Tradotto da Irene Cecchi
Introduzione
Dal 4 al 6 Settembre, Pechino ha accolto più di 50 leader africani che si sono recati in in Cina per partecipare al nono vertice Cina-Africa con l’obiettivo di elaborare e discutere nuove politiche e accordi di cooperazione con gli ufficiali dei più importanti investitori del continente.
Il summit di quest’anno rappresenta un’ulteriore importante reunion della “grande famiglia” sino-africana a seguito di quelle già tenutesi nel 2016 a Pechino, nel 2015 a Johannesburg e nel 2018 ancora a Pechino. Si tratta del più grande evento diplomatico tenuto dalla Cina degli ultimi anni e con la maggiore partecipazione di leader stranieri.
Giovedì scorso, il Presidente Xi Jinping ha affermato che la Cina è pronta a collaborare con il continente africano per implementare 10 misure in partenariato per incentivare la modernizzazione. Inoltre, ha proposto di portare le relazioni diplomatiche fra la Cina e i Paesi africani al livello di relazioni strategiche e, più in generale, che tutte le relazioni siano elevate a “comunità sino-africana unita da un futuro condiviso nella nuova era”. In aggiunta, per assicurare la riuscita dell’implementazione delle 10 iniziative in partenariato, la Cina fornirà all’Africa 360 miliardi di yuan (50.69 miliardi di dollari) nel corso dei prossimi tre anni. Secondo l’action plan, la Cina concederà un esonero dai dazi doganali fino al 100% su prodotti provenienti dai paesi meno sviluppati che hanno legami diplomatici con la Cina.
Breve panoramica del vertice
Il summit Cina-Africa si tiene ogni tre anni a partire dalla prima edizione del 2000, quando si riunì la prima conferenza del Forum per la Cooperazione fra Cina e Africa (FOCAC) a Pechino, dal 10 al 12 ottobre.
Più di 80 ministri cinesi, 44 Paesi africani, rappresentanti di 17 organizzazioni regionali e internazionali e imprenditori delle comunità coinvolte furono invitati a partecipare alla conferenza durante la quale vennero tracciate le linee guida per lo sviluppo di un nuovo, stabile e duraturo partenariato a beneficiare entrambe le parti.
Per Pechino, il summit rappresenta un’importante opportunità diplomatica per reiterare la sua posizione di superpotenza nell’ordine globale. Inoltre, “l’Africa è molto importante per la Cina per la rilevanza dei suoi voti in sede dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Le foto con i leader africani, i roboanti titoli di giornale sono fondamentali per il Presidente Xi”. Infatti, questo si riscontra anche nella Dichiarazione di Pechino per la promozione di una comunità sino-africana duratura e unita da un futuro condiviso nella nuova era.
Cina e Africa fanno appello unanime per un nuovo ordine mondiale equo e multipolare, salvaguardando il sistema internazionale che vede le Nazioni Unite al centro, l’ordine internazionale sorretto dalla legge internazionale e le norme di base che governano le relazioni internazionali sorrette a loro volta dai principi e valori della Carta Costituzionale delle Nazioni Unite. Facciamo appello per una riforma e rafforzamento necessari delle Nazioni Unite, compreso il Consiglio di Sicurezza, per porre rimedio alle storiche ingiustizie compiute in Africa, per aumentare la rappresentanza alle Nazioni Unite e al Consiglio di Sicurezza dei Paesi in via di sviluppo, in particolar modo degli Stati africani. La Cina appoggia l’iniziativa di riforma del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per soddisfare le aspirazioni del continente africano.
Durante il forum, il Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha sottolineato che la partnership fra Cina e Africa è ormai un pilastro della cooperazione fra il Nord e il Sud Globale e con ciò ha voluto dimostrare l’appoggio dell’intera organizzazione a questo partenariato, per poi aggiungere: “Lo sviluppo record della Cina, soprattutto nello sradicare la povertà, è una fondamentale fonte di esperienza e competenza”.
“La partnership fra Cina e Africa può fungere da motore della rivoluzione verde dell’energia rinnovabile. Può essere il catalizzatore della transizione del sistema alimentare e della digitalizzazione. Inoltre, essendo l’Africa la culla di alcune fra le economie più dinamiche, può massimizzare il potenziale dell'aiuto cinese per passare dallo scambio alla gestione dei dati, delle tecnologie e finanza”.
Durante il summit sono state fatte promesse riguardo il sostegno di diversi progetti di sostenibilità, con il Presidente Xi che ha dichiarato di essere pronto a lanciare 30 progetti per un’energia pulita e a cooperare nel settore nucleare. Tutto ciò, sottolineando il diverso approccio di Pechino rispetto alla Francia che per decenni ha scavato nelle miniere di uranio in Niger per far fronte alla richiesta interna del settore nucleare, senza mai proporre progetti per la produzione in loco in Africa Occidentale.
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