La Chimera di Alice Rohrwacher e il Respiro del Cinema d'Autore Italiano

Un Viaggio nei "Tesori" del Cinema Italiano tra Spaccati Societari e Successo Globale.

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  Jacopo Cantoni
  13 dicembre 2023
  2 minuti, 58 secondi

Siamo davvero fortunati, in poche settimane Paola Cortellesi e Alice Rohrwacher ci hanno regalato due grandi film, due spaccati davvero puntuali su di una società italiana appena passata facendoci riflettere con il capo all’insù su tematiche ancora attuali.

Il nuovo film della regista italiana Alice Rohrwacher, "La Chimera," vede come protagonista l'attore britannico Josh O'Connor, in una pellicola ambientata negli anni '80 nel mondo “di sopra e di sotto” dei "tombaroli” e dei trafugatori di tesori etruschi. Arthur, è un giovane inglese con un dono, quello di sapere con estrema precisione dove il sottosuolo e questi reperti storici sono.

La regista, già celebre a livello internazionale grazie alla sua partecipazione al Festival di Cannes e ai premi ottenuti con "Le Meraviglie" nel 2014 e "Lazzaro Felice" nel 2018, è una regista che incarna lo stile distintivo e sofisticato del cinema d'autore italiano, dimostrando ancora una volta la bellezza e la genialità dei nostri concittadini, pur non raggiungendo i blockbusters in termini di incassi, godono di un seguito fedele in tutto il mondo.

"La Chimera", nonostante la sua ambientazione italiana, presenta un protagonista inglese, già noto al pubblico mondiale per la sua interpretazione del giovane Carlo nella serie "The Crown". La testimonianza e l'approccio multiculturale della produzione riflette la crescente globalizzazione del cinema d'autore. Evidenziando l’appeal della storia anche a livello internazionale, data la distribuzione del film in 76 paesi.

Il film e il suo successo all’estero, si trovano attualmente ad affrontare le sfide dell'industria cinematografica italiana, dove i film d'autore spesso subiscono una distribuzione limitata. Per ovviare al problema Rohrwacher e O'Connor, scherzosamente lamentano, all’interno di un video, il numero limitato di sale in cui viene proiettato il film e invitano gli spettatori a cercarlo attivamente nei cinema locali. Il video diventato subito virale ha immediatamente dirottato su di sé l'attenzione, portando ad un aumento delle proiezioni, da 76 sale iniziali a 105 durante il terzo fine settimana.

Nonostante il successo nelle città principali, la distribuzione del film è rimasta un punto di discussione nel panorama cinematografico italiano. I film d'autore, spesso caratterizzati da trame complesse e stili distintivi, possono lottare per attirare un pubblico più ampio necessario per giustificare una distribuzione su larga scala. Questa sfida si riflette nel bilancio del film, con un budget di 9 milioni e mezzo, posizionandolo tra le produzioni più dispendiose dell'anno.

Il confronto con altri film italiani presentati a Cannes, come "Rapito" di Marco Bellocchio e "Il Sol dell'Avvenire" di Nanni Moretti, evidenzia la natura unica della distribuzione e del pubblico che circonda i film di Alice Rohrwacher. La sua reputazione consolidata nel panorama internazionale del cinema d'autore continua ad attirare attori di calibro e finanziamenti significativi, nonostante le sfide della distribuzione locale.

In un contesto cinematografico in cui i blockbusters dominano il box office, "La Chimera" rappresenta una vittoria per il cinema d'autore, dimostrando che, anche con risorse limitate, una storia coinvolgente e un forte sostegno dalla comunità possono portare al successo e alla crescita delle proiezioni in sala. Il pubblico italiano, incoraggiato dalla regista e dal cast, dimostra che la passione per il cinema d'autore è viva e pronta a sfidare le convenzioni di distribuzione per abbracciare storie uniche e significative.

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L'Autore

Jacopo Cantoni

Laureato in Cinema presso l'Alma mater Studiorum di Bologna, mi cimento nella scrittura di articoli inerenti a questo bellissimo campo, la Settima Arte. Attualmente frequento il corso Methods and Topics in Arts Management offerto dall'università Cattolica del Sacro Cuore.

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Cultura Società

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