CARABINIERI: Castello di Cisterna, eseguito un fermo nei confronti di due minori per omicidio volontario

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  Redazione
  21 June 2023
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Su delega della Dott.ssa Maria de Luzenberger Milnernsheim Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Napoli, si comunica quanto segue:

“i militari della Compagnia e del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna hanno dato esecuzione a un decreto di fermo emesso in data odierna nei confronti di due minori (entrambi di 16 anni) gravemente indiziati di omicidio volontario, commesso con l’aggravante dei futili motivi e della crudeltà.

Il provvedimento è conseguente ad una ininterrotta attività investigativa, condotta dai reparti operanti a seguito del decesso di FRIEDERICK Akwasi Adofo, 40enne ghanese, occorso in ospedale per un grave trauma cranico ed emorragia cerebrale, dopo essere stato soccorso in strada nella notte tra domenica e lunedì.

Gli approfondimenti, avviati nell’immediatezza dai militari dalla Stazione Carabinieri di Pomigliano d’Arco, e svolti con l’intervento dal Nucleo Operativo e Radiomobile di Castello di Cisterna e del Nucleo Investigativo, si sono incentrati sull’acquisizione e successiva minuziosa analisi delle telecamere presenti nella zona in cui la vittima è stata soccorsa. Proprio una telecamera, installata in un esercizio commerciale, ha ripreso la violenta aggressione, improvvisa e immotivata, da parte dei minori nei confronti della vittima, che si trovava da sola sulla pubblica via. I due, dopo aver colpito al volto l’uomo, hanno continuato a sferrare calci e pugni, la maggior parte dei quali indirizzati al capo, quando ormai la vittima era immobile a terra. È stata quindi posta in essere dai carabinieri una sistematica raccolta di immagini impresse nei sistemi di videosorveglianza della città. I video estrapolati hanno permesso di ricostruire il percorso dei due giovani aggressori ed ottenere ritratti più nitidi dei relativi volti: il successivo raffronto con i contenuti multimediali pubblicati dai medesimi sui propri profili social network, ha definitivamente consentito la loro individuazione. Dalla visione dei profili social dei due ragazzi indagati è emersa la presenza di contenuti che esaltano la violenza, con immagini di coltelli e bastoni retrattili. Nel corso delle perquisizioni locali svolte presso le abitazioni degli indagati, sono stati rinvenuti indumenti utili alle indagini.

Il provvedimento eseguito è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso la quale sono ammessi mezzi di impugnazione.

I destinatari della misura sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunte innocenti fino a sentenza definitiva.

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