La causa per diffamazione per Fox news, come vi siamo arrivati e quali le conseguenze?

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  Gaia De Salvo
  24 aprile 2023
  4 minuti, 8 secondi

Il 18 aprile l’emittente statunitense Fox News ha risolto in via stragiudiziale - al costo di 787.5 milioni di dollari - la causa mossagli da Dominion Voting Systems, azienda fornitrice della tecnologia elettorale utilizzate per la gara presidenziale del 2020. Fox News era infatti accusata di diffamazione, avendo imputato ripetutamente all’azienda Dominion di avere preso parte a una frode elettorale contro il candidato preferito da Fox e dai suoi spettatori e chiedendo 1.6 miliardi di dollari.

Dall’elezione di Trump nel 2016, Fox News è stata la destinazione televisiva principale per i suoi sostenitori; ritraendo l’ex presidente come un personaggio infallibile e denigrando i suoi rivali, veri o immaginari, talvolta ignorando la realtà dei fatti. L’addetta stampa di Trump è stata una figura fissa nel talk show Fox and Friends e la nipote, Lara Trump, una contributrice regolare.

Al seguito della vittoria di “Sleepy Joe” - l’appellativo spesso dato da Trump e Fox a Biden -, nel tentativo di pregiudicare la vittoria dell’opponente, Rudolph Giuliani e Sydney Powell, avvocati di Trump, iniziarono a disseminare l’idea dell’invalidità dei risultati elettorali, colpevolizzando i sistemi digitali “truccati” per promuovere l’establishment Democratico di Joseph Biden. Complice di ciò è la fidelizzazione di un pubblico fortemente attaccato al Trumpismo, che porta i giornalisti stessi di Fox News a temere il rischio di posizionarsi contro la propaganda dell'ex-presidente.

Il primo emendamento e i limiti alla libertà di espressione

La Dominion Voting Systems ha portato alla luce numerose e-mail e messaggi degli stessi giornalisti dell’emittente, nel tentativo di dimostrare l’incredulità degli stessi storyteller di fronte alla narrazione della presunta frode elettorale. Leggendo le comunicazioni sorge un’immagine più ampia, in cui Fox News tenta di ritenere il proprio pubblico in un’era post-Trump. In un’e-mail interna, dopo la copertura dell’elezione e l’annuncio da parte dell’emittente della vittoria di Biden i dipendenti scrivono: “Holy cow, our audience is mad at the network.” (santo cielo, l’audience è infuriata con la nostra emittente) e “They’re FURIOUS.” (sono furiosi). Nel frattempo, centinaia di migliaia di spettatori migrano alla più conservatrice Newsmax.

Fox News ha dunque propagato la teoria della truffa, lasciando in secondo piano il fact-checking, descritto dalla CEO Suzanne Scott in una e-mail come “bad for business” (che fa male agli affari). Queste affermazioni sono parte delle numerose prove portate da Dominion in un caso di diffamazione basato principalmente sull’interpretazione del primo emendamento americano. La libertà di espressione e di stampa proclamata nel fondamento costituzionale non è infatti assoluta, ma protegge le affermazioni fatte in buona fede. Attraverso varie comunicazioni interne in cui i presentatori sembrano chiaramente affermare che ciò che stanno pubblicamente difendendo è falso, l’azienda informatica vuole dimostrare l’effettiva malafede e non errori o ignoranza rispetto ai fatti. Proprio per merito di queste forti prove, molti esperti legali hanno ritenuto il caso di Dominion come uno dei più solidi della storia recente.

Le conseguenze del patteggiamento

Se le prove erano davvero così schiaccianti, perché il patteggiamento? Un motivo rilevante è sicuramente la composizione della Corte Suprema americana. Infatti, Fox News era pronta a fare ricorso dopo ricorso per arrivare alla corte principale su materia costituzionale, la cui composizione è principalmente legata al partito repubblicano. Infatti, dei nove giudici della corte solo tre hanno tendenze progressiste, mentre i restanti sei sono conservatori. Decisione di questa corte suprema è stato il ribaltamento del giudizio Roe v. Wade, che tutelava il diritto all’aborto a livello federale. La corte, in questo caso, avrebbe il potere di ribaltare il caso New York Times Co. v. Sullivan, a cui è legata l’interpretazione ufficiale del principio costituzionale della libertà di parola sopracitata.

Dominion sarebbe dunque potuta essere trascinata in una lunga vicenda giudiziaria il cui epilogo sarebbe stato meno auspicabile di un patteggiamento. Fox dall’altra parte, cosciente dei costi reputazionali della vicenda e della sua presunta colpevolezza, ha preferito pagare uno dei risarcimenti più alti di sempre per un caso di diffamazione. Dominion ha così rinunciato a ottenere pubbliche scuse da parte dell’emittente, attirando critiche da parte di chi vuole che ci siano costi maggiori legati alla disinformazione.

Ma per Fox News il patteggiamento non è la fine delle vicende giudiziarie legate alla malainformazione. Una causa ancora più costosa – di ben 2.7 miliardi di dollari - gli è stata mossa da Smartmatic, un’altra azienda informatica di dispositivi elettorali. L’avvocato della compagnia, Erik Connolly, ha affermato dopo il patteggiamento dell’emittente "L'azione legale di Dominion ha messo a nudo parte della cattiva condotta e dei danni causati dalla campagna di disinformazione della Fox, Smartmatic smaschererà il resto."

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Fonti di riferimento utilizzate per il presente articolo:

https://www.theguardian.com/media/2023/mar/12/fox-news-donald-trump-relationship

https://www.ilpost.it/2023/04/18/fox-news-causa-diffamazione/

https://www.forbes.com/sites/nicholasreimann/2023/03/29/fox-news-ceo-called-trump-fact-checking-bad-for-business-email-shows/?sh=488c163e3207

https://www.latimes.com/entertainment-arts/business/story/2023-03-01/whats-next-for-fox-news-after-rupert-murdochs-bombshell-testimony-in-the-dominion-case

https://www.axios.com/2019/06/01/supreme-court-justices-ideology

https://edition.cnn.com/2023/04/20/media/fox-news-smartmatic-dominion-settlement/index.html

https://www.politico.com/news/2023/04/18/why-fox-news-had-to-settle-the-dominion-suit-00092708

https://www.nytimes.com/2023/04/19/business/media/dominion-fox-news-settlement.html?name=styln-fox-dominion-lawsuit®ion=TOP_BANNER&block=storyline_menu_recirc&action=click&pgtype=Article&variant=undefined

Immagine: https://unsplash.com/photos/6VyUf6nKRbQ

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Gaia De Salvo

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