Un futuro europeo tutto da scrivere

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  Tiziano Sini
  15 aprile 2023
  2 minuti, 22 secondi

La visita in Cina della Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, insieme al Presidente francese, Emmanuel Macron, ha segnato un momento fondamentale nella storia delle relazioni internazionali, soprattutto in un momento delicato come quello attuale.

I vorticosi eventi dell’ultimo periodo hanno sia provocato un domino le cui conseguenze non sono facilmente pronosticabili sia dato un'incredibile velocità al processo di maturazione e consolidamento del contesto europeo. Infatti, nonostante un’attenzione spasmodica verso l’esterno, in particolare rispetto a quegli equilibri internazionali in rapido mutamento, non di secondaria importanza è la questione interna, anch’essa per molti aspetti in via di definizione. 

Scosso solamente pochi mesi fa dal più importante scandalo corruttivo della sua storia, il Parlamento Europeo ha adottato i primi correttivi in termini di maggiore trasparenza, che vanno ad integrare i presidi rilevanti ma non sufficienti (Registro per la trasparenza tripartito) promossi negli ultimi anni.[1] Per varie ragioni la situazione è quindi meritevole di essere attenzionata con maggiore cautela, partendo proprio da una notizia che da alcuni giorni sembra aleggiare nelle istituzioni europee: nelle prossime settimane il Parlamento Europeo presenterà le proposte definite sulla base delle raccomandazioni che saranno raccolte al termine dei lavori della Conferenza sul Futuro dell’Europa.

Si tratta di una delle occasioni di confronto e negoziazione - promosse attraverso il coinvolgimento della cittadinanza europea più riuscito ed articolato all’interno della breve e travagliata storia europea - al cui termine sono state presentate 49 proposte che includono oltre 300 proposte di misure basate principalmente sulle raccomandazioni formulate dai panel europei e nazionali di cittadini.[2] Il documento che verrà avanzato sembra essere estremamente corposo ed il suo approdo nell’aula del Parlamento dovrebbe essere previsto per luglio. Quindi, è un passaggio a cui seguirà l’invio di tale documento agli ambasciatori europei e ai membri del Consiglio Europeo: ovvero, ragioni che ne faranno sicuramente slittare l’approvazione al prossimo inverno.

Quella appena enunciata è una condizione che fa preoccupare, poiché estremamente ravvicinata ad un’altra data rilevante: le elezioni europee 2024, ossia un passaggio molto importante anche in vista di tutti quegli elementi presi in considerazione all’inizio dell’analisi, uno fra tutti la dimensione internazionale.[3] Nel 2024 non sono infatti assolutamente da escludere colpi di scena e cambiamenti clamorosi che potrebbero profondamente trasformare il volto europeo, arrestando quel processo riformatore generato dall’impulso della Conferenza sul Futuro dell’Europa.

Insomma, sono nuovi spiragli che avranno come epicentro proprio le istituzioni europee, dove il prossimo anno si insedieranno nuovi rappresentanti e verrà definita l’Agenda Strategica 2024-2029 del Consiglio, che è la vera stella polare del futuro europeo.[4] Ecco quindi tutti i motivi che dimostrano quanto sia necessario per gli equilibri europei non scindere mai le questioni esterne da quelle interne.


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Fonti di riferimento per il presente articolo:

Image Credits: https://pixabay.com/it/photos/... 

[1] https://www.thegoodlobby.it/riforme-ue-sulla-trasparenza-necessarie-ma-non-sufficienti-e-in-italia/

[2] https://www.consilium.europa.eu/it/policies/conference-on-the-future-of-europe/#Report

[3] https://www.publicpolicy.it/twist-daula-europee-2024-cosa-ce-in-ballo-97846.html

[4] https://www.linkiesta.it/2023/04/conferenza-fuuturo-europa-trattati-ue/

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