La Cina dopo il XX Congresso del PCC: chi guiderà il paese per i prossimi cinque anni?

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  Laura Salvemini
  05 novembre 2022
  4 minuti, 46 secondi

A Pechino si sono chiusi i lavori dell’atteso XX congresso del Partito Comunista Cinese (PCC), l’evento a cadenza quinquennale che definisce la rotta economica e politica del paese ed elegge la nuova classe dirigente del partito.

L’atteso rinnovo di Xi Jinping a leader del paese è difatti avvenuto durante il congresso, rendendolo così il leader più longevo del paese con il suo terzo mandato consecutivo votato all’unanimità. La rielezione di Xi è stata definita da molti come un consolidamento “senza precedenti” del suo potere anche per le nomine del Comitato permanente del Politburo e per l’allontanamento di Hu Jintao (segretario del PCC dal 2002 al 2012) dalla Grande Sala del Popolo.

Proprio quest’ultima immagine, che vede l’ex-leader accompagnato fuori dalla Sala da due membri dello staff, è diventata il simbolo del Congresso, ripresa dalle maggiori testate internazionali che si chiedono quale sia il reale motivo dietro l’allontanamento – apparentemente forzato – di Hu Jintao. Diverse sono state le spiegazioni proposte, e mentre quella diffusa dall’agenzia di stampa della Repubblica Popolare Cinese Xinhua motiva l’allontanamento con un possibile malore, i media internazionali si chiedono se non sia stato un messaggio del rieletto Presidente volto a rimarcare la sua posizione di controllo totale sul partito. C’è anche chi indica come spiegazione una possibile paura di Xi verso un voto contrario o astenuto da parte del suo predecessore.

Il Comitato Permanente del Politburo (l’organo decisionale più importante nella gerarchia politica cinese, composto da sette membri) risulta adesso composto dai “fedelissimi” di Xi Jinping. I sei componenti del Comitato (il settimo è Xi Jinping stesso) oltre ad essere particolarmente vicini a Xi, sono anche tutti oltre i sessant’anni, due caratteristiche che li escludono chiaramente come possibili successori del presidente.

Tra essi c’è Li Qiang, atteso come prossimo primo ministro nelle elezioni legislative di marzo, precedentemente segretario del PCC a Shanghai e noto per la sua rigida gestione della politica “Zero-Covid” nella città. Se la sua probabile successione a Li Keqiang come primo ministro fosse confermata nelle prossime elezioni, Li Qiang diventerebbe il primo premier dal 1976 a subentrare nel ruolo senza essere stato prima promosso vicepremier. A marzo 2023 verranno difatti tenute le elezioni per le cariche di Presidente della Repubblica Popolare Cinese (per cui è previsto il rinnovo di Xi Jinping, dato l’ottenimento all’unanimità del terzo incarico da Segretario Generale del partito) e del Premier. È stato inoltre sottolineato da alcuni analisti come, per la prima volta negli ultimi due decenni, non ci sia neanche una donna presente nel Comitato.

A sottolineare l’accentramento di potere ottenuto da Xi durante l’ultimo congresso non sono stati solo i nomi delle nuove cariche per il prossimo quinquennio, ma anche di coloro che non hanno ottenuto un incarico nel nuovo governo. Tra essi, il premier uscente Li Keqiang, noto per le sue opinioni discordanti con Xi Jinping circa le politiche economiche del paese. Insieme a Keqiang - vecchio alleato di Hu Jintao – sono stati rimossi anche i due ex-membri del comitato permanente Li Zhanshu e Han Zheng e Wang Yang, considerati gli ultimi rappresentanti della vecchia classe dirigente meglio incarnata da Hu stesso.

Tra gli argomenti toccati da Xi durante il discorso inaugurale del Congresso (della durata di circa due ore) vi sono il centenario della nascita della Repubblica Popolare Cinese, previsto nel 2049, identificato come il termine intermedio per il raggiungimento della “società moderatamente prosperosa” descritta nel Sogno Cinese. La scadenza più vicina nel piano del centenario cade però nel 2035, quando è prevista la realizzazione della “modernizzazione socialista” e la successiva costruzione del “grande paese socialista e moderno”.

Xi ha inoltre difeso la politica “Zero-Covid” adottata nel paese, nota in tutto il mondo per la sua rigida applicazione. Il presidente ha invece elogiato la politica per aver messo in primo piano “le persone e le loro vite”, non dando quindi segnali di una prossima interruzione della strategia.

Durante il discorso è stato inoltre affrontato il delicato tema di Taiwan, in quella che è stata definita come un’imminente e necessaria “riunificazione pacifica” del paese.

Nel suo terzo mandato Xi e i suoi alleati dovranno affrontare una serie di sfide sul piano nazionale ed internazionale. Tra esse, il rallentamento della produttività e l’indebitamento del paese, ulteriormente aggravati dai lockdown legati alla politica del “Zero-Covid”, la crisi immobiliare e le conseguenze del conflitto ucraino.

Molti si chiedono se questo terzo mandato possa dare il via ad un processo d’identificazione del paese con la figura del suo leader – come nel caso della Russia -, vista la capacità già dimostrata da Xi d’istituzionalizzare nel paese il suo pensiero (come solo pochi leader prima di lui avevano fatto, Mao e Deng), studiato adesso nelle scuole e nelle università cinesi.

Fonti consultate per il presente articolo:

  1. Fasulo F., (18 ottobre 2022), “Il Congresso in Cina: La Linea di Xi”, ISPI. Ultimo accesso 27/10/2022: https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/la-linea-di-xi-36462
  2. Giuliani F., (23 ottobre 2022), “La Scatola Nera della Politica Cinese: Chi fa parte della squadra di Xi”, Inside Over. Ultimo accesso 27/10/2022: https://insideover.ilgiornale.it/politica/la-scatola-nera-della-politica-cinese-chi-fa-parte-della-squadra-di-xi.html
  3. ISPI, (24 ottobre 2022), “Ritorno al passato”. Ultimo accesso 27/10/2022: https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/ispitel-cina-il-piano-di-xi-36509
  4. Lu C., (24 ottobre 2022), “What Happened at Chinas 20th Party Congress?”, Morning Brief, Foreign Policy. Ultimo accesso 27/10/2022: https://foreignpolicy.com/2022/10/24/china-party-congress-xi-jinping-hu-jintao/
  5. Pieranni S., (23 ottobre 2022), “Congresso: Xi prende tutto, rimossa la vecchia guardia”, China Files. Ultimo accesso 27/10/2022: https://www.china-files.com/xi-prende-tutto-rimossa-la-vecchia-guardia/
  6. Yu V., (23 ottobre 2022), “Who is Li Qiang, the man poised to become China’s next premier?”, The Guardian. Ultimo accesso 27/10/2022: https://www.theguardian.com/world/2022/oct/24/who-is-li-qiang-the-man-poised-to-become-chinas-next-premier


Link immagine: https://unsplash.com/photos/zqwV28pcUTg


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L'Autore

Laura Salvemini

Laura Salvemini, classe 1997, ha conseguito una laurea triennale in Mediazione Linguistica e Culturale presso l'Università degli Studi di Milano, specializzandosi in Cinese e Spagnolo. Dopo aver vinto una borsa di studio per approfondire la conoscenza della lingua e della cultura Cinese presso la Liaoning Normal University, unisce alla passione per la Cina e il continente Asiatico quella per le relazioni internazionali. Al momento è una laureanda presso l'Università di Bologna nel corso International Relations con un curriculum dedicato alla sicurezza internazionale. Nell'ultimo anno ha svolto un tirocinio come analista presso il Global Governance Institute di Bruxelles, il tirocinio MAECI CRUI presso l'ambasciata italiana di Kuala Lumpur ed è stata selezionata come tirocinante presso il Commissariato Generale Italiano ad Expo 2020 Dubai. Da Gennaio 2022 è parte della redazione di Framing the World come autrice per la sezione Asia ed Estremo Oriente.

Laura Salvemini, class of 1997, graduated from the University of Milan with a BA in Linguistic and intercultural communication, studying Chinese and Spanish. After winning a scholarship to attend a chinese language and culture course at the Liaoning Normal University, in China, she added her passion for Asia and China to her interest for International Relations. She's now graduating from the University of Bologna with a MA degree in International Relations, with a curriculum dedicated to International Security. In the last year she worked as an analyst at the Global Governance Institute in Bruxelles, was selected as an intern at the Italian General Commissariat at Expo 2020 Dubai and worked at the Italian Embassy in Kuala Lumpur. Since January 2022 she has been an author for the Asia and the Far East section in the Framing the World team.

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