Framing The World, Edizione CIV

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  Redazione
  20 marzo 2023
  24 minuti, 7 secondi

Framing The World, Edizione CIV

Nel nuovo numero di FtW analizziamo il nuovo accordo all’interno della cornice di AUKUS che permette a USA, UK e Australia di guadagnare influenza nel Pacifico. In seguito descriviamo il mandato di arresto della Corte penale del Presidente Putin per crimini di guerra e contro l’umanità. Infine, ci occupiamo dell’approvazione turca circa l’ingresso della Finlandia nella NATO. Tutto questo e molto altro nel 104° numero di Framing the World!

DIRITTI UMANI

ECONOMIA E FINANZA INTERNAZIONALE

AFRICA SUB SAHARIANA

AMERICA DEL NORD

AMERICA LATINA

ASIA ED ESTREMO ORIENTE

EUROPA OCCIDENTALE E UNIONE EUROPEA

EUROPA ORIENTALE E RUSSIA

MEDIO ORIENTE E NORD AFRICA (MENA)

TERRORISMO E SICUREZZA INTERNAZIONALE




DIRITTI UMANI

Iran, Amnesty denuncia torture e violenze su detenuti minorenni. Il 16 marzo, a sei mesi dalla morte in custodia di Mahsa Amini, Amnesty ha rivelato che le forze di sicurezza e di intelligence iraniane hanno sottoposto a fustigazione, scosse elettriche e violenza sessuale detenuti minorenni, alcuni dei quali di soli 12 anni, al fine di ottenere “confessioni” forzate. Contrariamente agli standard internazionali, molti bambini sono stati reclusi insieme agli adulti. Quelli rilasciati, invece, sono stati obbligati a firmare lettere di "pentimento" e minacciati di arrestare i loro parenti in caso di denuncia. Diana Eltahawy, vicedirettrice regionale di Amnesty International per il Medio Oriente e l'Africa del Nord, ha condannato duramente tali pratiche e ha chiesto a tutti gli Stati “di esercitare la giurisdizione universale sui funzionari iraniani, compresi quelli con responsabilità di comando o superiori”, data l'impossibilità di condurre “indagini imparziali ed efficaci sulla tortura dei bambini a livello nazionale”.

(Lorenzo Franceschetti)

Italia, Milano si avvia allo stop per il riconoscimento dei figli nelle coppie omogenitoriali. Il ministero dell’Interno lo scorso martedì ha obbligato il Comune di Milano a interrompere il riconoscimento e le registrazioni all’anagrafe dei figli delle coppie omogenitoriali. E’ stato il primo provvedimento in materia di diritti civili del governo Meloni. A non poter più essere riconosciuti saranno i figli di padri e madri che hanno fatto ricorso alla maternità surrogata o alla procreazione assistita all’estero. La misura non riguarderà invece i minori partoriti da due madri all’estero, in quanto tutelati dalle sentenze della Cassazione. Da questa misura deriva una doppia discriminazione: nei confronti dei minori che saranno esclusi da i diritti civili, sociali e patrimoniali derivanti dall’avere due genitori, e nei confronti dei genitori non ufficiali che vedranno una serie di diritti negati nel caso di separazione della coppia.

(Chiara Giovannoni)

Polonia, l’attivista Justyna Wydrzynska condannata per aver aiutato una donna ad abortire. E’ stata condannata a otto mesi di lavori socialmente utili in seguito al primo processo in Europa per assistenza all’aborto. Da questo momento in poi l’attivista polacca, che rischiava tre anni di carcere, avrà la fedina penale sporca. Dall’inizio del 2021 in Polonia è entrata in vigore una norma che vieta l’aborto anche in caso di malformazione del feto, una norma pesantemente contestata dalle manifestazioni e proteste in Polonia e nel resto del mondo. Justyna Wydrzynska è una delle fondatrici del gruppo Kobiety w Sieci, il primo forum online polacco dove è possibile trovare informazioni sull’aborto, che fa parte della rete Abortion without borders, un insieme di associazioni che aiutano le donne polacche ad avere sostegno e accesso a un aborto sicuro.

(Chiara Giovannoni)

Chiara Giovannoni e Lorenzo Franceschetti



ECONOMIA E FINANZA INTERNAZIONALE

SVB, paura per i mercati. Il fallimento di Silicon Valley Bank, il secondo più grande dopo quello del Washington Mutual (2008), ha mandato k.o. i mercati e rischia anche di causare una seria crisi finanziaria, sebbene non sembri paragonabile a quella del 2008. SVB era la banca di riferimento per le startup - inizialmente californiane e poi di livello internazionale - ed è stata la prima vittima della corsa agli sportelli innescata dal disallineamento tra i depositi, per loro natura a breve scadenza perché ritirabili con breve preavviso, e le attività, investite colpevolmente in titoli di Stato e altri strumenti finanziari che, sebbene sicuri, sono a maturità molto più lunga. Anni e anni di tassi d’interesse zero hanno portato SVB (e altri istituti) a cercare ritorni maggiori in titoli con scadenza più lunga, ma gli ultimi mesi di rialzo dei tassi hanno invece portato tali titoli a perdere valore sulla carta (continua).

SVB/2, che cosa è successo. Queste perdite teoriche non costituiscono un problema in sé e per sé visto che tenere i titoli a maturità restituirebbe l’intero valore nominale, ma lo diventa quando i correntisti ritirano i propri depositi in massa, come è successo di recente anche a causa del momento negativo del settore tecnologico e della conseguente richiesta di liquidità da parte delle aziende. SVB si è vista quindi costretta a vendere in perdita i titoli, pur di permettere i prelievi dai conti, e ha prima cercato un aumento di capitale da oltre 2 miliardi di dollari per coprire questa perdita, e poi di vendere, senza successo, la società. Tuttavia, ciò ha trasformato i problemi di liquidità in dubbi sulla solvibilità della banca, scatenando il panico e una corsa generalizzata agli sportelli, interrotta solo dall’intervento della Federal Deposit Insurance Corporation, la quale ha assunto il controllo della banca e ne ha assicurato tutti i depositi, anche oltre il limite di 250.000 dollari come previsto dagli statuti federali.

First Republic Bank, il salvataggio funzionerà? L’intervento delle più grandi banche di Wall Street ha assicurato, almeno per il momento, il salvataggio di First Republic Bank, una tra le banche regionali statunitensi più in difficoltà. Su iniziativa di Janet Yellen, Segretario del Tesoro, Jamie Dimon, il CEO di JP Morgan, ha convinto le altre maggiori banche - 11 in totale - a contribuire ad un fondo di 30 miliardi di dollari da depositare presso First Republic per almeno 120 giorni, al fine di assicurarne la liquidità o di tenerla in piedi fino ad una soluzione definitiva. Il salvataggio ricorda l’intervento di John Pierpont Morgan, il fondatore dell’omonima banca diretta da Dimon, per fermare la corsa agli sportelli durante il Panico del 1907, e quello di LTCM nel 1998. Sebbene al di sopra di ogni sospetto di crisi grazie alle normi stringenti implementate dopo il 2008, è comunque nell’interesse delle maggiori banche americane fermare il panico prima che cadano altre tessere del domino.

Svizzera, quale futuro per Credit Suisse? La vittima più illustre del crollo di SVB risponde al nome di Credit Suisse, un gigante della finanza svizzera e internazionale che fino a pochi anni fa era tra le istituzioni più solide del panorama internazionale. Sebbene le cause ultime abbiano radici più profonde (vedi sotto), il crollo della banca californiana e il conseguente aumentato scrutinio sui bilanci delle banche hanno fatto precipitare la situazione. Il titolo ha perso il 24% in borsa mercoledì scorso (il 15 marzo) dopo che il proprio più grande azionista, Saudi National Bank, aveva espresso disinteresse ad aumentare la propria partecipazione nella banca svizzera. La Banca Nazionale Svizzera è dovuta quindi intervenire in serata, offrendo supporto, dichiarando la solidità di CS e nella notte estendendo 54 miliardi in dollari di liquidità. Il titolo festeggia in borsa con un +40% in apertura, per poi ripiegare su un +20%, ma il destino a medio-lungo termine rimane un’incognita tra ipotesi di scorporo delle principali divisioni o di una fusione con UBS.

Credit Suisse, una storia problematica. La situazione di Credit Suisse era preoccupante ben prima della scorsa settimana: numerosi anni di scandali in rapida successione avevano infatti incrinato l’immagine della prestigiosa banca svizzera e ne avevano segnato i bilanci. Nonostante sia lontana dai fasti del 2008, quando poteva vantare assets per 1.2 trilioni di dollari (ora 576 miliardi di dollari), nel 2018 CS aveva una capitalizzazione di oltre 50 miliardi di dollari (adesso circa 8). Da allora, tuttavia, scandali ed errori manageriali non l’hanno più abbandonata: nel 2018 il caso di Lescaudron, condannato per truffa ai danni dei clienti della banca; tra 2019 e 2020, le dimissioni di COO e CEO per aver spiato Thiam, l’ex-responsabile del wealth management passato a UBS; a marzo 2021 l’implosione di Greensill Capital (10 miliardi di dollari persi) e di Archegos (5.5 miliardi di dollari); a ottobre 2021, una multa da 475 milioni di dollari per corruzione in un prestito al Mozambico; nel 2022, la condanna per riciclaggio di denaro frutto del narcotraffico e per ultimo, lo scorso febbraio, la rivelazione di perdite per 7.6 miliardi di dollari nel 2022 pari agli ultimi 10 anni di utili.

Leonardo Aldeghi


AFRICA SUB SAHARIANA

Mali, la giunta militare rinvia la data del referendum costituzionale. Con soli nove giorni di anticipo, il portavoce della giunta al potere in Mali - il Colonnello Maïga - ha dichiarato alla stampa che la data del referendum costituzionale del 19 marzo 2023 sarà posticipata; inoltre, non è stata fornita una nuova scadenza. Con questo rinvio, i militari mancano la prima scadenza di un calendario di consultazioni e riforme che dovrebbe portare alle elezioni nel febbraio 2024 in vista di un ritorno dei civili al governo. Il colonnello ha poi minimizzato la portata di questa battuta d'arresto: “La scadenza rimane la data concordata dal Mali con l'ECOWAS (la Comunità economica degli Stati dell'Africa occidentale) – a febbraio 2024, appunto – e il Capo dello Stato Assimi Goita è fermamente impegnato a rispettare questa data", ha affermato. L'ECOWAS aveva adottato delle misure di ritorsione nel gennaio 2022 di fronte alla volontà dei militari maliani – arrivati al potere con due colpi di Stato nel 2020 – di restare al potere per un periodo di almeno cinque anni. Tali misure erano poi state ritirate in seguito al raggiungimento di un accordo sulle tempistiche di una roadmap condivisa verso libere elezioni.

Francesco Lorenzini



AMERICA DEL NORD

Canada, la missione della ministra Ng nel Regno Unito. La ministra del Commercio Estero, della Promozione dell'Export, delle Piccole Imprese e dello Sviluppo Economico Mary Ng ha partecipato, accompagnata da quasi 40 donne imprenditrici canadesi, alla Women's Canada Trade Mission a Londra. La missione ha permesso a Mary Ng di dimostrare il grande interesse del governo canadese nel creare più opportunità di commercio ed investimento nel mercato internazionale non solo per le imprenditrici ma anche per minoranze come gli indigeni canadesi, i giovani imprenditori e i membri della comunità 2SLGBTQI+. Durante il viaggio la ministra ha inoltre avuto la possibilità di discutere con il Segretario di Stato per il Commercio inglese, Kemi Badenoch, di nuove soluzioni per combattere i cambiamenti climatici e di politiche per promuovere opportunità di lavoro ed investimenti tra i due paesi. Durante la visita alle aziende di Londra fortemente legate all'economia canadese, Mary Ng ha potuto viaggiare nell'iconico bus a due piani londinese alimentato però da un nuovo sistema ad idrogeno sviluppato da una compagnia canadese.

Stati Uniti, un nuovo patto per Stati Uniti, Regno Unito e Australia. Il Presidente americano Joe Biden, il Primo Ministro britannico Rishi Sunak e il Premier australiano Anthony Albanese si sono incontrati in una base sottomarina a San Diego, in California, per siglare un nuovo accordo in seno al progetto AUKUS il 13 marzo. Dall'incontro è scaturito un accordo che porterà all'invio di un sottomarino progettato e costruito dagli ingegneri inglesi a Canberra. Per quanto questo nuovo patto rafforzerà la presenza delle tre nazioni nell'area del Pacifico, non ci sono state dichiarazioni che abbiano collegato l'accordo alla presenza sempre maggiore dell'influenza cinese nella zona, anche se un ufficiale militare britannico ha dichiarato di non credere che a Pechino abbiano preso con grande simpatia l'incontro dell'AUKUS. É inoltre importante sottolineare come l'influenza americana si estenderà fortemente nella zona in quanto, fintantoché il nuovo sottomarino non sarà inviato al governo australiano, nei loro porti saranno presenti sottomarini americani. Infine, Biden ha annunciato che il progetto aprirà diverse opportunità di lavoro in tutti e tre i paesi.

Lorenzo Graziani

AMERICA LATINA

Honduras, Castro cerca rapporti con la Cina. La Presidente dell'Honduras, Xiomara Castro, ha dichiarato l'intenzione di aprire dei legami diplomatici ufficiali con la Cina in una mossa che porrebbe fine al suo rapporto ufficiale con l'isola autogovernata di Taiwan. La Presidente, che già in campagna elettorale nel 2021 aveva annunciato di voler cambiare i legami con Pechino, ha scritto martedì sera su Twitter che aveva incaricato il suo Ministro degli Esteri di avviare il processo di riconoscimento della Repubblica popolare cinese.

(Ludovica Costantini)

Argentina, colpita da una siccità estrema. Il Buenos Aires Times ha riferito che l'Argentina sta soffrendo per il caldo, per una siccità che ha colpito il Paese e creato una crisi nel settore dell'agricoltura. Infatti, questo drammatico scenario non ha precedenti nella storia delle crisi che il Paese ha attraversato in passato e la borsa di Rosario ha dichiarato che la crisi potrebbe aggravarsi con conseguenze anche nel settore dell'agricoltura. Il fenomeno è stato causato da la nina (che in spagnolo significa 'bambina'), ovvero, una particolare situazione atmosferica - che ha tra l'altro colpito altri paesi dell'America Latina, tra cui l'Uruguay - che consiste essenzialmente in vento caldo proveniente dall'Asia orientale.

(Francesco Andrea Rossi)

Messico, rapiti 4 americani e nuove tensioni con gli USA. Martedì, nella città di confine di Mamatau, quattro cittadini americani sono stati rapiti, due di loro sono stati trovati morti e gli altri due vivi. Questo episodio sta creando nuove tensioni nella relazione USA-Messico, colpendo soprattutto il settore del turismo, uno dei più importanti per l'economia messicana. Inoltre, il Presidente messicano ha dichiarato che il Messico è più sicuro della maggior parte degli Stati Uniti e che gli americani non dovrebbero essere preoccupati di viaggiare nel suo Paese. D'altra parte, il Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Texas ha avvertito i cittadini statunitensi di non recarsi in Messico a causa della violenza dei cartelli della droga. Purtroppo, i rapimenti sono un fenomeno comune in Messico, anche nelle destinazioni turistiche, ed è una delle ragioni fondamentali alla base dell'aumento delle tensioni tra i due Paesi.

(Francesco Andrea Rossi)

Ludovica Costantini e Francesco Andrea Rossi

ASIA ED ESTREMO ORIENTE

Cina, le “Due Sessioni” e gli obiettivi per il 2023. Tra il 4 e il 14 Marzo si sono svolte in Cina le “Due Sessioni”, il nome si riferisce alle sessioni plenarie annuali dell'Assemblea nazionale del Popolo e della Conferenza consultiva politica del popolo cinese, tenute entrambe ogni primavera presso la Grande Sala del popolo a Pechino. Durante l’Assemblea Nazionale del Popolo, Li Keqiang ha condiviso un rapporto sul lavoro del governo, l’ultimo per il premier che si prepara a cedere il posto al suo successore. Nel documento si legge che la Cina ha fissato un obiettivo di crescita del PIL al 5% per il 2023, un obiettivo raggiungibile e che lascia ampio margine di manovra alla nuova leadership del paese. Prioritario per il 2023 sarà anche rafforzare le politiche per attrarre investimenti dall’estero e raggiungere l’autosufficienza nei settori scientifico e tecnologico. La Cina infatti, pianifica di ristrutturare il Ministero per le Scienze e la Tecnologia, nello specifico. verrà istituita una Commissione centrale per la scienza e la tecnologia, che sarà direttamente sotto il Partito e avrà lo scopo di sovrintendere il ministero. La Cina ha anche annunciato la creazione di un National Data Bureau, che diventerà uno strumento importante per promuovere lo sviluppo dell’economia digitale nel paese. Le due sessioni del 2023 fanno da sfondo all’inaugurazione del nuovo quinquennio nel paese e alla sua nuova leadership. Il ruolo di Premier passa infatti da Li Keqiang a Li Qiang, figura molto vicina a Xi ed ex Capo del Partito Comunista di Shanghai. Tra le altre nomine figurano Li Shangfu come ministro della difesa, Wang Xiaohong come ministro della pubblica sicurezza e Chen Yixin come ministro della sicurezza dello Stato, che giocheranno un ruolo chiave nell’assicurare al Partito il controllo dell'apparato di sicurezza del Paese. Nel suo discorso per la conclusione dell’Assemblea Xi Jinping ha infatti sottolineato l’importanza dell’equilibrio tra crescita e sicurezza nel perseguire gli obiettivi nazionali, promettendo di continuare a lavorare per una soluzione pacifica per Taiwan e mostrando che la sua posizione sul tema non è cambiata.

(Alessandra Tamponi)

Thailandia, riaperto il dialogo economico con l’UE. A Bruxelles si ha ben chiaro come la regione indo-pacifica stia assumendo una centralità crescente nello scacchiere internazionale. Ebbene, la volontà dell’Unione Europea di accrescere il proprio coinvolgimento nell’area si intuisce anche dalla propensione alla cooperazione economica con i Paesi del sud-est asiatico: negli ultimi anni, Bruxelles ha stretto accordi di libero scambio con Singapore e Vietnam, ai quali è pronta ad aggiungersi la Thailandia. Le relazioni con Bangkok si erano drasticamente interrotte nel 2014, in seguito all’instaurazione di una dittatura militare che aveva sovvertito l’ordine democratico e destituito il Premier Shinawatra. Dal 2019, quando il regime golpista ha assunto caratteri formalmente democratici nascondendo il primato militare dietro una fragile facciata ‘civilista’, ha avuto inizio un processo di normalizzazione dei rapporti con il mondo democratico occidentale. Nonostante la natura del governo thailandese sia rimasta immutata nella sostanza, Bruxelles ha dichiarato di voler intavolare delle trattative per un accordo di libero scambio con Bangkok, per cui l’UE rappresenta già il quarto partner commerciale. Una scelta che si inserisce in una più ampia strategia di contrasto al ruolo economico cinese, per entrambe le parti.

(Rocco Salvadori)

Corea del Nord, missile balistico intercontinentale lanciato da Pyongyang. La KCNA, agenzia d’informazione di stato nordcoreana, conferma i sentori della comunità internazionale circa l’oggetto del lancio avvenuto giovedì scorso dall’aeroporto di Pyongyang. Il leader supremo Kim Jong-un ha guidato personalmente il primo test del Hwasong-17, missile balistico intercontinentale di ultima generazione di cui la RPDK si è dotata a fine 2020. Stando alle dichiarazioni dell’agenzia, il lancio avrebbe dovuto dimostrare l’intenzione e la capacità di Pyongyang di rispondere con misure offensive devastanti a qualsiasi minaccia esterna. Tale prova di forza si è ritenuta necessaria non soltanto alla luce di una rinnovata realtà conflittuale delle relazioni internazionali, ma anche a fronte delle attuali esercitazioni militari congiunte tra Stati Uniti e Corea del Sud. La manovra, nota come ‘Freedom Shield’, viene percepita da Kim come una provocazione intimidatoria, figlia di una partnership potenzialmente pericolosa per la sicurezza nordcoreana; in questo contesto, il lancio del Hwasong-17 davanti agli occhi del mondo - nell’ottica di Pyongyang - deve fungere da monito per la potenza americana.

(Rocco Salvadori)

Alessandra Tamponi e Rocco Salvadori

EUROPA OCCIDENTALE E UNIONE EUROPEA

Francia, continuano gli scontri contro la riforma delle pensioni. Dopo settimane di scontri e proteste, la premier francese Borne, per approvare definitivamente la riforma delle pensioni, ha deciso di ricorrere all'articolo 49-3 della Costituzione francese che permette di evitare il voto, non passando quindi per il Parlamento. Il Presidente Macron ha sostenuto la scelta del governo di ricorrere a questo articolo per far fronte a "rischi finanziari ed economici che sarebbero troppo grandi per il paese" nel caso in cui la riforma non venisse approvata. La riforma mira ad alzare l'età pensionabile da 62 a 64 anni e l'anzianità contributiva a 43 anni e a riordinare progressivamente gli schemi speciali. La misura potrà diventare legge se le mozioni di censura che verranno discusse nella giornata di lunedì non raccoglieranno la maggioranza dei voti; in caso contrario, il governo potrebbe cadere e con questo anche la riforma delle pensioni.
(Bianca Franzini)

UE, presentato il Critical Raw Materials Act. La Commissione Europea ha presentato una serie di azioni che permettano un accesso sicuro, diversificato ed economicamente sostenibile da parte dell'Unione alle materie prime critiche, sempre più necessarie in diversi settori, tra cui quello dell'industria digitale, aerospaziale e a zero emissioni nette. Si tratta dunque di materie necessarie per la produzione di diverse tecnologie importanti anche per la transizione verde, come la produzione di energia eolica o lo stoccaggio dell'idrogeno. Lo scopo di queste azioni è anche quello di ridurre la dipendenza dell'UE dalla Cina: entro il 2030, Bruxelles vorrebbe che non più del 65% del consumo annuale di un materiale critico provenga da un singolo paese terzo (ad oggi, la Cina controlla la raffinazione della maggior parte dei materiali critici per la transizione verde). Insieme alla normativa sull'industria a zero emissioni nette e alla riforma dell'assetto del mercato dell'energia elettrica, le nuove misure presentate favoriscono le industrie a zero emissioni nette e presentano un contesto normativo favorevole alla competitività dell'industria europea. Prima della sua adozione ed entrata in vigore, il Regolamento dovrà essere discusso e approvato dal Parlamento Europeo e dal Consiglio dell'Unione europea.

(Bianca Franzini)

EU, Scholz ricerca l’aumento della competitività al vertice di Bruxelles: la scorsa settimana, Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha affermato di ricercare delle riforme, tra cui rendere gli aiuti di Stato più flessibili e completare quindi l’integrazione dei mercati dei capitali e delle unioni bancarie, con lo scopo di rafforzare la competitività europea per far fronte anche allo Inflation Reduction Act, un programma di sovvenzioni statunitensi per le energie pulite. Scholz ha anche detto che la sicurezza delle materie prime sarà in cima all’ordine del giorno, in un momento in cui l’UE sta svelando un Critical Raw Materials Act, il cui obiettivo è tenere il passo con USA e Cina nell’accesso alle materie prime. Secondo il cancelliere tedesco, infatti, nella corsa alle materie prime e all’energia “l’Europa e la Germania sono sempre più lasciate indietro”.

(Francesca Pasqualino)

Bianca Franzini e Francesca Pasqualino

EUROPA CENTRO-ORIENTALE E RUSSIA

Russia, la “sentenza storica” del mandato d’arresto per Putin: Venerdì 17 marzo la Corte Penale Internazionale dell’Aia ha emesso un mandato di arresto per crimini di guerra e crimini contro l’umanità nei confronti del presidente Vladimir Putin e del commissario russo per i diritti dell’infanzia Maria Lvova-Belova, affermando che questi hanno la responsabilità individuale penale per il rapimento e la deportazione di bambini ucraini dall’inizio dell’invasione russa. Per questo genere di crimini è esclusa l’immunità presidenziale, tuttavia, le probabilità che l’arresto avvenga sono molto scarse in quanto la Federazione Russa non ha ratificato lo statuto di Roma nel 1998 che istituì la corte stessa; dunque, quest’ultima deve affidarsi alle Forze dell’ordine con giurisdizione nei 123 paesi che aderiscono allo statuto. Questi, ai sensi del diritto internazionale, hanno l’obbligo di arrestare il presidente russo solo nel caso dovesse recarsi nel loro territorio. Ciononostante, il mandato approfondisce l’isolamento di Putin dall’occidente e limita i suoi spostamenti.

Grecia, proteste violente inondano il paese : giovedì 16 marzo ad Atene, nella piazza centrale Syntagma, quella che era iniziata come una manifestazione pacifica è rapidamente degenerata nella violenza degli scontri con la polizia nazionale fuori dall’edificio del parlamento. Nella stessa giornata ha inoltre avuto luogo uno sciopero di ventiquattro ore dei sindacati del settore pubblico e privato della Grecia che ha bloccato i servizi civili, voli e traghetti in tutto il paese. Dal tragico incidente ferroviario avvenuto il 28 febbraio e che ha causato la morte di 57 giovani vite, le proteste hanno infuocato l’intero paese coinvolgendo più di 40.000 persone. I manifestanti sfogano infatti la loro rabbia e frustrazione per i gravi problemi greci di lunga durata di sicurezza infrastrutturale, esortando il governo conservatore del primo ministro Mitsotakis a dimettersi in vista delle prossime elezioni nazionali previste per questa primavera.

Francesca Pasqualino



MEDIO ORIENTE E NORD AFRICA (MENA)

Tunisia, ondata di fake news contro gli immigrati subsahariani. Nelle ultime settimane la Tunisia è stata invasa da un’ondata di fake news relative alla presenza di gruppi di migranti subsahariani intenti a commettere atti di violenza nelle principali città tunisine. Condivisi in maniera virale dai principali social network, video e notizie sono state riprese da diverse testate mainstream tunisine. La portata del fenomeno è stata talmente massiva da attirare l’interesse di diversi portali internazionali. In particolare, la BBC ha dimostrato come la stragrande maggioranza dei video fosse stata in realtà registrata all’estero. Anche i casi effettivamente avvenuti in Tunisia sarebbe comunque riportati in modo fuorviante. Tale fenomeno si verifica in concomitanza con il duro attacco del Presidente della Repubblica tunisino Kais Saied di fine febbraio. Said aveva affermato come il paese fosse oggetto di una vera e propria “invasione” da parte dei migranti subsahariani, denunciando un non meglio precisato piano volto a “sopprimere l’identità araba della Tunisia”.

(Francesco Lorenzini)

Turchia, l’opposizione si riunisce e lancia la sfida al reis: la crisi interna tra le opposizioni è rientrata. Il partito IYI, guidato da Meral Akşener, ha riallacciato l’alleanza con l’opposizione unita, probabilmente dopo aver constatato l’indisponibilità di İmamoğlu e Yavaş a correre per la presidenza. Il 6 marzo dal quartier generale del Saadet Paritisi, sul quale svettava una gigantografia di Atatürk, la coalizione ha annunciato il sostegno alla candidatura del leader repubblicano, Kemal Kılıçdaroğlu. Secondo i recenti sondaggi, il leader del CHP, erede della tradizione kemalista di sinistra, ha buone probabilità di sconfiggere l’attuale presidente. Probabilmente anche il partito curdo, HDP, potrebbe sostenere la candidatura unitaria, pur di spodestare Erdoğan.

(Michele Magistretti)

Libia, il nuovo piano ONU: il nuovo rappresentante speciale per la missione UNSMIL, il senegalese Abdoulaye Bathily, ha promosso una nuova iniziativa per uscire dall’impasse che alimenta il limbo politico e la divisione interna del paese da anni. L’inviato onusiano prospetta un nuovo comitato di circa quaranta membri, selezionati tra i vari stakeholder della scena politico-istituzionale interna, ad esclusione del governo parallelo di Fathi Bashaga. Bathily si trova a dover affrontare le ritrosie della Camera dei rappresentanti di Tobruk, guidata da Aguila Saleh Issa, e dell’Alto Consiglio di Stato di Tripoli, presieduto da Khalid al-Mishri. Un primo passo verso la pacificazione interna potrebbe essere l’unificazione dell’esercito con la creazione di tre diversi battaglioni, uno per ognuna delle tre province del paese.

(Michele Magistretti)

Michele Magistretti e Francesco Lorenzini




TERRORISMO E SICUREZZA INTERNAZIONALE

Cisgiordania, 4 palestinesi rimasti uccisi durante un’operazione militare israeliana. Durante quella che è stata definita come un’operazione militare da parte delle autorità israeliane, nei pressi della città di Jenin, 4 persone di nazionalità palestinese, tra i quali un ragazzo di 16 anni, sono rimaste vittime negli scontri avvenuti tra i militari e gruppi di manifestanti palestinesi. Sebbene le dinamiche dell’accaduto non siano ancora state oggetto di chiarimento, secondo quanto dichiarato dall’Esercito israeliano, due delle persone uccise facevano parte di un gruppo jihadista. Con questo attacco, il numero di palestinesi uccisi dall’inizio del 2023 è salito a 83.

(Davide Shahhosseini)

Turchia, annunciata l’approvazione della richiesta per l’ingresso della Finlandia nella NATO. Ad annunciarlo è stato lo stesso presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, al termine dell’incontro ufficiale con il suo omologo finlandese Sauli Niinistö, svoltosi venerdì scorso ad Ankara. Erdogan ha affermato che la Turchia ha già attivato le procedure per la ratifica dei protocolli di adesione del paese scandinavo nell’Alleanza Atlantica, la quale dovrebbe avvenire entro le elezioni presidenziali del prossimo maggio.

(Davide Shahhosseini)

Tunisia, il Parlamento europeo approva una risoluzione di condanna nei confronti della deriva autoritaria in Tunisia. Il 16 marzo scorso è stata votata dal Parlamento europeo una risoluzione sui "recenti attacchi alla libertà di espressione e di associazione e attacchi contro i sindacati in Tunisia, in particolare il caso del giornalista Noureddine Boutar". La risoluzione è stata adottata con 496 voti su 537, una maggioranza consistente che rappresenta anche un monito rivolto alle altre autorità europee ad assumere una posizione coerente sulla Tunisia. Il testo della risoluzione espone una serie di eventi che nel loro insieme hanno offerto il quadro della deriva autocratica del regime di Kais Saied. Nello specifico si citano l'assunzione dei pieni poteri da parte del Presidente e lo smantellamento delle autorità costituzionali, facendo poi riferimento all'arresto, l'11 febbraio 2023, del giornalista Noureddine Boutar, figura di punta dell'emittente radiofonica indipendente Mosaïque FM. La delibera cita anche i decreti che violano le libertà, tra cui spicca quello sulla criminalità informatica, ed anche il disegno di legge sulle Ong che prevede la preventiva approvazione del governo. Infine, la risoluzione chiede la reintegrazione dei giudici licenziati arbitrariamente, l'annullamento di tutte le misure che minano l'indipendenza della magistratura e la fine del perseguimento dei civili da parte dei tribunali militari.

(Francesco Lorenzini)

Davide Shahhosseini e Francesco Lorenzini




Framing The World è un progetto ideato e creato grazie alla collaborazione di un team di associati di Mondo Internazionale.

Alessandra Tamponi: Asia ed Estremo Oriente

Andrea Ghilardi: Africa Sub-Sahariana

Bianca Franzini: Europa Occidentale e Unione Europea

Carlo Padiglione: Asia ed Estremo Oriente

Davide Shahhosseini: Terrorismo e Sicurezza Internazionale

Elisa Maggiore: America Latina

Francesco Lorenzini: Medio Oriente e Nord Africa, Terrorismo e Sicurezza Internazionale

Francesca Pasqualino: Europa occidentale e Unione Europea, Europa Centro-Orientale e Russia

Francesco Rossi: America Latina

Giulio Ciofini: Africa Sub-Sahariana

Leonardo Aldeghi: Economia e Finanza Internazionale

Lorenzo Franceschetti: Diritti Umani

Lorenzo Graziani: America del Nord

Ludovica Costantini: America Latina

Michele Magistretti: Medio Oriente e Nord Africa

Rocco Salvadori: Asia ed Estremo Oriente

Sara Oldani: Medio Oriente e Nord Africa



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