Framing The World, Edizione CVII

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  Redazione
  08 maggio 2023
  22 minuti, 4 secondi

Framing The World, Edizione CVII

Nel prossimo numero di FtW ci occupiamo della visita del primo ministro giapponese in Corea del Sud per rafforzare la cooperazione sulla sicurezza dei due Paesi. In seguito, rimanendo in tema sicurezza, analizziamo i tentativi diplomatici dell’Algeria per fermare la ribellione tuareg in Mali. Infine, descriviamo l’intensa campagna elettorale turca. Tutto questo e molto altro nel 107° numero di Framing the World!

DIRITTI UMANI

ECONOMIA E FINANZA INTERNAZIONALE

AFRICA SUB SAHARIANA

AMERICA DEL NORD

AMERICA LATINA

ASIA ED ESTREMO ORIENTE

EUROPA OCCIDENTALE E UNIONE EUROPEA

EUROPA ORIENTALE E RUSSIA

MEDIO ORIENTE E NORD AFRICA (MENA)

TERRORISMO E SICUREZZA INTERNAZIONALE




DIRITTI UMANI

Bangladesh, 10 anni dal crollo del Rana Plaza. Il 24 aprile 2023 segna il decimo anniversario dal disastro del Rana Plaza, un evento che ha scosso l’industria della moda a livello globale. In quel giorno, l’edificio di otto piani che ospitava 5 fabbriche di abbigliamento che producevano abiti per consumatori europei e statunitensi, è collassato uccidendo 1138 lavoratori tessili, l’80% dei quali donne. Pochi mesi dopo il crollo più di 200 marchi hanno firmato il Rana Plaza arrangement e l'Accordo Internazionale sulla Salute e la Sicurezza nell'Industria Tessile e dell'Abbigliamento, con cui si è riusciti a migliorare le condizioni lavorative nel paese nel corso di questi 10 anni. Persistono però ancora numerosi problemi. Secondo “l’Action Aid Bangladesh” oggi il 50% dei superstiti non riesce a trovare un lavoro, molti dei quali a causa di problemi legati all’incidente. Mentre il movimento Clean Clothes Campaing evidenzia come i lavoratori tessili guadagnino solo lo 0,6% del prezzo finale di una maglietta e in media il loro stipendio sia un quarto di quanto servirebbe loro per vivere una vita dignitosa.

(Lorenzo Franceschetti)

Singapore, eseguita la condanna a morte di Tangaraju Suppiah. Il 26 aprile, Tangaraju Suppiah, uomo di 46 anni condannato nel 2018 per "favoreggiamento nel traffico di più di un chilogrammo di cannabis", è stato giustiziato nella prigione di Changi. Le leggi in vigore a Singapore contro i reati di droga sono tra le più repressive al mondo e prevedono anche l’obbligatorietà della pena di morte. Inoltre, questa rigidità, concede ai giudici un limitato potere discrezionale nel decidere la condanna in quanto è la procura che di fatto sancisce la condanna a morte. "Le politiche punitive di Singapore in materia di droga non solo non sono riuscite a contrastare l'uso e la disponibilità di droghe nel Paese, ma non sono nemmeno riuscite a offrire una protezione efficace dai danni legati alla droga. Il governo di Singapore deve prendere atto della crescente tendenza in tutto il mondo ad abbandonare la pena di morte e agire di conseguenza, prima stabilendo una moratoria ufficiale su tutte le esecuzioni, poi muovendosi verso la completa abolizione", ha dichiarato Ming Yu Hah, vicedirettore di Amnesty International per l’Asia. Dal marzo 2022 a Singapore hanno avuto luogo 12 impiccagioni.

(Lorenzo Franceschetti)

ONU, risoluzione contro le restrizioni dei talebani sulle donne afghane. Il 28 aprile, il Consiglio di Sicurezza dell’ONU ha adottato una risoluzione che richiede ai talebani di porre fine alle violazioni dei diritti delle donne e delle ragazze in Afghanistan. Presentata dagli Emirati Arabi Uniti e dal Giappone, è stata votata all'unanimità da tutti e quindici i membri del consiglio, con il sostegno di altri 90 paesi, tra cui l'Italia. La decisione è stata presa a seguito dell'ultima proibizione per le donne di lavorare nel paese, ribadendo l'importante ruolo svolto dalle donne nella società afghana.

(Sofia Ena)

Sofia Ena e Lorenzo Franceschetti



ECONOMIA INTERNAZIONALE

Banche, un nuovo fallimento. First Republic Bank, una delle banche più indebolite dal fallimento di Silicon Valley Bank, è stata rilevata da JPMorgan dopo una breve trattativa seguita ad una settimana che sui mercati l’ha vista inanellare una serie di crolli che l’hanno portata a perdere il 78% in 5 giorni e il 97% dall’inizio dell’anno. L’ultimo catalizzatore è stata la presentazione dei risultati trimestrali, che hanno rivelato $104.5 miliardi di depositi ritirati in 3 mesi, nonostante i $30 miliardi depositati dalle maggiori banche americane per provare a fermare l’emorragia. La banca aveva presentato un piano per la riduzione dei costi, tagliando compensi, uffici e personale, ma ciò non è bastato a ricostruire la fiducia degli investitori. Dopo la chiusura di venerdì (28 aprile) è arrivata la notizia che l’istituto di credito era passato sotto il controllo del FDIC (Federal Deposit Insurance Corporation), che ha poi accettato l’offerta di JPMorgan, che pagherà $10.6 miliardi e condividerà le perdite (o i guadagni) con l’agenzia federale, prima dell’apertura dei mercati il 1 maggio.

Cile, nazionalizzazione del litio. Il Cile, secondo produttore mondiale di litio, ha annunciato l’introduzione di una legge per trasferire il controllo dei giacimenti, attualmente sfruttati dall’americana Albemarle e dalla cilena SQM (rispettivamente primo e secondo produttore mondiale di litio), ad una società controllato dal governo, CORFO (Corporación de Fomento de la Producción de Chile). L’intenzione è di trasferire, nel tempo, la proprietà all’agenzia governativa e di cedere le attività a delle partnership stato-privati a maggioranza statale. Lo shock sui mercati è stato immediato, con le due società minerarie crollate di circa il 20%, e sono sorti dubbi sull’affidabilità futura delle forniture di litio. Dopo i colloqui con SQM, il cui contratto scade quest’anno, e con Albemarle (in scadenza nel 2043), il governo cileno ha rassicurato che i contratti attualmente validi saranno rispettati. Le negoziazioni riprenderanno intorno a giugno, con l’obiettivo di un accordo prima della fine del mandato del presidente Boric nel 2026.

Meta, un trimestre stellare. La star delle ultime settimane e più in generale del primo trimestre 2023 è certamente Meta, che sembra aver totalmente invertito la rotta rispetto ad un terribile 2022 in cui aveva perso circa il 65%. Grazie al piano di riduzione delle spese (circa $5 miliardi in meno), ad un aumento degli utenti mensili (+5% sul 2022) e degli introiti pubblicitari (+4%), Meta ha aumentato i ricavi del 3% contro le previsioni di un quarto trimestre consecutivo di cali. A Wall Street il titolo ha festeggiato con un +14% dopo l’annuncio, +86% da gennaio e ben +162% dai minimi di novembre.

Big Tech, meglio del previsto. Le azioni di Microsoft spiccano il volo (+11% in due giorni, +28% da gennaio) dopo aver presentato conti trimestrali migliori delle previsioni, soprattutto grazie ai risultati di Azure, cresciuto del 27% (31% in moneta costante), seppur in calo rispetto al +51% del 2022. Dati positivi anche per Alphabet, che mette a segno ricavi superiori alle aspettative ($69.79 vs. $68.9 miliardi) nonostante il calo dei ricavi pubblicitari (ma YouTube fa meglio del previsto), e vede calare gli utili, sebbene per le spese legate al licenziamento di 12.000 dipendenti annunciato a gennaio, costato $2.6 miliardi, ma ciò non impedisce un rialzo di oltre il 3% (+20% da gennaio). In forte rialzo anche Apple, +4.7% (+39% da gennaio), che spinta dalle vendite di iPhones, salite a $51.3 miliardi contro il calo a 48.8 atteso), aumenta il dividendo del 4% e annuncia ulteriori $90 miliardi per il programma di riacquisto delle azioni.

Italia, debito a rischio? L’agenzia di rating Moody's avverte che l’italia è l’unico paese tra quelli analizzati dall’agenzia che attualmente rischia di perdere lo status di “investment grade” e di vedere il proprio debito declassato a “spazzatura”, cosa che impedirebbe agli investitori istituzionali di acquistare i bond italiani. Attualmente l’italia ha un giudizio pari a Baa3, l’ultimo gradino prima di scendere nella categoria non-investment, e ha un outlook negativo a causa della bassa crescita e dell’aumento dei tassi d’interesse. Il prossimo giudizio verrà comunicato il 19 maggio, ma Moody non si esprime sulle probabilità di tale declassamento. Il significato principale di tale avvertimento è legato alle previsioni di un rialzo dello spread tra BTP e Bund tedeschi dopo che negli ultimi mesi il differenziale era invece calato grazie al periodo di calma sul fronte politico, alla prudenza fiscale del governo Meloni e al meccanismo di anti-frammentazione presentato dalla BCE.

Leonardo Aldeghi



AFRICA SUB SAHARIANA

Burkina Faso, il Ministro della Difesa denuncia l’ingerenza straniera. In seguito a diverse violazioni dello spazio aereo del Burkina Faso, il Ministro della difesa Colonnello-Maggiore Kassoum Coulibaly, ha denunciato l’ingerenza una non meglio definita “coalizione internazionale” negli affari burkinabé. Il Ministro ha etichettato la coalizione come “una risposta all’avvicinamento di Ouagadougou a Mosca”, negando allo stesso tempo la presenza di effettivi della Wagner nel paese. Coulibaly ha tuonato contro le speculazioni dell’Occidente affermando come “i burkinabè non sono dei bambini, la Russia non ci impone alcuna legge” e che “il governo del Burkina Faso chiede a Mosca solo l’invio di mezzi”.

Mali, l’Algeria cerca di disinnescare la ribellione Tuareg. Il ministro algerino per gli Affari Esteri Ahmed Attaf ha incontrato il 27 aprile scorso a Bamako il capo della giunta militare maliana Assimi Goita per discutere a proposito della questione Tuareg nella regione. Le tribù nomadi del Mali si sono ribellate più volte contro il potere centrale, l’ultima nel 2012 quando – alleandosi con i gruppi jihadisti - hanno dato vita ad un’offensiva arrivata alle porte della capitale. Solo l’intervento delle forze speciali francesi ha impedito la caduta di Bamako in quell’occasione. Proprio grazie all’intermediazione algerina – Mali e Algeria condividono 1400 km di frontiera nel deserto - è stato possibile firmare gli Accordi di Algeri nel 2015 con cui i Tuareg hanno deposto le armi. Tuttavia, ad inizio 2023 la giunta militare di Goita ha annunciato di voler sospendere la sua partecipazione all’implementazione di tali accordi. Di conseguenza, il Coordinamento dei Movimenti dell’Azawad (CMA) – organizzazione che riunisce le tribù nomadi del nord del Mali - ha affermato “l’inesistenza di qualsiasi strumento per costruire un avvenire comune” con il potere centrale.


Francesco Lorenzini



AMERICA DEL NORD

Stati Uniti: il governo americano sull'attacco dei droni in Russia. Il governo russo il 3 Maggio ha annunciato l'avvenuto attacco notturno di due droni al Cremlino atto ad assassinare il presidente Vladimir Putin, anche se quest'ultimo non era presente al momento dell'attentato. Kiev ha fin da subito negato la sua partecipazione, insistendo invece che si trattasse di un semplice pretesto per portare ad un'ulteriore escalation nella guerra tra i due Stati. Il Segretario di Stato americano Antony Blinken ha sostenuto di non dare per scontata la veridicità delle dichiarazioni russe e, per questo motivo, l'amministrazione americana è ancora al lavoro per chiarire il caso. Quando però Dmitry Peskov, il portavoce del Cremlino, ha accusato Washington di aver coordinato l'attentato, il portavoce del National Security Council John Kirby ha accusato il Cremlino di dire il falso e ha successivamente definito la scelta russa come una "rivendicazione ridicola".

Stati Uniti: l'evacuazione dei cittadini americani dal Sudan. In risposta alla scoppio della guerra in Sudan, gli Stati Uniti hanno cominciato a coordinare l'evacuazione dei cittadini americani, secondo quanto dichiarato dal Consigliere della Sicurezza Nazionale Jake Sullivan. Anche senza aver stanziato truppe dell'esercito nel territorio, il governo americano ha messo in funzione operatori dell'intelligence, di sorveglianza e ricognizione per assicurare un viaggio sicuro fino al porto del Sudan. Le forze speciali americane avevano già portato a termine l'evacuazione dell'ambasciata in Sudan ma è stimata la presenza di circa 16000 cittadini americani nel territorio. Sullivan ha assicurato il profondo impegno del Dipartimento di Stato all'evacuazione dei propri cittadini, ma ha anche sottolineato come ormai da diversi anni venga consigliato di lasciare lo Stato.

Lorenzo Graziani

AMERICA LATINA

Paraguay, Santiago Peña vince le elezioni. Il candidato del Partido Colorado Santiago Peña ha vinto le elezioni presidenziali del 30 aprile 2023 con circa il 43% dei voti contro il suo oppositore Efrain Alegre. Il nuovo Presidente da parte dei Colorado, il partito conservatore che è al potere in Paraguay dal 1947 tranne che per una breve parentesi (2008/2012).

(Ludovica Costantini)

Haiti, peggiora la situazione nel paese. Nel paese caraibico di Haiti ci sono state violenze estreme tra i Vigilantes (la polizia locale) e le gangs locali e per questo motivo la situazione nel paese è diventata invivibile. Le Nazioni Unite sono preoccupate perché il Paese ha raggiunto il maggior numero di omicidi, stupri e sequestri di persone. Inoltre, la ribellione e la violenza di piazza potrebbero segnare l'inizio di una nuova fase della crisi politica e umanitaria haitiana.

(Francesco Andrea Rossi)

Brasile, Bolsonaro interrogato dalla polizia brasiliana. La polizia brasiliana sta interrogando l'ex presidente del Paese, Jair Bolsonaro, dopo aver condiviso un video che metteva in dubbio il risultato delle elezioni presidenziali mentre era ricoverato in ospedale a Tampa (Florida). Di conseguenza, Bolsonaro ha passato due ore a rispondere alle domande poste dalla polizia brasiliana mentre ora la polizia sta cercando di trovare il responsabile del fallito colpo di stato avvenuto lo scorso gennaio. I media brasiliani hanno riferito che Bolsonaro ha pubblicato accidentalmente il video sotto l'effetto della morfina. Ora Bolsonaro non gode dell'immunità e deve affrontare almeno 16 indagini penali.

(Francesco Andrea Rossi)

Ludovica Costantini e Francesco Andrea Rossi

ASIA ED ESTREMO ORIENTE

Corea del Sud, primo ministro giapponese Kishida in visita diplomatica a Seoul. Dal 7 maggio, il primo ministro giapponese Kishida sarà in visita ufficiale in Corea del Sud per incontrare il presidente Yoon Suk-yeol. Il vertice segnerà la piena ripresa della «shuttle diplomacy» dopo oltre un decennio di interruzione. I temi principali includeranno la cooperazione sulla sicurezza e le minacce nucleari e missilistiche della Corea del Nord. Sebbene Yoon abbia affermato pubblicamente di non aspettarsi le scuse giapponesi per i misfatti del passato, i sudcoreani tendono a considerarlo un presupposto per aprire a relazioni più solide. Il ruolo delle opinioni pubbliche è, infatti, fondamentale; in passato, la cooperazione tra Tokyo e Seoul ha stentato a decollare a causa della diffidenza dei sudcoreani. Ma oggi l’importanza di unire le due democrazie si fa crescente di fronte alle minacce di Russia, Cina e Corea del Nord. I test missilistici di Pyongyang stanno gradualmente avvicinando le sorti della sicurezza dei due Paesi. Le esercitazioni militari trilaterali con gli Stati Uniti sono già riprese. Tuttavia, Yoon non può permettersi di apparire troppo condiscendente col Giappone, mentre a Tokyo si teme un nuovo irrigidimento della Corea del Sud. In questo quadro, la visita di Kishida è essenziale quanto delicata, anche in vista della partecipazione di Yoon al G7 di Hiroshima.

(Rocco Salvadori)

India, continuano a salire le vittime della rivolta nel Manipur. L’India sta vivendo un drammatico intensificarsi degli scontri nello stato nordorientale del Manipur, iniziati il 3 Maggio e che fino ad ora, sabato 6 Maggio, hanno causato 54 vittime. Le proteste nello stato affondano le radici nelle complesse relazioni tra i diversi gruppi etnici nel Manipur. Nascono in seguito alla richiesta da parte del gruppo etnico dei Meitei, che costituiscono circa il 53% della popolazione, abitano le pianure, e sono per la maggior parte Indù e Musulmani, di essere inseriti nella categoria delle Scheduled Tribes, e i gruppi etnici che abitano le montagne, quali i Naga e i Kuki, in maggioranza Cristiani, che costituiscono circa il 40% della popolazione e temono un eventuale inserimento dei Meitei tra le Scheduled Tribes. Secondo la legge indiana infatti, i gruppi che rientrano tra le Scheduled Tribes possono avere diritto a diversi benefici quali sgravi fiscali, quote nel settore pubblico e diritti sulle terre e questo preoccupa gli appartenenti ai gruppi etnici minoritari, che temono di perdere i diritti sulle aree di montagna dello stato, in questo momento protette e riservate a coloro che rientrano tra le Scheduled Tribes. Non essendo registrati tra le Scheduled Tribes, i Meitei non possono acquistare terreni in circa il 90% dello stato. Le proteste sono nate a seguito di un’ ordinanza dell'Alta corte di Manipur del 19 Aprile che, dopo oltre dieci anni di richieste da parte dei Meitei, ha ordinato al governo dello stato di raccomandare al ministero degli affari tribali dell'Unione un Scheduled Tribe tag per il gruppo etnico dei Meitei entro il 29 maggio.

(Alessandra Tamponi)

Alessandra Tamponi e Rocco Salvadori

EUROPA OCCIDENTALE E UNIONE EUROPEA

UE, presentate proposte anticorruzione. La Commissione ha presentato misure contro la corruzione nell'Unione e nel mondo: le misure presentate sono state definite "una pietra miliare nella lotta alla corruzione a livello nazionale e dell'UE". La prevenzione della corruzione verrà integrata nelle politiche e nei programmi dell'Unione e la Commissione europea si occuperà anche di monitorare gli sviluppi anticorruzione a livello nazionale. È stato inoltre proposto di istituire un regime di sanzioni nell'ambito della politica estera e di sicurezza comune (PESC), con lo scopo di creare una cultura dell'integrità. La proposta di direttiva contro la corruzione dovrà ora essere negoziata e adottata dal Parlamento e dal Consiglio.

(Bianca Franzini)

Italia-Regno Unito: firmato il memorandum sulla cooperazione strategica. Durante il suo soggiorno nella capitale britannica, la premier Giorgia Meloni ha firmato un memorandum of understanding con il Primo Ministro Sunak per rafforzare la cooperazione strategica e il dialogo su questioni globali di interesse comune. L'accordo prevede una serie di iniziative bilaterali sui temi della sicurezza e della difesa, dell'energia, del clima, dell'economia e della scienza. Tuttavia, un capitolo speciale è stato dedicato alla questione dell'immigrazione, una sfida urgente e condivisa da entrambe le parti. I due paesi sono determinati a contrastare gli sbarchi illegali nel Mediterraneo e nella Manica con politiche severe e a trovare soluzioni durature attraverso un approccio innovativo e cooperativo che aiuti i paesi di provenienza dei migranti ad “affrontare le cause profonde del fenomeno”.

(Sofia Ena)

UE, accolta l’Ucraina come nuovo membro del meccanismo di protezione civile. Dal 20 aprile, l'Ucraina è stata ufficialmente accolta come nuovo membro del Meccanismo di protezione civile dell'Unione Europea (UE), diventando il 36° Stato partecipante. Tale meccanismo è finalizzato ad aiutare i paesi colpiti da catastrofi naturali o provocate dall'uomo. La firma dell'accordo è avvenuta a Kiev in presenza del commissario per la Gestione delle crisi, Janez Lenarčič.L'Unione ha anche stanziato altri 55 milioni di euro in fondi umanitari all'Ucraina, portando il totale a 200 milioni dall'inizio del 2023, al fine di prepararsi al prossimo inverno, indipendentemente dalla situazione di guerra nel Paese.

(Sofia Ena)

UE, il divieto di import per prodotti complici della deforestazione. L’unione Europea aggiunge un altro tassello alla lotta contro la deforestazione su scala globale. Con 552 voti favorevoli la legislazione è stata approvata a Strasburgo e comprende i prodotti quali: bestiame, carbone, cacao, olio di palma, gomma, soia e legno e articoli che contengono e sono alimentati con i prodotti sopra menzionati. Tra le norme incluse nella legge vi è anche il rispetto dei diritti delle popolazioni indigene nei processi di produzione. Su richiesta del parlamento europeo i fornitori dovranno inoltre avere in possesso la certificazione “due diligence” per dimostrare che il prodotto non contribuisca alla deforestazione e l’azienda dovrà testimoniare che la merce è in linea con la legislazione del paese. Tra le informazioni richieste anche le coordinate di geolocalizzazione dei luoghi di provenienza. In tal modo “tutti i prodotti ottenuti da superfici disboscate dopo il 31 dicembre 2020 non saranno più autorizzati a entrare nel mercato unico europeo” dice l’Eurodeputato Hansen. Per chi non rispetterà le regole, potrà esserci una sanzione con un’ammenda massima pari al 4% del proprio fatturato annuo nell'Unione.

(Francesca Pasqualino)

Bianca Franzini, Francesca Pasqualino e Sofia Ena

EUROPA CENTRO-ORIENTALE E RUSSIA

Bielorussia, Lukashenko contro i giornalisti indipendenti: Il presidente bielorusso Lukashenko ha lanciato un attacco contro i giornalisti indipendenti del paese. Il 28 aprile, le autorità bielorusse hanno arrestato almeno 12 giornalisti, tra cui il noto giornalista Roman Protasevich, che era stato arrestato lo scorso anno in Bielorussia in seguito alle proteste contro il governo. Il presidente Lukashenko ha giustificato gli arresti, dichiarando che i giornalisti sono "agenti dell'Occidente" che cercano di destabilizzare il paese. Tuttavia, i gruppi per i diritti umani hanno denunciato gli arresti come una violazione della libertà di stampa e hanno chiesto il rilascio immediato dei giornalisti. La situazione in Bielorussia è stata oggetto di preoccupazione internazionale dopo le elezioni presidenziali del 2020, che hanno portato a proteste di massa contro il governo di Lukashenko. Il governo bielorusso ha represso duramente le proteste e ha arrestato migliaia di persone, tra cui molti giornalisti. La comunità internazionale ha condannato gli arresti dei giornalisti e ha chiesto al governo bielorusso di rispettare i diritti umani e la libertà di stampa.

Balcani, terremoto in Albania e la solidarietà internazionale nella gestione dell’emergenza: Il terremoto, di magnitudo 6,4 sulla scala Richter, è avvenuto il 22 aprile nell'Albania nord-orientale, ma è stato avvertito in tutta la regione, compresi Kosovo, Montenegro e Macedonia del Nord. Il terremoto ha causato la morte di almeno 51 persone e il ferimento di centinaia di altre. Molte persone sono state costrette a lasciare le proprie case a causa dei danni strutturali e hanno bisogno di assistenza umanitaria. La comunità internazionale ha risposto prontamente all'emergenza, fornendo assistenza umanitaria e tecnica. L'Unione Europea ha fornito aiuti finanziari per la gestione dell'emergenza e il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel ha visitato l'Albania per esprimere la solidarietà dell'Unione Europea e per verificare i danni causati dal terremoto. Il terremoto ha evidenziato la vulnerabilità della regione ai disastri naturali e la necessità di investire in infrastrutture resistenti agli urti. Inoltre, ha evidenziato l'importanza della cooperazione regionale per affrontare le emergenze e migliorare la capacità di risposta. In conclusione, il terremoto nei Balcani è stato un evento tragico che ha colpito duramente la regione, ma ha anche dimostrato la solidarietà e la cooperazione internazionale nella gestione dell'emergenza. Speriamo che le lezioni apprese da questo evento possano essere utili per migliorare la resilienza e la capacità di risposta della regione ai disastri naturali futuri.

Francesca Pasqualino



MEDIO ORIENTE E NORD AFRICA (MENA)

Tunisia, arrestato il leader dell’opposizione. Rachid Gannouchi, leader del partito islamista Ennahda e principale oppositore politico del presidente tunisino Kais Saied, è stato arrestato lo scorso 20 aprile dopo nove ore di interrogatorio. L’ottantatreenne Gannouchi è stato accusato di complottare contro la sicurezza dello Stato e d’incitare alla guerra civile. Diverse cancellerie, sia a Washington che in Europa, hanno manifestato la loro preoccupazione, scatenando una dura reazione di Saied. In un discorso alla nazione il Presidente ha definito “inaccettabile questa ingerenza flagrante nei nostri affari interni”, affermando come la Tunisia “sia un Paese sovrano che non costituisce né uno Stato colonizzato né uno Stato sotto mandato”.

(Francesco Lorenzini)

Turchia, incertezza alla vigilia del voto: Durante un evento televisivo, il presidente turco ha avuto un malore, probabilmente legato ai propri problemi intestinali. Dopo aver interrotto la campagna elettorale per alcuni giorni, è tornato a battere le piazze, raccogliendo folle oceaniche nelle roccaforti conservatrici del Paese. Il candidato delle opposizioni unite, Kemal Kılıçdaroğlu, è riuscito a mobilitare le piazze di Smirne e Istanbul. Nonostante le difficoltà a cui va incontro la coalizione di governo, composta da islamisti e ultranazionalisti, sembra che la competizione per le presidenziali si giochi sul filo del rasoio. La discesa in campo dell’ex front runner del partito repubblicano, Muharrem İnce, potrebbe sottrarre alcuni voti fondamentali all’attuale candidato del CHP. È quindi plausibile ipotizzare la necessità di un secondo turno. Anche il risultato delle elezioni legislative pare incerto, nessuno dei due blocchi ha la certezza di ottenere la maggioranza dei seggi.

(Michele Magistretti)



Michele Magistretti e Francesco Lorenzini




TERRORISMO E SICUREZZA INTERNAZIONALE

Stati Uniti, nuovo accordo con il Messico per far fronte alla crisi migratoria. A seguito dell’incontro tra il presidente messicano Obrador e la consigliera statunitense per la Sicurezza interna, avvenuto martedì scorso a Città del Messico, i due Paesi, che condividono più di 3000 km di confine, hanno convenuto sul dare seguito all’accordo di massima raggiunto nel gennaio scorso tra Obrador e Biden. Sulla base di quest’ultimo, Washington preserverà una linea intransigente in materia di espulsioni nei confronti di immigrati irregolari provenienti da Paesi latinoamericani differenti dal Messico; migranti –circa 30mila al mese- che quest’ultimo si impegnerà ad accogliere nel proprio territorio. Dall’altro lato, gli Stati Uniti si impegnano ad accogliere circa 30mila migranti al mese, provenienti da Cuba, Haiti, Nicaragua e Venezuela, purché abbiano uno sponsor sul territorio. L’accordo prevede inoltre un rafforzamento della polizia frontaliera da parte di Washington: 1500 nuovi agenti che si aggiungeranno ai 2500 già presenti.

(Davide Shahhosseini)

Belgio, sette arresti nell’ambito di un’operazione antiterroristica. Sarebbero quello di tentato omicidio per terrorismo e di preparazione di un attacco terroristico, i capi di accusa imputati alle sette persone, quasi tutte di origine cecena, arrestate giovedì scorso in diverse città belga. Le operazioni sono state condotte nel quadro di un procedimento giudiziario federale, guidato da un giudice istruttore specializzato in terrorismo delle Fiandre occidentali. Secondo quanto riportato dalla Procura federale, gli arrestati farebbero parte di un’organizzazione affiliata all’ISIS; gli stessi sono sospettati di aver pianificato un attentato terroristico nel Paese, sebbene le accuse non siano ancora state formalmente convalidate.

(Davide Shahhosseini)

UE, verranno prodotte più munizioni per sostenere l'Ucraina. Lo scorso 3 maggio la Commissione europea ha annunciato un piano (Act in Support of Ammunition Production - ASAP) per utilizzare 500 milioni di Euro del budget del 2023 per incrementare la produzione di munizioni per sostenere la resistenza dell'Ucraina e aiutare gli Stati Membri a rifornire le loro scorte. ASAP fa parte di un piano, presentato lo scorso marzo, che, tra le altre, prevede lo stanziamento di un miliardo di Euro per rimborsare in parte gli Stati Membri che hanno consegnato le proprie munizioni all'Ucraina e una serie di accordi per ottenere contratti di fornitura di armi tra più Paesi. Si attendono ora ulteriori dettagli del piano ASAP.

(Bianca Franzini)

Davide Shahhosseini e Bianca Franzini



Framing The World è un progetto ideato e creato grazie alla collaborazione di un team di associati di Mondo Internazionale.

Alessandra Tamponi: Asia ed Estremo Oriente

Andrea Ghilardi: Africa Sub-Sahariana

Bianca Franzini: Europa Occidentale e Unione Europea

Davide Shahhosseini: Terrorismo e Sicurezza Internazionale

Francesco Lorenzini: Medio Oriente e Nord Africa, Terrorismo e Sicurezza Internazionale

Francesca Pasqualino: Europa occidentale e Unione Europea, Europa Centro-Orientale e Russia

Francesco Rossi: America Latina

Giulio Ciofini: Africa Sub-Sahariana

Leonardo Aldeghi: Economia e Finanza Internazionale

Lorenzo Franceschetti: Diritti Umani

Lorenzo Graziani: America del Nord

Ludovica Costantini: America Latina

Michele Magistretti: Medio Oriente e Nord Africa

Rocco Salvadori: Asia ed Estremo Oriente

Sara Oldani: Medio Oriente e Nord Africa

Sofia Ena: Europa occidentale e Unione Europea, Diritti Umani



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