La malattia invisibile

Come l'endometriosi condiziona la vita delle donne

  Articoli (Articles)
  Laura Rodriguez
  10 aprile 2023
  4 minuti, 42 secondi

Nonostante ne soffrano oltre 190 milioni di donne al mondo, l'endometriosi resta una di quelle "malattie invisibili" di cui ancora si parla e si conosce troppo poco, pur essendo una patologia cronica spesso dolorosa e invalidante.

L'endometriosi è una malattia che si manifesta a causa della crescita di alcune cellule simili a quelle della mucosa uterina (l'endometrio) che avviene, in questo caso, al di fuori dell'utero. Questo stato "anormale" provoca una reazione infiammatoria cronica per la formazione di tessuto cicatriziale, causando forti dolori che possono rendere molto complicato vivere la quotidianità di chi ne è affetto.

In generale, è associata a forti dolori specialmente durante le mestruazioni, i rapporti sessuali e la minzione, ma non solo. Il dolore diventa spesso un fastidio pelvico cronico, accompagnato da altri sintomi come gonfiore addominale, nausea e affaticamento. Oltre a queste sofferenze a livello fisico, gli effetti possono essere anche di altro tipo, meno tangibili ma ugualmente invalidanti. Questo il caso di disturbi psicologici come la depressione e l'ansia, ma anche complicazioni più serie come l'infertilità. Non è un caso, infatti, che il 30-50% delle donne infertili in Italia, o con difficoltà a concepire, sia affetta da questa patologia.

Secondo le fonti dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), nel mondo oltre una donna su 10 è affetta da endometriosi. Si pensi che solo in Italia, ad esempio, le diagnosi accertate superano i 3 milioni, l'equivalente del 10-15% della popolazione totale femminile. Anche se questa condizione è decisamente più frequente nelle donne (soprattutto in età riproduttiva, nella fascia dai 25 ai 35 anni), ci sono stati anche casi più rari di endometriosi maschile.

Il principale problema legato al trattamento di questa malattia deriva dalla lentezza e dalla difficoltà con cui si riesce a diagnosticarla. Secondo le stime fornite dal Centro Italiano Endometriosi, in media ci vogliono tra i 7 e gli 8 anni di tempo, durante i quali le persone soffrono senza riuscire a trovare una risposta. Lo scoglio della diagnosi che molti operatori sanitari faticano a superare dipende principalmente dal fatto che i sintomi possono essere molto vari e diversificati tra loro (non si tratta infatti solo di una malattia ginecologica). Nonostante siano stati proposti e testati diversi strumenti e test di screening, nessuno di questi è stato poi convalidato per poter identificare o prevedere con precisione i soggetti che hanno maggiori probabilità di sviluppare questa malattia. I lunghi tempi di attesa, i dolori prolungati e la mancanza di una cura efficace comportano in molti casi delle ripercussioni soprattutto a livello psicologico per la persona.

Le patologie tipicamente associate all'apparato riproduttivo femminile, come appunto l'endometriosi, ma anche la vulvodinia o l'ovaio policistico, sono state a lungo ignorate dalla medicina. Questo ha portato, e porta ancora, a etichettare i dolori causati da questo tipo di patologie come dei semplici "dolori femminili", sminuendo l'esperienza vissuta dalle donne in questione da un lato, e dall'altro compromettendo e ritardando la diagnosi. "È solo un po' di dolore, cosa sarà mai?" oppure "è tutto nella tua testa, non hai niente!" sono solo alcune delle frasi che tante donne si sentono ripetere quando lamentano disturbi di questo genere.

Provare un dolore intenso durante il ciclo mestruale o durante i rapporti sessuali non è normale ed è per questo che, in caso si avvertano dei sintomi "anomali" o comunque eccessivi, bisognerebbe contattare subito il proprio medico o un centro specializzato.

Per quanto riguarda invece il trattamento della patologia, partendo dal presupposto che non esiste una cura che la elimini, esistono farmaci che possono aiutare a gestirne i sintomi e a "convivere" con i disturbi. Questi sono principalmente farmaci antinfiammatori, gli analgesici e, in alcuni casi, anche farmaci ormonali e metodi contraccettivi. Nel caso di lesioni particolarmente gravi, si può anche ricorrere alla chirurgia.

Il 28 marzo è stata la giornata mondiale dell'endometriosi, anche se probabilmente tante persone non sapevano neanche esistesse questa ricorrenza. Questo per sottolineare che, nonostante nel 2014 si sia voluto dedicare una giornata a questa malattia proprio nel tentativo di porre l'attenzione su un tema pressoché sconosciuto, la normalizzazione e la stigmatizzazione delle sofferenze ad essa legate sono ancora diffuse.

Infatti, le malattie di cui si parla (e si conosce) poco sono "invisibili" agli occhi di molti, ma ciò non significa che non esistano, anzi. In quest'ottica, toccare il tema in diversi contesti (che possono essere quello scolastico, ma anche quello della quotidianità) può senz'altro contribuire a diffondere una maggiore consapevolezza tra le persone; di conseguenza, sarà più semplice assicurare una prevenzione efficace, una diagnosi precoce e quindi le migliori cure possibili.

Sensibilizzare le persone nei confronti di patologie come questa e comprendere che il dolore non è in nessun caso una condizione da considerare "normale" è perciò fondamentale. Inoltre, una maggiore attenzione pubblica potrebbe spingere ad investire di più nella ricerca, un fattore indispensabile per ottenere diagnosi in tempi più brevi.

Un alto standard di salute sessuale e riproduttiva, così come una buona qualità di vita e benessere generale, sono un diritto umano. Chi si trova a dover affrontare l'endometriosi, non deve essere lasciata da parte e dimenticata.

Mondo Internazionale APS – Riproduzione Riservata 2023

Le fonti utilizzate per la stesura dell’articolo sono consultabili ai seguenti link:

World Health Organization: https://www.who.int/news-room/fact-sheets/detail/endometriosis

Ministero della salute: https://www.salute.gov.it/portale/donna/dettaglioContenutiDonna.jsp?id=4487&area=Salute%20donna&menu=patologie

Centro italiano endometriosi: https://www.endometriosi.it/endometriosi-un-uomo-fonte-rara-dolore-addominale-un-caso-clinico-revisione-della-letteratura/

https://generiamosalute.it/donne-e-bambini/giornata-mondiale-dell-endometriosi-un-male-ancora-sconosciuto/

Link foto: https://www.rawpixel.com/image/385508/free-photo-image-contraceptive-gynecology-contraception#eyJrZXlzIjoicGVyaW9kcyIsInNvcnRlZEtleXMiOiJwZXJpb2QifQ==

Condividi il post

L'Autore

Laura Rodriguez

Categorie

Diritti Umani

Tag

endometriosi Diritti delle donne malattie ricerca medica