L'OMS chiede ufficialmente la fine dell'emergenza sanitaria globale COVID-19

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  Redazione
  14 maggio 2023
  6 minuti, 44 secondi

A cura del Dott. Pierpaolo Piras, Specialista in Otorinolaringoiatria e membro del Comitato per lo Sviluppo di Mondo Internazionale APS

Ultimamente, l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha annunciato ufficialmente la fine dell'emergenza sanitaria globale dopo oltre due anni dall'inizio della pandemia di COVID-19.

In primis, occorre precisare che non ci si aspetta che questo pronunciamento possa cambiare granché in senso realistico e, in ogni caso, la stessa dichiarazione sotto il profilo epidemiologico e profilattico non afferma in alcun modo che il COVID sia scomparso da questo mondo. L'OMS chiede di porre fine alla sua "emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale" basandosi sul sensibile calo del numero di casi clinici, il minor numero dei ricoveri per complicanze gravi e del maggiore livello raggiunto dall’immunità sociale grazie ai vaccini.

In tempi da record per la scienza è stata fatta tantissima strada da quando l'agenzia ha dichiarato per la prima volta COVID come un'emergenza sanitaria globale il 30 gennaio 2020 e una pandemia l'11 marzo dello stesso anno.

I dati ufficiali

Secondo i dati ufficiali dell’OMS, in tutto il mondo sono stati segnalati oltre 765 milioni di casi registrati di COVID, includendo quasi 7 milioni di decessi.

Tuttavia, sappiamo che il bilancio delle vittime è in realtà ben superiore, ovvero di almeno 20 milioni, secondo le dichiarazioni del direttore generale dell'OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus.

In brevis, il pronunciamento dell’OMS significa che è giunto il momento che tutti i paesi passino dalla modalità secondaria all’emergenza clinico-sanitaria verso la gestione ordinaria del COVID-19, similmente a come accade per le altre numerose malattie a carattere infettivo nel mondo.

Fino ad oggi, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha assunto altre posizioni ufficiali in tema di Covid, specie in relazione alla diffusa, grave e dannosa disinformazione, spesso intenzionale, riguardante la nascita, lo sviluppo e le modalità di infezione e non in ultimo sull’efficacia dei vaccini nella profilassi e terapia del Covid-19.

Segue un elenco di altri miti, individuati dall’OMS, del tutto privi di fondamento scientifico ai quali pertanto non si deve credere:

Il COVID-19 è stato creato artificialmente in un laboratorio.

    R. Gli scienziati stanno ancora esaminando l'origine del Coronavirus ID-19 , ma sanno che risulta sempre più improbabile sperimentalmente che qualcuno l'abbia costruito in un laboratorio. Sulla base di studi scientifici su altri coronavirus, pensano che il virus possa essere iniziato nei pipistrelli e si sia evoluto riuscendo ad infettare anche gli esseri umani.

    Sicurezza del vaccino COVID-19

      I vaccini COVID-19 non sarebbero sicuri perché le aziende farmaceutiche li hanno creati troppo in fretta.

      R. Siamo passati da una epidemia globale ad una endemia virale. Questo è accaduto grazie alle aziende farmaceutiche che hanno speso enormi finanziamenti per produrre i vaccini COVID-19 efficaci in tempi rapidi.

      Ma questo non significa che essi non siano sicuri. Tutti i vaccini sperimentati negli stati più avanzati, specie negli Stati Uniti, passano attraverso il vaglio di studi rigorosi, effettuati secondi i criteri dell’evidenza sperimentale, per accertarsi che siano adeguati e sicuri.

      Per maggiore garanzia, tutti i vaccini sono stati approvati anche dalla autorevole Food and Drug Administration (FDA).

      I vaccini mi faranno ammalare di COVID-19.

        R: Nessuno dei vaccini COVID-19 prodotto finora o in fase di studio contiene il virus vivo responsabile del COVID-19.

        La linea di fondo risulta pertanto che il vaccino anti COVID-19 non può farti ammalare di questa malattia.

        Il vaccino anti Covid 19 è in grado di impedire la gravidanza

          R. Questo mito è girato a lungo sui social media. Sostiene che gli anticorpi prodotti dai vaccini COVID-19 potrebbero legarsi alle proteine nel contesto della placenta (l'organo che dà cibo e ossigeno al feto) causando la morte del nascituro e l’interruzione della gravidanza.

          I numerosi studi scientifici non riscontrano e pertanto non supportano questa falsità e nessuna prova scientifica ha avuto modo di porre in relazione il COVID-19 con l’infertilità.

          L'immunità di gregge rallenterà la diffusione del COVID-19.

            R. L'immunità di gregge si realizza quando un numero sufficiente di membri di una popolazione ha sviluppato l'immunità a una malattia, impedendone la diffusione nel resto della società.

            Per raggiungere l'immunità di gregge con il COVID-19, gli scienziati hanno determinato che il 70% degli individui debba essere sopravvissuto al COVID-19 oppure abbia praticato la vaccinazione di base contro di esso.

            Gli integratori vitaminici e minerali possono essere utili nella terapia del COVID-19.

              R) È dimostrato scientificamente che le vitamine D e C e lo zinco minerale possono davvero potenziare l’attività del sistema immunitario e aumentare la protezione verso i virus. Ma non ci sono prove che costituiscano una cura o un trattamento vero del COVID-19 se hai la malattia in atto.

              Bere acqua calda rimuove il virus COVID-19 dai distretti anatomici della gola.

              R. Mentre l'acqua è vitale per la salute in generale, la scienza non ha dimostrato che bere acqua calda protegga dall’infezione del COVID-19. L'unica cosa che potrebbe determinare è lenire la gola e alleviare la tosse se sei già malato. Nulla di più.

              Fare un bagno caldo può fermare il COVID-19.

              R. L'idea alla base di questo mito è che le alte temperature possono uccidere il coronavirus. A parte la considerazione che fare un bagno in acqua troppo calda può bruciare la cute.

              Il modo migliore per scongiurare il COVID-19 è invece quello di lavarsi le mani con sapone e acqua tiepida. Il lavaggio elimina i virus dalle mani che potresti trasferire agli occhi, al naso e alla bocca.

              I lavaggi nasali effettuati con soluzione salina possono fermare il COVID-19.

              R. Non ci sono prove scientifiche che il lavaggio nasale con soluzione salina protegga il naso dall’infezione da coronavirus.

              I vaccini COVID-19 non funzionano sui nuovi ceppi del virus.

              R) È noto da decenni che i virus cambino la propria struttura nel tempo. I centri di ricerca hanno trovato molteplici ceppi di COVID-19 in tutto il mondo, tra cui Regno Unito, Sud Africa e Brasile.

              Sembrano diffondersi più facilmente, ma al momento non ci sono prove che peggiorino la malattia oppure causino più decessi. 

              Ho avuto il COVID-19, quindi sono immune.

              R) Gli scienziati hanno studiato coronavirus simili e dimostrano sulla base dell’evidenza scientifica che è possibile contrarre il COVID-19 più di una volta.

              Sono in corso ulteriori accertamenti su quanto sia probabile che un individuo venga infettato di nuovo, quanto spesso accade e su coloro che hanno una maggiore probabilità di contrarre nuovamente la malattia.

              Anche se hai avuto COVID-19, dovresti comunque indossare una maschera in ambienti affollati e lavarti spesso le mani.

              Ho allergie, quindi non posso praticare il vaccino anti COVID-19.

              R) In rari casi, alcune persone hanno avuto una grave reazione allergica (chiamata anafilassi) ai vaccini COVID-19.

              Se sei allergico a qualsiasi ingrediente in un vaccino mRNA COVID-19, non devi praticare i richiami.

              Ma se hai un animale, cibo, polline o altri tipi di allergie, puoi vaccinarti sotto controllo medico nel centro sanitario.

              Le piccole riunioni di persone non diffondono il COVID-19.

              Case di cura, prigioni e altri gruppi di individui a stretto contatto incrementano il contagio. Anche i piccoli incontri potrebbero essere ancora una fonte di contagio .

              Le tue probabilità di contrarre COVID-19 aumentano quando ti riunisci con persone che sono:

              Al di fuori della tua famiglia

              Non c’è distanziamento sociale o non si indossano le mascherine in ambienti affollati.

              Non si tiene presente che alcune persone con il virus non mostrano sintomi (portatori sani) ma possono comunque diffonderlo ad altri.

              Un test COVID-19 negativo significa che non sono infetto.

              Se il test è negativo, significa solo che probabilmente non hai avuto il COVID-19 nel momento in cui il tuo campione è stato raccolto.

              È ancora possibile risultare positivi in seguito e ammalarsi de facto.

              I ricercatori hanno anche dimostrato che alcuni test mostrano un risultato falsamente negativo.

              Anche se il test dovesse risultare negativo, bisognerebbe comunque proteggersi dal virus.

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