L'accordo di pace tra Etiopia e le forze ribelli del Tigray

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  Valentina Ruaro
  15 novembre 2022
  2 minuti, 47 secondi

Mercoledì 2 novembre 2022 a Pretoria, Sud Africa, con la funzione mediatrice dell’Unione Africana, è stato firmato l’accordo di pace tra il governo federale etiope e il Tigray People’s Liberation Front (TPLF) rappresentante l’etnia tigrina. L’accordo prevede un piano di disarmo per entrambe le parti e l’accesso senza limiti agli aiuti umanitari. Redwan Hussein, capo della sicurezza nazionale etiope e principale negoziatore del governo, ha dichiarato ai giornalisti: “Forse entro la fine di questa settimana o la metà della prossima settimana, gli aiuti umanitari potranno entrare”.

Il conflitto nel Tigray è scoppiato nel novembre 2021 ed ha visto il contrapporsi del governo federale etiope ed il TPLF che ha dominato la scena etiope per 30 anni prima che il Premier etiope Abiy Ahmed salisse al potere nel 2018. La guerra ha provocato massacri etnici, stupri di massa ed ha messo in pericolo la sicurezza alimentare della popolazione, già vulnerabile a causa della peggiore siccità degli ultimi 40 anni registratasi nella regione. Un conflitto che se non fermato, potrebbe portare alla frammentazione dell’Etiopia. 

Dallo scoppio degli scontri sono stati stimati più di 500.000 morti, l’accesso umanitario è rimasto bloccato per mesi ed il 90% degli ospedali sono stati saccheggiati, distrutti e resi inattivi. Il restante 10% degli ospedali attualmente operativi forniscono servizi emergenziali e non hanno materiale igienico sanitario e medicinali. Inoltre, lo scontro si è allargato coinvolgendo le confinanti Eritrea e Somalia.

Lunedì 7 novembre a Nairobi, Kenya, in conformità con articolo 6 (d) dell’accordo di Pretoria, ha avuto lungo il secondo round di negoziazioni per porre fine alle ostilità ed è stata stabilita una hotline telefonica tra le forze ribelli del Tigray e il governo etiope, che permetterà alle due parti di comunicare e coordinarsi per il ritiro delle truppe. Inoltre, è stato attuato un programma di "disarmo, smobilitazione e reintegrazione per i combattenti del TPLF” per il quale l’autoproclamato TPLF ha promesso il proprio disarmo entro 30 giorni dall’accordo.Infine, si è poi raggiunti ad un compromesso che definirà “il riposizionamento del potere geopolitico e militare del TPLF e delle Tigray Defence Forces” nei confronti del Premier etiope Abiy Ahmed.

L’Unione Africana nel suo comunicato “elogia le parti per queste misure chiave di rafforzamento della fiducia e per il loro continuo impegno nell’attuazione dell’accordo per la cessazione delle ostilità”. In una dichiarazione ufficiale, Stéphane Dujarric, portavoce del segretario generale dell’Onu António Guterres, ha sottolineato “Le Nazioni Unite sono pronte ad assistere le prossime fasi del processo guidato dall’Unione Africana e continueranno a mobilitare l’assistenza tanto necessaria per alleviare le sofferenze nelle aree colpite”.

Tuttavia, va sottolineato che l’accordo siglato non rappresenta la totale risoluzione delle controversie tra il TPLF ed il governo etiope ed il mantenimento del cessate il fuoco sarà complesso tenendo in considerazione le irrisolte dispute territoriali e politiche tra le due parti. A sostegno della cessazione delle ostilità, un panel di esperti guidato dall’Unione Africana per il monitoraggio, la verifica e il rispetto del cessato il fuoco sarà necessario.

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L'Autore

Valentina Ruaro

Sono laureata in Scienze Internazionali e Diplomatiche presso l'Università di Bologna e attualmente sto frequentando il corso di laurea magistrale in Studi sulla Sicurezza, l'Intelligence e la gli studi strategici, con un percorso accademico che include prestigiose istituzioni come l'Università di Glasgow, l'Università di Trento e l'Università Karlova di Praga.

Nel campo accademico, collaboro come autrice per Mondo Internazionale, affrontando temi fondamentali sul ruolo delle organizzazioni internazionali, con particolare attenzione all’Unione Europea e alla NATO. Inoltre, per coinvolgere un pubblico più ampio, produco anche contenuti su Instagram per MI Post. Attualmente, sto svolgendo un tirocinio presso il NATO Defense College a Roma, dove approfondisco le mie competenze nell'ambito dell'educazione, della sicurezza e della difesa.

Ho maturato esperienza nel settore della ricerca lavorando per l'European Army Interoperability Centre di Bruxelles, concentrandomi sull'interoperabilità degli stati membri e sul ruolo esterno dell’UE.

I miei interessi ruotano attorno alla geopolitica, alla CSDP dell'UE, alla difesa NATO, con un focus geografico sulla regione Euro-Atlantica e il Medio Oriente, in particolare la Siria.

Motivata dall'empatia e da una determinazione incessante per il cambiamento, sono pronta a continuare a plasmare conversazioni e azioni nel campo della sicurezza internazionale e della difesa.

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I hold a Bachelor's degree in International Relations and Diplomatic Affairs from the University of Bologna, and I am currently pursuing a Master's degree in Security, Intelligence, and Strategic Studies. My academic journey includes esteemed institutions such as the University of Glasgow, the University of Trento, and Charles University in Prague.

Within the academic realm, I collaborate as an author for Mondo Internazionale, addressing pivotal topics concerning the roles of international organisations, particularly focusing on the European Union and NATO. Additionally, I engage a broader audience by creating content on Instagram for MI Post. I am currently interning at the NATO Defense College in Rome, further honing my skills in the education, security, and defence sectors.

I have gained research experience while working at the European Army Interoperability Centre in Brussels, where I focused on member states' interoperability and the EU's external role.

My interests revolve around geopolitics, EU Common Security and Defence Policy (CSDP), and NATO defence, with a geographical focus on the Euro-Atlantic region and the Middle East, specifically Syria.

Driven by empathy and an unwavering determination for positive change, I am prepared to continue shaping discussions and actions in the field of international security and defence.

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