L'Unione Europea raggiunge un accordo storico sull'immigrazione e l'asilo dopo negoziati intensi

Dopo una “maratona finale” di discussioni e compromessi, i Paesi membri dell'UE trovano un terreno comune sulla gestione dei migranti e la responsabilità condivisa

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  Riccardo Carboni
  15 giugno 2023
  3 minuti, 31 secondi

Un accordo raggiunto all'ultimo secondo, dopo una giornata di tira e molla tra i sostenitori più convinti, gli scettici più feroci e una serie di compromessi per evitare un fallimento totale. I ventisette Paesi dell'Unione Europea hanno finalmente trovato un accordo su due questioni cruciali: l'immigrazione e l'asilo. Questa "maratona finale", come l'ha definita la commissaria per gli Affari interni Ylva Johansson, si è svolta l’8 giugno a Lussemburgo, con i ministri degli Interni dei Paesi Membri che hanno negoziato e discusso per ore, in una serie di incontri bilaterali e multilaterali con la presidenza di turno svedese e la Commissione europea.

Dopo una mattinata di discussioni accese tra i Paesi membri, con un fronte ampio di potenziali oppositori e astenuti, si è optato per rimandare la votazione al pomeriggio, presentando una nuova bozza di compromesso. Tale bozza ha suscitato pareri contrastati, risultando accettabile per alcuni, ma “insoddisfacente” per altri: durante la sessione pubblica, il Ministro degli Interni italiano Matteo Piantedosi ha definito la proposta riguardante il criterio di collegamento tra i richiedenti asilo e i Paesi terzi in cui espellerli come "un principio che avrebbe limitato ogni azione in questa direzione". Di conseguenza, al fine di evitare di forzare un compromesso contestato e rischioso, Maria Malmer Stenergard, presidente di turno svedese del Consiglio dell'Unione Europea, ha deciso di organizzare nuovi incontri bilaterali e multilaterali. In tarda serata, una volta arrivata la conferma di un accordo sui due dossier del Patto migrazione e asilo, si è proceduto con le votazioni in Consiglio. Una larga maggioranza ha dimostrato la sinergia degli Stati Membri, trovando in contrapposizione solo Ungheria e Polonia, con Bulgaria, Malta, Slovacchia e Lituania astenute.

L’accordo raggiunto presenta una serie di aspetti fondamentali riguardanti l’equilibrio tra solidarietà e responsabilità degli Stati Membri nella gestione dei migranti

In primis, all’interno del Ramm, Regolamento per la gestione dell’asilo e della migrazione, viene introdotto un sistema di obbligo alla solidarietà: ognuno dei ventisette stati membri dell’UE dovrà contribuire (in base al PIL e alla popolazione) ricollocando dei migranti nel proprio territorio, oppure sostenendo finanziariamente un fondo destinato ad una specifica struttura predisposta dalla Commissione Europea per un ammontare di 20.000 euro per migrante respinto (per un minimo di 30.000 persone l’anno). Tali fondi verranno spesi per azioni nei Paesi terzi di origine e transito dei migranti. Il regolamento sancisce, inoltre, l’obbligo ai richiedenti asilo di presentare domanda nello stato di primo ingresso e un’importante limitazione al trasferimento di responsabilità tra i 27 paesi.

In secundis, è stata definita una procedura comune riguardo il Regolamento modificato sulle procedure d’asilo (Apr), sottolineando il maggior numero di obblighi e responsabilità per i paesi di primo ingesso. Tale misura verrà automaticamente messa in atto in seguito ad un attraversamento irregolare, in modo da poter valutare in maniera più rapida ed efficace alle frontiere esterne l’inammissibilità o meno di una domanda. Una novità sarà l’obbligo di completamento dell’esame delle domande d’asilo presentate entro e non oltre sei mesi tramite procedura di frontiera, nonché la proroga del periodo di responsabilità per la gestione dei nuovi migranti sul territorio per due anni.

Inoltre, l’accordo prevede la presenza di un criterio di connessione tra Paese terzo e richiedente asilo, ma anche che l’analisi e la verifica sulla sicurezza della destinazione venga fatta dallo Stato membro, pur non essendoci ancora un elenco di Paesi terzi sicuri indicati.

Dopo intense negoziazioni e compromessi, i ventisette Paesi dell'Unione Europea hanno raggiunto un accordo sulle questioni cruciali dell'immigrazione e dell'asilo. Sebbene ci siano divergenze e opinioni contrastanti, il consenso è stato raggiunto portando l’Europa ancora un passo avanti nella gestione dell'immigrazione e dell'asilo all'interno dei suoi territori.

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Fonti utilizzate per il presente articolo:

https://www.rainews.it/articoli/2023/06/svolta-in-ue-ce-laccordo-sul-patto-migranti-meloni-passi-avanti-il-problema-e-di-tutti-90546557-47fd-4aad-a8b3-a77473032282.html

https://www.eunews.it/2023/06/08/patto-migrazione-e-asilo-ministri-ue/

https://tg24.sky.it/mondo/2023/06/08/migranti-consiglio-ue-accordo-nuovo-patto

https://www.repubblica.it/esteri/2023/06/10/news/accordo_migranti_ue_spaccata_ungheria_polonia-403844039/

https://www.tgcom24.mediaset.it/2023/video/ue-pronto-il-patto-di-asilo-e-immigrazione_65770174-02k.shtml

Fonte immagine:

https://pixabay.com/it/photos/migrazione-integrazione-migranti-3129387/

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L'Autore

Riccardo Carboni

Classe 1999, laureato in Scienze internazionali e Diplomatiche presso l’Università di Bologna e da sempre appassionato di affari internazionali. Studente all’ultimo anno di Master in International Relations presso la LUISS, ha approfondito tematiche riguardanti la sicurezza internazionale seguendo forum e partecipando a programmi di pianificazione militari secondo la dottrina NATO. Autore all’interno di Mondo Internazionale per l’area tematica “Organizzazioni Internazionali”.

Born in 1999, he holds a bachelor’s degree in International and Diplomatic Sciences from the University of Bologna and have always been passionate about international affairs. Currently a final-year student in the Master's degree program in International Relations at LUISS, he has delved into issues related to international security by following forums and participating in military planning programs based on NATO doctrine. Author and contributor to Mondo Internazionale for the "International Organisations” section.

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