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L’inserimento del diritto all’aborto nella Costituzione francese

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  Giorgia Savoia
  11 marzo 2024
  2 minuti, 19 secondi

La promessa del Presidente Macron di inserire il diritto all’aborto in Costituzione, rendendolo irreversibile e garantito, si è realizzata. La Francia è stata il primo paese al mondo a tagliare questo traguardo, lanciando un messaggio a tutto il resto del mondo pochi giorni prima dell’8 marzo, Giornata Internazionale della Donna.

Dopo essere stata discussa e approvata negli scorsi mesi dall’Assemblea Nazionale e dal Senato, le due Camere del Parlamento francese, la proposta di legge atta a emendare l’art. 34 della Costituzione francese, è stata approvata definitivamente il 4 marzo 2023, in una seduta congiunta, con 780 voti a favore e 72 contro. La maggioranza necessaria per modificare la Costituzione, quella dei tre quinti del Parlamento, è stata ampiamente raggiunta.

La modifica riguarda l’art. 34 della Costituzione, titolo V, che regola i rapporti tra Parlamento e Governo, aggiungendo: "La legge determina le condizioni in cui si esercita la libertà garantita alla donna di far ricorso ad un'interruzione volontaria della gravidanza".

Nel 1975 la legge Veil legalizzò l’aborto, ma a seguito delle minacce a questo diritto perpetrate in altri paesi del mondo, come negli USA dove la Corte Suprema ha abolito la sentenza Roe v. Wade che garantiva il diritto di interrompere la gravidanza a livello federale, si è voluto porlo in cassaforte.

“Non solo abbiamo scritto la storia della Francia, ma di tutto il mondo. Questa è una vittoria parlamentare ma soprattutto è la vittoria delle associazioni femministe e dei collettivi che per anni hanno lottato perché le donne avessero il diritto di controllare i propri corpi”, ha affermato Mathilde Panot, della formazione di sinistra La France Insoumise (Lfi).

“Un momento storico. Non dobbiamo aspettare che questo diritto sia minacciato per proteggerlo” secondo il Ministro della Giustizia, Eric Dupond-Moretti.

Non mancano posizioni contrarie. La Conferenza Episcopale francese ha ribadito che "l'aborto, che rimane un attentato alla vita fin dall'inizio, non può essere visto esclusivamente nella prospettiva dei diritti delle donne. Si rammarica che il dibattito avviato non abbia menzionato le misure di sostegno per coloro che vorrebbero tenere il proprio figlio".

Il messaggio lanciato dalla nazione francese a tutto il resto del mondo è che la tutela dei diritti debba essere un tema centrale nel dibattito pubblico, che non dovrebbe avere fazioni politiche. Rappresenta inoltre un impegno concreto verso la promozione dei diritti fondamentali, auspicando un futuro in cui tutte le donne, ovunque nel mondo, possano avere libertà di scelta sui propri corpi

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L'Autore

Giorgia Savoia

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Società

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Francia Costituzione aborto Diritti umani diritti fondamentali 8 marzo