La Grecia ultima in Europa per libertà di stampa

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  Michele Bodei
  11 maggio 2023
  3 minuti, 43 secondi

La settimana scorsa ha fatto scalpore, la diffusione di dati che accusano Atene, di non tutelare la libertà di stampa. Secondo una classifica stilata da Report Senza Frontiere su 180 paesi la Grecia si piazza al 107° posto, risultando il fanalino di coda nell’Unione Europea e molto più in basso rispetto agli altri due peggiori: Malta, penultima all’84° posto, e l’Ungheria, al 72°.

Il rapporto redatto dall’ONG – che ha status di consulente presso le Nazioni Unite – ha raccolto i dati attraverso dei questionari inviati a 18 gruppi di libertà di espressione attivi in tutti i continenti e a 150 corrispondenti tra giornalisti, ricercatori, giuristi e attivisti in tutto il mondo. Le domande che sono state poste riguardano, soprattutto attacchi ai giornalisti e ai media, ma anche altre forme indirette di repressione della libertà di stampa.

Non sorprende il punteggio negativo della Grecia, soprattutto dopo lo scandalo emerso l’estate scorsa sullo spionaggio da parte dell’intelligence nazionale verso i politici in opposizione al Governo e diversi giornalisti. Il Premier Mitsotakis aveva fin da subito dichiarato di non esserne informato e ha negato ogni coinvolgimento nelle intercettazioni svolte dai servizi segreti, nonostante il Capo di Gabinetto Dimitradis avesse tessuto rapporti con Intellexa, l’azienda israeliana produttrice dello spyware Pegasus – da qui il nome del caso “Pegasus Gate”. Lo stesso Dimitradis, dopo essersi dimesso insieme al Direttore dei servizi segreti Kontoleon, ha fatto causa al sito web Reporters United e ai giornalisti Nikolas Leontopoulos e Thodoris Chondrogiannos per gli articoli che lo accusano di queste pratiche illecite, gettando ancora più oscurità sul rapporto tra governo e giornalismo. Sempre secondo quanto registrato da Report Senza Frontiere, in Grecia sono molto comuni le querele SLAPP (acronimo inglese, che sta per “azione legale strategica tesa a bloccare la partecipazione pubblica) , ma anche uno “schiaffo” alla libertà d’espressione e con lo scopo di imbavagliare i giornalisti, chiedendo pene detentive o somme di risarcimento assurde. Il caso di repressione più grave è l’omicidio di Giorgos Kraivaz, giornalista, che si occupava di corruzione e criminalità organizzata che il 9 aprile del 2021 è stato ucciso per strada a colpi di pistola da due uomini in scooter. La parte più preoccupante è che le indagini sono state svolte in modo lento e poco trasparente. Solo poche settimane fa sono stati arrestati due sospettati, ma senza alcuna chiarezza su chi sia stato il mandante dell’omicidio.

Della situazione in Grecia se n’era già accorta la Commissione Europea, che a settembre 2022 ha avviato una procedura d’infrazione contro Atene, mentre è ambigua la posizione della Parlamento Europeo. La condotta di Mitsotakis è stata portata e discussa in sede plenaria su proposta dei Verdi, che hanno trovato l’opposizione del Partito Popolare Europeo – in cui proprio il partito al governo in Grecia, Nuova Democrazia, fa parte. Il leader Manfred Weber ha definito il caso una questione nazionale e non europea, invitando gli altri membri dell’eurocamera a non interferire. Il Ppe dimostrerà di usare due pesi e due misure. Quando si parla di stato di diritto nell’Unione Europea, le pecore nere sono sempre Polonia e Ungheria, verso le quali i popolari hanno assunto una posizione contraria in diverse occasioni – tant’è che nel 2021 riuscirono anche a escludere il partito di Orban dall’eurogruppo.

Il 21 maggio si svolgeranno le elezioni in Grecia e il partito al governo risulta ancora in testa ai sondaggi, seppur i consensi siano calati considerevolmente negli ultimi mesi, superando di poche percentuali la Coalizione della Sinistra Radicale (SYRIZA) – quest’ultima sfiora il 30% con un trend positivo negli ultimi sei mesi, mentre Nuova Democrazia è quasi al 35%. Questi ultimi giorni di campagna elettorale sono cruciali per il futuro della Grecia, così come lo sono l’indipendenza della stampa e dei media, che in un contesto del genere rischiano di essere ancora più oppressi.

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FONTI:

https://www.ansa.it/nuova_europa/it/notizie/rubriche/politica/2023/05/03/grecia-ultima-in-ue-per-salvaguardia-della-liberta-di-stampa_b1759e40-dfa8-4aa3-92ef-c8fa8304c63b.html

https://euractiv.it/section/capitali/news/in-bilico-la-credibilita-del-ppe-sullo-stato-di-diritto-in-grecia/

https://mondointernazionale.org/en/post/lerosione-della-libert%C3%A0-di-stampa-in-grecia

https://rsf.org/en/2023-world-press-freedom-index-journalism-threatened-fake-content-industry?data_type=general&year=2023

https://rsf.org/en/index

https://euractiv.it/section/diritti/news/scandalo-in-grecia-spiati-politici-dellopposizione-e-giornalisti-ma-il-premier-prova-a-evitare-le-dimissioni/

https://www.europod.eu/podcast/108-the-fall-of-press-freedom-in-greece/

https://www.balcanicaucaso.org/ECPMF/ECPMF-news/Dossier-SLAPP-la-querela-che-minaccia-la-liberta-di-espressione-198695

https://europeanjournalists.org/blog/2022/04/08/greece-remembering-giorgos-karaivaz-one-year-later-targeted-killing-remains-unresolved/

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Michele Bodei

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Atene Parlamento Europeo grecia Ppe elezioni stato di diritto libertà di stampa