AFRICA SUBSAHARIANA
Nigeria, le alluvioni che il 28 maggio hanno colpito la città di Mokwa hanno causato più di duecento morti. Altre mille persone sono date per disperse e tremila famiglie sono state sfollate. Le inondazioni sono frequenti durante la stagione delle piogge. Per questo l'ong nigeriana Environment Watch ha accusato d'impreparazione il governo locale, che per questioni di bilancio aveva rinviato lavori essenziali per il controllo dell'erosione del terreno e per il drenaggio delle acque.
Sudafrica, il 29 maggio un tribunale sudafricano ha emesso il verdetto di un caso che aveva sconvolto il paese. Quello di Joslin Smith, una bambina di sei anni scomparsa nel febbraio 2024 a Saldanha Bay, vicino a Città del Capo. Tre persone sono state condannate all'ergastolo per rapimento e traffico di esseri umani, tra cui la madre della bambina e il suo compagno. Secondo una testimone dell'accusa la bambina è stata venduta a un presunto guaritore tradizionale per i suoi occhi e la sua pelle chiari, ma nella comunità c'è chi spera ancora di trovarla in vita. Negli ultimi dieci anni in Sudafrica è stata denunciata la scomparsa di 8.743 bambini e bambine: il 77 per cento dei minori viene ritrovato, mentre il 23 per cento è trovato morto o non se ne hanno più notizie.
Aurelia Puliafito
AMERICA DEL NORD
Stati Uniti d'America, l'accordo commerciale concluso con la Cina. I dazi americani verso il colosso cinese sono stati abbassati al 55% a seguito di un accordo commerciale raggiunto tra le due superpotenze a Londra. Inizialmente incentrato sulla fornitura di terre rare e magneti, essenziali per il settore americano dell'automotive, Trump ha anche confermato che l'accordo faciliterà l'accesso degli studenti cinesi nei college statunitensi. "L'accordo con la Cina è concluso. [...] Le relazioni sono eccellenti!" ha confermato il presidente statunitense sul suo social Truth.
(Lorenzo Graziani)
Stati Uniti d'America, USA-Iran e le due settimane di Trump. Venerdì scorso, durante il vertice ginevrino tra Iran e i maggiori paesi europei, il ministro degli esteri del paese sciita Abbas Araghchi ha chiuso la porta a qualsiasi tipo di negoziato sul nucleare fino a quando gli attacchi israeliani al paese non cesseranno. Trump non ha preso bene il tentativo di Araghchi di porre clausole e ha dichiarato che l'Iran ha i minuti contati, dando al paese massimo due settimane per rivalutare la propria posizione. Nonostante Trump voglia una capitolazione totale della Repubblica Islamica, gli analisti sono unanimemente sicuri che ciò non accadrà, o almeno non in due settimane. L'Iran, infatti, è particolarmente conosciuto da diplomatici e negoziatori come una nazione con cui fare accordi risulta molto dispendioso in termini temporali, e lo stesso Araghchi ha dichiarato che il paese non cesserà mai del tutto di arricchire uranio. "E' una questione di orgoglio nazionale".
(Giovanni Ferrazza)
Canada, si conclude il G7 di Kananaskis: Il G7 2025 in Canada ha riunito i leader mondiali per discutere sicurezza, clima, economia e innovazione. Il premier canadese Carney ha promosso un'agenda basata su cooperazione e transizione digitale, ma il vertice è stato segnato da tensioni. Donald Trump ha lasciato in anticipo il summit per gestire la crisi Iran-Israele, dopo aver minacciato un attacco militare e annunciato nuovi dazi contro Canada e Messico. Le risposte di Ottawa non si sono fatte attendere: dazi speculari e rischio escalation commerciale. Nessun accordo pienamente condiviso su Ucraina e Medio Oriente, anche se è emersa una condanna al programma nucleare iraniano. Il summit ha mostrato un G7 diviso, ma ancora centrale nel tentativo di governare un mondo multipolare e instabile.
(Bianca Colli)
Stati Uniti d'America, nuove strette sull'Obamacare. Il Ministero della Salute guidato da Robert Kennedy Jr. ha introdotto nuove restrizioni sull'elegibilità per la copertura dell'Obamacare "per contrastare le irregolarità" e limitare le frodi sanitarie. Tali restrizioni mirano ad escludere dalla copertura gli immigrati irregolari, le procedure di transizione di genere e i beneficiari del Deferred Action for Childhood Arrivals. Secondo le prime stime, fino a 1.8 milioni di persone potrebbero perdere i sussidi sanitari offerti dall'Obamacare in seguito a questa misura, introdotta dall'Amministrazione Obama nel 2010, con la promulgazione dell'Affordable Care Act.
(Federica lannò)
Lorenzo Graziani, Giovanni Ferrazza, Federica Iannò e Bianca Colli
AMERICA LATINA E CARAIBI
Argentina - Israele, Milei sposta l'ambasciata da Tel Aviv a Gerusalemme. Durante una visita ufficiale in Israele - la seconda dall'inizio del mandato - il presidente argentino Javier Milei ha annunciato, con un discorso pronunciato al Knesset (il parlamento israeliano), l'intenzione di trasferire l'ambasciata argentina da Tel Aviv a Gerusalemme Ovest. La decisione ha soprattutto un valore simbolico, dinfatti la capitale politica de facto dal 1948 e dove hanno sede le principali sedi diplomatiche è Tel Aviv. Questa mossa politica effettuata dal presidente libertario ricorda in modo palese la scelta della prima amministrazione Trump, quando con una proclamazione presidenziale nel 2017 gli Stati Uniti trasferirono la propria sede diplomatica a Gerusalemme, azione controversa ma fine a mostr in are un allineamento politico con Israele.
Brasile, scoperti enormi giacimenti di terre rare. A seguito di studi geologici avviati nel 2022, è stata confermata la presenza di un vasto giacimento di terre rare, stimato in circa 21 milioni di tonnellate. Il bacino si trova nello stato di Minas Gerais, all'interno della caldera di un vulcano estinto, e si distingue per l'ampia estensione e la relativa facilità di estrazione. Se confermata l'effettiva sfruttabilità, questa riserva rappresenterebbe circa il 23% delle disponibilità mondiali, con il potenziale di modificare gli equilibri geopolitici legati all'approvvigionamento di terre rare, offrendo al Brasile un ruolo chiave come alternativa al predominio cinese nel settore.
(Lucas Torres)
Colombia: la nazione entra a far parte della BRICS Development Bank. Il 19 giungo, la prima ministra colombiana Laura Sarabia ha annunciato ufficialmente l'adesione della Colombia alla BRICS Development Bank, un sistema di finanziamenti destinato a mega-progetti di sviluppo. La richiesta di adesione era stata presentata già nel mese di maggio, in un contesto di crescenti tensioni con Washington, e faceva parte di una strategia per diversificare i propri partenariati internazionali, anche attraverso l'ingresso nella Belt and Road Initiative. Attualmente, la Colombia è soggetta a dazi del 10% da parte degli Stati Uniti, con l'eccezione del settore minerario ed energetico, che rappresenta la maggior parte delle esportazioni colombiane. Sebbene l'ingresso nella BRICS Bank non implichi automaticamente l'adesione ai BRICS, ciò potrebbe comunque causare tensioni diplomatiche con Washington, considerato che i principali finanziatori della banca sono Cina e Russia.
Panama: stato d’emergenza nella regione delle banane per le proteste contro la riforma delle pensioni. Da circa un mese, la provincia nord-occidentale di Bocas del Toro, nota per la produzione di banane, è scossa da un'ondata di proteste innescate dalla proposta di riforma del sistema pensionistico. Dopo l'annuncio del governo, il sindacato dei lavoratori del settore ha aderito a una mobilitazione nazionale contro i tagli previsti, con una forte partecipazione dei dipendenti della multinazionale Chiquita Brands. La situazione si è progressivamente aggravata, portando il 20 giugno il governo panamense a dichiarare lo stato d'emergenza nella regione. Per i prossimi cinque giorni, verranno sospesi alcuni diritti costituzionali, tra cui la libertà di movimento, e sarà consentito alla polizia effettuare arresti senza mandato. Secondo l'esecutivo, la misura mira a "ristabilire l'ordine e contrastare gli elementi radicali" responsabili delle tensioni.
(Nicole Mancinelli)
Nicole Mancinelli e Lucas Torres
ASIA ED ESTREMO ORIENTE
Vietnam, tra opportunità e rischi: "partner country" dei BRICS. Il Vietnam è stato ammesso come "paese partner" dei BRICS, ha annunciato il Brasile, presidente di turno del gruppo. Ciò significa che Hanoi potrà partecipare ai vertici ma senza diritto di voto, rafforzando la sua strategia di apertura verso Sud globale e potenze emergenti. Essere nei BRICS offre al Vietnam visibilità e accesso a canali alternativi di cooperazione, inclusi possibili fondi infrastrutturali. Tale mossa arriva mentre gli USA intensificano i controlli sulle esportazioni da Hanoi, sospettata di fungere da canale per merci cinesi e l'ingresso potrebbe complicare i rapporti con Washington, principale partner commerciale del Paese. Hanoi punta a mantenere equilibrio tra le grandi potenze con la sua "bamboo diplomacy" ma il passo verso i BRICS è anche un rischio: l'effettiva utilità di questo status dipenderà da come saprà giocare il suo nuovo ruolo nel contesto multilaterale.
(Valeria Picciolo)
Islamabad: il 13 giugno, l’attacco israeliano contro obiettivi nucleari iraniani ha provocato un’ondata di reazioni. Il Pakistan, pur storicamente attento a non coinvolgersi direttamente nel dossier israelo-iraniano, ha condannato apertamente l'azione come "una violazione grave del diritto internazionale", sollecitando un'immediata de-escalation. Il 16 giugno, Islamabad ha smentito categoricamente una presunta disponibilità ad attacchi nucleari contro Israele in caso di guerra allargata, definendo "irresponsabile e infondata" ogni speculazione in tal senso. Il portavoce del Ministero degli Esteri ha ribadito che l'arsenale nucleare pakistano resta "esclusivamente deterrente e difensivo". I due Paesi stanno costruendo - gradualmente - un asse strategico flessibile: privo di vincoli ideologici, ma carico di interessi convergenti. E se la questione nucleare continua a generare ambiguità, la traiettoria generale è chiara: Islamabad e Teheran hanno capito che, in un mondo multipolare e instabile, conviene rafforzarsi insieme piuttosto che marcare la distanza.
(Rati Mugnaini Provvedi)
Taiwan, voto di revoca per un quarto dei seggi in parlamento. La Commissione elettorale di Taiwan ha annunciato che il prossimo mese si terrà un referendum di revoca del mandato per circa un quarto dei parlamentari, tutti appartenenti al principale partito d'opposizione. Questa decisione potrebbe consentire al partito di governo di riconquistare la maggioranza parlamentare. Infatti, sebbene Lai Ching-te abbia vinto le elezioni presidenziali lo scorso anno, il suo partito, il Partito Democratico Progressista (DPP), ha perso la maggioranza parlamentare in favore del Kuomintang (KMT) e del Partito Popolare di Taiwan (TPP). Attualmente, il KMT e il TPP detengono 62 seggi su 113, mentre il DPP ne controlla solamente 51. I referendum per la revoca dei 24 deputati del KMT si svolgeranno il prossimo 26 luglio e, in caso di esito positivo, saranno indette elezioni suppletive entro la fine dell'anno per eleggere i nuovi parlamentari.
(Francesco Oppia)
Cina, Xi Jinping chiede la de-escalation in Medio Oriente. Durante il secondo vertice Cina-Asia Centrale tenutosi il 17 giugno ad Astana, il Presidente cinese si è definito profondamente preoccupato per l'escalation delle tensioni tra Israele e Iran e ha chiesto alle parti di impegnarsi per mitigare il conflitto prima che si aggravi ulteriormente. Questa posizione è coerente con la tradizionale posizione della Cina che aborrisce qualsiasi azione che vada a minare la sovranità e l'integrità territoriale di un Paese. Ma le preoccupazioni di Pechino derivano anche dall’importanza strategica della regione mediorientale: negli ultimi anni sono infatti aumentati sia investimenti da e verso, sia il commercio bilaterale, ed è proprio da quest'area che arrivano la maggior parte delle importazioni di greggio della Cina. Pechino si dichiara e si presenta quindi disponibile a ricoprire il ruolo di mediatore e paciere per risolvere questa grave crisi internazionale.
(Antonella Franzelli)
Cina, rafforzati i legami con la Nuova Zelanda. Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese Xi Jinping ha annunciato un rinnovato impegno di cooperazione fra Cina e Nuova Zelanda, durante un incontro con il Primo Ministro neozelandese Cristopher Luxon, in visita a Pechino. Xi ha invocato maggiori scambi nei campi dell'educazione, della cultura e dei giovani, ricordando gli oltre 50 anni di relazioni fra i due paesi. D'altro canto, Luxon ha riaffermato l'adesione della Nuova Zelanda al principio dell'unica Cina, annunciando la volontà di rafforzare la coordinazione Pechino nel sostenere il sistema di scambio multilaterale e nell'affrontare le recenti sfide globali. Il Primo Ministro neozelandese ha incontrato anche il Primo Ministro cinese Li Qiang e il Presidente del Comitato Permanente dell'Assemblea nazionale del popolo, i quali hanno espresso la loro volontà di espandere gli scambi bilaterali e la cooperazione in ambiti economici emergenti.
(Leonardo Di Girolamo)
Ratì Mugnaini Provvedi, Francesco Oppia, Leonardo Di Girolamo, Antonella Franzelli e Valeria Picciolo
ECONOMIA E FINANZA INTERNAZIONALE
Banche centrali, settimana di decisioni. Le decisioni di politica monetaria della settimana mostrano un netto contrasto tra le principali banche centrali. Negli Stati Uniti, la Fed ha mantenuto i tassi al 4,25%-4,5%, segnalando un atteggiamento attendista mentre valuta l'impatto dei dazi imposti da Trump. Le nuove previsioni indicano crescita più debole, inflazione più alta e una Fed divisa sui futuri tagli. La Bank of England ha confermato i tassi al 4,25% con un voto più diviso del previsto, segnalando un mercato del lavoro in raffreddamento e una politica futura che sarà "graduale e prudente". La mossa più decisa è giunta dalla Svizzera: la Banca nazionale ha tagliato i tassi allo 0% per contrastare la forza del franco e la pressione deflattiva, portando il costo del denaro al livello più basso tra le principali economie e ponendo nuove sfide al sistema bancario interno.
USA, mercato del lavoro in raffreddamento. La crescita occupazionale negli Stati Uniti ha mostrato segnali di rallentamento a maggio, con un incremento di 139.000 posti di lavoro e revisioni al ribasso per i mesi precedenti. Sebbene il dato superi leggermente le attese, riflette un atteggiamento più cauto da parte delle imprese, che devono affrontare l'incertezza legata alla politica economica dell'amministrazione Trump e ai costi aggiuntivi causati dai dazi. Alcuni settori, come la manifattura, hanno registrato cali significativi, mentre il numero di persone passate dalla condizione di occupati a disoccupati è salito bruscamente. Il settore pubblico ha perso 22.000 posti, il peggior dato dal 2020, sollevando dubbi sull’impatto delle misure di austerità promosse dalla Casa Bianca.
Svizzera, crolla l'export. Le esportazioni svizzere verso gli Stati Uniti sono crollate per il secondo mese consecutivo, riflettendo l'incertezza legata ai dazi imposti dall'amministrazione Trump e l'attesa per un accordo commerciale in via di negoziazione. A maggio, le esportazioni sono diminuite del 42% rispetto ad aprile, con un impatto significativo soprattutto sul settore chimico-farmaceutico e sull'orologeria, che ha registrato un calo del 25% verso il mercato statunitense. Questo ha portato il surplus commerciale svizzero con gli USA ai minimi da cinque anni. In risposta ai dazi fino al 31%, attualmente sospesi al 10% fino al 9 luglio, il governo elvetico ha proposto un piano che prevede la riduzione delle tariffe su prodotti agricoli non strategici, nella speranza di concludere un'intesa entro inizio luglio. Intanto, il comparto del lusso svizzero soffre anche in Asia, mentre cresce il timore di un calo strutturale della domanda globale.
Microsoft, altri tagli in arrivo. Microsoft si prepara a tagliare migliaia di posti di lavoro, con un impatto significativo sulle divisioni commerciali, in un contesto di pesanti investimenti nell'intelligenza artificiale. I licenziamenti, previsti per l'inizio di luglio, seguono una precedente ondata di 6.000 esuberi avvenuta a maggio, che aveva colpito soprattutto ingegneri e sviluppatori. Stavolta, secondo fonti interne, anche le aree vendite saranno coinvolte, dopo che ad aprile l'azienda aveva già esternalizzato parte delle vendite per le piccole e medie imprese. A fronte delle ingenti spese per potenziare data center e infrastrutture AI, la dirigenza ha promesso rigore sui costi operativi, mantenendo però il focus sulla crescita. Ad oggi il gruppo conta 228.000 dipendenti, di cui 45.000 nel settore sales e marketing.
Ricchezza, i dati del 2024. Un report di UBS ha evidenziato come dei 684.000 nuovi milionari del 2024, più di 379.000 sono cittadini statunitensi, pari a più di 1.000 nuovi milionari al giorno. Tra i fattori che hanno favorito gli USA UBS ha elencato i buoni risultati dei mercat azionari e la stabilità del dollaro. Nel resto del mondo, la crescita è stata più moderata ma rilevante: la Cina ha "creato" 141.000 milionari, per un tasso di crescita del 2.3%, mentre Africa ed Europa Orientale fanno meglio, con tassi di crescita intorno al 3%. Pochi i paesi con risultati negativi, tra i quali Giappone, Messico e Germania, con cali tra 1.2 e 0.3%. A livello di ricchezza media, la Svizzera rimane al primo posto con oltre $687.000 a testa, seguita dagli USA con $620.000, mentre per ricchezza mediana vince il Lussemburgo ($395.000) davanti al Belgio ($253.000).
Leonardo Aldeghi
EUROPA OCCIDENTALE E UNIONE
EUROPEA
L'Italia aderisce ufficialmente all'Alleanza europea per il nucleare. Dopo anni da membro osservatore - e in seguito alla nascita di "NUCLITALIA" lo scorso maggio - il Ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin ha annunciato questo cambio di rotta. L'obiettivo è accelerare la transizione energetica e abbandonare il gas russo entro il 2027. Ora anche l'Italia potrà dunque accedere ai fondi europei destinati allo sviluppo degli impianti SMR - i piccoli reattori nucleari modulari al centro della strategia energetica europea. Secondo Fratin, la scelta del governo Meloni s'inserisce nel programma energetico nazionale, che promuove il principio della "neutralità tecnologica" per garantire sicurezza e tutelare i cittadini. Nonostante questo apparente slancio, i due referendum del 1987 e del 2011 hanno sancito il "no" al nucleare: poiché tale indirizzo è ancora formalmente valido, al momento l'Italia non riaprirà le proprie centrali.
(Susanna Fazzi)
UE e Regno Unito, accordo su Gibilterra. Europa e Regno Unito hanno raggiunto un'intesa su Gibilterra, eliminando i controlli fisici al confine con la Spagna. Niente più code né dogane: persone e merci potranno circolare liberamente, come previsto dagli accordi Schengen, senza compromettere la sovranità di Londra o Madrid. La decisione, frutto di una stretta collaborazione tra Bruxelles, Londra e Madrid, segna un importante passo avanti nei rapporti post-Brexit. I controlli saranno affidati alla Spagna solo in porto e aeroporto, mentre Gibilterra manterrà la propria autonomia interna. L'accordo getta anche le basi per un'unione doganale e regole comuni su fisco, ambiente e lavoro, tutelando i lavoratori frontalieri e l'economia dell'enclave.
(Bianca Franzini)
Israele viola le clausole dell'accordo con UE. Dopo un'indagine condotta dal Servizio per le Azioni esterne, sembrerebbe esserci la conferma della violazione dell'art.2 dell'accordo di associazione UE-Israele. L'accordo subordina il contenuto del trattato - che disciplina i rapporti commerciali, diplomatici e la cooperazione - al rispetto dei principi di democrazia e protezione dei diritti umani. Inoltre, alcuni stati UE - guidati dal ministro degli esteri belga - hanno richiesto alla Commissione una verifica delle relazioni commerciali, al fine di limitare scambi riguardanti prodotti provenienti dagli insediamenti illegali. Nelle riunioni del Consiglio Europeo (capi di stato e di governo) e del Consiglio affari esteri (ministri degli esteri) di settimana prossima si cercherà di raggiungere un accordo tra gli stati membri: sebbene le violazioni siano ormai accertate, sarebbe necessario raggiungere l'unanimità per approvare delle sanzioni ufficiali.
(Francesca Rosti)
Bianca Franzini, Francesca Rosti e Susanna Fazzi
EUROPA CENTRO-ORIENTALE E RUSSIA
Georgia, al bando l'informazione libera. Le autorità di Tbilisi stanno cercando di bloccare lo spazio informativo prendendo di mira chiunque documenti i movimenti di protesta. Reporters sans frontières (RSF) e altre 22 organizzazioni, impegnate nel monitoraggio della libertà di stampa, avvertono che le nuove leggi adottate quest'anno dal partito al governo Sogno Georgiano avranno conseguenze concrete e rafforzeranno il controllo statale sui finanziamenti esteri e sulla diffusione di contenuti. L'appello di società civile e opposizioni: "L'Europa intervenga contro la deriva autoritaria". Chiedono a Bruxelles di intervenire prima che sia troppo tardi, per salvare la democrazia georgiana e, in prospettiva, la stessa credibilità del progetto europeo.
(Giuliana Cătălina Băruş)
Ungheria, Fidesz a rischio alle elezioni di aprile 2026. Dopo quasi 15 anni di governo ininterrotto, il partito di Viktor Orbán si trova ora in difficoltà. In un clima politico sempre più instabile, il partito d'opposizione Tisza ha raggiunto il 51% delle intenzioni di voto, superando di oltre 15 punti Fidesz, ora al 36%. Secondo un sondaggio dell'istituto Medián, diffuso nei giorni scorsi, per la prima volta dal 2010 Orbán rischia di perdere il potere: la maggioranza degli intervistati prevede che il premier non sarà riconfermato alle elezioni del 2026. Fondato un anno e mezzo fa da Péter Magyar, Tisza ha sfruttato il malcontento diffuso dovuto a scandali istituzionali, accuse di autoritarismo e il crescente distacco delle nuove generazioni e delle fasce più istruite. Questo risultato potrebbe segnare una svolta storica nel panorama politico ungherese, segnando una possibile fine al lungo dominio di Viktor Orbán.
(Eleonora Tirolese)
Eleonora Tirolese e Giuliana Cătălina Băruş
MEDIO ORIENTE E NORD AFRICA
Israele colpisce il sito nucleare di Isfahan, Teheran risponde. Israele ha lanciato nella notte un nuovo attacco contro il sito nucleare di Isfahan, in Iran, causando danni significativi ma senza perdite di materiale radioattivo. Si tratta della seconda offensiva sull'impianto, mentre il conflitto tra i due Paesi entra nella seconda settimana, con almeno 430 morti in Iran e 24 in Israele. Contemporaneamente, esplosioni e incendi hanno colpito Tel Aviv, dove un missile iraniano intercettato ha provocato un rogo su un edificio residenziale. Le autorità israeliane hanno riferito che la maggior parte dei missili iraniani è stata abbattuta dai sistemi di difesa aerea. Israele ha inoltre annunciato l'uccisione di Saeed Izadi, comandante delle forze Quds iraniane, in un raid a Qom.
(Francesco Cannizzaro)
Siria, effettuata la prima transazione internazionale sul circuito SWIFT con una banca italiana. Il governatore della Banca Centrale di Siria ha rivelato in esclusiva a Reuters che è stata effettuata questa settimana la prima transazione internazionale su circuito SWIFT con una banca commerciale italiana. Dopo 14 anni dall'inizio della Guerra Civile in Siria e la rimozione delle sanzioni, Damasco attende di dare il via a nuove operazioni economiche e commerciali per stabilire e ripristinare relazioni economiche internazionali, raggiungendo un traguardo significativo per il reintegro nel sistema finanziario internazionale. I governatore Abdelkader Husriyeh si è dichiarato fiducioso, aggiungendo di attendere nuove transazioni internazionali.
(Matteo Francescucci)
Matteo Francescucci e Francesco Cannizzaro
TERRORISMO E SICUREZZA INTERNAZIONALE
Sahel, torna l'incubo jihadista. Negli ultimi giorni JNIM, affiliato ad al-Qaeda, ha lanciato attacchi coordinati su basi militari nel Mali centrale, in particolare a Boulkessi, vicino al confine con Burkina Faso, dove il bilancio oscilla tra i 30 e i 60 soldati uccisi . Contestualmente, un'autobomba e colpi d'arma da fuoco hanno preso di mira una base a Timbuktu . L'offensiva evidenzia il vuoto di sicurezza lasciato dal ritiro delle forze straniere e mette in crisi le promesse di stabilità del governo militare. Per gli analisti, l'area rischia di diventare un nuovo epicentro jihadista nel Sahel, con possibili ripercussioni sulla sicurezza internazionale .
(Federica Placidi)
Spagna, scetticismo sul programma di riarmo NATO. Il Primo ministro Pedro Sanchez, in una lettera indirizzata al Segretario generale dell'Alleanza atlantica, ha espresso tutte le sue perplessità sulla recente proposta dello stesso Mark Rutte di portare le spese militari per ciascun membro al 5% del PIL. Nella missiva il premier spagnolo si appella al principio di sovranità di ciascun membro nel valutare se determinati sacrifici possano essere o meno sostenuti. Il piano proposto da Rutte prevede una suddivisione degli investimenti, dove il 3.5% del PIL andrebbe destinato alla spesa militare in senso stretto, mentre la restante quota riguarderebbe il settore della sicurezza. Ciascun membro avrebbe tempo fino al 2032 per adeguarsi. Sebbene Sanchez abbia ribadito di non voler ricorrere al veto, il disappunto spagnolo potrebbe stimolare la reticenza di altri membri al momento del voto sulla dichiarazione conclusiva che avrà luogo all'Aia nei prossimi giorni.
(Davide Shahhosseini)
Federica Placidi e Davide Shahhosseini
Framing The World è un progetto ideato e creato grazie alla collaborazione di un team di associati di Mondo Internazionale.
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