspirina. Come tutti gli ospedali statunitensi, anche le strutture del Texas Medical Center forniscono cure di emergenza, ma l’accesso alle cure preventive e a lungo termine è limitato per chi non ha un’assicurazione o mezzi economici.
I pazienti non assicurati si ritrovano spesso a dover scegliere tra pagare le spese mediche o soddisfare i propri bisogni di base, come pagare l’affitto o comprare beni di prima necessità. Insomma, stiamo parlando di un ospedale per ricchi in un quartiere di poveri.
Houston rappresenta il meglio e il peggio del sistema sanitario americano ed è l’emblema della dicotomia vigente in uno dei Paesi più all’avanguardia nello sviluppo della sanità. Fa riflettere come l'accesso alle cure è considerato un diritto fondamentale da organizzazioni come l'ONU, mentre negli USA, di fatto, risulta spesso un privilegio. Questo paradosso non è solo un fallimento economico o gestionale, ma una violazione dei diritti umani. Non è sufficiente possedere le risorse tecnologiche e scientifiche più avanzate se queste rimangono inaccessibili a chi ne ha più bisogno. Fintantoché un sistema sanitario continuerà a privilegiare il profitto rispetto alla dignità umana, milioni di americani rimarranno intrappolati in un ciclo di disuguaglianze, dove la salute diventa una questione di fortuna o di reddito.
Mondo Internazionale APS - Riproduzione Riservata ® 2024
Condividi il post
L'Autore
Caterina De Rosa
Categorie
Tag
USA Stati Uniti d'America healthcare humanrights