The Line project

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  Federica Luise
  14 luglio 2023
  5 minuti, 22 secondi

The Line

Dopo la Corea del Sud e il Canada, anche l’Arabia Saudita scommette sulla costruzione della città del futuro, come ha dichiarato Mohammed bin Salman, Principe ereditario della Monarchia, con l’inaugurazione dei lavori del progetto The Line. Situata a nord-est del territorio saudita, nella regione NEOM, la così definita città del futuro ridefinisce il concetto di sviluppo urbano e di applicazione delle tecnologie, restituendo una vera e propria rivoluzione di civiltà ambita per il 2025.

Il progetto stravolge il tradizionale concetto di città sviluppato in estensione per costruire un agglomerato lungo una linea larga 200 metri e lunga 170 chilometri, predisposta per accogliere 9 milioni di persone. La città attraverserà la zona costiera nei pressi del Golfo di Aqaba, tagliando la catena montuosa fino alle pianure del deserto. Come per la città di Songdo, a 50 chilometri da Seoul, e per il Sidewalk Labs’ plan di Toronto, l’obiettivo è di costruire una smart city che possa ridurre l’inquinamento atmosferico e tutelare la qualità di vita dei cittadini tramite una rete di trasporti efficiente. The Line è, infatti, in continuazione con gli altri progetti di NEOM: come Oxagon, un polo industriale galleggiante sul Mar Rosso, e Trojena, destinazione turistica progettata per ospitare i Giochi Invernali Asiatici del 2029 e che offrirà il primo sci all’aperto del Golfo Persico.

Perché la città del futuro?

The Line è un progetto ambizioso e rivoluzionario perché sarà alimentato unicamente con energia rinnovabile, eolica e solare, e ospiterà il più grande impianto di idrogeno verde del mondo. Inoltre, sarà privo di strade e automobili e, di conseguenza, di emissioni di anidride carbonica, poiché lo spostamento sarà permesso unicamente tramite una ferrovia ad alta velocità che in 20 minuti porterà da un capo all’altro della città. All’esterno la "linea" sarà chiusa da due facciate parallele a specchio alte 500m che permetteranno, tramite il riflesso del paesaggio, di fondersi perfettamente con la natura circostante e di preservare il 95% di essa, oltre che l’intero territorio della regione.

La struttura del progetto è basata sul concetto di urbanismo a gravità zero, ossia l’idea di stratificare la città in verticale, permettendo ai cittadini di spostarsi su tre dimensioni: sopra, sotto e attraverso. In tal modo, ogni servizio e comodità si sovrappone su più livelli: parchi pubblici, aree pedonali, scuole, case, uffici, così che ogni luogo sia raggiungibile in un massimo di cinque minuti. Per di più, la costruzione della smart city include la partecipazione del Gruppo Trevi italiano.

La struttura ed i servizi sono basati sulla necessità di creare un equilibrio perfetto tra la natura, i cittadini e l’economia e raggiungere un completo benessere. Infatti, l'assenza di veicoli agevola un’aspettativa di vita più lunga per i residenti, proprio grazie ad una riduzione dell’inquinamento e del numero di incidenti stradali. Non solo, la preservazione e la vicinanza della natura garantiscono l’equilibrio di luce, ombra, ventilazione e ottimizzano la qualità dell’aria. La vicinanza dei servizi, insieme alla rapidità degli spostamenti, offrono l’opportunità di fare incontri spontanei con amici e familiari, oltre che di creare più tempo libero e aumentare il grado di well-being degli abitanti. Infine, la comodità dei servizi e la mancanza di mezzi di trasporto tagliano una serie di spese - che altrimenti sarebbero a carico dei cittadini -, come il carburante e il parcheggio, incentivando una maggiore disponibilità economica dei residenti.

Le perplessità

Fin dall’inizio The Line ha attirato un grande dibattito sulla questione ambientale e la realizzazione del progetto. Uno degli aspetti più dibattuti è la funzionalità delle pareti a specchio che circondano la città. A causa della loro elevata altezza, non permetterebbero alla luce solare necessaria di penetrare all’interno della città, portando ad effetti dannosi per la salute. In più, dal punto di vista ambientale e naturalistico, le facciate a specchio potrebbero causare disorientamento delle rotte migratorie degli uccelli e la morte degli animali. Ed è anche vero che non vi sono informazioni chiare sui materiali utilizzati all’interno e all’esterno della città, per cui non si conoscono i possibili danni ai materiali causati dal surriscaldamento degli stessi.

Ulteriori perplessità sorgono intorno alla questione della ventilazione così come dell’approvvigionamento dell’acqua potabile all’interno della stratificazione della città. Secondo le indicazioni di NEOM, l’acqua potabile per i cittadini, i servizi e l’abbondante vegetazione sarebbe fornita da un impianto di desalinizzazione dell’acqua marina del Golfo Persico, alimentato ad energia solare e marina. Tuttavia, sono diversi i dubbi riguardo la fattibilità della soluzione, in quanto l’impianto riuscirebbe difficilmente a soddisfare un tale fabbisogno di acqua se alimentato unicamente con fonti rinnovabili. Infine, alcune incertezze riguardano la realizzazione della città: infatti, è stato stimato che proprio l’intero lavoro di costruzione genererebbe una quantità enorme di emissioni di anidride carbonica e di inquinamento con gravi ripercussioni sull’ambiente circostante.

Relazioni geopolitiche

Nonostante il principale obiettivo del progetto 'The Line' sia creare una città totalmente green, quest'ultimo avrebbe un impatto sulle relazioni economiche e politiche a livello globale. L’Arabia Saudita ha un interesse strategico per la stabilità e l’economia del Mar Rosso: ciò le permetterebbe di favorire il commercio e la sicurezza lungo uno dei canali marittimi più importanti del commercio internazionale - il Canale di Suez - e affermerebbe la leadership della potenza in crescita. L’intera regione circostante, in particolare l’Egitto - che ha già stanziato il proprio finanziamento per il progetto - ne otterrebbe ampia prosperità e visibilità da ogni parte del mondo.

Tuttavia, l’Arabia Saudita è al centro di alcune polemiche in merito la produzione ed esportazione di petrolio, che non rispetta le norme stipulate dall’AIE (Agenzia internazionale dell'energia) allo scopo di limitare il riscaldamento globale di 1,5°. Riyad ha però fissato un obiettivo zero netto per il 2060 che le consente di continuare a produrre oro nero da nuovi giacimenti. Ad ogni modo, all'interno del grande contesto competitivo delle compagnie saudite e statunitensi, potrebbe essere vantaggioso, a lungo termine, avere un’economia energetica diversificata.

Infine, nel settembre scorso è stata inviata una comunicazione urgente all’ONU per attirare l’attenzione sullo sfollamento forzato e gli abusi da parte delle autorità saudite dopo il rifiuto della tribù al-Huwaitat di trasferirsi altrove per lasciare spazio alla smart city. La tribù afferma infatti che, dopo un’iniziale idea del suo coinvolgimento nel progetto, è stato intimato loro di lasciare il territorio e da lì essa è stata oggetto di violenze. Al momento, si è in attesa di ulteriori indagini da parte delle Nazioni Unite.

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Fonti consultate per il presente articolo:

Link immagine: https://unsplash.com/it/foto/kavu6S_qtYo

https://tg24.sky.it/mondo/2022/10/25/the-line-arabia-saudita-video

https://www.aljazeera.com/news/2020/10/9/al-huwaitat-tribe-seeks-un-help-to-stop-saudi-forced-displacement

https://www.ecologica.online/2023/05/05/the-line-arabia-saudita/

https://www.energymonitor.ai/tech/built-environment/is-saudi-arabias-the-line-just-an-oil-crisis-failsafe/

https://www.ingenio-web.it/articoli/songdo-la-smart-city-senza-automobili-che-aspira-a-diventare-modello-urbanistico-internazionale/

https://www.neom.com/en-us

https://www.rinnovabili.it/greenbuilding/smart-city/neom-trojena-la-smart-city-diffusa-sulle-vette-arabe/

https://www.thebioneer.it/index.php/categorie/blue-economy/251-oxagon-il-polo-industriale-galleggiante-a-energia-100-rinnovabile

https://www.theverge.com/2020/5/7/21250594/alphabet-sidewalk-labs-toronto-quayside-shutting-down

https://www.trevigroup.com/en/

https://www.youtube.com/watch?v=b6GgaJWcbww

https://www.rinnovabili.it/neom-trojena

https://www.progettoingegneria.it/the-line-nuova-era-delle-citta-verticali

https://www.rinnovabili.it/smart-city

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