The Line Project

  Articoli (Articles)
  Federica Luise
  14 July 2023
  5 minutes, 43 seconds

The Line

Dopo la Corea del Sud ed il Canada, anche l’Arabia Saudita scommette sulla costruzione della città del futuro, come ha dichiarato Mohammed bin Salman, Principe ereditario della Monarchia, con l’inaugurazione dei lavori del progetto The Line. Situata a nord-est del territorio saudita, nella regione NEOM, la così definita città del futuro ridefinisce il concetto di sviluppo urbano e di applicazione delle tecnologie, restituendo una vera e propria rivoluzione di civiltà, ambita per il 2025.

Il progetto stravolge il tradizionale concetto di città sviluppato in estensione, per costruire un agglomerato lungo una linea larga 200m e lunga 170km, predisposta per accogliere 9 milioni di persone. La città attraverserà la zona costiera nei pressi del Golfo di Aqaba, tagliando la catena montuosa, fino alle pianure del deserto.

Come per la città di Songdo, a 50km da Seoul, e per il Sidewalk Labs’ plan di Toronto, l’obiettivo è di costruire una smart city che possa ridurre l’inquinamento atmosferico e tutelare la qualità di vita dei cittadini, tramite una rete di trasporti efficiente. The Line è, infatti, in continuazione con gli altri progetti di NEOM, come Oxagon, polo industriale galleggiante sul Mar Rosso e Trojena, destinazione turistica progettata per ospitare i Giochi Invernali Asiatici del 2029, che offrirà il primo sci all’aperto del Golfo Persico.

Perché la città del futuro?

The Line è un progetto ambizioso e rivoluzionario perché sarà alimentato unicamente con energia rinnovabile, eolica e solare, oltre ad ospitare il più grande impianto di idrogeno verde del mondo. La Linea sarà priva di strade, automobili e di conseguenza, di emissioni carboniche, poiché lo spostamento sarà permesso unicamente tramite una ferrovia ad alta velocità che in venti minuti porterà da un capo all’altro della città.

All’esterno sarà chiusa da due facciate parallele a specchio, alte 500m, che permetteranno, tramite il riflesso del paesaggio, di fondersi perfettamente con la natura circostante e di preservare il 95% di essa, oltre che l’intero territorio della regione.

La struttura del progetto è basata sul concetto di urbanismo a gravità zero che offre l’idea di stratificare la città in verticale, permettendo ai cittadini di spostarsi su tre dimensioni: su, giù e attraverso. Questo concetto sovrappone su più livelli ogni servizio e comodità: parchi pubblici, aree pedonali, scuole, case e uffici, in modo tale che ogni luogo sia raggiungibile in un massimo di cinque minuti. Per di più, la smart city comprende anche la partecipazione alla costruzione delle fondamenta del Gruppo Trevi italiano.

La struttura ed i servizi sono basati sulla necessità di creare un equilibrio perfetto tra la natura, i cittadini e l’economia per giungere ad un completo benessere. Infatti, la mancanza di veicoli permette un’aspettativa di vita più lunga per i residenti grazie ad una riduzione dell’inquinamento e del numero di incidenti stradali. La preservazione e la vicinanza della natura garantiscono l’equilibrio di luce, ombra, ventilazione ed ottimizzano la qualità dell’aria.

La vicinanza dei servizi e gli spostamenti rapidi offrono l’opportunità di incontri spontanei con i propri amici e familiari, oltre a generare maggiore tempo libero per gli abitanti, e di conseguenza, ad aumentare il loro grado di well-being. Infine, la comodità dei servizi e la mancanza di mezzi di trasporto tagliano una serie di spese per i cittadini, come il carburante o il parcheggio, dando l’opportunità di avere una maggiore disponibilità economica.

Le perplessità

Fin dall’inizio, The Line ha attirato un grande dibattito sulla questione ambientale e la realizzazione del progetto.

Uno degli aspetti più dibattuti è la funzionalità delle pareti a specchio che circondano la città. A causa della loro elevata altezza, non permetterebbero alla luce solare necessaria di penetrare all’interno della città, portando ad effetti dannosi per la salute. Dal punto di vista ambientale e naturalistico, le facciate a specchio potrebbero causare disorientamento delle rotte migratorie degli uccelli e la morte degli animali. Per di più, non vi sono chiare indicazioni sui materiali utilizzati all’interno e all’esterno della città, per cui non si è a conoscenza dei possibili danni ai materiali causati dal surriscaldamento di essi.

Ulteriori perplessità sorgono intorno alla questione della ventilazione, così come dell’approvvigionamento dell’acqua potabile all’interno della stratificazione della città. Secondo le indicazioni di NEOM, l’acqua potabile per i cittadini, i servizi e l’abbondante vegetazione presente sarebbe fornita da un impianto di desalinizzazione dell’acqua marina del Golfo Persico, alimentato ad energia solare e marina. Tuttavia, vi sono diversi dubbi riguardo la fattibilità della soluzione, in quanto l’impianto difficilmente riuscirebbe a soddisfare l’intera domanda di acqua se alimentato unicamente con fonti rinnovabili.

Infine, alcune incertezze riguardano la realizzazione della città: è stato stimato che l’intero lavoro di costruzione genererebbe una quantità enorme di emissioni carboniche e di inquinamento che potrebbe avere gravi ripercussioni sull’ambiente.

Relazioni geopolitiche

Nonostante il principale obiettivo del progetto The Line sia di creare una città totalmente green, avrebbe un impatto sulle relazioni economiche e politiche a livello globale. Infatti, l’Arabia Saudita ha un interesse strategico per la stabilità e l’economia del Mar Rosso. Ciò permetterebbe di favorire il commercio e la sicurezza lungo uno dei canali marittimi più importanti del commercio globale, il Canale di Suez, e affermerebbe la leadership della potenza in crescita. L’intera regione circostante, in particolare l’Egitto, che ha già stanziato il proprio finanziamento al progetto, otterrebbe un’ampia prosperità e visibilità da ogni parte del globo.

Tuttavia, l’Arabia Saudita è al centro di alcune polemiche per quanto riguarda la sua produzione ed esportazione di petrolio, che non rispetta le norme stipulate dall’AIE con lo scopo di limitare il riscaldamento globale di 1,5°. Nonostante ciò, Riyad ha fissato un obiettivo zero netto per il 2060 che le consente di continuare a produrre oro nero da nuovi giacimenti. Ad ogni modo, per la grande competizione tra le compagnie saudite e statunitensi, potrebbe essere vantaggioso, a lungo termine, avere un’economia energetica diversificata.

Infine, nel settembre scorso è stata inviata una comunicazione urgente all’ONU per attirare l’attenzione sullo sfollamento forzato e gli abusi da parte delle autorità saudite dopo il rifiuto della tribù al-Huwaitat di trasferirsi altrove per lasciare spazio alla smart city. La tribù afferma che, dopo un’iniziale idea del suo coinvolgimento nel progetto, è stato intimato loro di lasciare il territorio e da quel momento essa è stata oggetto di violenze. Al momento, si è in attesa di ulteriori indagini da parte delle Nazioni Unite.

Mondo Internazionale APS - Riproduzione Riservata ® 2023

Fonti consultate per il presente articolo:

Link immagine: https://unsplash.com/it/foto/kavu6S_qtYo

https://tg24.sky.it/mondo/2022/10/25/the-line-arabia-saudita-video

https://www.aljazeera.com/news/2020/10/9/al-huwaitat-tribe-seeks-un-help-to-stop-saudi-forced-displacement

https://www.ecologica.online/2023/05/05/the-line-arabia-saudita/

https://www.energymonitor.ai/tech/built-environment/is-saudi-arabias-the-line-just-an-oil-crisis-failsafe/

https://www.ingenio-web.it/articoli/songdo-la-smart-city-senza-automobili-che-aspira-a-diventare-modello-urbanistico-internazionale/

https://www.neom.com/en-us

https://www.rinnovabili.it/greenbuilding/smart-city/neom-trojena-la-smart-city-diffusa-sulle-vette-arabe/

https://www.thebioneer.it/index.php/categorie/blue-economy/251-oxagon-il-polo-industriale-galleggiante-a-energia-100-rinnovabile

https://www.theverge.com/2020/5/7/21250594/alphabet-sidewalk-labs-toronto-quayside-shutting-down

https://www.trevigroup.com/en/

https://www.youtube.com/watch?v=b6GgaJWcbww

https://www.rinnovabili.it/neom-trojena

https://www.theverge.com/2020/alphabet-sidewalk-labs-toronto

https://www.progettoingegneria.it/the-line-nuova-era-delle-citta-verticali

https://www.rinnovabili.it/smart-city

Share the post

L'Autore

Federica Luise

Tag

ambiente e sviluppo Arabia Saudita The Line NEOM smart city energia rinnovabile città del futuro urbanismo a gravità zero mohammad bin salman