Risoluzione ONU: astensioni pericolose e cooperazione internazionale

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  Sofia Termentini
  01 aprile 2022
  4 minuti, 14 secondi

Il 24 e 25 marzo si sono tenuti a Bruxelles il summit della NATO, la riunione dei capi di Stato, di governo dei G7 e il raduno del Consiglio europeo. Lo scopo era programmare misure condivise sul piano economico, strategico e culturale. Un evento molto importante per la storia, in quanto per la prima volta, l’obiettivo di cooperazione tra gli stati della comunità internazionale, tanto auspicato dai tre grandi di Yalta dopo la seconda guerra mondiale, sembra essere stato raggiunto. L’incontro tra i principali vertici occidentali è segno positivo di unione e di maggior volontà di coordinazione di fronte alla guerra.

Ciò che si nota in primo luogo, è la reazione dei paesi alla risoluzione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Risoluzione che condanna l’invasione russa in Ucraina e richiede che Mosca “cessi immediatamente il suo uso della forza” e “ritiri subito, completamente e in modo incondizionato” le proprie unità militari. Per essere adottata, la proposta necessitava dell’approvazione dei due terzi dei paesi membri. L’esito è stato di gran lunga migliore, superando l’analoga mozione di condanna alla Russia per l’annessione della Crimea nel 2014. 140 paesi hanno votato a favore, 5 contrari e 35 astenuti. Un successo che mostra come il mondo respinga quest’aggressione ingiustificata. Lo stesso presidente del consiglio Ue, Charles Michel, ha dichiarato che “le bombe non silenzieranno la comunità internazionale”.

Eppure molti paesi si sono mostrati contrari o addirittura hanno preferito non prendere una posizione, rendendo impossibile l’isolamento della Russia. Tra questi l’India ha spiazzato tutti. Lo schieramento di Delhi con l’occidente era quasi assicurato, essendo parte del QUAD, ovvero lo schema di contenimento marittimo applicato alla Repubblica Popolare Cinese nel Pacifico, di cui sono membri americani, australiani e giapponesi. È invece riemersa la sua postura antioccidentale, derivante dalla storica aspirazione anticoloniale, che la spinge a sostenere la Russia e andare contro la NATO. Vi è da aggiungere però, che l'India dipende dalla Federazione in termini militari, tanto che dal 2018 il governo indiano ha adottato il sistema missilistico S400 di produzione russa. Il legame indissolubile è stato ulteriormente rafforzato da un accordo di interscambio, che permette a Delhi di accogliere le esportazioni russe di fronte alle sanzioni americane ed europee. L’india è uno stato prossimo agli Stati Uniti, ma esistente su una sua direttrice in nome della propria interpretazione del mondo. Anche la Cina gioca un ruolo da non sottovalutare. Se finora Xi Jinping è sembrato uno spettatore neutrale, ora è doveroso fare alcune considerazioni. Può sembrare, che lo scopo della Cina sia quello di evitare l’isolamento attraverso tre mosse. La prima, provando ad avere contatti con l’India. Infatti, nonostante le dispute di confine, ha inviato il ministro degli esteri Wang Yi a Delhi. La situazione per il momento è in fase di sviluppo, ed entrambi mirano a raggiungere la fine delle ostilità attraverso la diplomazia. La seconda è la volontà di dialogo nei confronti della Corea del Sud. Xi Jinping ha telefonato a Yoon Suk-yeol, il nuovo presidente, comunicando che “entrambi sono responsabili del mantenimento della pace regionale e della promozione della prosperità mondiale, in mezzo a molteplici sfide internazionali”. La terza è un’apertura nei confronti di Londra, al fine di rafforzare i loro legami, a prescindere dalle loro diversità. Attraverso un colloquio telefonico, il presidente ha affermato di voler rivestire un "ruolo costruttivo nella promozione della pace in Ucraina” e che la comunità internazionale dovrebbe "creare le condizioni necessarie a una soluzione politica della questione".

Nonostante queste astensioni pericolose, Borrell, rappresentante UE della politica estera, si ritiene soddisfatto dell’esito. L’ONU ha richiesto la pace, ha respinto l’invasione russa e il mondo è “unito nella difesa delle leggi e dei principi su cui si basa la sicurezza internazionale”. Anche i principali protagonisti della guerra hanno commentato la risoluzione. Da un lato l’ambasciatore russo Nebenzia è intervenuto durante l’assemblea per chiedere di non votare a favore della risoluzione, sottolineando come Mosca raggiungerà i suoi obiettivi, a prescindere dal resto. Dall’altro Zelensky ritiene la mozione un successo, poiché il risultato è distruttivo per l’aggressore ed è sinonimo di una coalizione “anti-Putin” che funziona. Infine, ha ringraziato gli stati che hanno votato a favore, enfatizzando il loro scegliere di essere dalla "parte giusta della storia”.

La risoluzione non è legalmente vincolante, ma ha un significato politico e simbolico. A prescindere dalle prese di posizione, la comunità internazionale sembra essere concorde sul voler cessare la guerra, auspicando per la pace e condannando la retorica scalata di Putin come irresponsabile e destabilizzante.

Rai News, L'onu condanna l'aggressione della Russia: chiesto cessate il fuoco immediato e ritiro dei militari:https://www.rainews.it/articol...

Limes, Summit, Gas e altre notizie dalla guerra in Ucraina:https://www.limesonline.com/no...

Ilgiornale.it, Le tre nuove mosse della Cina: i segnali di Xi alla Russiahttps://www.ilgiornale.it/news...

Rai play sound, podcast 9minuti, episodio 4 sull'India, Dario fabbri

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L'Autore

Sofia Termentini

Sofia Termentini, class 2000, is a student of a Master’s triple degree in International Management-MIEX program. She is interested in international relations that keeps alive the world,especially the economic dimemsion and she has always been interested in the area of China. In the context of Mondo Internazionale she holds the position of Junior Researcher MI G.E.O. - Economic Area.

Sofia Termentini, classe 2000, è una studentessa del Master’s triple degree in International Management-programma MIEX.

Interessata alle relazioni internazionali, in particolare alla dimensione economica e da sempre appassionata all’area della Cina. All'interno di Mondo Internazionale ricopre la carica di Junior Researcher MI G.E.O. - Area Economia.

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