Framing the World, Edizione XCVI

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  Redazione
  21 novembre 2022
  25 minuti, 45 secondi

Framing The World, Edizione XCVI

Nel nuovo numero di Framing ci occupiamo dell’apertura dei Mondiali 2022 in Qatar. In seguito analizziamo le indagini in atto per ricostruire la caduta di missili in Polonia e, inoltre, descriviamo le elezioni midterm statunitensi. Tutto questo e molto altro nel 96° numero di Framing the World!

DIRITTI UMANI

ECONOMIA E FINANZA INTERNAZIONALE

AFRICA SUB SAHARIANA

AMERICA DEL NORD

AMERICA LATINA

ASIA ED ESTREMO ORIENTE

EUROPA OCCIDENTALE E UNIONE EUROPEA

EUROPA ORIENTALE E RUSSIA

MEDIO ORIENTE E NORD AFRICA (MENA)

TERRORISMO E SICUREZZA INTERNAZIONALE




DIRITTI UMANI

Afghanistan, i talebani vietano alle donne l’ingresso in palestre e parchi. A Kabul, le donne stanno affrontando l’ennesimo passo indietro per quanto riguarda i diritti e le libertà, dalla presa di potere dei talebani nell’agosto 2021. Infatti, il divieto proibisce l’entrata in parchi divertimento e parchi pubblici per un periodo di tempo non specificato. A quanto dichiarato dal portavoce del Ministero per la prevenzione del vizio e la promozione della virtù, il divieto è stato introdotto perché le donne non osservavano la regola del velo e le persone ignoravano gli ordini di divisione tra i sessi. Per le donne in Afghanistan è attualmente impossibile viaggiare senza un accompagnatore uomo, oltre ad essere costrette ad indossare l’hijab o il burqa fuori casa. Le ragazze sono state escluse dalla scuola media e da quella superiore, e alle donne è stato limitato l'accesso in molti campi di lavoro.

(Chiara Giovannoni)

La Commissione Economica per l'America Latina e i Caraibi (ECLAC) adotta la Buenos Aires Commitment. L’11 novembre, a conclusione della 15ª sessione della Conferenza regionale sulle donne in America Latina e Caraibi svoltasi a Buenos Aires, i 46 paesi membri dell’ECLAC si sono impegnati ad "adottare quadri normativi che garantiscano il diritto all'assistenza attraverso l'implementazione di politiche e sistemi di assistenza completi da una prospettiva di genere, intersezionale, interculturale e dei diritti umani". Di particolare importanza il punto 14 in cui viene riconosciuta l'importanza per le persone con disabilità della loro autonomia e indipendenza individuale, compresa la libertà di fare le proprie scelte. Questo impegno rappresenta un importante passo in avanti per i paesi della Regione per il raggiungimento di una società più equa e assistenzialista.

(Lorenzo Franceschetti)

Iran, la polizia ha aperto il fuoco a Teheran e ha picchiato le donne che non indossavano il velo. In un video diffuso sui social media sono visibili passeggeri che corrono mentre cadono e vengono calpestati. E’ successo in una stazione della metropolitana in risposta alla rivolta popolare nata in seguito alla morte di Mahsa Amini. Le manifestazioni, che sono entrate da poco nel terzo mese, hanno avuto luogo anche nella metro dove la folla si raduna nell’ora di punta cantando slogan politici. Dall’inizio delle proteste, secondo l’Ong iraniana Iran Human Rights, sono morte almeno 342 persone, tra cui 43 bambini. Le dimostrazioni si sono intensificate questa settimana in quanto i protestanti commemorano il “Bloody November”, avvenuto nel 2019 dove centinaia di persone furono uccise durante le manifestazioni contro l’aumento del prezzo del carburante.

(Chiara Giovannoni)

Qatar, l’ambasciatore dei mondiali di calcio definisce l’omosessualità un danno psichico. “Durante i mondiali di calcio arriveranno molte cose nel nostro Paese. Parliamo dei gay”. Questo è ciò che è stato detto da Khalid Salman, ambasciatore di calcio ed ex calciatore, all’emittente televisiva tedesca ZDF. Segue la dichiarazione sottolineando il fatto che questi ultimi saranno accettati nel Paese ma con l’obbligo di seguire le loro regole. Una delle sue preoccupazioni principali è che i bambini possano imparare qualcosa di sbagliato. L’omosessualità in Qatar è severamente vietata e prevede diversi anni di reclusione. Aumentano così le preoccupazioni per i viaggiatori LGBTQ che presenzieranno gli eventi.

(Chiara Giovannoni)

Kuwait, giustiziati sette detenuti. Il 16 Novembre, a cinque anni di distanza dall’ultima volta, le autorità del Kuwait hanno condannato a morte quattro kuwaitiani (tre uomini e una donna), un siriano, un pachistano e una donna etiope per il reato di omicidio. Un portavoce della procura nazionale dello sceiccato ha dichiarato che la pena capitale deve servire da “deterrente” e che costituisce “una legittima forma di retribuzione” per le vittime di omicidio. Pronta la condanna dell’Unione Europea che minaccia ritorsioni, fra cui il blocco dell’iter sui visti di ingresso, che avrebbe garantito ai cittadini del Golfo di entrare in UE senza bisogno di visto Schengen (oggi obbligatorio). Anche Amnesty International, tramite il vice direttore regionale per il Medio Oriente e il Nord Africa ha condannato l’accaduto, rimarcando che “la pena di morte è una violazione del diritto alla vita e un’ultima punizione crudele, disumana e degradante”.

(Lorenzo Franceschetti)

Lorenzo Franceschetti e Chiara Giovannoni



ECONOMIA E FINANZA INTERNAZIONALE

FTX, spariti $10 miliardi. Il problema iniziale di FTX, ovvero la perdita di fiducia di Binance nel token di FTX dopo un articolo di CoinDesk, e la conseguente corsa alla sportello da parte di chi aveva dei wallet presso la piattaforma per circa $6 miliardi, ha rivelato la mancanza di liquidità di FTX. Binance inizialmente accetta di salvare FTX acquistandola ma l’affare salta dopo la rivelazione che diverse agenzie federali stanno investigando la società. Successivamente si scopre come FTX ha prestato indebitamente $10 miliardi di fondi dei clienti ad una società collegata (Alameda Research), “perdendoli” in investimenti sbagliati e in prestiti personali ai fondatori di FTX. La società è ora in stato di bancarotta e il curatore e nuovo CEO John Ray III (già liquidatore di Enron, altro noto scandalo contabile), ha ammesso in una dichiarazione giurata che la situazione è senza precedenti per il livello di compromissione dei sistemi di controllo aziendale.

Inflazione, buone nuove. Per la prima volta dallo scorso luglio, l’inflazione sembra allentare la propria morsa sull’economia americana come testimoniano i dati sui prezzi al consumo e alla produzione. L’indice CPI ad ottobre su base mensile è cresciuto come a settembre (+0.4%) e meno delle previsioni (+0.6%). Su base annua rallenta da 8.2% a 7.7%, mentre escludendo alimenti ed energia il dato passa da 6.6% a 6.3%. La reazione dei mercati è stata a dir poco euforica (Dow Jones +3.7%, S&P +5.5%, Nasdaq +7.3%), trainati da aziende come Apple, Microsoft e Intel salite dell’8%. L’ottimismo è stato poi confermato dai prezzi alla produzione (PPI), anch’esso uguale a settembre (+0.2%) e sotto le previsioni su base mensile e in rallentamento al +8% (da +8.4%) su base annua.

Inflazione, la reazione della Fed. I dati sull’inflazione hanno messo le ali ai mercati finanziari per un semplice motivo: l’attesa che la Federal Reserve e le altre banche centrali inizino a valutare un rallentamento dei rialzi dei tassi d’interesse e potenzialmente a raggiungere un tasso terminale non così alto come temuto. Tuttavia, i membri della Fed suggeriscono un approccio molto cauto, come espresso dal presidente della Fed di San Francisco Mary Daly (“un mese di dati non è una vittoria”), da quello di Cleveland Loretta Mester (“l’inflazione è ancora inaccettabilmente alta”) e di Kansas City Esther George (l’inflazione è ancora “spiacevolmente vicina” ai massimi da 41 anni ad oggi), mentre il presidente della Fed di St. Louis James Bullard propende per la linea dura e per alzare i tassi fino al 7%.

Regno Unito, inizia la recessione? L’economia del Regno Unito ha subito una contrazione durante il terzo trimestre dello 0.7% su base annua, il primo dato negativo dall’inizio del 2021 e, secondo la Bank of England, il segnale dell'inizio di una recessione potenzialmente profonda (fino a -2.9%) e duratura (fino al 2024). Le cause dietro questo dato sono da cercarsi negli elevati prezzi dei prodotti energetici e nel rialzo dei tassi d’interesse per far fronte all’inflazione, ma anche nel periodo di lutto seguito alla morte della Regina Elisabetta II, che ha ridotto in modo significativo l’attività economica. Il Regno Unito è ora l’unico paese industrializzato a non aver recuperato i livelli di pil pre-covid, trovandosi a -0.4% rispetto al Q4 2019 (USA a +6.3%, Italia +1.8%, Francia +1.1%), e se c’è da fidarsi delle previsioni della BOE questi non saranno raggiunti fino al 2026 o più tardi.

Tecnologia, iniziano i licenziamenti. Se il mercato del lavoro americano è ancora molto solido, lo stesso non si può dire del settore tecnologico che dopo anni di crescita a doppia cifra, anche e soprattutto durante la pandemia, ha invertito la rotta e ha iniziato a tagliare posti di lavoro. Ad aprire le danze è stato Twitter, dove Elon Musk ha licenziato metà dei dipendenti (3700 circa) poco dopo aver preso possesso del social network con motivazioni sia economiche che “ideologiche”. Zuckerberg ha poi annunciato, dopo i dati trimestrali estremamente deludenti, che Meta Platforms licenzierà più di 11.000 dipendenti (13% del totale) nel tentativo di ridurre i costi, giunti a più di $30 miliardi annui. Per finire, anche Amazon ha iniziato un processo di ottimizzazione dei costi e taglierà 10.000 persone nelle divisioni in perdita come Alexa, dopo aver assunto oltre 700.000 persone dal 2019 ad oggi.

Leonardo Aldeghi



AFRICA SUB SAHARIANA

Mozambico, primo carico di GNL di produzione ENI in arrivo in Europa. Il primo carico di gas naturale liquefatto (GNL) è in viaggio verso l’Europa dal Mozambico. Lo ha annunciato congiuntamente a ENI anche il presidente mozambicano Filipe Nyusi la domenica scorsa. Si tratta del primo carico di GNL prodotto nella tanto discussa provincia di Cabo Delgado dall’impianto Coral Sul FLNG di ENI. L’invio fa parte dunque di un ampio progetto in collaborazione con numerosi partner europei messo a punto per far fronte e contribuire anche alla sicurezza energetica europea. “E’ con grande onore che annuncio l’avvio della prima esportazione di Gas Naturale Liquefatto, prodotto nel bacino di Rovuma in Mozambico dal progetto della Coral Sul FLNG.”

(Giulio Ciofini)

Uganda, inviati più di 1000 soldati in Congo contro i ribelli. Entro la fine del mese di novembre saranno all’incirca mille i soldati che dall’Uganda verranno schierati nella provincia dell’Ituri, nella regione orientale della Repubblica Democratica del Congo. La decisione da parte del governo ugandese segue dunque anche quella del vicino Kenya nel tentativo di aiutare il travagliato paese dell’Africa Centrale a combattere il gruppo ribelle M23. I militari fanno parte delle forze schierate dalla Comunità dell’Africa Orientale e saranno dunque impiegati per fermare l’avanzata ribelle a Guma. Bisogna ricordare inoltre che l’Uganda è già impegnato nella regione assieme alla RDC per combattere il gruppo islamico ugandese situato sempre nella regione orientale del Congo.

(Giulio Ciofini)

Kenya, finanziamenti da 3 miliardi di dollari contro la siccità. Il presidente del Consiglio di Amministrazione di Afrexim, importante banca africana, a margine di un incontro con il leader keniano William Ruto ha confermato un importante finanziamento per il Kenya. Questo, dal valore di circa 3 miliardi di dollari, è un piano di sviluppo economico che punta ad arginare il problema della siccità e a combattere il cambiamento climatico nell'Africa Subsahariana. Il piano prevede di creare strutture in grado di attrarre gli investitori. Inoltre i fondi serviranno per implementare schemi idrici sulla base di legami privati e di incubatori d'impresa. Il governo ha previsto la realizzazione di un centinaio di piccole dighe, un progetto che raddoppierà le aree irrigate in Kenya e avrà un impatto significativo sulla produzione alimentare.

(Andrea Ghilardi)

Giulio Ciofini e Andrea Ghilardi



AMERICA DEL NORD

Usa, elezioni Midterm. Senato ai Democratici, Camera al Gop. Dopo la vittoria dei democratici al Senato, i repubblicani hanno riconquistato la Camera dopo quattro anni raggiungendo i 218 seggi necessari per la maggioranza. Una maggioranza comunque ridotta: secondo le proiezioni i repubblicani dovrebbero alla fine vincere tra i 218 e i 223 seggi su 435. Il presidente Biden dovrà dunque confrontarsi con un Congresso spaccato.

Casa Bianca 2024: Trump annuncia la ricandidatura. Donald Trump ha annunciato la propria ricandidatura alla Presidenza americana, per la nomination del partito repubblicano, dal suo quartier generale a Mar-a-Lago in Florida. Nessuno finora era mai sceso in campo nei panni di candidato alla Casa Bianca tanto presto, due anni interi prima dell'appuntamento con le urne. “La riscossa comincia adesso, per fare di nuovo grande e gloriosa l'America", ha dichiarato il tycoon.

Incontro Biden-Xi al G-20 di Bali. È durato tre ore il summit tra i presidenti americano Joe Biden e cinese Xi Jinping. I due leader hanno parlato «in modo schietto» di Taiwan, Ucraina e economia. Lo riferisce la Casa Bianca, sottolineando che il segretario di Stato Usa Antony Blinken si recherà presto in visita in Cina. Biden e Xi hanno inoltre concordato di riavviare i colloqui tra i due Paesi come parte dei negoziati internazionali sul clima.

Federico Pani

AMERICA LATINA

Brasile, alla COP27 il ritorno di Lula. Alla conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici il neo eletto presidente brasiliano Lula ha tenuto un discorso che ha riscosso molto successo. Il Presidente ha esposto la necessità di proteggere la foresta amazzonica, poiché senza una foresta amazzonica in salute non è possibile avere un mondo in salute. Questo passa anche per l’obiettivo principale della sua legislatura: ridurre la deforestazione abusiva. Il programma di Lula è chiaro ed i giornali parlano di un grande ritorno del Brasile sulla scena internazionale.

(Ludovica Costantini)

Haiti, la situazione peggiora con le gang presenti nel paese. Più di 150 gangs sono attive nel suolo haitiano e adesso stanno prendendo il controllo del paese, poiché il governo centrale sta perdendo potere. La crisi sta coinvolgendo principalmente la capitale Port-au-prince, e per questo motivo gli haitiani adesso temono la propria vita ogni giorno. Le autorità haitiane sono state accusate di rimanere passive e di non prendere in mano la situazione per prevenire questi crimini. La situazione nell’isola, inoltre, si sta aggravando a causa della diffusione di un’epidemia di colera.

(Francesco Andrea Rossi)

Messico, annunciato un nuovo comitato per prevenire il cambiamento climatico. Nella conferenza COP27 a Sharm el Sheik (Egitto) sul cambiamento climatico organizzata dalle Nazioni Unite, il segretario degli esteri messicano Marcelo Erbard e il delegato americano John Kerry hanno annunciato passi importanti verso la prevenzione del cambiamento climatico. Il Governo messicano sta adottando nuove misure, in particolare tra gli obiettivi - in cooperazione con i governi alleati del Canada e degli Stati Uniti - ci sono quelli di distribuire e migliorare pannelli solari, geotermici, e di migliorare l’energia idroelettrica con un piano di investimento da circa 2 miliardi di dollari entro il 2030. Il tutto per cercare di mantenere la temperatura globale a 1.5 gradi, come stabilito dagli accordi di Parigi.

(Francesco Andrea Rossi)

Francesco Andrea Rossi e Ludovica Costantini



ASIA ED ESTREMO ORIENTE

Cina, gli incontri di Xi durante il G20 di Bali. Lo scorso 15 e 16 novembre si è tenuta a Bali, Indonesia, la diciassettesima edizione del Summit del G20, quest’anno dedicato a tre macro-temi: la transizione energetica, la salute globale e la trasformazione digitale. Diversi incontri tenuti da Xi Jinping con i leader dei Paesi partecipanti in questi giorni hanno suscitato interesse e attenzione mediatica. Tra essi vi è sicuramente la discussione tra Xi e il premier canadese Justin Trudeau, ripresa in un video che mostra il leader cinese esprimere il proprio disappunto per la circolazione sui media dei contenuti della loro conversazione avvenuta il 15 novembre ai margini della conferenza. Inoltre, Xi Jinping ha incontrato bilateralmente Emmanuel Macron, a cui avrebbe riferito la posizione di Pechino circa la crisi ucraina, che parrebbe spingere per un cessate il fuoco. Il presidente cinese avrebbe espresso l’auspicio che Parigi sollecitasse un ambiente commerciale più equo e non discriminatorio per lo sviluppo delle imprese cinesi in Francia.

Filippine, attesa la visita di Kamala Harris nel Mar Cinese Meridionale. È prevista per la prossima settimana una visita della vicepresidente degli Stati Uniti, Kamala Harris, presso l’arcipelago delle Filippine a Palawan. La provincia insulare filippina è nota per essere la più vicina alle Spratly, il gruppo di isole nel Mar Cinese Meridionale oggetto di una delle dispute che caratterizzano l’area e che vedono protagonista la Cina. La visita è attesa con molta anticipazione, dato che Harris sarà la più alta funzionaria statunitense a visitare Palawan. Si teme un inasprimento delle tensioni tra Washington e Pechino, mentre un portavoce anonimo della Casa Bianca ha ribadito che la visita è volta a esprimere la presenza degli Stati Uniti nell’Indo-Pacifico e il loro impegno verso gli alleati nella regione. Il Mar Cinese Meridionale è diventato ormai uno degli hotspot principali per la sicurezza internazionale, caratterizzato da dispute tra sei degli Stati che lo circondano, e ormai noto per l’atteggiamento assertivo cinese che ha spesso dato luogo a scontri navali.

Summit ASEAN, discussioni sul Myanmar, la guerra in Ucraina e la tensione inter-coreana. Tra il 10 e il 13 novembre scorso si è svolto a Phnom Penh, in Cambogia, il summit tra i dieci leader dei Paesi membri dell’ASEAN, l’Associazione del Sud-Est Asiatico. Tra i temi principali dell’incontro vi è la situazione del Myanmar, Stato membro dell’organizzazione, sulla quale i leader non sono riusciti a trovare una posizione comune. La situazione nel Paese è infatti in peggioramento, definita dal segretario delle Nazioni Unite Antonio Guterres come un “incubo senza fine”. Oggetto di discussioni anche la guerra in Ucraina, con il ministro degli Esteri di Kiev, Dmytro Kuleba, che ha firmato l’adesione del Paese al Trattato di Amicizia e Cooperazione nel sud-est asiatico. Al centro dell’incontro vi è stato anche l’aumento delle tensioni inter-coreane a seguito dell’intensificazione dei test missilistici da parte di Pyongyang e delle esercitazioni congiunte di Stati Uniti e Corea del Sud in risposta. Presente all’incontro anche Biden, che ha dichiarato un partenariato strategico globale tra gli Stati Uniti e il blocco dell’ASEAN come risposta alle grandi sfide internazionali.

Laura Salvemini

EUROPA OCCIDENTALE E UNIONE EUROPEA

Unione Europea, impegni sottoscritti durante la COP27 per sostenere fondi per la transizione ecologica. Durante la conferenza di Sharm El-Sheikh, il Fondo Europeo per gli Investimenti (FEI), sostenuto da InvestEU, ha sottoscritto impegni per sostenere quattro fondi per la transizione ecologica, a favore degli obiettivi climatici. InvestEU è il programma che fornisce all’Unione finanziamenti a lungo termine per una crescita sostenibile e per programmi quali il Green Deal Europeo e la transizione digitale. I quattro fondi che saranno sostenuti sono: il fondo Eiffel per le infrastrutture di transizione, il fondo PureTerra Ventures I, il Fondo Sua Capital Impact III e il Fondo blu per la crescita I. Si tratta di un passo importante per accelerare la transizione ecologica in UE.

Unione Europea, presentati obiettivi durante il G20 di Bali. Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel è intervenuto nella prima giornata del G20 illustrando gli obiettivi della delegazione europea per il vertice: isolare la Russia, trovare un equilibrio nei rapporti con la Cina e mantenere aperti i canali di esportazione dei cereali dall’Ucraina. Per quanto riguarda la Cina, Michel ha sottolineato l’importanza di trovare equilibri a livello commerciale, per evitare che l’UE diventi troppo dipendente dalle tecnologie innovative di cui necessita ora e in futuro. L’Unione Europea spera inoltre di riuscire a indebolire i legami tra la Russia e Paesi quali Cina e India.

Francia e Regno Unito, firmato accordo per limitare flussi migratori attraverso la Manica. I due Paesi hanno firmato un nuovo accordo per contrastare gli attraversamenti nella Manica. L’accordo prevede una maggiore collaborazione tra le autorità dei due Paesi, e che Londra finanzi con circa 60 milioni di euro l’aumento delle pattuglie sulle spiagge francesi. Inoltre, per la prima volta, ci saranno agenti britannici nelle sale di controllo francesi. Gli attraversamenti dei migranti nella Manica rappresentano un tema che è da anni causa di importanti tensioni tra Regno Unito e Francia. Da gennaio 2022 sono più di 40.000 le persone sbarcate nel Regno Unito, quasi il doppio rispetto al 2021. Secondo il Times, le misure previste dall’accordo difficilmente avranno effetti concreti.

Bianca Franzini


EUROPA CENTRO-ORIENTALE E RUSSIA

Bielorussia, un’inchiesta riguardante i lavori forzati nelle carceri coinvolge il gigante IKEA. Il 17 Novembre, la francese DISCLOSE – testata giornalistica indipendente a scopo non lucrativo – ha pubblicato un dossier in cui, attraverso l’analisi di vari documenti pubblici, ha dimostrato come il legname IKEA provenga dallo sfruttamento di prigionieri nelle carceri bielorusse. Nonostante IKEA dichiari che nessuno dei suoi prodotti sia frutto di lavori forzati, Disclose ha riportato che ben dieci fornitori IKEA utilizzerebbero come manodopera per la produzione di legname i detenuti di ben cinque carceri Bielorusse. All’interno delle carceri sono stati individuati siti di lavorazione di legname, i quali produrrebbero intenzionalmente rispettando gli standard IKEA, per apparire idonei come fornitori del gigante svedese nonostante lo sfruttamento di prigionieri.

(Rosario Giorgio Maria Saffioti)

Polonia, colpito il territorio nazionale da un missile. Il suolo polacco è stato colpito da un missile, perciò la Polonia si è ritrovata al centro del conflitto tra la Russia e l’Ucraina. Non ci sono evidenze che il missile sia stato intenzionalmente lanciato dalla Russia verso un paese membro della NATO, e sembrerebbe che il missile fosse ucraino con l’obiettivo di difesa. Per il momento, ulteriori investigazioni stanno avendo luogo in questo momento per accertarsi della non intenzionalità del lancio. La Polonia ha richiesto la consultazione dell’articolo 5 del Nato Charter, il quale permette di avviare ulteriori consultazioni tra i paesi membri dell’Organizzazione Atlantica.

(Francesco Andrea Rossi)

Moldavia, il paese è a rischio energetico a causa del conflitto. A causa del conflitto tra Russia e Ucraina, la Moldavia rischia nuovi black out a causa del fatto che la Russia sta colpendo obiettivi in Ucraina vicino al Confine Moldavo. Il Ministro degli Esteri Moldavo Nicu Popescu ha dichiarato che ogni obiettivo che la Russia colpisce nelle città Ucraine mette a rischio la sicurezza energetica in Moldavia. Precedentemente, la Moldavia riceveva l’energia attraverso la vicina Romania, tuttavia le linee energetiche che collegano i due paesi non sono state danneggiate ma semplicemente disconnesse. La compagnia principale moldava che si occupa di sicurezza energetica, Moldelectrica, ha dichiarato che il mercato energetico della Moldavia è in allerta.

(Francesco Andrea Rossi)

Serbia, il paese cerca nuove alleanze energetiche. Tradizionalmente vicino a Mosca e un alleato importante per la Russia, la Serbia cerca di ridurre la dipendenza energetica dalla Russia a causa delle sanzioni occidentali imposte al regime di Putin.

Adesso, Belgrado teme delle ritorsioni e sta cercando di riprendere un maggiore controllo del NIS, la compagnia nazionale petrolifera, e alcune mosse potrebbero essere di costruire alleanze con alcuni paesi dell’Unione Europea, principalmente con l’Ungheria e la Croazia, entrambi confinanti con la Serbia. Il Presidente serbo Vučić ha dichiarato che il paese balcanico è pronto a qualsiasi evenienza e pronto a valutare qualsiasi possibilità.

(Francesco Andrea Rossi)

Ucraina, i bombardamenti russi delle ultime settimane puntano alle risorse energetiche del paese. Nelle scorse settimane, la Russia ha preso di mira, con bombardamenti e droni, infrastrutture e centrali energetiche al fine di mettere in difficolta il sostentamento dell Guerra da parte dell’Ucraina. Proprio a causa di tali attacchi, la capitale Kyiv è soggetta da quasi un mese a blackout programmati da parte dell'ente per la fornitura di energia Ukrenergo, al fine di razionare e fornire acqua e corrente elettrica a tutta la città. Inoltre, a seguito del perdurare di tali attacchi, durante la giornata del 18 Novembre, il primo ministro Ucraino Denys Shmyhal ha dichiarato che quasi la metà del sistema energetico del paese è stato danneggiato.

(Rosario Giorgio Maria Saffioti)

Francesco Andrea Rossi e Rosario Giorgio Maria Saffioti




MEDIO ORIENTE E NORD AFRICA (MENA)

Qatar, si aprono i Mondiali 2022. Domenica 20 novembre si è celebrata la cerimonia di apertura dei Mondiali 2022, per la prima volta nella storia in un Paese arabo medio-orientale. L’importante competizione calcistica è un grande successo per il piccolo emirato islamico che ha aumentato il suo soft power a livello regionale e internazionale. Tuttavia, sono state rilevate delle criticità in merito allo standard dei diritti umani nel Paese, allo sfruttamento dei lavoratori migranti per le attività edilizie legate ai Mondiali e al divieto di vendita di alcolici negli stadi. Il ministro degli esteri qatarino Mohammed bin Abdulrahman Al-Thani ha definito le critiche, perlopiù provenienti da esponenti politici dei Paesi occidentali, “ipocrite” e prive di valore. Nonostante la demonizzazione in atto – non considerata la priorità durante la stipula di accordi energetici con l’emirato – infatti, sono stati venduti il 97% dei biglietti e la maggior parte degli acquirenti proviene proprio dall’Europa. Il boicottaggio, secondo il governo qatarino, non terrebbe conto di alcune importanti riforme avvenute nel Paese, come l’abolizione del sistema della kafala in base al quale il dipendente non poteva cambiare occupazione senza l’autorizzazione del datore di lavoro (con conseguente impattanti sulla libertà personale).

(Sara Oldani)

Libano, lo stallo istituzionale continua. Il Parlamento libanese non è riuscito ad eleggere, per la sesta volta, il nuovo Presidente della Repubblica che dovrebbe sostituire Michel Aoun, il cui mandato è scaduto a fine ottobre. Per eleggere un nuovo rappresentante è necessario che il candidato riceva 2/3 dei voti dei 128 deputati: si tratta di un’impresa ardua, date le tensioni e l’incapacità di creare anche un’esigua coalizione di potere. L’ultima sessione ha visto come vincitore le schede bianche (pari a 46 voti), seguite dai 43 voti per il Michel Moawad del Movimento per l’Indipendenza. I partiti tradizionali libanesi non hanno ancora proposto un candidato alla Presidenza: le Forze Libanesi, primo partito alle ultime elezioni, prediligerebbe Moawad in quanto contrario all’egemonia di Hezbollah; il Movimento Patriottico Libero, partito fondato da Aoun, ufficialmente non ha ancora indicato un candidato, ma ci sono voci in merito alle aspirazioni di Gebran Massil, genero dell’ex Presidente. Il leader di Hezbollah, Nasrallah, ha affermato che sosterrà qualsiasi presidente a patto che “non pugnali alla schiena” il suo partito. È prevista una settima sessione parlamentare giovedì prossimo, ma è probabile che non produca effetti.

(Sara Oldani)

Algeria, presentata domanda ufficiale di adesione ai BRICS. In data 7 novembre 2022 il governo algerino ha ufficializzato la sua domanda di adesione ai BRICS, foro geopolitico che ad oggi comprende Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa. La richiesta fa seguito alla partecipazione come ospite del Presidente algerino Abdelmadjid Tebboune all’ultimo vertice BRICS del giugno scorso. L’Algeria è il terzo paese, dopo Iran e Argentina, a manifestare formalmente la volontà di entrare nel gruppo, mentre altri Stati, tra cui spiccano Arabia Saudita, Egitto e Turchia (quest’ultima membro Nato), si sono limitati ad esprimere il loro interesse in maniera non ufficiale. Si tratta di un’ulteriore riprova del crescente appeal che i BRICS esercitano sull’articolato panorama dei Paesi emergenti: un modello alternativo di governance globale che rappresenta il 45% della popolazione mondiale ed un quarto del prodotto interno lordo del pianeta.

(Francesco Lorenzini)

Sara Oldani e Francesco Lorenzini




TERRORISMO E SICUREZZA INTERNAZIONALE

Corea del Nord, nuovo test missilistico a largo delle coste giapponesi. Secondo quanto riportato dalle autorità giapponesi e sudcoreane, Pyongyang avrebbe testato un secondo missile balistico intercontinentale in meno di un mese. In relazione alle analisi condotte sulla traiettoria del missile e sul peso di un’eventuale arma trasportata, con un’angolazione diversa, lo stesso avrebbe potuto raggiungere un’altitudine più bassa includendo un raggio di azione di quasi 15.000 km di distanza, arrivando così a costituire una minaccia per gli stessi Stati Uniti. Proprio l’incremento del supporto militare di questi ultimi nei confronti di Tokyo e Seoul, è stato aspramente criticato dal regime nordcoreano, il quale in risposta, nella giornata di giovedì, aveva minacciato “azioni militari feroci”.

(Davide Shahhosseini)

Svezia, un atto di sabotaggio dietro le perdite dei gasdotti Nord Stream. Secondo i risultati acquisiti dall’intelligence svedese, a capo del coordinamento delle indagini sulle perdite di gas di fine settembre nei condotti Nord Stream 1 e 2, le stesse sarebbero state provocate da un evidente atto di sabotaggio. Sul luogo delle perdite sono stati rilevati danni causati da detonazioni di esplosivi; inoltre, sulle tubature sono state rinvenute tracce di materiale esplosivo. Tuttavia, l’intelligence del paese scandinavo non ha rilasciato alcuna dichiarazione in merito ai presunti responsabili.

(Davide Shahhosseini)

Burkina Faso, manifestazione antifrancese a Ouagadougou. Il 18 novembre diverse centinaia di persone si sono riunite di fronte all’ambasciata di Francia a Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, domandando a gran voce la partenza delle forze militari francesi. I manifestanti, molti dei quali sventolavano bandiere della Federazione Russa, sono stati dispersi a colpi di gas lacrimogeno. La Francia è presente in Burkina Faso con la task force Sabre, impegnata nella lotta contro i gruppi terroristici di matrice islamica che ormai imperversano in buona parte del paese. La manifestazione è espressione del diffuso sentimento di sfiducia nei confronti della ex potenza coloniale, accusata di non essere in grado di ristabilire la sicurezza e di essere presente solo per interessi geopolitici. Cresce invece nella popolazione l’entusiasmo per un eventuale arrivo di forze militari russe, sulla falsariga di quanto già avvenuto nel vicino Mali.

(Francesco Lorenzini)

Mali, MINUSMA sempre più in bilico. Cresce il numero di Stati intenzionati a ritirarsi dalla Missione di peacekeeping ONU in Mali, MINUSMA. L’ultimo paese in ordine cronologico è la Gran Bretagna che il 14 novembre ha dichiarato il ritiro entro 6 mesi del proprio contingente, composto da 300 uomini. La decisione è motivata dalla presenza di forze paramilitari russe in Mali, utilizzate dalla giunta al potere per combattere i gruppi terroristici attivi nel nord del paese. La Gran Bretagna si aggiunge a Svezia e Germania che nei mesi scorsi avevano annunciato di voler uscire dalla missione per la stessa ragione. Anche la Costa d’Avorio richiamerà i suoi 900 caschi blu (sui 13.000 totali della missione) entro agosto 2023, una decisione riconducibile al braccio di ferro tra Bamako e Abidjan rispetto alla sorte di 46 soldati ivoriani, arrestati dalle autorità maliane perché considerati “mercenari”. L’indebolimento di MINUSMA si inserisce in un quadro securitario particolarmente complesso, caratterizzato da due colpi di stato in tre anni e dalla chiusura dell’operazione Barkhane da parte della Francia nell’agosto 2022.

(Francesco Lorenzini)

Davide Shahhosseini e Francesco Lorenzini



Framing The World è un progetto ideato e creato grazie alla collaborazione di un team di associati di Mondo Internazionale.

Andrea Ghilardi: Africa Sub-Sahariana

Bianca Franzini: Europa Occidentale e Unione Europea

Chiara Giovannoni: Diritti Umani

Davide Shahhosseini: Terrorismo e Sicurezza Internazionale

Elisa Maggiore: America Latina

Federico Pani: America del Nord

Francesco Lorenzini: Medio Oriente e Nord Africa, Terrorismo e Sicurezza Internazionale

Francesco Rossi: America Latina, Europa Centro-Orientale e Russia

Giulio Ciofini: Africa Sub-Sahariana

Laura Salvemini: Asia ed Estremo Oriente

Leonardo Aldeghi: Economia e Finanza Internazionale

Lorenzo Franceschetti: Diritti Umani

Ludovica Costantini: America Latina

Michele Magistretti: Medio Oriente e Nord Africa

Rosario Giorgio Maria Saffioti: Europea Centro-Orientale e Russia

Samuele Abrami: Medio Oriente e Nord Africa

Sara Oldani: Medio Oriente e Nord Africa, Terrorismo e Sicurezza internazionale



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