Il significato geopolitico della Groenlandia

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  Redazione
  21 marzo 2025
  8 minuti, 48 secondi

A cura del Dott. Pierpaolo Piras, studioso di Geopolitica e componente del Comitato per lo Sviluppo di Mondo Internazionale APS

Il presidente Donald Trump continua a ribadire il suo interesse nell'acquisizione della Groenlandia, sia tramite coercizione economica che tramite forza militare, descrivendola come vitale per salvaguardare la sicurezza nazionale degli Stati Uniti e contrastare la crescente influenza geopolitica e strategica di Cina e Russia nell'Artico. I repubblicani della Camera degli Stati Uniti ora sembrano schierarsi attorno a questa idea .

Il primo ministro della Groenlandia, Múte B. Egede, ha criticato i commenti di Trump , affermando che "la Groenlandia è del popolo groenlandese", e anche il primo ministro danese Mette Frederiksen ha riecheggiato apertis verbis il suo sentimento. Il progetto di Trump sulla Groenlandia non è una novità. Infatti propose di acquistare l'isola anche durante il suo primo mandato, suscitando viva opposizione anche allora. Ma cosa significa esattamente il persistente interesse di Trump per la Groenlandia?

Chi governa la Groenlandia?

L’Autogoverno: la Groenlandia, l'isola più grande del mondo con una popolazione a maggioranza “Inuit” di circa 56.000 abitanti, è un paese autonomo all'interno del Regno di Danimarca. Il governo della Groenlandia gestisce autonomamente la maggior parte delle questioni interne, tra cui quelle importanti come l’istruzione, sanità e lo sviluppo delle risorse naturali. Mentre il governo danese conserva sempre l'ultima parola legislativa ed esecutiva sulla politica estera, di difesa e di sicurezza, l'autonomia della Groenlandia nelle aree sociali predette sta sensibilmente crescendo.

Nel 2024, la Groenlandia ha pubblicato formalmente la propria Strategia estera, di difesa e di sicurezza 2024-2033, intitolata più che esplicitamente “Groenlandia nel mondo: niente su di noi senza di noi”.

La storia

Verso l'indipendenza: dopo essere stata una colonia e poi una provincia del Regno di Danimarca, la Groenlandia ha ottenuto l'autogoverno amministrativo nel 1979. Il “Greenland Self-Government Act” del 2009 ha ampliato le responsabilità della Groenlandia e ha dato ai groenlandesi il diritto di dichiarare l'aspirata indipendenza dalla Danimarca. La maggior parte dei groenlandesi sostiene l'indipendenza politica finale, sebbene la dipendenza economica dai sussidi danesi complichi alquanto tale ambìto obiettivo.

Perché la Groenlandia è considerata una terra in posizione strategica?

La geopolitica artica: dalla fine della Guerra fredda, l'Artico è considerato in generale come un'area di cooperazione internazionale; tuttavia, il cambiamento climatico, la competizione internazionale per le sue risorse e la crescente militarizzazione dell’area, specie da parte della Russia, hanno aumentato le tensioni geopolitiche locali nell'ultimo decennio. L'invasione dell'Ucraina da parte della Russia nel 2022 ha frammentato le sue relazioni con gli altri sette stati artici (Canada, Regno di Danimarca, Finlandia, Islanda, Norvegia, Svezia e Stati Uniti) e ha spinto Finlandia e Svezia a aderire alla NATO rispettivamente nel 2023 e nel 2024. Di conseguenza, tutti gli stati artici, tranne la Russia, sono divenuti di fatto membri della NATO. Questo cambiamento ha elevato l'importanza complessiva dell'Artico, includendo la Groenlandia, che già di fatto faceva parte della NATO per il tramite del Regno di Danimarca.

Le capacità militari statunitensi

La Groenlandia ospita la base spaziale Pituffik, precedentemente base aerea denominata “Thule”, un'installazione militare statunitense fondamentale per l'allerta e la difesa missilistica precoce, nonché per la sorveglianza dello spazio.

La Groenlandia fa anche parte del GIUK Gap (Groenlandia-Islanda-Regno Unito), un punto di strozzatura della guerra antisommergibile localizzato nel Nord Atlantico durante la Guerra Fredda, che oggi mantiene la sua importanza per il monitoraggio e la potenziale limitazione dei movimenti navali russi (specie dei sommergibili) nel Nord Atlantico e nell'Oceano Artico. Tuttavia, il valore militare strategico dell'isola per gli Stati Uniti è diminuito dalla fine della Guerra Fredda a causa delle marcate evoluzioni nella tecnologia militare e degli investimenti nella base spaziale Pituffik.

Future Trans-Arctic Shipping: la Groenlandia occupa una posizione chiave lungo due potenziali rotte di navigazione attraverso l'Artico: il Passaggio a Nord-Ovest, lungo la costa settentrionale del Nord America, e la Transpolar Sea Route, attraverso il centro dell'Oceano Artico. Con l’ipotetico quanto futuro scioglimento del ghiaccio marino artico, l’attivazione di queste rotte potrebbe ridurre i tempi di spedizione e aggirare i tradizionali punti di strozzatura come i canali di Suez e di Panama. Attualmente, queste rotte sono commercialmente impraticabili e probabilmente lo rimarranno per molti anni a causa delle condizioni meteorologiche insidiose e del ghiaccio galleggiante.

A lungo termine, con l'aumento del traffico navale nell'Oceano Artico, la Groenlandia diventerà probabilmente un protagonista chiave nella gestione efficace dell'Oceano Artico, inclusa la gestione delle emergenze, la prevenzione e la risposta. La fattibilità di queste nuove rotte di navigazione e di altre attività marittime nella regione dipenderà, tra le altre cose, dagli investimenti in infrastrutture marine complete di logistica e possibilità di rifornimenti vari. La Groenlandia è posizionata strategicamente proprio per trarre vantaggio da tali investimenti e nella gestione degli stessi.

Perché altri paesi sono interessati alle risorse naturali della Groenlandia?

Lo scioglimento dei ghiacci marini e terrestri renderebbe più accessibili i ricchi giacimenti di minerali e idrocarburi della Groenlandia, attirando l'attenzione dei paesi che competono per i materiali di transizione energetica. Tuttavia, lo sviluppo di queste risorse rimane una sfida a causa dell'ambiente ostile della Groenlandia, della lontananza, della mancanza di infrastrutture, degli alti costi di estrazione e delle preoccupazioni locali sugli impatti ambientali oltre che sui rischi legati all’utilizzo dei mezzi di sussistenza tradizionali.

Minerali critici: la Groenlandia è una potenziale fonte di molti minerali critici necessarie per l’attuale transizione energetica. In particolare, la Groenlandia possiede grandi depositi di terre rare (REE) necessari per la produzione di batterie, tecnologie eoliche e solari e attrezzature militari di livello avanzato.

I paesi occidentali vedono le risorse minerarie della Groenlandia come un'opportunità per ridurre la loro dipendenza dalla Cina, che domina le catene di approvvigionamento di minerali critici. Anche la Cina ha espresso interesse per la ricchezza mineraria della Groenlandia, ma un progetto REE sostenuto dalla Cina si è arenato dopo che la Groenlandia ha vietato l'estrazione di uranio. Inoltre, persistono seri dubbi sulla fattibilità economica dell'estrazione di risorse minerarie a causa dell'ambiente ostile della Groenlandia. Nel 2023, la Groenlandia aveva solo due miniere attive, con una manciata di altri progetti in fase di sviluppo. Anche l'attività mineraria è controversa tra i groenlandesi: mentre alcuni vedono l'attività mineraria nell’ambito di un percorso verso l'indipendenza, altri si preoccupano dell'impatto sull'ambiente e sui tradizionali mezzi di sussistenza.

Petrolio e gas: secondo un rapporto del 2007 dell'US Geological Survey, potrebbero esserci significative riserve di petrolio e gas al largo della costa della Groenlandia. Tuttavia, il governo della Groenlandia ha smesso di rilasciare nuove licenze per l'esplorazione di petrolio e gas nel 2021, citando, forse pretestuosamente, preoccupazioni sulla fattibilità economica e sugli impatti ambientali delle trivellazioni.

Acqua dolce: lo sfruttamento commerciale del ghiaccio e dell'acqua della Groenlandia potrebbe aiutare a soddisfare la crescente domanda globale di acqua dolce. Circa il venti percento dell'acqua dolce mondiale è intrappolata nella calotta glaciale che ricopre l'isola.

Pesca: la pesca della Groenlandia è fondamentale per la sua economia, poiché fornisce tra i principali mezzi di sostentamento per le comunità locali, essendo la più importante merce di esportazione della Groenlandia e contribuendo in modo significativo al PIL della nazione. La Groenlandia è un importante contributore alla fornitura globale di pesce e, con il cambiamento climatico, la sua importanza potrebbe effettivamente aumentare.

La Groenlandia è influenzata dalla Cina?

Punto d'appoggio fallito: la Cina ha mostrato sensibile interesse per la ricchezza mineraria della Groenlandia e la vicinanza a potenziali rotte di navigazione, ma negli ultimi anni la sua presenza sull'isola è diminuita.

Nel 2018, la Cina ha pubblicato un white paper che descriveva dettagliatamente la sua strategia nell’ artico, inclusa la sua intenzione di costruire una "Polar Silk Road", parallelamente ai suoi investimenti infrastrutturali già intrapresi della Belt and Road Initiative in altre regioni. Durante gli anni 2010, la Groenlandia ha corteggiato le società minerarie cinesi per investire, ma i successivi progetti minerari che coinvolgevano partner cinesi si sono bloccati o sono falliti. La pressione degli Stati Uniti ha anche contribuito a reprimere le offerte cinesi per costruire nuovi aeroporti e convertire una base navale danese abbandonata in una stazione di ricerca avanzata. Sebbene la Groenlandia abbia espresso apertura a lavorare con partner internazionali, la Cina non ha rinnovato le sue aperture.

La presenza principale della Cina nell'Artico è in Russia.

Il più grande partner commerciale della Groenlandia è la Cina, ma questo fatto non è necessariamente significativo di per sé, poiché la Cina è divenuto il più grande partner commerciale per la maggior parte dei paesi del mondo.

Cosa si perde nell'attuale dibattito sull'interesse degli Stati Uniti per la Groenlandia?

Autodeterminazione: il Greenland Self-Government Act, ratificato dal Parlamento danese nel 2009, riconosce il popolo groenlandese come “un popolo ai sensi del diritto internazionale con diritto all’autodeterminazione”. Ovvero, la Groenlandia non può essere acquisita dagli Stati Uniti, o da qualsiasi altro paese, senza il consenso dei groenlandesi.

Clima e ambiente: il processo di scioglimento della calotta glaciale della Groenlandia sarà uno dei maggiori fattori che contribuiscono all'innalzamento del livello globale del mare, rendendo l'isola un punto focale per comprendere il sistema climatico globale. Inoltre, la Groenlandia contiene ecosistemi unici al mondo e hotspot di numerose biodiversità, come la North Water Polynya, un'area di acque libere tutto l'anno e una delle aree biologicamente più produttive dell'Oceano Artico. Poiché la conoscenza indigena e locale è fondamentale per comprendere i cambiamenti nel clima e nell'ambiente della Groenlandia e i relativi impatti, i paesi dovrebbero collaborare con la consolidata comunità di ricerca della Groenlandia per supportare una ricerca di alta qualità basata a livello locale.

Realtà contro potenziale: le opportunità di estrazione mineraria e di trasporto marittimo transartico non saranno commercialmente sostenibili nel breve termine.

Conclusione su alcune regole

Gli Stati Uniti non saranno resi più sicuri dominando i propri vicini. La sicurezza nell'Artico non sarà raggiunta attraverso atti di aggressione armata contro gli alleati degli Stati Uniti. La stabilità globale non sarà mantenuta se l'ordine basato sulle regole diventa facoltativo. Spetta ai groenlandesi decidere il futuro della Groenlandia.

Gli Stati Uniti non hanno bisogno di possedere la Groenlandia per raggiungere i propri interessi economici e di sicurezza, e l'attuale approccio di Trump potrebbe diventare controproducente per tali interessi. Le sue minacce potrebbero avere le conseguenze indesiderate di alienare la Groenlandia, il Regno di Danimarca e altri alleati degli Stati Uniti e di minare sia una lunga tradizione di governance cooperativa dell'Artico sia le norme esistenti dell'attuale sistema delle relazioni internazionali.

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