Novità e passato, Star Wars stupisce con Ahsoka

La nuova miniserie a tema Star Wars, Ahsoka, porta con se del cambiamento

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  Jacopo Cantoni
  21 ottobre 2023
  3 minuti, 32 secondi

La serie "Ahsoka" ha recentemente concluso la sua prima stagione tra critiche ed elogi, ci proponiamo di analizzare i punti di forza e di debolezza che sono emersi rispetto a questo nuovo capitolo dell'universo di Star Wars, preceduti da top e flop.

Sicuramente è stata evitata la tendenza al banale fan service, che ormai troppo spesso si sceglie per necessità di mercato, concentrandosi invece su un viaggio legato alla crescita e ai ricordi, dal sapore amaro, della nostra eroina, Ahsoka Tano.

Lo sceneggiatore e creatore Dave Filoni, ha spesso la tendenza di introdurre una vasta quantità di personaggi dell'universo di Star Wars, facendo risultare l’ambiente e le relazioni confuse per coloro che non conoscono in modo approfondito il mondo di Star Wars. Il tutto, però, in maniera lieve e quasi impercettibile, diventa limpido e permette allo spettatore di collocare ognuno al suo ruolo. I personaggi, oltretutto, ci danno l’immagine di un comando che vuole discostarsi totalmente da quelli precedenti. Per necessità narrativa e non per piaggeria perbenista, in tutte le posizione di comando ci sono personaggi femminili:

  • Ahsoka Tano, interpretata da Rosario Dawson, protagonista della mini-serie
  • Sabine Wren, interpretata da Natash Liu Bordizzo, padawan e personaggio protagonista se guardassimo a questo personaggio con la pura teoria “Il viaggio dell’eroe” di Capmbell
  • Hera Syndulla, Mary Elizabeth Winstead, generale dell’esercito dei ribelli
  • Shin Hati, Ivanna Sakhno, l’apprendista di una Jedi decaduto, Baylan Skoll, interpretato dal rimpianto Ray Stevenson, impaziente e desiderosa di poter
  • Morgan Elsbeth, interpretato da Diana Lee Inosanto, che per tutta la prima parte della stagione rimane silenziosa ma potente e pericolosa
  • Mon Mothma, Genevieve O'Reilly, figura politica fin dalla Prima Repubblica che diventa la prima cancelliera all’erezione della Nuova Repubblica imparziale ma permissiva

Ricordando anche che Ahsoka arriva dopo The Mandalorian, The Book of Boba Fett, the Bad Batch, Obi-Wan Kenobi e Andor. Personaggi che hanno anche il “potere” della diversità, Ahsoka è infatti Togruta, una specie umanoide proveniente dal pianeta Shili, Hera Syndulla, ribelle Twi’lek, Morgan Elsbeth, una sorella della notte umana e le altre provenienti da diversi pianeti.

La narrazione di tutti i personaggi procede, come si accennava prima, sovrapponendosi troppo nella prima parte della serie ma migliorando sempre di più e indagando in maniera puntuale e meticolosa i personaggi di Ahsoka, Sabine e, velatamente, Huyang, il droide braccio destro della Jedi.

La trama può essere considerata è una continuazione di Rebels, serie animata dal valore sottostimato, e The Mandalorian dove in una scena viene mostrata la Togruta.

Quello che però colpisce e che diventa fondamentale per l’andamento e anche il ritmo della serie è l’importanza della memoria e del passato. Jedi e Padawan hanno qualcosa in sospeso con il loro trascorso, in un caso il rapporto con il proprio maestro e, forse, il rammarico di non aver potuto aiutarlo o dargli la soddisfazione di un addestramento completato brillantemente e nell’altro un amico perduto sotto tutti i punti di vista.

Questo però diventa anche una condizione propria dello spettatore seriale, nuovi personaggi ma con azioni, movimenti e temperamento molto simili a quelli precedenti, l’addestramento, i combattimenti, il generale Thrawn, la continua lotta tra il bene e il male.

Tutte tematiche e elementi narrativi che giocano a favore in entrambi i casi, a chi, come me, è fan da parecchio, riportare alla memoria (ed anche qua le tematiche della serie si estendono alla percezione dello spettatore) i vecchi “prodotti” Star Wars; mentre dell’altro lato permette a chi inizia ora con le prime visioni di avere una “prima volta” di grande livello.

E dopo aver esclusivamente elogiato bisogna dire ciò che non va, tanti errori di montaggio a volte anche grossolani e una cattiva gestione, per l’ennesima volta, dei combattimenti che ormai risultano troppo finti e simili l’uno con l’altro. Non sarà però questo mio cercare il pelo nell’uovo, che deve fermarvi a vedere e sentire una serie di un certo livello.

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L'Autore

Jacopo Cantoni

Laureato in Cinema presso l'Alma mater Studiorum di Bologna, mi cimento nella scrittura di articoli inerenti a questo bellissimo campo, la Settima Arte. Attualmente frequento il corso Methods and Topics in Arts Management offerto dall'università Cattolica del Sacro Cuore.

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Cinema starwars Ahsoka Jedi movie Hollywood Luke Skywalker