Framing The World, Edizione CXVI

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  Redazione
  09 ottobre 2023
  20 minuti, 49 secondi

Framing The World, Edizione CXVI

Nel nuovo numero di Framing descriviamo l’escalation di ostilità tra Hamas, che governa la Striscia di Gaza, e lo Stato di Israele. Guardando al continente africano, invece, analizziamo i nuovi scontri in Mali tra l’esercito e i gruppi separatisti dell’Azawad. Sul fronte europeo, invece, riportiamo la riunione del Consiglio Affari Esteri dell’Ue a Kiev circa i nuovi sviluppi del sostegno europeo all’Ucraina. Tutto questo e molto altro nel 116° numero di Framing the World!



DIRITTI UMANI

ECONOMIA E FINANZA INTERNAZIONALE

AFRICA SUB SAHARIANA

AMERICA DEL NORD

AMERICA LATINA

ASIA ED ESTREMO ORIENTE

EUROPA OCCIDENTALE E UNIONE EUROPEA

EUROPA ORIENTALE E RUSSIA

MEDIO ORIENTE E NORD AFRICA (MENA)

TERRORISMO E SICUREZZA INTERNAZIONALE




DIRITTI UMANI

Israele, Khaled El Quasi scarcerato ma non libero. Il 1 ottobre, il tribunale israeliano di Rishon LeTzion, ha stabilito la scarcerazione di Khaled El Qaisi, studente italo-palestinese di 27 anni. Tuttavia, gli è stato imposto di risiedere per sette giorni nel Paese e di consegnare il passaporto alle autorità. El Quasi, che attualmente si trova a casa di parenti a Betlemme, era stato arrestato da Israele lo scorso 31 agosto e detenuto per un mese senza accuse né processo. L’8 ottobre, El Quasi dovrà presentarsi per la sesta volta davanti ai giudici con la speranza che possa finalmente far rientro in Italia. Il fatto di avere una doppia cittadinanza gli ha evitato di essere processato da un tribunale militare, come succede di solito ai palestinesi arrestati per ragioni di sicurezza.

(Lorenzo Franceschetti)

Premio Nobel per la Pace 2023 all’attivista iraniana attualmente in carcere. Il Premio Nobel per la Pace 2023 è stato assegnato all'attivista iraniana Narges Mohammadi, vice presidente del Centro per la difesa dei Diritti Umani, imprigionata in Iran dal 2016. Il premio è stato conferito per la sua lotta contro l'oppressione delle donne in Iran e per la promozione dei diritti umani. Il comitato Nobel ha sottolineato il coraggio di Mohammadi, che è stata arrestata e condannata numerose volte, accumulando una pena di 31 anni di carcere e 154 frustate. La famiglia di Mohammadi, l'ONU e leader internazionali hanno accolto la notizia con gioia, mentre il fratello dell'attivista esprime preoccupazione per il suo futuro in prigione e spera che il premio contribuisca a rendere l'Iran un posto più sicuro per gli attivisti.

(Lorenzo Franceschetti)

Tunisia, Appello alla Corte Penale Internazionale per Indagare su Violazioni dei Diritti Umani. I figli di quattro esponenti dell'opposizione detenuti in Tunisia hanno chiesto alla Corte Penale Internazionale (CPI) di avviare un'indagine sulle presunte violazioni dei diritti umani e la persecuzione politica da parte del governo del presidente Kaïs Saïed. La denuncia, inviata all'Aia, accusa il governo di abusi contro oppositori politici, migranti, giudici, sindacati, giornalisti e la società civile. Con almeno 41 dissidenti arrestati recentemente, questo appello solleva seri dubbi sulla situazione dei diritti umani in un paese che un tempo era considerato una democrazia emersa dalla Primavera Araba.

(Sofia Ena)



Sofia Ena e Lorenzo Franceschetti



ECONOMIA INTERNAZIONALE

UE, inflazione ancora in calo. L'inflazione nell'Eurozona è scesa a settembre dal 5,2% al 4,3%, risultando inferiore alle previsioni e scendendo ai minimi da ottobre 2021. Ciò è dovuto principalmente alla diminuzione del costo dell'energia, ma anche l'inflazione core - che non tiene conto della volatilità dei costi energetici e alimentari - è scesa più del previsto. L'inflazione sembra certamente in discesa, ma non in tutta la regione: se i prezzi della Germania si sono notevolmente indeboliti, in Spagna l'inflazione è rimbalzata sopra il 3%. Per gli investitori è auspicabile che gli ultimi dati incoraggino la Banca Centrale Europea (BCE) a interrompere la sua lunga serie di rialzi dei tassi d'interesse in occasione della riunione di fine mese. Nonostante l'inflazione stia andando nella giusta direzione, è ancora più che doppia rispetto all'obiettivo del 2% fissato dalla BCE e pertanto la banca centrale potrebbe dover rimanere "aggressiva" nelle sue decisioni di politica monetaria.

USA, nuova sorpresa. Gli Stati Uniti hanno aggiunto 336.000 nuovi posti di lavoro a settembre, molto più dei 170.000 attesi e anche al di sopra del dato rivisto di agosto di 227.000, riaccendendo il declino dei titoli obbligazionari che ha travolto i mercati globali nelle ultime due settimane (i rendimenti sono ora ai massimi da 16 anni) e alimentando le ansie degli investitori sul fatto che i tassi di interesse rimarranno più alti ancora a lungo. I dati hanno anche mostrato un tasso di disoccupazione del 3,8%, in linea con agosto e leggermente superiore alle aspettative del 3,7%. La retribuzione oraria media è aumentata dello 0,2% mensile, come ad agosto ma inferiore alle previsioni di un +0,3%. Su queste basi la Fed si riunirà a fine mese per valutare se la sua missione di contenimento dell'inflazione sta avendo successo o se i tassi, già ai massimi da 22 anni, dovranno aumentare ulteriormente.

Petrolio, crollano i prezzi. Il recente rally del greggio - che aveva portato il benchmark statunitense al di sopra dei $95 al barile a fine settembre grazie alla robusta domanda globale e alla decisione dell'Arabia Saudita e della Russia di estendere i tagli alla produzione - ha alimentato le speculazioni sul fatto che il prezzo avrebbe presto superato di nuovo il livello di $100 e le previsioni che si stava dirigendo verso i $150. La situazione non è durata a lungo e gli investitori sono rimasti sorpresi nel vedere il Brent, il benchmark globale, scendere di $5,11 al barile, pari al 5,6%, a $85,81 al barile, in un solo giorno (il calo più grande dall'agosto 2022). Il WTI è egualmente sceso del 5,6% a $84,22, e del 13,5% in soli sei giorni. Secondo gli analisti, l'aumento dei tassi di interesse può ridurre le prospettive di crescita nel breve periodo e impattare negativamente sulla domanda di petrolio, come già visibile dall'aumento delle scorte di benzina negli USA per 6,5 milioni di barili nell'ultima settimana.

Londra-Parigi, controsorpasso? Meno di un anno dopo aver perso lo scettro di mercato azionario più grande d'Europa a vantaggio di Parigi, Londra è sul punto di riconquistarlo. Secondo Bloomberg, la capitalizzazione di mercato combinata dei listini britannici è pari a $2,90 trilioni, contro i $2,93 trilioni di Parigi. Due sono i fattori favorevoli a Londra. In primo luogo, il mercato britannico è fortemente ponderato sui titoli energetici, che hanno approfittato del rally del 30% del petrolio negli ultimi tre mesi. In secondo luogo, l'inflazione si sta raffreddando, il che potrebbe consentire alla Bank of England di terminare il ciclo di inasprimento della politica monetaria durato 22 mesi, cosa che a sua volta indebolirebbe la sterlina rispetto al dollaro, un vantaggio per un indice ricco di titoli di esportatori. Questo quadro contrasta con Parigi, che è sotto pressione a causa del rallentamento economico della Cina. LVMH, L'Oreal, Hermes International e Kering rappresentano quasi un quinto dell'indice CAC 40 e hanno guidato il rally di inizio anno ma sono ora scesi dai massimi a causa del rallentamento della domanda di beni di lusso sia in Cina che in Europa.



Leonardo Aldeghi




AFRICA SUB SAHARIANA

Zimbabwe: l’epidemia di colera costringe il governo a misure restrittive. Con oltre 100 morti sospetti e più di 5.000 casi potenziali dall'inizio del mese scorso lo Zimbabwe sta affrontando l’epidemia di colera con difficoltà. In risposta, il governo ha attuato misure per contenere la diffusione, inclusi limiti alle riunioni nelle regioni colpite. Il Ministero della Salute ha confermato 30 morti per colera e 905 casi, con ulteriori 4.609 casi sospetti. La malattia è diffusa nei sovraffollati campi profughi dello Zimbabwe, caratterizzati da cattive condizioni igieniche, alti tassi di malnutrizione e frequenti spostamenti di popolazione con la Somalia. Dei 33 paesi colpiti dall'attuale epidemia di polio, 22 sono nelle regioni africane monitorate dall'OMS. L'epicentro dell'epidemia è Buhera, un distretto del sud-est, ma i casi si sono diffusi in 41 distretti, compresa la capitale, Harare.

Nigeria: il presidente Tinubu annuncia le nuove misure contro l’inflazione. Il presidente nigeriano Bola Ahmed Tinubu ha annunciato un aumento temporaneo del salario minimo per i lavoratori meno pagati e un trasporto pubblico più economico per compensare l'impatto delle sue recenti riforme economiche. Solo due giorni fa, i due principali sindacati del paese avevano pianificato uno sciopero "illimitato" per protestare contro l'aumento dei costi di vita, soprattutto dei trasporti. I prezzi sono aumentati dopo che Tinubu ha eliminato i vecchi sussidi ai carburanti e liberalizzato il naira, la valuta nazionale, provocando una significativa svalutazione. Mentre gli investitori hanno elogiato i cambiamenti, i nigeriani si sono confrontati con prezzi del carburante triplicati e un'alta inflazione, che è salita al 25%. "Le riforme possono essere dolorose, ma sono ciò che la grandezza e il futuro richiedono", ha detto il presidente nel 63º anniversario dell'indipendenza del paese.

Mali: Nuovi scontri sono scoppiati tra l'esercito e gruppi armati. A Bamba, nel nord del Mali, una città di cui i ribelli separatisti affermano di aver preso il controllo, l'esercito ha segnalato "combattimenti intensi" contro "terroristi" nelle prime ore sui social media. Questo messaggio è stato pubblicato per conto del Quadro Strategico Permanente, effettivamente dominato dalla Coordinazione dei Movimenti dell'Azawad (CMA), un'alleanza guidata da gruppi separatisti tuareg. Entrambe le parti non hanno fornito ulteriori dettagli. Le forze armate erano state precedentemente prese di mira il 7 settembre a Bamba dal Gruppo di Sostegno all'Islam e ai Musulmani (GSIM o JNIM in arabo), affiliato ad Al Qaeda. Dal finire di agosto, il nord del Mali ha assistito a un aumento dei combattenti ribelli e degli attacchi jihadisti, coincidendo con il ritiro della missione dell'ONU, causato dal colpo di stato del 2020.

Sud Sudan: incontro tra Putin e il leader Salva Kiir per discutere legami più stretti sull’energia. Il presidente del Sud Sudan, Salva Kiir, ha incontrato il presidente russo Vladimir Putin a Mosca per discutere dell'ampliamento delle loro relazioni bilaterali, nei settori dell'energia, del commercio e del petrolio. I due leader hanno anche affrontato questioni politiche e di sicurezza nel Sud Sudan, vicino alle sue prime elezioni presidenziali nel dicembre 2024. Putin ha sottolineato il ruolo delle aziende russe nello sviluppo di raffinerie di petrolio nel Sud Sudan. Questo incontro avviene mentre le potenze globali cercano il sostegno delle nazioni africane riguardo all'invasione russa dell'Ucraina. Il Sud Sudan cerca la rimozione degli embarghi sulle armi, e la Russia, membro del Consiglio di Sicurezza dell'ONU, potrebbe assistere. Kiir ha sottolineato l'importanza di alleati forti come la Russia per il progresso del Sud Sudan.

Giulio Ciofini



AMERICA DEL NORD

Stati Uniti: L’FBI mette in guardia contro l’India. A seguito del brutale assassinio che ha coinvolto il rappresentante Sikh Hardeep Singh Nijjar in Canada questo giugno, l'FBI ha messo in guardia dal pericolo alcuni cittadini americani, a loro volta figure importanti per la comunità Sikh. L'accusa mossa dal primo ministro canadese verso il governo indiano è stata infatti sostenuta anche dai servizi segreti americani, che subito hanno deciso di agire a protezione dei propri cittadini. L'FBI, secondo il principio del "duty of warn", è di fatto obbligata ad avvisare i cittadini americani qualora questi ultimi si trovino in pericolo di vita. Per questo motivo Pritpal Singh, coordinatore dell'American Sikh Caucus Committee, ha confermato al Guardian di essere stato contattato e ha descritto l'azione del governo indiano come un atto di "repressione transnazionale". Successivamente i servizi segreti americani hanno contattato anche il giornalista con sede a New York Amarjit Singh, che ha dichiarato di aver deciso di rendere pubblica la sua situazione solo dopo le accuse mosse da Trudeau.

Stati Uniti: l’Azerbaijan preoccupa Stati Uniti e Russia. Alcuni giorni prima dell'offensiva militare dell'Azerbaijan contro l'etnia armena, ufficiali degli Stati Uniti e dell'Unione Europea si sono incontrati con le controparti russe in Turchia per cercare di risolvere la crisi del Nagorno-Karabakh. L'incontro è avvenuto il 17 settembre a Istanbul con l'intento di convincere l'Azerbaijan a dare il permesso agli aiuti umanitari di raggiungere l'area. Per quanto non siano state rilasciate dichiarazioni ufficiali su questo incontro, raro contatto tra Mosca e Washington su questioni di sicurezza internazionale da dopo l'inizio della guerra, un anonimo ufficiale americano ha confermato l'importanza di comunicare direttamente con il Cremlino in quanto il governo russo mantiene una forte influenza in detta area geografica.

Lorenzo Graziani



AMERICA LATINA

Argentina, Milei in testa ai sondaggi per le presidenziali del 22 ottobre. In vista del primo turno delle elezioni per eleggere il Presidente in Argentina, il candidato di estrema destra Javier Milei sta riscuotendo un discreto successo nella popolazione e molte previsioni lo danno come favorito. In un Paese vessato dalla crisi economica e stanco di governi incapaci, la fiducia nei confronti del leader del partito “La libertà avanza” si aggira attorno al 35%. Le promesse di combattere la criminalità organizzata e di riassestare i conti pubblici potrebbero aver giocato a suo favore a livello di gradimento popolare; il divieto all’aborto e l’opposizione all’educazione sessuale nelle scuole hanno intercettato la sensibilità dell’elettorale conservatore.


Cile, proseguono i lavori per la nuova Costituzione. Nella giornata di mercoledì 4 ottobre il Consiglio costituzionale ha approvato una bozza del testo della nuova Costituzione cilena. Prima del referendum popolare di dicembre, il testo sarà sottoposto a ulteriori modifiche e correzioni. Secondo gli esperti, la nuova versione avrà un impianto fortemente conservatore e si porrà tutto sommato in continuità con la precedente, emanata dal dittatore Augusto Pinochet nel 1980. Nel Paese si discute di una riforma della Costituzione da alcuni anni: l’attuale esecutivo guidato dal leader progressista Gabriel Boric ne ha promosso la riscrittura, ma lo scorso settembre il testo definitivo non ha passato il vaglio del consenso popolare e il progetto è naufragato. Ora la commissione pende per composizione a destra e c’è il rischio che la nuova Costituzione contenga norme quali la riduzione del diritto di sciopero e la limitazione del diritto all’aborto.


Alessandro Dowlatshahi


ASIA ED ESTREMO ORIENTE

Pakistan, Minaccia di Espulsione per i Rifugiati Afghan non Registrati. Il 3 ottobre 2023, il ministro dell'Interno del Pakistan, Sarfraz Bugti, ha introdotto un pacchetto di misure severe mirate ai "migranti irregolari", tra cui numerosi cittadini afgani. Questa decisione ha colpito particolarmente coloro che non sono in possesso dei documenti di registrazione necessari per il loro soggiorno legale nel paese. Secondo le stime dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Acnur), in Pakistan risiedono oltre 3,7 milioni di afgani, ma soltanto 1,4 milioni di loro risultano registrati.

Sofia Ena


EUROPA OCCIDENTALE E UNIONE EUROPEA

UE, riunione del Consiglio Affari Esteri dell’UE a Kiev. Nel corso dei primi giorni di ottobre, i Ministri degli Esteri degli Stati membri dell'Unione Europea, insieme all'Alto Rappresentante Josep Borrell, si sono riuniti a Kiev per una riunione senza precedenti al di fuori dei confini comunitari. In una riunione informale, Il consiglio affari esteri ha discusso del sostegno militare all'Ucraina, dell'impegno per una pace giusta basata sulle dieci condizioni proposte da Zelensky e del processo di adesione dell'Ucraina all'Unione Europea. Inoltre, Borrell ha annunciato la proposta di una nuova dotazione finanziaria di circa 5 miliardi di euro per irrobustire lo strumento europeo per la pace, il quale sarà deciso nel quadro della revisione del bilancio 2021-2027. Questo fondo avrà anche l'obiettivo di sostenere l'invio di armi a Kiev, contribuendo così agli sforzi dell'Ucraina per garantire la sua sicurezza e la stabilità della regione.

(Sofia Ena)

UE, verso i negoziati per l’adesione dell’Ucraina. Si prevede che un annuncio ufficiale sarà fatto già a partire da dicembre, secondo quanto riferito da tre diplomatici ben informati. All'interno dell'Unione Europea, i leader si stanno preparando ad autorizzare Kyiv ad avviare discussioni ufficiali sulla sua adesione al blocco dei 27 membri entro la fine dell'anno. La Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha sottolineato l'importanza dell'Ucraina in questa iniziativa di espansione durante il suo recente discorso al Parlamento, affermando che il destino dell'Ucraina è nell'Unione Europea. A novembre, la Commissione Europea pubblicherà un "rapporto di progresso" che valuterà il grado di adesione all'UE dei criteri da parte dell'Ucraina e di altri paesi aspiranti, come annunciato da un funzionario dell'UE."

(Sofia Ena)

Comunità Politica Europea, summit a Granada. Dopo il primo incontro a Praga a Ottobre 2022 e il secondo a Chisinau a giugno, si sono riuniti a Granada il 5 ottobre, per la terza edizione del vertice della Comunità Politica Europea, 44 capi di Stato e di governo provenienti da tutta Europa (i paesi dell'Unione e la maggior parte dei paesi limitrofi, escluse Russia e Bielorussia). Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan non ha partecipato e il suo omologo e alleato azero Ilham Aliev ha denunciato un'atmosfera filo-armena per giustificare la sua assenza.
Questo terzo incontro era stato presentato come un'opportunità per mediare la pace tra l'Armenia e l'Azerbaigian in guerra, attenuare le tensioni nei Balcani e tenere una conversazione strategica sulla sicurezza del continente. Tuttavia, in assenza degli attori chiave e in presenza di contrasti, non ci sono stati progressi su tensioni e conflitti nella regione.
Il quarto incontro della Comunità Politica Europea si terrà nel Regno Unito la prossima primavera.

(Bianca Franzini)

Spagna, ricominciate le consultazioni per formare il governo. Lo scorso 4 ottobre il leader del Partito socialista e primo ministro uscente Pedro Sánchez ha cominciato le consultazioni per formare il nuovo governo. L'incarico è stato conferito a Sánchez dal re Felipe VI dopo che il capo del Partito popolare Alberto Nuñez Feijóo non era riuscito a ottenere la fiducia del parlamento. Il primo ministro uscente ha cominciato le consultazioni incontrando Yolanda Díaz, la leader della coalizione di sinistra Sumar. Sánchez mira a formare un esecutivo entro fine ottobre; la posizione degli indipendentisti catalani sarà decisiva per la formazione del nuovo governo.

(Bianca Franzini)

UE, Bruxelles sblocca 172 Miliardi di Dollari dall'UE per il Recupero Post-Pandemia: La Spagna ha ottenuto l'approvazione dell'Unione Europea per ricevere un totale di 172 miliardi di dollari per il recupero post-pandemia. Di questi, 73,2 miliardi sono sotto forma di sovvenzioni, con un ulteriore 8,1 miliardi che seguiranno dopo un ricalcolo, oltre a 2,74 miliardi per affrontare gli aumenti dei prezzi dell'energia causati dall'invasione russa dell'Ucraina. La Commissione europea ha liquidato 87,4 miliardi di dollari di prestiti, consentendo alla Spagna di richiedere fino a 15,7 miliardi di dollari entro il 2023. La Spagna ha apportato 52 modifiche al suo piano di recupero, tra cui l'abbandono del sistema "pay-as-you-go" per le autostrade a favore del potenziamento del trasporto merci su rotaia. Questi cambiamenti sono necessari per ottenere un quarto esborso di sovvenzioni del valore di 10,5 miliardi di dollari entro il 2023.

(Francesca Pasqualino)

Bianca Franzini, Sofia Ena e Francesca Pasqualino

EUROPA CENTRO-ORIENTALE E RUSSIA

Serbia, Il tribunale serbo rilascia il politico serbo del Kosovo accusato della sparatoria del monastero: L'Alta Corte serba ha rilasciato Milan Radoicic, politico serbo del Kosovo, accusato di traffico illegale di armi da fuoco e coinvolgimento in una sparatoria mortale con la polizia del Kosovo. La corte ha respinto la richiesta di custodia presentata dall'Alta Procura, ma ha imposto restrizioni a Radoicic, vietandogli di lasciare il suo luogo di residenza e la Serbia senza l'approvazione del tribunale, nonché di viaggiare in Kosovo. Deve presentarsi in una stazione di polizia ogni 1° e 15 del mese, e il suo passaporto è stato confiscato. Le tensioni tra Belgrado e Pristina sono salite a seguito di uno scontro armato in un monastero serbo del Kosovo settentrionale. Radoicic, vicepresidente del partito serbo dominante in quella regione, ha ammesso di essere coinvolto. La situazione ha suscitato preoccupazioni internazionali sulla stabilità in Kosovo, con la sua maggioranza albanese che ha dichiarato l'indipendenza nel 2008.

Slovacchia, l’ex primo ministro Populista vince le Elezioni Parlamentari Slovacche con un Messaggio Pro-Russo: L'ex primo ministro slovacco Robert Fico e il suo partito di sinistra, Smer (Direction), hanno ottenuto una vittoria nelle elezioni parlamentari anticipate della Slovacchia, ottenendo il 23,3% dei voti secondo i risultati quasi completi. Durante la campagna elettorale, Fico ha adottato un messaggio pro-russo e anti-americano, criticando l'Unione Europea e la NATO e rifiutando ulteriori aiuti militari all'Ucraina. Ha sostenuto la necessità di buone relazioni con la Russia. Tuttavia, il partito liberale Progressive Slovensko aveva guidato negli exit poll. Michal Simecka, del partito progressista slovacco, aveva promesso di continuare gli aiuti all'Ucraina e ha chiesto agli slovacchi di "eleggere il futuro" liberando il paese dal "passato" rappresentato dai mandati di Fico come primo ministro. Queste elezioni parlamentari segnano la nona votazione nel paese, indipendente dalla Repubblica Ceca dal 1993.

Francesca Pasqualino



MEDIO ORIENTE E NORD AFRICA (MENA)

Arabia Saudita, Tajani in visita a Riad per rafforzare le relazioni bilaterali. Il ministro degli affari esteri italiano Antonio Tajani si è recato nel regno saudita tra il 4 e il 5 ottobre con l’intento di rafforzare le relazioni politiche e diplomatiche. L’Arabia Saudita, insieme agli altri Paesi del Golfo, viene definita un partner strategico per l’Italia per il potenziale energetico rinnovabile che disporrà nei prossimi anni a venire. Il progetto NEOM, cioè la costruzione della smart city carbon neutral e a energia zero, ne è l’esempio emblematico. L’incontro con il ministro del commercio saudita Majed Abdullah Al Kassabi è stato definito particolarmente proficuo: lo sviluppo del regno secondo i punti di Vision 2030 attrarrà sempre più investimenti stranieri, non più nel settore degli idrocarburi, ma nelle rinnovabili, nella digitalizzazione sanitaria e nel settore delle costruzioni. Pertanto, gli investitori italiani sono i benvenuti, così come l’idea di rendere l’Italia un hub energetico di rinnovabili che faccia da punto di congiunzione tra Golfo ed Europa. Le sfide e le incertezze sono ancora numerose, ma le partnership tra Eni e Saudi Aramco e ACWA Power vanno in questa direzione.

(Sara Oldani)

Israele, la guerra di Hamas: la mattina di sabato la fazione terroristica di Hamas ha sferrato un attacco a sorpresa su Israele. Oltre a una pioggia di razzi, ha messo in atto un’offensiva terrestre che ha portato all’occupazione di alcuni insediamenti nelle prossimità della Striscia di Gaza. Le prime ore dell’attacco hanno visto una reazione rallentata e poco coordinata da parte delle Forze di difesa israeliane. I morti superano le diverse centinaia di individui e i feriti il migliaio di unità. Il governo ha dichiarato lo stato di guerra e nella sera di sabato ha promesso una risposta decisiva contro il gruppo terroristico che domina nella Striscia di Gaza. Si tratta del più grande fallimento di prevenzione da parte dell’intelligence dalla guerra dello Yom Kippur. Hamas tenta così di far deragliare il processo di pacificazione tra Israele e alcuni paesi arabi, tra i quali in particolare l’Arabia Saudita.

(Michele Magistretti)



Michele Magistretti e Sara Oldani



TERRORISMO E SICUREZZA INTERNAZIONALE

Venezuela, mandato di cattura internazionale per Guaidó. La procura del Venezuela ha emesso un mandato di arresto per Juan Guaidó, il principale oppositore di Nicolás Maduro in esilio negli USA, accusandolo di appropriazione indebita di fondi appartenenti alla PDVSA, la compagnia petrolifera statale. Il procuratore generale Tarek William Saab ha annunciato l'intenzione di appellarsi all'Interpol affinché venga emessa una red notice, dove quest’ultima si configura in una richiesta alle autorità di un paese di localizzare, arrestare ed estradare un criminale o sospetto tale. Nel mese di aprile, Guaidó aveva abbandonato il Venezuela denunciando l’intensificarsi delle minacce da parte del regime di Maduro. Dopo essersi rifugiato in Colombia, a seguito dell’espulsione decisa dal governo Petro, Guaidó ha ottenuto asilo politico negli Stati Uniti.


Stati Uniti, accordo con Maduro per il rimpatrio di migliaia di immigrati venezuelani. Gli Stati Uniti hanno annunciato la ripresa delle espulsioni di migranti venezuelani, segnando una svolta nelle politiche migratorie rispetto agli anni precedenti. Questa decisione è frutto dell’accordo raggiunto con il regime di Maduro, e rappresenta di per sé un cambiamento radicale rispetto alle politiche dell'amministrazione Trump, la quale aveva interrotto i rapporti diplomatici con Caracas stabilendo un embargo totale. La crisi economica scaturita da quest’ultimo, ha comportato un massiccio esodo di migranti venezuelani verso gli Stati Uniti, ma l'assenza di relazioni diplomatiche aveva reso complicata l'espulsione di coloro che erano entrati illegalmente. Tuttavia, l’esigenza di avere accesso a fonti alternative di petrolio, a fronte del rincaro dei prezzi del carburante legato al conflitto in Ucraina, ha in ultimo indotto l'amministrazione Biden a rivedere i rapporti con il Venezuela.


Davide Shahhosseini



Framing The World è un progetto ideato e creato grazie alla collaborazione di un team di associati di Mondo Internazionale.

Alessandra Tamponi: Asia ed Estremo Oriente

Bianca Franzini: Europa Occidentale e Unione Europea

Davide Shahhosseini: Terrorismo e Sicurezza Internazionale

Francesco Lorenzini: Medio Oriente e Nord Africa, Terrorismo e Sicurezza Internazionale

Francesca Pasqualino: Europa occidentale e Unione Europea, Europa Centro-Orientale e Russia

Giulio Ciofini: Africa Sub-Sahariana

Leonardo Aldeghi: Economia e Finanza Internazionale

Lorenzo Franceschetti: Diritti Umani

Lorenzo Graziani: America del Nord

Ludovica Costantini: America Latina

Michele Magistretti: Medio Oriente e Nord Africa

Sara Oldani: Medio Oriente e Nord Africa

Sofia Ena: Europa occidentale e Unione Europea, Diritti Umani



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