Il 28 aprile 2024, il Sistema Globale di Navigazione Galileo (GNSS) ha segnato un nuovo traguardo con il lancio di due nuovi satelliti dal Kennedy Space Center in Florida tramite il Falcon 9 di SpaceX, raggiungendo un totale di 30 satelliti posizionati a circa 23.000 km di altitudine in orbita.
In principio, l'Agenzia Spaziale Europea (ESA) avrebbe dovuto effettuare il lancio tramite il proprio razzo, l’Ariane 6, dal Centro Spaziale situato nella Guiana francese. Tuttavia, una serie di ritardi ha costretto l’Agenzia a rivolgersi a SpaceX, l’azienda spaziale statunitense fondata da Elon Musk, inaugurando una partnership che probabilmente coprirà ulteriori lanci.
Galileo: Il sistema di navigazione europeo che sfida il GPS americano
Operativo dal 2016, il sistema Galileo rappresenta un pilastro fondamentale per l'indipendenza europea dal Global Positioning System (GPS) statunitense. Frutto di un’innovazione tecnologica tutta europea, garantisce dati di posizionamento globale molto più accurati, essenziali per una maggior sincronizzazione e sicurezza di svariate infrastrutture critiche, come quelle ferroviarie, marittime, sanitarie, energetiche, agricole ed economiche. Ma i benefici si traducono anche in operazioni di soccorso più efficienti e un monitoraggio avanzato dell’uso del suolo. Pertanto, seppur concepito per scopi civili, Galileo ha trovato applicazione anche in ambito militare da parte degli Stati membri, essendo impiegato per trasmettere messaggi crittografati.
Un progetto ibrido per eccellenza
Gestito e finanziato dall’UE, Galileo è supervisionato della Commissione Europea, incaricata di coordinare e implementare le attività in funzione dei propri obbiettivi e priorità. Dall’altra parte, la progettazione, lo sviluppo tecnico e l’organizzazione dei lanci ricadono sotto la responsabilità dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), organizzazione di tipo intergovernativo. La fornitura dei servizi è invece affidata all’Agenzia dell’Unione Europea per il Programma Spaziale (EUSPA) che gestisce:
- Galileo Open Service (OS): servizio al quale si appoggiano telefoni e auto per la navigazione quotidiana.
- Search and Rescue (SAR): sistema che consente di localizzare persone in difficoltà in pochi minuti, con un margine di errore di soli 5 km.
- High Accuracy (HAS): servizio che offre una precisione elevata per veicoli autonomi e droni.
- Public Regulated Service (PRS): servizio dall’elevata precisione e completamente criptato, concepito per fornire dati di posizionamento solo agli utenti autorizzati come la difesa, la protezione civile, la polizia ecc... e in grado di preservare il suo funzionamento anche in situazioni di crisi.
Non solo, entro il 2025 entrerà in funzione anche il nuovo Emergency Warning Satellite Service (EWSS), un nuovo sistema di allerta che invierà segnalazioni dirette ed istruzioni sulle misure di sicurezza da adottare alle popolazioni colpite da disastri naturali direttamente sugli smartphone. Questo servizio fornirà informazioni dettagliate dell’area colpita, tra cui la gravità, l’ora di inizio e la durata prevista dell’emergenza, entro massimo 60 secondi. La peculiarità dell’EWSS risiede nella sua capacità di integrarsi con i warning systems precedenti, ampliando così la copertura nelle aree più remote.
Verso la Seconda Generazione di Satelliti
Il programma spaziale europeo non si ferma qui. La recente conclusione della Satellite Critical Design Review dei satelliti Galileo di “seconda generazione” indica l’inizio di un altro traguardo. Questi satelliti, pronti per la fase di assemblaggio, saranno lanciati nel 2026 con il razzo Ariane 6, frutto della collaborazione tra Airbus Defence and Space (tedesca) e Thales Alenia Space (italiana). Nello specifico, i satelliti di seconda generazione sono satelliti a propulsione elettrica, progettati per essere facilmente riconfigurati in orbita e capaci di effettuare controlli incrociati sulle prestazioni, riducendo così la loro dipendenza dagli impianti terrestri. Sono inoltre dotati di un’antenna di navigazione più potente, meccanismi più avanzati di protezione dei segnali da spoofing o jamming e orologi atomici ultra-precisi.
Conclusione
In conclusione, il sistema Galileo e gli incessanti avanzamenti dell’ESA continuano a soddisfare le esigenze dei cittadini europei e del mondo intero, consolidando ulteriormente la politica spaziale europea, volta a garantire autonomia e sicurezza e posizionando l'UE come un attore di primo piano nel settore spaziale.
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L'Autore
Tabatha Ferrari
AUTRICE - ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI
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Galileo spazio ESA Sicurezza UnioneEuropea satelliti innovazione tecnologica