Framing The World, Edizione CVIII

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  Redazione
  22 maggio 2023
  24 minuti, 14 secondi

Framing The World, Edizione CVIII

Nel prossimo numero di FtW ci occupiamo Tutto questo e molto altro nel 108° numero di Framing the World!

DIRITTI UMANI

ECONOMIA E FINANZA INTERNAZIONALE

AFRICA SUB SAHARIANA

AMERICA DEL NORD

AMERICA LATINA

ASIA ED ESTREMO ORIENTE

EUROPA OCCIDENTALE E UNIONE EUROPEA

EUROPA ORIENTALE E RUSSIA

MEDIO ORIENTE E NORD AFRICA (MENA)

TERRORISMO E SICUREZZA INTERNAZIONALE




DIRITTI UMANI

Iran, aumentano le esecuzioni. Da fine aprile, le autorità iraniane hanno giustiziato almeno 60 persone, molte delle quali a seguito di processi iniqui o per accuse, come reati di droga e due esecuzioni per "blasfemia", che secondo il diritto internazionale non dovrebbero mai comportare la pena di morte. Il 19 maggio, altri tre manifestanti arrestati a novembre durante le proteste per la morte di Mahsa Amini, sono stati giustiziati dopo essere stati torturati ed esser stati costretti a rilasciare dichiarazioni false autoincriminanti. "Le autorità iraniane stanno apparentemente usando le esecuzioni come dimostrazione di forza contro il proprio popolo, che chiede un cambiamento fondamentale", ha dichiarato Tara Sepehri Far, ricercatrice senior sull'Iran di Human Rights Watch. "La comunità internazionale dovrebbe condannare inequivocabilmente questa tendenza terrificante e fare pressione sui funzionari iraniani affinché fermino queste esecuzioni".

(Lorenzo Franceschetti)

Slovacchia, Parlamento pronto a votare la legge che renderà impossibile il cambio di genere. Il Parlamento slovacco si appresta a votare il disegno di legge n. 301/1995, noto come Legge sul numero alla nascita. Tale legge impone alle persone transgender di possedere il “corretto” set di cromosomi per veder riconosciuto giuridicamente il loro genere. Ogni cittadino slovacco riceve un codice numerico di dieci cifre al momento della nascita, che contiene informazioni sulla data di nascita e sul genere. Per ottenere il riconoscimento legale del proprio genere, sarà necessario modificare il codice numerico, un'impresa impossibile per la maggioranza delle persone transgender a causa dell'incompatibilità dei loro cromosomi con la propria identità di genere. Rado Sloboda, direttore di Amensty International Slovacchia, ha chiesto ai parlamentari slovacchi di “respingere questa proposta di legge che mette a rischio i diritti delle persone transgender e pone la Repubblica slovacca in violazione degli obblighi assunti con il diritto internazionale dei diritti umani”.

(Lorenzo Franceschetti)

Israele, la morte di Khader Adnan scuote l’opinione pubblica. Il suo decesso, avvenuto nella prigione israeliana di Ramle, ha messo in luce il tragico destino dei prigionieri palestinesi detenuti nelle carceri israeliane. Amnesty International ha dichiarato che la morte di Adnan è un richiamo all'inaccettabile prezzo pagato dai palestinesi quando osano sfidare il sistema di apartheid israeliano e un sistema di giustizia militare che opera contro di loro. Il prigioniero è morto dopo aver condotto per 87 giorni uno sciopero della fame, denunciando la detenzione arbitraria sistematica dei palestinesi e il trattamento inumano e crudele subito dai prigionieri. Questo triste episodio mette in luce una pratica comune tra i detenuti palestinesi, che spesso ricorrono a scioperi della fame per protestare contro politiche discriminatorie, mettendo a rischio la loro salute e la loro stessa vita nel tentativo di ottenere i diritti che Israele continua a negare loro.

(Sofia Ena)

Sofia Ena e Lorenzo Franceschetti



ECONOMIA INTERNAZIONALE

Washington, soluzione in vista? Il Dipartimento del Tesoro ha avvertito che il governo americano potrebbe raggiungere il tetto fissato per il debito pubblico già il prossimo 1 giugno, impedendo così al governo federale di finanziare tutte le proprie spese (welfare, stipendi dei dipendenti pubblici, interessi sui titoli di stato) e portandolo ad un default che sarebbe potenzialmente disastroso per l'economia statunitense, e non solo. Come spesso accade a Washington, una scadenza così ravvicinata ha però alimentato un senso di urgenza che ha spinto i partiti a negoziare le proprie differenze. Le trattative sono in corso tra la leadership repubblicana alla Camera, quella democratica al Senato e vari membri dello staff della Casa Bianca, mentre il presidente Biden, impegnato con il G7 in Giappone, ha annullato le visite in Papua Nuova Guinea e Australia per tornare a Washington ad inizio settimana e presiedere i negoziati. Le parti si dicono ottimiste e non è da escludere un accordo già durante il weekend.

USA, inflazione ancora in calo. Per il decimo mese consecutivo l'indice dei prezzi al consumo negli USA ha registrato un calo su base mensile, scendendo al 4.9% su base annua, al di sotto delle previsioni (5%) e ai minimi dall'aprile 2021. Sia l'indice CPI che la sua componente "core", che esclude elementi volatili come cibo ed energia, sono risultate in crescita dello 0.4% su base mensile, mentre il "core" è calato, lievemente, ad un +5.5% annuale. Il lento ma costante ritorno dell'inflazione su livelli più contenuti, seppur favorito dai cali dei prezzi energetici, potrebbe convincere la Federal Reserve a non alzare ulteriormente i tassi di interesse nel prossimo meeting di giugno.

India, incentivi per la tecnologia. Foxconn, il noto fornitore taiwanese di Apple, investirà $500 milioni per aprire nuovi stabilimenti produttivi nell'India meridionale (stato di Telangana), dove 25.000 lavoratori produrranno AirPods. L'investimento segue di circa un mese l'incontro tra il CEO di Apple Tim Cook e il primo ministro Modi e risponde sia agli obiettivi del governo indiano, che lo scorso mercoledì ha presentato incentivi al trasferimento della produzione per le aziende tecnologiche per $2.1 miliardi (tramite un cashback del 5% del prezzo dei beni prodotti nel paese), sia alle esigenze di diversificazione di Apple, esposta alle tensioni geopolitiche e dipendente dalla produzione in Cina. Inoltre, secondo Bloomberg, Dell, Hp, Asus e la stessa Apple, potrebbero avvantaggiarsi di queste misure per produrre laptop e pc, mentre è difficile che questi incentivi vengano estesi ai marchi cinesi come Lenovo, date le tensioni tra Delhi e Pechino.

USA, debiti in aumento. Il debito dei consumatori americani, sospinto dall'aumento dei prezzi, ha raggiunto un nuovo record nel primo trimestre, salendo negli ultimi tre mesi di $148 miliardi e raggiungendo la cifra di oltre $17 trilioni, 2.9$ al di sopra dei dati pre-pandemici. Il dato ha sorpreso gli analisti perché per la prima volta in 20 anni il primo trimestre del nuovo anno registra un aumento rispetto all'ultimo trimestre dell'anno precedente, periodo che storicamente segna il massimo dei debiti contratti dai consumatori (in genere per pagare le spese delle feste natalizie) per poi registrare una diminuzione con il mese di gennaio, quando le spese sono più limitate. Il dato segnala quindi l'impatto dell'inflazione sui consumatori, "costretti" ad accumulare debiti per far fronte a prezzi in forte aumento ed ancor più significativo se si considera che i mutui immobiliari stipulati sono calati del 35% su base trimestrale e del 64% su base annua.

UK, crescita a sorpresa. Contro tutte le previsioni, l'economia britannica è cresciuta nello scorso trimestre, nonostante il mese di marzo si sia è rivelato un mese difficile per l'economia britannica a causa degli scioperi nei settori dell'istruzione, dei trasporti e della sanità, principalmente grazie alla forza del settore industriale che più compensa il momento difficile registrato dai servizi. Il dato positivo, seppur lievemente (+0.1%), ha sorpreso anche la Bank of England, che cancella le previsioni di una contrazione annuale del pil (-0.5%) e stima ora una crescita modesta (+0.25%). Il Regno Unito rimane comunque attardato rispetto alle altre economie sviluppate, ultimo tra i membri del G7 per crescita post-pandemia e dovendo ancora recuperare un 0.5% di pil rispetto al 2019, laddove gli altri paesi hanno ormai raggiunto e superato questi livelli.

Leonardo Aldeghi



AFRICA SUB SAHARIANA

Mali, l’ONU accusa la giunta al governo di gravi violazioni dei diritti umani. L’Ufficio dell’Alto Commissario della Nazioni Unite per i diritti umani (OHCHR) ha rilasciato ad inizio maggio un rapporto molto duro nei confronti del governo del Mali. Il documento accusa le forze armate maliane di aver massacrato nel marzo 2022 ben 500 civili presso la località di Moura, nella regione centrale di Mopti. La carneficina sarebbe avvenuta nel corso di un’operazione antijihadista alla quale hanno partecipato anche truppe paramilitari della Wagner. Il rapporto è stato accompagnato dalla condanna unanime dei governi occidentali, soprattutto della Francia che ha rotto le relazioni diplomatiche con Bamako nel 2022. Si fanno inoltre sempre più tese le relazioni tra la giunta militare guidata dal Colonnello Assimi Goita e le Nazioni Unite: la continuazione della missione di peacekeeping MINUSMA – presente in Mali dal 2013 – è ormai appesa ad un filo.

Burkina Faso, il governo respinge le accuse rivolte all’esercito. In data 4 maggio il capo della giunta militare in Burkina Faso – Capitano Ibrahim Traoré – ha negato le accuse rivolte alle forze armate burkinabé rispetto ai fatti di Karma, piccolo villaggio posto al confine settentrionale con il Mali. Il 20 aprile scorso 136 civili sono stati uccisi a Karma da un gruppo di uomini che - secondo le testimonianze dei sopravvissuti - vestivano le uniformi dell’esercito nazionale burkinabé. Traoré ha inoltre denunciato l’operato di una non meglio specificata “coalizione contro il Burkina Faso”, ribadendo l’intenzione del suo governo di rafforzare i rapporti con partner strategici quali la Turchia e la Federazione russa

Nigeria, gravi scontri tra pastori e agricoltori. Nello Stato di Plateau, nella Nigeria centrale, luogo di confine tra il nord dello stato, prevalentemente musulmano, e il sud, prevalentemente cristiano, si sono registrati scontri tra pastori e agricoltori locali. Nella regione non sono nuovi episodi di violenza etnica e religiosa. I recenti scontri nel distretto di Mangu hanno causato 85 morti e numerosi feriti. Inoltre diverse case sono state distrutte e molte persone sono ora sfollate. L'Agenzia statale per la gestione delle emergenze (SEMA) ha anche detto che "migliaia di persone si sono spostate sulla strada" in seguito agli attacchi. Non è chiaro cosa abbia scatenato quest’ultima violenza.

(Andrea Ghilardi)

Francesco Lorenzini e Andrea Ghilardi



AMERICA DEL NORD

Stati Uniti d’America, Sullivan a Vienna per “scoppiare il pallone”. Durante gli incontri diplomatici avvenuti il 10 e l'11 Maggio a Vienna, il Consigliere della Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan, e uno dei principali diplomatici cinesi, Wang Yi, hanno sostenuto "discussioni ad ampio raggio", come descritte dalla Casa Bianca, per superare l'incidente del pallone spia avvenuto a febbraio. Come dichiarato da un anonimo ufficiale americano, entrambe le parti hanno riconosciuto la "sfortuna" del suddetto incidente e hanno quindi cercato di "ristabilire un normale canale di comunicazione". Anche se Sullivan e Wang non hanno discusso della possibilità di riprogrammare il viaggio a Pechino del Segretario di Stato americano, cancellato da Blinken proprio a causa della vicenda del pallone spia, le discussioni hanno interessato diverse questioni centrali per le relazioni tra Stati Uniti e Cina, come l'invasione russa dell'Ucraina e la questione di Taiwan, andando a creare una nuova linea di comunicazione diretta tra le due superpotenze.

Stati Uniti d’America, Biden aderisce al programma di addestramento ucraino. Il Regno Unito, congiuntamente con Paesi Bassi, Belgio e Danimarca, ha presentato un piano d'impegno internazionale per addestrare i piloti ucraini all'utilizzo degli F-16 e di altri jet da guerra moderni. Inaspettatamente, gli Stati Uniti hanno deciso di supportare attivamente il programma, sorprendendo anche gli alleati occidentali, con Joe Biden che ha confermato la decisione ai leader alleati in Giappone, sede del summit del G7 del 2023. Il Presidente ucraino, Volodymyr Zelenskyj, ha reagito alla notizia sul suo profilo Twitter scrivendo "accolgo la storica decisione degli Stati Uniti di supportare la coalizione internazionale dei jet da guerra". Il repentino cambio di politica statunitense ha generato una reazione anche dal Primo Ministro britannico, Rishi Sunak, che ha dichiarato che il programma aiuterà a dare "all'Ucraina la capacità di combattimento aereo della quale necessita".

Lorenzo Graziani

AMERICA LATINA

Ecuador, muerte cruzada per il Presidente Lasso. È di ieri la notizia della firma da parte del Presidente ecuatoriano della muerte cruzada per evitare l’impeachment. Questa misura, prevista dall’articolo 148 della Costituzione, prevede lo scioglimento dell’assemblea nazionale e nuove elezioni presidenziali e legislative. Lasso nei prossimi sei mesi continuerà a governare tramite una serie di decreti legge finché non si arriverà al voto.

(Ludovica Costantini)

Cile, l’estrema destra vince un voto importante nel referendum Costituzionale. L'estrema destra cilena ha ottenuto un'importante vittoria nel decidere la riscrittura della Costituzione, presente nel Paese dall'era di Pinochet, e questa vittoria è stata definita un "terremoto" nella politica cilena.Nonostante le elezioni del 2021 siano state vinte dal candidato di sinistra Boris, Kat (l’opposizione cilena) ha trionfato su questo importante referendum.La proposta di riscrittura della Costituzione cilena va avanti dal 2020, ma adesso il suo viaggio sembrerebbe essersi fermato, dopo la vittoria dei repubblicani questo mese.Ciò significa che la destra potrebbe tentare di vietare l'aborto e altri temi importanti che sono oggetto di divisione politica nella vita politica cilena.

(Francesco Andrea Rossi)

Messico, il vulcano Popocatepetl ha ripreso la sua attività. Uno dei più grandi vulcani dell'intero Paese, il Popocatepetl, ha ricominciato la sua attività questa settimana, minacciando 22 milioni di persone, e a causa della cenere che è stata rilasciata circa 11 villaggi sono stati costretti all'evacuazione.Il vulcano è motivo di preoccupazione anche tra gli scienziati, che attualmente stanno monitorando ogni singolo movimento del vulcano. Inoltre, si trova a 72 chilometri a sud di Città del Messico, ed è considerata una minaccia per la capitale cosmopolita, che già soffre a causa dei terremoti con cui spesso deve fare i conti.

(Francesco Andrea Rossi)

Ludovica Costantini e Francesco Andrea Rossi


ASIA ED ESTREMO ORIENTE

Thailandia, le elezioni evidenziano il desiderio di un cambio di direzione. Nella giornata del 14 maggio la popolazione tailandese è stata chiamata alle urne per le elezioni Parlamentari. Le elezioni hanno visto un’affluenza di oltre il 75% della popolazione e la vittoria dei partiti di opposizione contro i partiti conservatori o supportati dalla giunta militare. Il vincitore assoluto delle elezioni è il partito Move Forward, guidato da Pita Limjaroenrat, che si è assicurato 152 dei 500 seggi disponibili, seguito dal partito Pheu Thai, guidato da Paetongtarn Shinawatra, figlia di Thaksin Shinawatra, ex primo ministro tailandese esiliato a seguito del colpo di stato del 2006, con 141 seggi. La vittoria di Move Forward, partito nato in seguito allo scioglimento del partito Future Forward e alle proteste del 2020, è un momento significativo per la Thailandia che esprime il desiderio di un cambio di direzione rispetto alle politiche attuate fino ad oggi dall’esercito. Il partito United Thai Nation Party, guidato dall’attuale primo ministro Prayut Chan-o-cha si ferma a 30 seggi. A seguito della vittoria, il leader di Move Forward si è detto pronto a formare il nuovo governo e ha aperto la possibilità a una coalizione con Pheu Thai e altri partiti minori, l’obiettivo è raggiungere i 376 voti necessari per formare il nuovo governo, impresa che potrebbe dimostrarsi difficile per via del ruolo che potrebbe giocare il Senato, eletto dalla e quindi fedele alla giunta militare. Secondo la costituzione tailandese del 2017 infatti, il primo ministro deve ottenere la maggioranza tra i 750 membri del parlamento bicamerale, resta dunque il dubbio su che supporto Move Forward, che propone politiche volte a indebolire il potere militare nel paese, possa trovare tra i membri del senato.

(Alessandra Tamponi)

Corea del Sud, ingente pacchetto di aiuti in partenza verso Kiev. Corea del Sud e Ucraina hanno formalizzato una partnership strategica attraverso un generoso pacchetto di aiuti. In seguito alla visita diplomatica della first lady ucraina a Seul, i due paesi hanno firmato un accordo che impegna 130 milioni di dollari in assistenza finanziaria all'Ucraina attraverso una combinazione di sovvenzioni e prestiti a basso interesse. Sebbene la tecnologia militare avanzata della Corea del Sud potrebbe fornire un sostegno letale per aiutare l'Ucraina a resistere all'aggressione russa, le mani di Seul rimangono legate a causa delle sensibilità nelle relazioni tra Corea del Sud e Russia. Tuttavia, il presidente della Corea del Sud ha suggerito che il suo paese potrebbe spingersi oltre gli aiuti umanitari se l'Ucraina dovesse affrontare una crisi umanitaria su larga scala che la comunità internazionale giudichi inaccettabile. Un patto che segnala il desiderio coreano di rafforzare i legami strategici con l'Ucraina nonostante possibili contraccolpi nelle relazioni con i suoi vicini. Con questo accordo, l'Ucraina guadagna un potenziale partner per la sicurezza in Asia orientale, mentre la Corea del Sud compie un altro passo verso il ruolo di leader per i diritti umani e la governance sul palcoscenico globale.

(Rocco Salvadori)

Cina, si svolge a Xi’an il summit con i paesi dell’Asia Centrale. Tra il 18 e il 20 Maggio la Cina ha ospitato a Xi’an rappresentanti e leader provenienti da Kazakhstan, Uzbekistan, Tajikistan, Turkmenistan e Kyrgyzstan. Il summit è il primo nella sua forma e rappresenta la risposta cinese al summit 5+1. Lo scopo del vertice, che avviene in contemporanea all’ incontro dei paesi del G7 in Giappone, è quello di rafforzare i rapporti, politici ed economici tra Cina e Asia Centrale, la regione ricopre infatti un ruolo strategico per la BRI e per la politica estera cinese, che mira a ridurre l’influenza americana nella regione. Durante il summit il Presidente Xi ha incontrato, individualmente e non, i presidenti provenienti dai cinque paesi, e durante il discorso tenuto il 19 Maggio ha colto l’occasione per presentare la strategia cinese di politica estera per l’Asia Centrale, rappresentativa del ruolo globale che la Cina mira a ricoprire e ricca di temi cari a Xi, tra cui l’obiettivo di un futuro condiviso costruito su assistenza reciproca, sviluppo comune, sicurezza universale e amicizia. Il presidente Xi ha inoltre dichiarato che il mondo ha bisogno di un’Asia Centrale che sia stabile, armoniosa e interconnessa, sottolineando il ruolo geostrategico della regione dal punto di vista commerciale nella connettività dell’Eurasia. Al termine del vertice i sei paesi hanno firmato la Dichiarazione di Xi'an del Summit Cina Asia-centrale, sono inoltre stati firmati oltre 100 accordi, bilaterali e non, riguardanti diversi settori.

(Alessandra Tamponi)

Alessandra Tamponi e Rocco Salvadori


EUROPA OCCIDENTALE E UNIONE EUROPEA

Task force Ue-Usa sulla salute: Lotta al cancro e difesa dei diritti sessuali delle donne. Il dialogo UE-USA sulla salute si è svolto a Bruxelles tra la commissaria europea per la salute, Stella Kyriakides, e il segretario di Stato Usa per il dipartimento della salute, Saverio Becerra. Il piano congiunto si concentrerà sulla collaborazione nella lotta contro il cancro, in particolare nel caso dei tumori pediatrici e polmonari, prepararsi alle future pandemie e proteggere i diritti delle donne e delle ragazze, che rappresenta una novità per questa iniziativa. Un documento del Consiglio d'Europa mette infatti in evidenza le lacune e le carenze nelle risposte alle esigenze delle donne in materia di salute e diritti sessuali e riproduttivi, includendo scarse risorse finanziarie per gli esami e gli studi sulle patologie, difficoltà nell'accesso a metodi contraccettivi efficaci e moderni a causa dei costi, della mancanza di informazioni e di politiche discriminatorie. Durante l'incontro, è stato inoltre annunciato che il trattato sulle future pandemie sarà finalizzato entro maggio dell'anno successivo.

(Sofia Ena)

UE, nuovo pacchetto di sanzioni contro le industrie cinesi che riforniscono la Russia. Strasburgo ha reso noto l’undicesimo pacchetto di sanzioni nell’ambito della guerra in Ucraina, inserendo un elemento di novità: viene colpita anche la Cina. La Commissione europea avrebbe infatti proposto di sanzionare alcune società cinesi per il loro sostegno alla macchina da guerra russa durante l'aggressione in Ucraina. Sette aziende cinesi sono state quindi condannate per la vendita di attrezzature belliche alla Russia. Alcune di queste società erano già state colpite da misure simili da parte degli Stati Uniti. La decisione potrebbe creare tensioni con Pechino, che ha risposto prontamente: “Risponderemo e ci tuteleremo”.

(Sofia Ena)

Consiglio d'Europa, vertice a Reykjavik. I 46 Stati Membri del Consiglio d'Europa, la principale organizzazione di difesa dei diritti umani in Europa, si sono riuniti in Islanda per il primo vertice in 18 anni. Durante l'incontro si è discusso del sostegno all'Ucraina, anche per assicurare responsabilità per i crimini internazionali commessi dalla Russia, e in particolare dell'istituzione di un registro dei danni causati all'Ucraina dall'aggressione da parte di Mosca. Il registro potrebbe includere una commissione per le richieste di risarcimento e un fondo di compensazione; sarà inoltre utile per registrare le informazioni sulle richieste di risarcimento per i danni causati ai singoli e allo Stato ucraino dall'inizio dell'invasione. Ursula von der Leyen ha sottolineato l'importanza di "unire le forze per proteggere la democrazia", dichiarando che l'attacco da parte della Russia è "un attacco ai principi fondanti del Consiglio d'Europa".

(Bianca Franzini)

Portogallo, passa la legge sull'eutanasia. Lo scorso 16 maggio il Presidente cattolico e conservatore di centrodestra Marcelo Rebelo de Sousa ha promulgato una legge che depenalizza l'eutanasia per malati terminali. Il Portogallo è il sesto paese in Europa a consentire l'eutanasia. Rebelo de Sousa aveva in precedenza già bocciato per tre volte la legge e ha dichiarato di essersi visto "costretto" a firmare questo disegno di legge, anche visti i sondaggi che dimostrano che la maggioranza dei portoghesi è a favore dell'eutanasia. La nuova legge autorizza l'eutanasia nel casi in cui il suicidio mediamente assistito non è praticabile; è stato reso obbligatorio un supporto psicologico e introdotto un intervallo di due mesi tra l'accettazione di una richiesta e la procedura.

(Bianca Franzini)

UE-UK, nuove sanzioni contro la guardia rivoluzionaria iraniana: Regno Unito e UE lunedì hanno inasprito le restrizioni su Teheran per le presunte continue violazioni dei diritti umani. James Cleverly, primo ministro britannico, ha annunciato il divieto di viaggio e il congelamento di beni di 4 individui del IRGC che "sotto la cui guida le forze dell'IRGC hanno aperto il fuoco su manifestanti disarmati con conseguenti numerose morti, compresi i bambini". Tra questi quattro è presente il viceprocuratore generale iraniano Ahmad Fazelian, che il ministero degli Esteri britannico ha detto essere responsabile di un sistema giudiziario ingiusto che ha usato la pena di morte per scopi politici. L’UE segue lo stesso provvedimento imponendo a 27 nazioni sette cicli di sanzioni all'Iran dalla morte di Mahsa Amini e lo stesso parlamento europeo ha invitato l’UE ad elencare l’IRGC come entità terroristica. L’Iran ha risposto di conseguenza con delle proprie sanzioni tit-for-tat verso UK e UE, oltre a mettere in guardia l’UE dicendo che sarebbe stato un attacco alla sicurezza nazionale del paese.

(Francesca Pasqualino)

Bianca Franzini, Francesca Pasqualino e Sofia Ena

EUROPA CENTRO-ORIENTALE E RUSSIA

Balcani occidentali, europol arresta i responsabili del più grande traffico di droga nella regione Giovedì 11 maggio, dopo un’indagine sui telefoni crittografati, l’europol ha effettuato delle escursioni coordinate in Serbia e in Olanda per colpire leadership di un cartello e le infrastrutture di distribuzione, ottenendo l’arresto di 23 persone. L'organizzazione criminale, dice Europol, è dietro le spedizioni di cocaina multi-tonne che provenivano direttamente da Brasile, Colombia ed Ecuador, o transitando in Africa occidentale. La Serbia infatti fa parte della cosiddetta rotta balcanica, utilizzata dai gruppi criminali per il traffico di droga, armi e persone verso l’Europa occidentale.

Molti paesi, tra cui Francia, Belgio e Paesi Bassi, si sono coordinati insieme alla Serbia in quello che Europol ha detto essere la task force operativa "Cartello dei Balcani" permettendo lo smantellamento della “principale organizzazione criminale di narcotraffico nei Balcani”.

Grecia, elezioni 2023: domenica 21 maggio è giorno per la Grecia delle elezioni politiche. Per poter governare un partito dovrà ottenere almeno il 46% dei voti in caso contrario si apriranno le trattative per cercare di formare un governo di coalizione. In vista di questo risultato e dunque della necessità di fare delle alleanze non è comunque chiaro come andranno le cose. Syriza, esponente del partito di opposizione di sinistra ha detto che punta a formare una coalizione progressista con i socialisti, che però potrebbe non essere sufficiente.

Tuttavia, anche l’ultima alternativa sembra complicata e nel caso non dovesse realizzarsi si passerà al secondo turno delle elezioni a luglio, dove però verrà applicato un nuovo sistema elettorale. Infatti, Mitsotakis esponente della Nuova Democrazia, governo vigente fino ad adesso, punta a ottenere un secondo mandato, ma secondo molti giornali starebbe già puntando al secondo turno che, con il proporzionale rafforzato, potrebbe dargli più probabilità di poter governare da solo, quest’ultimo ha inoltre annunciato di volere mantenere la linea dura sulla questione migranti e quindi l’estensione del muro costruito lungo tutto il confine che separa la Grecia dalla Turchia entro il 2026.

Francesca Pasqualino



MEDIO ORIENTE E NORD AFRICA (MENA)

Turchia, Erdoğan l’invincibile (?): Il primo turno delle presidenziali e le elezioni parlamentari hanno certificato una grande capacità di resilienza da parte del “Sultano”. Il presidente in carica ha raggiunto il 49.5% dei voti, mentre il candidato unitario dell’opposizione, Kemal Kılıçdaroğlu, si è fermato al 45% circa. Il candidato ultranazionalista, Sinan Oğan, ha ottenuto un discreto 5% e prova a trattare con le opposizioni per un eventuale sostegno a Kılıçdaroğlu. La coalizione di governo mantiene la maggioranza parlamentare, pur perdendo alcuni seggi. L’identity politics ha prevalso sui temi economici. Il candidato delle opposizioni dimostra la propria debolezza nei confronti del più carismatico leader islamista. Il capillare controllo di buona parte dei media ha sicuramente avvantaggiato la coalizione di governo. Inoltre, il vero “veto player” della politica interna risultano essere i nazionalisti di destra che, seppur divisi nei tre schieramenti, raccolgono circa il 25% dei suffragi.

(Michele Magistretti)

Libia, Bashagha viene estromesso: la Camera dei Rappresentanti con sede a Tobruk, in Cirenaica, ha votato per deporre il premier del Governo di stabilità nazionale, Fathi Bashagha. Al suo posto è stato scelto come primo ministro ad interim un ministro dello stesso governo. Questa decisione sembra comportare un graduale rimescolamento degli equilibri politici interni. È probabile ipotizzare un parziale riavvicinamento tra i due poli politici del paese: quello occidentale, facente capo al premier Abdelhamid Dabaiba, e quello orientale che ha come figure apicali il generale Khalifa Haftar e il presidente della Camera dei Rappresentanti Aguila Saleh. Il percorso di ricomposizione delle fratture interne che tormentano il paese nordafricano da una decade rimane comunque lungo e irto di ostacoli.

(Michele Magistretti)

Tunisia, attentato antisemita sull’isola di Jerba. Conta tre morti e otto feriti il bilancio dell’attentato avvenuto sull’isola di Jerba il 9 maggio scorso. Un ex membro delle forze di sicurezza tunisine – noto alle autorità per le sue tendenze islamiste radicali - ha attaccato un gruppo di pellegrini ebrei in visita alla Sinagoga di Ghriba, il più importante luogo sacro ebraico in Africa settentrionale. L’isola di Jerba ha ospitato infatti per secoli una nutrita comunità ebraica sefardita. La stragrande maggioranza della popolazione ebraica ha poi abbandonato la Tunisia dopo il 1948 ed il sorgere del conflitto arabo-israeliano. Già nel 2002 la sinagoga era stata oggetto di un attentato rivendicato da Al-Qaeda che aveva causato 19 morti.

(Francesco Lorenzini)

Michele Magistretti e Francesco Lorenzini




TERRORISMO E SICUREZZA INTERNAZIONALE

Bielorussia, ripristinati i controlli al confine con la Russia. Per la prima volta dopo 28 anni, la Bielorussia ha ripristinato i controlli lungo i 1000 km di frontiera che la separano dalla Russia. Secondo quanto dichiarato dal ministro degli Esteri bielorusso, Sergei Aleinik, i controlli alla frontiera sarebbero funzionali all’entrata in vigore di un accordo stipulato nei mesi scorsi tra Minsk e Mosca, riguardo il riconoscimento reciproco dei visti internazionali: l’accordo prevede che le persone non russe e bielorusse che abbiano il visto di uno dei due Paesi possano entrare liberamente nell’altro. Tuttavia, numerose associazioni per i diritti umani, tra le quali Viasna, ritengono che l’accordo sia un’imposizione del Cremlino mirata a prevenire un nuovo esodo di cittadini russi verso il Paese vicino, nel tentativo di questi ultimi di sottrarsi ad una nuova mobilitazione.

(Davide Shahhosseini)

Lesotho, il governo impone il coprifuoco per contrastare le violenze diffuse. Il ritrovamento del cadavere del giornalista Ralikonelo Joki, rinvenuto martedì scorso con lesioni da arma da fuoco, ha spinto le autorità a ricorrere al coprifuoco – dalle 22 alle 4 del mattino – nel tentativo di contenere il numero di omicidi registrati negli ultimi mesi. Secondo l’ultimo rapporto del World Population Review, il Lesotho è il terzo Paese al mondo con il più alto tasso annuale di omicidi, dopo El Salvador e la Giamaica: si verificano 43,5 omicidi ogni 100mila abitanti. Al fine di contrastare le violenze diffuse sull’intero territorio, lo scorso gennaio il governo è arrivato anche a sospendere il rilascio di nuove licenze per armi da fuoco.

(Davide Shahhosseini)

Davide Shahhosseini e Bianca Franzini



Framing The World è un progetto ideato e creato grazie alla collaborazione di un team di associati di Mondo Internazionale.

Alessandra Tamponi: Asia ed Estremo Oriente

Andrea Ghilardi: Africa Sub-Sahariana

Bianca Franzini: Europa Occidentale e Unione Europea

Davide Shahhosseini: Terrorismo e Sicurezza Internazionale

Francesco Lorenzini: Medio Oriente e Nord Africa, Terrorismo e Sicurezza Internazionale

Francesca Pasqualino: Europa occidentale e Unione Europea, Europa Centro-Orientale e Russia

Francesco Rossi: America Latina

Giulio Ciofini: Africa Sub-Sahariana

Leonardo Aldeghi: Economia e Finanza Internazionale

Lorenzo Franceschetti: Diritti Umani

Lorenzo Graziani: America del Nord

Ludovica Costantini: America Latina

Michele Magistretti: Medio Oriente e Nord Africa

Rocco Salvadori: Asia ed Estremo Oriente

Sara Oldani: Medio Oriente e Nord Africa

Sofia Ena: Europa occidentale e Unione Europea, Diritti Umani



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