Framing The World, Edizione CXV

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  Redazione
  25 settembre 2023
  22 minuti, 29 secondi

Framing The World, Edizione CXV

Nel nuovo numero di Framing ci occupiamo di Unione Europea, con il ritorno del topic dell’allargamento e il nuovo protocollo promosso da Francia e Germania. Inoltre, si parlerà della nuova legge iraniana che impone l’obbligo del velo, e della bocciatura in Brasile del Marco Temporal. Tutto questo e molto altro nel 115° numero di Framing the World!

DIRITTI UMANI

ECONOMIA E FINANZA INTERNAZIONALE

AFRICA SUB SAHARIANA

AMERICA DEL NORD

AMERICA LATINA

ASIA ED ESTREMO ORIENTE

EUROPA OCCIDENTALE E UNIONE EUROPEA

EUROPA ORIENTALE E RUSSIA

MEDIO ORIENTE E NORD AFRICA (MENA)

TERRORISMO E SICUREZZA INTERNAZIONALE




DIRITTI UMANI

Francia, giornalista arrestata per aver indagato sui rapporti militari tra Francia ed Egitto. Il 19 settembre, la giornalista francese Ariane Lavrilleux è stata trattenuta durante la notte e interrogata dalla DGSI, l'agenzia di intelligence nazionale francese, in merito al suo report del 2021 che collegava l'intelligence francese alle uccisioni di civili egiziani. L’inchiesta, pubblicata da Disclose, un sito web di giornalismo investigativo, rivelava che, tra il 2016 e il 2018, le forze egiziane avevano effettuato almeno 19 bombardamenti contro obiettivi civili utilizzando informazioni fornite dalla Francia al Cairo. Lavrilleux aveva anche sostenuto che le autorità francesi, sotto i presidenti François Hollande ed Emmanuel Macron, erano state informate ma avevano ignorato le preoccupazioni. Dopo la pubblicazione del rapporto, il ministero delle forze armate francese ha presentato una denuncia per "violazione dei segreti della difesa nazionale". Il Comitato per la protezione dei giornalisti (CPJ) ha condannato l'arresto di Lavrilleux e ha chiesto la protezione delle fonti confidenziali dei giornalisti nei servizi sulla difesa nazionale.

(Lorenzo Franceschetti)

Iran, parlamento approva legge sull’obbligo del velo. Il 20 settembre, il parlamento dell’Iran ha approvato il “Disegno di legge a sostegno della cultura della castità e del velo”, che aumenta le pene per le donne che non indossano l’hijab. Per entrare in vigore dovrà ottenere l’approvazione finale dal Consiglio dei guardiani della Costituzione, un organo formato da teologi e giuristi vicino agli ultraconservatori. La legge considera la rimozione del velo come “nudità” e prevede multe fra i 4.000 e gli 8.000 euro per le donne che non portano il velo e fino a 10 anni di prigione per chiunque promuova la violazione del codice di abbigliamento "in modo organizzato" o "in cooperazione con governi, media, gruppi o organizzazioni straniere o ostili". Attualmente le pene sono una multa fra 10 centesimi e 10 euro oppure da 10 giorni a due mesi di carcere. Otto esperti indipendenti delle Nazioni Unite in materia di diritti umani hanno sottolineato che il disegno di legge "viola i diritti fondamentali e perpetua una discriminazione sistemica, con l'intenzione di reprimere le donne e le ragazze in una sottomissione totale".

(Lorenzo Franceschetti)



L'Unione Europea Avanza nella Lotta Contro la Violenza sul Lavoro. Il 18 settembre, il Consiglio dell'Unione Europea ha adottato un progetto di decisione che chiede agli Stati membri di ratificare la Convenzione dell'ILO C190 sulla violenza e le molestie sul lavoro. Questo trattato, adottato nel 2019, stabilisce standard globali per prevenire e affrontare la violenza sul posto di lavoro. La Convenzione, già ratificata da sette Stati dell'UE, è cruciale per combattere la violenza di genere in ambito lavorativo. Ora spetta al Parlamento europeo dare il suo consenso per formalizzare questa importante decisione.

(Sofia Ena)

Australia, lo stato del Queensland sospende il Queensland Human Rights Act. Il governo dello stato australiano nord-orientale del Queensland ha sospeso per la seconda volta la legge che proteggeva i minori dalla detenzione nelle carceri per adulti. Il mese scorso il Partito laburista al potere ha promosso una serie di leggi per consentire ai minori di 18 anni di essere detenuti a tempo indeterminato nelle case di guardia della polizia, perché le modifiche alle leggi sulla giustizia giovanile hanno portato alla insufficienza di spazi nei centri di detenzione giovanile. Queste iniziative hanno scioccato il commissario per i diritti umani del Queensland, Scott McDougall, che ha descritto la tutela dei diritti umani in Australia come “molto fragile”, senza leggi applicabili a livello nazionale.

(Sofia Ena)

Sofia Ena e Lorenzo Franceschetti

ECONOMIA INTERNAZIONALE

UK, decisione sorprendente. Dopo 14 rialzi consecutivi, la Bank of England interrompe gli aumenti dei tassi di interesse e li mantiene al 5.25%, sorprendendo analisti e mercati che si davano per certo un aumento di 25 bps e valutavano possibile anche un aumento di 50 punti. La decisione è arrivata con un voto 5 a 4, sintomo, secondo gli analisti, che la BoE è preoccupata più dai rischi per la crescita che per l'inflazione. Quest'ultima, infatti, scesa al +6.7% annuo, seppur elevata in valore assoluto è ormai ai minimi da 18 mesi a oggi, mentre il tasso di crescita, con gli ultimi dati in pubblicazione questa settimana, è previsto in rallentamento a un +0.4% e potrebbe addirittura entrare in recessione tra fine anno e inizio 2024.

Russia, stop alle esportazioni. La Russia, il secondo maggiore esportatore di Diesel, (il primo sono gli USA), ha temporaneamente vietato le esportazioni di carburante nel tentativo di stabilizzare un mercato domestico nel quale i prezzi dei carburanti sono saliti di quasi il 10% da inizio e dove le ripercussioni politiche di questa dinamica preoccupano il Cremlino. Le ripercussioni saranno significative soprattutto in Europa, un mercato dipendente proprio dalle esportazioni russe e dove le scorte di Diesel erano già a livelli bassi. Al momento, esentati dal bando sono le repubbliche ex-sovietiche, le forniture umanitarie e quelle già vendute al momento dell'entrata in vigore. Il decreto non ha una data di scadenza, ma gli analisti di JPMorgan e Citigroup ritengono che potrebbe essere cancellato alla fine del raccolto agricolo (due settimane), quando anche la domanda domestica calerà nettamente.

UE, indagine sugli EV cinesi. L'Unione Europea ha avviato un'indagine sui sussidi cinesi per i veicoli elettrici nel tentativo di scongiurare un'ondata di importazioni a basso costo. La Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha dichiarato mercoledì 20 settembre che il mercato globale è invaso da auto cinesi a basso costo e che il blocco prenderà delle misure difensive. L'anno scorso la quota di veicoli elettrici di marche cinesi nel blocco UE era dell'8% ma, con i modelli cinesi più economici di circa il 20%, si prevede che entro il 2025 controlleranno il 15% del mercato. L'indagine sui veicoli elettrici contro la Cina fa parte di un più ampio sforzo dell'UE per "ridurre il rischio" delle relazioni senza "disaccoppiare" le due economie, che si è già concretizzato in diversi ambiti, tra cui la restrizione delle vendite di semiconduttori di alta gamma e l'implementazione di controlli sulle esportazioni relative al quantum computing e all'intelligenza artificiale.

UE, crescono le vendite di auto. Ad agosto 2023, il mercato automobilistico dell'UE è cresciuto del 21%, raggiungendo le 787.626 unità immatricolate, segnando il tredicesimo mese consecutivo di crescita. Nonostante agosto sia in genere un mese più lento per le vendite di auto, gli aumenti a due cifre indicano che il mercato dell'UE si sta riprendendo dalla carenza di componenti dello scorso anno. Nella maggior parte dei mercati, compresi i tre più importanti, si sono registrati incrementi percentuali a due cifre: Germania (+37,3%), Francia (+24,3%) e Italia (+11,9%). Da gennaio ad agosto 2023, le immatricolazioni di autovetture nuove nell'UE sono cresciute sensibilmente (+17,9%), per un totale di 7,1 milioni di unità. Nonostante questo miglioramento, il mercato è ancora lontano dai livelli pre-COVID di 9 milioni di unità vendute nel 2019.

USA, sciopero dei metalmeccanici. Il sindacato United Auto Workers (UAW) ha lanciato uno sciopero non avendo raggiunto un accordo con General Motors, Ford e Stellantis. Lo sciopero è il primo del suo genere, in quanto l'UAW sciopera contro tutte e tre le più grandi case automobilistiche americane, note come le "Big Three". Attualmente, l'interruzione del lavoro è limitata a tre stabilimenti di assemblaggio, in Missouri per GM, in Ohio per Stellantis e in Michigan per Ford. L'UAW e le Big Three stanno negoziando da quando gli iscritti al sindacato hanno votato per autorizzare lo sciopero alla fine di agosto, ma non sono riusciti a portare a termine la trattativa prima della scadenza. L'UAW chiede salari e benefit più alti, oltre a una settimana lavorativa di 32 ore su quattro giorni ed un aumento dei salari del 40% da attuarsi nell'arco di quattro anni. Prima dello sciopero, Ford e General Motors hanno presentato al sindacato offerte inferiori alle richieste dell'UAW, arrivando a offrire aumenti salariali intorno al 20%. Lo sciopero costa all'economia americana circa 500$ milioni al giorno.

Leonardo Aldeghi




AFRICA SUB SAHARIANA

Mali, Burkina Faso e Niger hanno firmato un’alleanza militare. I regimi militari del Mali, del Burkina Faso e del Niger hanno firmato un'alleanza difensiva, come annunciato dalle delegazioni ministeriali dei tre paesi a Bamako, la capitale del Mali. Questa "Carta Liptako-Gourma" istituisce l'"Alleanza degli Stati del Sahel" (Aes), come dichiarato dal capo della giunta del Mali, Assimi Goita. L'obiettivo è creare una struttura di difesa collettiva e assistenza reciproca. La Carta (art.6) specifica che ogni attacco alla sovranità o all'integrità territoriale di uno o più paesi firmatari verrà considerato un'aggressione agli altri, scatenando un dovere di assistenza e salvataggio da parte di tutte le parti, compreso l'uso della forza armata per ripristinare e garantire la sicurezza nell'area dell'alleanza. Questa alleanza combinerà sforzi militari ed economici tra i tre paesi, ha dichiarato il ministro degli Esteri del Mali, Abdoulaye Diop. Il loro obiettivo principale è combattere il terrorismo in queste nazioni.

Nigeria: rapite 30 persone dopo un’incursione in università. A Zamfara, nel nord-ovest della Nigeria, almeno 30 individui, tra cui 24 studentesse, sono stati rapiti da un gruppo armato in un'università. Gli aggressori hanno assaltato il villaggio di Sabon Gida vicino all'università federale fuori dalla capitale dello stato, Gusau. Hanno fatto irruzione in tre ostelli femminili e hanno preso gli occupanti. Questo incidente segna il primo rapimento di massa in un college da quando il presidente Bola Ahmed Tinubu ha assunto l'incarico. I banditi sono entrati nel villaggio, hanno fatto irruzione negli ostelli rompendo le finestre e hanno rapito almeno 24 studentesse e due maschi, uno dei quali è un membro del personale universitario. Gli aggressori hanno anche rapito nove saldatori da un nuovo edificio nel campus universitario. I soldati si sono scontrati a fuoco con gli assalitori, ma i rapitori sono riusciti a fuggire con gli ostaggi.

Somalia: camion bomba ha ucciso almeno 10 persone. Un camion carico di esplosivi è esploso in un posto di blocco a Beledweyne, una città nel centro della Somalia, sabato scorso. Questo ha causato la morte di almeno 10 persone e gravi danni alle strutture circostanti. Anche se non sono stati identificati i responsabili, si sospetta che il gruppo islamista al Shabaab, noto per i frequenti attacchi in Somalia, sia coinvolto. La polizia ha riferito che tra le vittime ci sono soldati, civili e cinque agenti di polizia che hanno cercato senza successo di impedire al camion di raggiungere il posto di blocco. L'esplosione ha devastato gli edifici vicini, i negozi e il posto di blocco stesso. Halima Nur, un testimone, è molto preoccupata perché non riesce a trovare sua nipote che si trovava in un negozio vicino al luogo dell'esplosione. Al Shabaab, che è in conflitto con il governo centrale della Somalia da oltre dieci anni, cerca di imporre la sua versione della rigida legge islamica sharia nel paese.

Giulio Ciofini



AMERICA DEL NORD

Canada, Trudeau accusa il governo indiano. Delle fonti del governo canadese hanno informato in via anonima la CBC, Canadian Broadcasting Corporation, che i servizi di intelligence del Paese hanno raccolto prove che dimostrano la partecipazione del governo indiano nell'uccisione del leader sikh canadese Hardeep Singh Nijjar, avvenuta il 18 giugno in una cittadina vicino a Vancouver. A seguito di queste indiscrezioni, il primo ministro canadese Justin Trudeau, durante un intervento al parlamento canadese, ha accusato il governo indiano di aver organizzato l'assassinio. Il governo di Narendra Modi ha subito reagito escludendo Trudeau dalla lista degli incontri da organizzare durante l'Assemblea Generale ONU, oltre ad aver sospeso i visti verso i cittadini canadesi, mentre il governo di Trudeau ha risposto sospendendo i negoziati sugli accordi commerciali con l'India.

Stati Uniti d’America, si “sgonfia” il caso del pallone spia. La vicenda del "pallone spia cinese", che tanto aveva scandalizzato l'opinione pubblica americana e che aveva addirittura causato l'annullamento del Segretario di Stato Antony Blinken in Cina, giunge dopo sette mesi a un termine inaspettato: il pallone non stava inviando, né tantomeno registrando, alcun dato. La notizia è stata data dal Generale Mark Milley alla "CBS News Sunday Morning", che ha inoltre considerato la possibilità che l'oggetto volante fosse arrivato sopra il territorio americano per puro caso. In ogni caso, l'incidente diplomatico ha avuto un grande impatto: secondo la CNN, pare che il governo cinese abbia momentaneamente sospeso il programma di sorveglianza dei palloni aerei a seguito dell'avvenimento, come confermato dal portavoce dell'ambasciata cinese Liu Pengyu, il quale ha dichiarato come l'episodio di febbraio sia stato "inaspettato" e "isolato".

AMERICA LATINA

Brasile, la Corte Suprema boccia il Marco Temporal. È del 22 settembre la notizia che la Corte Suprema brasiliana ha deciso di proteggere i diritti delle popolazioni originarie e votare contro il Marco Temporal. Questa norma prevedeva che i popoli indigeni non avessero diritto all’assegnazione del territorio sui quali non erano presenti nel 1988, anno della ratifica della Costituzione. In questo modo, numerose tribù native che nel 1988 vennero allontanate con la forza dai territori da loro abitati fino a quel momento, non avrebbero avuto alcun diritto di rivendicarne la “proprietà”. Questo veniva considerato il più grande attacco ai diritti indigeni e anche il Presidente Lula si è opposto alla misura.

(Ludovica Costantini)

Venezuela, le forze dell’ordine riprendono il controllo di un carcere gestito dai detenuti. Nella giornata di mercoledì 20 il governo ha ordinato un’operazione di sgombero del centro penitenziario di Tocoron finito nelle mani di uno dei gruppi criminali più potenti del Paese, il “Tren de Aragua”. Spodestate le autorità carcerarie, per anni i narcos hanno vissuto con le proprie famiglie all’interno dell’istituto, adibendolo a quartier generale dell’organizzazione. Il gruppo è noto nella regione per attività illecite quali spaccio di stupefacenti, prostituzione, tratta di esseri umani, estorsione ed estrazione illegale dell’oro. Al loro ingresso nel carcere, gli uomini della “Guardia Nazionale Bolivariana” hanno scoperto che la gang aveva realizzato sale da gioco, una piscina, un ristorante, una discoteca e persino uno zoo. Il Presidente Nicolas Maduro si è detto soddisfatto del successo dell’intervento e ha dato il via all’operazione di cattura dei criminali che sono riusciti a mettersi in fuga.

(Alessandro Dowlatshah)

Messico, presunto ritrovamento di corpi extraterrestri. In occasione di un’udienza alla Camera dei Deputati a Città del Messico, mercoledì 13 settembre il giornalista Jaime Maussan ha mostrato all’assemblea due esemplari di “non umani”, rinvenuti sei anni fa nella zona delle Linee di Nazca, in Perù. Secondo Maussan, che è noto nel Paese per le sue teorie pseudoscientifiche, questi reperti millenari rappresenterebbero la prova che non siamo soli nell’universo. Non è la prima volta, tuttavia, che il giornalista porta testimonianze di esistenze aliene: in anni recenti si era già reso protagonista di un’analoga rivelazione, poi smascherata dalle autorità scientifiche che avevano scoperto si trattasse di membra umane mummificate. Quello di Maussan, diversamente da quanto si possa pensare, non è un caso isolato, ma si accoda alle dichiarazioni di David Grush, un ex funzionario dei servizi d’intelligence statunitensi, che a fine luglio aveva accusato il governo di tenere nascosti relitti di UFO.

Alessandro Dowlatshahi e Ludovica Costantini


ASIA ED ESTREMO ORIENTE

Cina, Hangzhou ospita gli Asian Games per il 2023. Dal 23 Settembre all’8 di Ottobre si svolgerà Hangzhou la XIX edizione dei Giochi Asiatici. L’evento sportivo di cadenza quadriennale si è svolto per la prima nel 1951 e, raccogliendo gli atleti migliori del continente, è diventato uno degli eventi sportivi più importanti di tutta l’Asia, superando per numero di atleti partecipanti pure i Giochi Olimpici. La diciannovesima edizione promette tuttavia di essere particolarmente grandiosa. Ad Hangzhou sono infatti attesi quasi 12.500 atleti – il numero più alto di qualsiasi altra edizione – provenienti da 45 paesi che si sfideranno in oltre 40 discipline.


Corea del Sud, leader dell'opposizione ricoverato in ospedale dopo uno sciopero della fame. Lunedì 18 Settembre Lee Jae-Myung, leader del Partito Democratico coreano e principale leader dell'opposizione è stato ricoverato in ospedale. Il ricovero avviene a seguito di molti giorni di sciopero della fame, iniziato il 31 Agosto, per protestare contro le politiche del governo. Tra le ragioni della protesta figurano secondo il leader del partito democratico la cattiva gestione economica del governo, le minacce alla libertà dei media e la mancata opposizione al rilascio delle acque reflue di Fukushima. Lee è inoltre oggetto una serie di indagini penali che lo vedrebbero coinvolto in un caso di corruzione, tra il 2019 e il 2020 l’uomo avrebbe infatti trasferito illegalmente 8 milioni di dollari alla Corea del Nord, con lo scopo di aprire la strada per un programma di scambio economico tra la provincia di Gyeonggi, dove Lee era all’epoca governatore, e il Nord.


Alessandra Tamponi


EUROPA OCCIDENTALE E UNIONE EUROPEA

UE, fondi deviati per il controllo delle frontiere in africa: accusa di Oxfam. La più grande confederazione globale di organizzazioni impegnate nella lotta alla povertà, ha sollevato gravi preoccupazioni riguardo all'uso dei fondi dell'Unione Europea. Secondo un recente rapporto, ben 667 milioni di euro provenienti dal budget del "Neighbourhood, Development, and International Cooperation Instrument" sono stati destinati a iniziative che "mettono a rischio i diritti umani dei migranti". La critica principale di Oxfam è diretta verso la gestione del budget dell'NDICI-Global Europe, che ammonta a 79,5 miliardi di euro per il periodo 2021-2027. L'NDICI è considerato lo strumento chiave per contribuire all'eradicazione della povertà e promuovere lo sviluppo sostenibile, la prosperità, la pace e la stabilità. Tuttavia, secondo l'indagine di Oxfam, una parte significativa di questi fondi, pari a 667 milioni di euro, è stata utilizzata per progetti non correlati alla cooperazione e allo sviluppo, soprattutto in paesi dove si registrano sistematiche violazioni dei diritti umani. Il rapporto di Oxfam sembra evidenziare che la Commissione Europea stia impiegando in modo inadeguato le risorse destinate agli aiuti umanitari, esternalizzando il controllo delle frontiere dell'UE verso i paesi di origine e di transito dei flussi migratori.

(Sofia Ena)

Brexit: il leader laburista starmer punta a espandere l'accordo con l'UE. In una recente intervista al Financial Times, il leader laburista Keir Starmer ha proposto un possibile cambiamento nel panorama post-Brexit nel caso in cui il suo partito torni a governare Downing Street. Starmer ha definito l'accordo commerciale e di cooperazione tra il Regno Unito e l'UE, firmato con difficoltà il 30 dicembre 2020 dall'allora primo ministro Boris Johnson, come "troppo limitato" e in necessità di essere rinegoziato. Questo impegno giunge in vista delle elezioni previste per la fine del 2024, dove Starmer attualmente è in testa nei sondaggi, con un vantaggio di circa 20 punti percentuali rispetto all'attuale primo ministro Rishi Sunak e al suo Partito Conservatore. Il leader moderato ha assicurato che non ci sono piani per un ritorno nell'UE o nel mercato unico europeo. Tuttavia, ritiene che "possiamo ottenere un accordo commerciale migliore perché quello firmato da Boris Johnson è dannoso e limitante", promettendo che sarà "una priorità una volta al governo."

(Sofia Ena)

Corte di Giustizia dell'UE, bocciati i respingimenti alle frontiere interne in Francia. Con una sentenza dopo il ricorso di alcune associazioni umanitarie francesi, la Corte di Giustizia dell'Unione Europea ha bocciato i respingimenti dei migranti da parte della Francia alle frontiere interne, dichiarando che la Direttiva UE sui rimpatri va sempre applicata, anche in caso di nuovi o ripristinati controlli alle frontiere interne. La Corte ha inoltre fatto notare che i migranti irregolari devono poter "beneficiare di un certo termine per lasciare volontariamente il territorio". “L'allontanamento forzato avviene solo in ultima istanza".
Nel frattempo, con l'aumento degli sbarchi e l'avvicinarsi delle elezioni europee, si sono riaccesi gli scontri tra i paesi europei sulla questione migratoria e l'Alto rappresentante UE per la politica estera Josep Borrell ha dichiarato che la migrazione potrebbe essere "una forza dissolvente per l'Unione Europea".

(Bianca Franzini)

UE, riprendere l'allargamento dell'Unione. Durante il suo discorso sullo stato dell'Unione del 13 settembre al Parlamento Europeo di Strasburgo, la Presidente della Commissione Ursula von der Leyen ha invitato a riprendere in considerazione il tema dell'allargamento dell'Unione. L'ultimo allargamento risale all'adesione della Croazia nel 2013. Il dibattito tra i paesi europei in merito all'allargamento si era riacceso in seguito all'invasione russa dell'Ucraina.
Ursula von der Leyen si è detta favorevole all'ingresso dell'Ucraina che, insieme alla Moldova aveva ricevuto nel 2022 lo status di paese candidato; inoltre, la Presidente della Commissione ha annunciato di essere d'accordo ad un'eventuale modifica dei trattati per facilitare la crescita dell'Unione.
Quello dell'allargamento sarà un tema centrale al vertice della Comunità Politica Europea del 5 ottobre e al Consiglio Europeo di dicembre.

(Bianca Franzini)

UE, Francia e Germania presentano un nuovo progetto di riforma dell’Unione: Germania e Francia hanno proposto una riforma dell'Unione Europea (UE) in concomitanza con l'allargamento a nuovi paesi, come Ucraina, Moldavia e Balcani occidentali. La proposta suggerisce riforme nelle istituzioni, nei trattati e nel bilancio comunitario. Si parla di regole più severe sullo Stato di diritto, nuove procedure di voto al Consiglio europeo e un bilancio dell'UE più ampio. La Commissione europea continuerà a sostenere l'Ucraina con assistenza militare. Il documento propone un concetto di "integrazione graduale" per i paesi candidati all'UE. Si suggerisce anche la creazione di un blocco a più livelli con una cerchia interna di paesi inclini a maggiore integrazione. Inoltre, si ipotizza un potenziale "trattato di riforma supplementare" per consentire riforme dei trattati senza l'appoggio unanime dei 27 Stati membri. Si raccomanda un aumento delle votazioni a maggioranza e modifiche alla soglia di maggioranza qualificata. Il Parlamento europeo dovrebbe essere limitato a 751 seggi e le elezioni europee dovrebbero essere coerenti tra gli Stati membri, con una possibile riduzione del numero dei Commissari.

(Francesca Pasqualino)



Bianca Franzini, Sofia Ena e Francesca Pasqualino

EUROPA CENTRO-ORIENTALE E RUSSIA

Kosovo vs. Serbia, l’UE spinge per l’accordo di normalizzazione: L'Unione europea (UE) ha messo a dura prova le relazioni tra Kosovo e Serbia a causa del suo approccio inefficace nell'affrontare le tensioni. Il capo di Stato dell'UE, Josep Borrell, ha criticato la mancanza di progressi durante un incontro tra il primo ministro del Kosovo Albin Kurti e il presidente serbo Aleksandar Vucic. Borrell ha inoltre esortato il Kosovo a organizzare elezioni locali per ridurre le tensioni e ha invitato l'etnia serba a partecipare al processo elettorale. Ha sottolineato che le recenti azioni del Kosovo sono contrarie allo stato di diritto e ha suggerito che l'UE potrebbe revocare le sanzioni in caso di progressi. L'accordo tra Kurti e Vucic prevede il riconoscimento del Kosovo come Stato indipendente, ma le tensioni tra le due parti persistono. La presenza della NATO nel nord del Kosovo ha acuito le tensioni. Il dialogo guidato dall'UE mira a normalizzare le relazioni tra Belgrado e Pristina, ma la Serbia non ha riconosciuto il Kosovo come Paese indipendente.

Polonia, stop all’invio di armi all'Ucraina a causa della disputa sui cereali: La Polonia ha interrotto l'invio di armi all'Ucraina a causa di una disputa commerciale sui cereali. La sovrabbondanza di cereali ucraini sul mercato polacco ha danneggiato gli agricoltori locali e ha portato alla decisione di Varsavia di vietare le importazioni di cereali dall'Ucraina. Questa mossa ha scatenato tensioni e ha portato l'Ucraina, insieme a Ungheria e Slovacchia, a denunciare la Polonia presso l'Organizzazione Mondiale del Commercio. La Commissione europea ha deciso di non estendere il divieto di importazione oltre il 15 settembre, causando malcontento in Polonia. Tuttavia, la Polonia ha annunciato che continuerà a onorare le forniture di armi già promesse all'Ucraina. Nonostante la rottura tra Varsavia e Kiev, l'UE continua a sostenere l'Ucraina con assistenza militare, mentre le relazioni tra Polonia e Ucraina potrebbero richiedere tempo per essere ripristinate.

Francesca Pasqualino



MEDIO ORIENTE E NORD AFRICA (MENA)

Libia, la tragedia di Derna: il ciclone Daniel si è abbattuto sul paese provocando morte e distruzione nella città di Derna, situata sulla costa della Cirenaica, la regione orientale della Libia. Anche a causa della mancata manutenzione, la diga a monte della città ha ceduto provocando più di diecimila morti e decine di migliaia di sfollati. Questo ha provocato anche un’ondata di indignazione nella regione e non sono mancate molteplici manifestazioni di dissenso e critica aperta ai vertici e alla classe politica locale, tra cui il ramo legislativo della Camera dei rappresentanti con sede a Tobruk. Pur promuovendo formalmente la cooperazione per la gestione degli aiuti, vi è il rischio che gli establishment politici dell’est e dell’ovest possano provare a sfruttare questa nuova tragedia per rimandare nuovamente le elezioni sine die.



Michele Magistretti


TERRORISMO E SICUREZZA INTERNAZIONALE

Brasile, accuse per tentato golpe nei confronti di Bolsonaro. Secondo quanto riportato dai due quotidiani brasiliani O Globo e UOL, il colonnello Mauro Cid avrebbe accusato l'ex presidente Jair Bolsonaro di aver pianificato, all’indomani della vittoria di Lula alle urne, un vero e proprio colpo di stato. Secondo la testimonianza di Cid, il golpe avrebbe ricevuto il sostegno del capo della Marina, Almir Garnier, mentre l’Esercito si sarebbe opposto al piano. Bolsonaro ha negato le accuse attraverso le parole dei suoi legali.

Regno Unito, 5 persone sospettate di spionaggio. La procura della Corona britannica ha dato il via all'incriminazione di cinque cittadini bulgari sospettati di spionaggio per conto della Russia. L'attività di spionaggio si sarebbe svolta sia nel Regno Unito che in altri paesi europei, nel periodo compreso tra il 30 agosto 2020 e l'8 febbraio 2023. Le persone coinvolte includono tre uomini e due donne, con età comprese tra i 29 e i 45 anni. Sono accusati di aver cospirato per raccogliere informazioni da trasmettere alla Russia. Questa decisione è stata basata su un'indagine condotta dalla polizia inglese. Tre dei cinque individui coinvolti, Orlin Roussev, Biser Dzhambazov e Katrin Ivanova, erano stati già incriminati lo scorso febbraio per il possesso di documenti d'identità falsi.

Davide Shahhosseini




Framing The World è un progetto ideato e creato grazie alla collaborazione di un team di associati di Mondo Internazionale.

Alessandra Tamponi: Asia ed Estremo Oriente

Andrea Ghilardi: Africa Sub-Sahariana

Bianca Franzini: Europa Occidentale e Unione Europea

Davide Shahhosseini: Terrorismo e Sicurezza Internazionale

Francesco Lorenzini: Medio Oriente e Nord Africa, Terrorismo e Sicurezza Internazionale

Francesca Pasqualino: Europa occidentale e Unione Europea, Europa Centro-Orientale e Russia

Giulio Ciofini: Africa Sub-Sahariana

Leonardo Aldeghi: Economia e Finanza Internazionale

Lorenzo Franceschetti: Diritti Umani

Lorenzo Graziani: America del Nord

Ludovica Costantini: America Latina

Michele Magistretti: Medio Oriente e Nord Africa

Rocco Salvadori: Asia ed Estremo Oriente

Sara Oldani: Medio Oriente e Nord Africa

Sofia Ena: Europa occidentale e Unione Europea, Diritti Umani



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