Lingua dei segni giapponese e la comunità Sorda

  Focus - Allegati
  22 July 2021
  59 seconds

A cura di: Irene Melinu - Responsabile di Progetto JIYO

Lingua dei segni giapponese e la comunità Sorda

Storie di appartenenza e identità culturale

Una delle questioni più complesse a livello linguistico nel mondo è il riconoscimento della lingua dei segni come lingua propria, caratterizzata dalla scarsità di suoni e da un ampio utilizzo della gestualità e dell’espressività. In una lingua come il giapponese, la difficoltà ulteriore si riflette nella traslitterazione degli ideogrammi in gesti e nella moltitudine di metodi di apprendimento per le persone Sorde.

Circa il 60% della comunità Sorda in Giappone definisce la lingua dei segni giapponese come la propria lingua madre, imparata in casa o grazie ad un sistema educativo scolastico che è stato ripristinato solamente nella seconda metà del Novecento. Le discriminazioni nei confronti della comunità Sorda hanno accentuato il senso di appartenenza ad un gruppo culturale, che trova la sua espressione più pura nella lingua stessa. In questa analisi, si indaga la correlazione tra lingua, identità culturale e appartenenza ad un gruppo, in un Giappone dove la comunità Sorda sta cercando ancora oggi tutela e riconoscimento.

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