Il maschilismo nello sport

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  Redazione
  05 May 2021
  7 minutes, 56 seconds

Il mondo dello sport registra, da sempre, un diffuso maschilismo, dovuto principalmente alla storica e stereotipata concezione che lo sport sia un ambito di appannaggio esclusivamente maschile.

In realtà, in tempi recenti si è assistito a diversi approcci di inclusione, sia dal punto di vista della nomina di donne per incarichi e funzioni sino ad oggi considerate prettamente maschili (non solo, ad esempio, la funzione arbitrale, ma anche veri e propri ruoli di governance nelle società sportive), sia per quanto concerne l’apprezzamento degli sport femminili a livello globale.

In Italia, i fenomeni di discriminazione di genere in ambito sportivo traggono origine da un'espressa previsione normativa: la Legge n. 91 del 1981, recante “Norme in materia di rapporti tra società e sportivi professionisti[1], infatti, stabilisce all’art. 2 che sono considerati sportivi professionisti “gli atleti, gli allenatori, i direttori tecnico-sportivi e i preparatori atletici che esercitano l'attività sportiva a titolo oneroso con carattere di continuità nell'ambito delle discipline regolamentate dal CONI e che conseguono la qualificazione dalle federazioni sportive nazionali, secondo le norme emanate dalle federazioni stesse, con l'osservanza delle direttive stabilite dal CONI per la distinzione dell'attività dilettantistica dalla professionistica”.

Ebbene, in un clima di generale silenzio, le Federazioni Sportive si sono limitate a chiarire quale sia l’area del professionismo e quella del dilettantismo, escludendo esplicitamente, tuttavia, le categorie femminili (ciò è quanto avvenuto, ad esempio, nel gioco del calcio e della pallacanestro).

Da ciò ne segue che le atlete in questione vengono considerate, ai sensi di legge, come “professioniste di fatto” e, pertanto, non soggette a una regolare contrattualizzazione dell'attività lavorativa prestata.

Tuttavia, con l'entrata in vigore, nell'aprile 2021, del Decreto Legislativo n. 36 del 2021 (generalmente noto come "Riforma dello Sport"), che opera un riordino delle disposizioni in materia di enti sportivi professionistici e dilettantistici, nonché di lavoro sportivo, si è proceduto alla totale abrogazione della Legge n. 91/1981, e all'art. 2 del Decreto, si chiarisce che è lavoratore sportivo "l'atleta, l'allenatore, l'istruttore, il direttore tecnico, il direttore sportivo, il preparatore atletico e il direttore di gara che, senza alcuna distinzione di genere e indipendentemente dal settore professionistico o dilettantistico, esercitano l'attività sportiva verso un corrispettivo" [2].

  • Calcio

Il mondo del calcio è un ambito in cui si registra un gran numero di discriminazioni di genere: è recente, infatti, la notizia di un giornalista italiano che ha pesantemente insultato la figura dell’arbitro donna, cui poi è seguita la sospensione dello stesso dall’ordine dei giornalisti.

Eppure, le designazioni di arbitri donne nel calcio stanno avvenendo con sempre maggiore frequenza, fino a giungere alla designazione di Stéphanie Frappart, prima donna ad arbitrare una partita di UEFA Champions League (la quinta giornata, scontro tra Juventus e Dynamo Kyiv, il 2 dicembre 2020) [3]; il medesimo approccio inclusivo è riservato anche alle assistenti di gara e le tecniche di sala VAR.

La ragione di tale tendenza positiva va ricercata nella strategia a lungo termine della UEFA, inaugurata nel 2003 con la designazione di Nicole Petignat, prima donna a dirigere una partita UEFA maschile.

Peraltro, anche nel campo del calcio femminile, i numeri di donne che ricoprono incarichi dirigenziali sono piuttosto bassi: delle 12 squadre di calcio della Serie A femminile, solo 4 sono allenate da donne (Marianna Marini, allenatrice dell’Orobica Bergamo; Rita Guarino, allenatrice della Juventus Women; Cristina Mitola, allenatrice della Pink Bari Femminile; Elisabetta Bavagnoli, allenatrice della Roma Women, che, tra l’altro, ha vinto la Panchina d’Oro, massima qualifica per un tecnico, quella della UEFA Pro [4]) [5].

Il calcio è anche l’ambito in cui si registra, tuttora, una scarsa copertura mediatica riservata alle competizioni femminili: mentre si sono registrati numeri da record in occasione del Campionato del Mondo del 2019, dove la Nazionale italiana di calcio femminile è riuscita, dopo oltre 20 anni, ad arrivare ai quarti di finale, è da segnalare che comunque il giornalismo sportivo è ancora dedicato, per l’85% degli articoli, alle competizioni maschili [6].

  • Basket

    Nella patria del Basket, gli Stati Uniti d'America, si è registrata ultimamente qualche tendenza positiva: Becky Hammon, che lasciò la lega femminile a causa di un infortunio, è diventata, nel 2014, la prima donna assistente in NBA; il 30 dicembre 2020, durante il match che vedeva scontrarsi le due squadre Los Angeles Lakers e i San Antonio Spurs, il coach degli Spurs venne espulso e, a quel punto, le redini della squadra passarono in mano alla Hammon, che diventò la prima donna ad allenare una squadra NBA [7].

    Per quanto concerne la figura delle donne arbitro in NBA, ad oggi, si contano solamente cinque donne che figurano nel c.d. “officiating roster” (Simone Jelks, Lauren Holtkamp-Sterling, Ashley Moyer-Gleich, Sage and Shroeder) [8].

    • Altri sport

    Per quanto concerne l'American Football, sul punto si registra innanzitutto una recente modifica intervenuta a livello linguistico: il c.d. “linesman” (che corrisponde, nel calcio italiano, al ruolo di guardalinee) è oggi identificato con il termine neutro “down judge[9].

    In relazione alle altre attività sportive, si menziona in via esemplificativa la calabrese Antonella Granata: prima donna, in Italia, ad essere stata nominata Presidente della Federazione Italiana Giuoco Squash, nonché prima donna in assoluto nel nostro Paese a ricoprire il ruolo di Presidente di una Federazione Sportiva [10].

    La nomina della Granata giunge all’esito dell’approvazione, nel 2018, del raddoppiamento delle quote rosa nelle 44 Federazioni sportive che ricadono sotto l’egida del CONI, ai sensi dell’art. 5.1.5 dei “Principi Fondamentali” del Coni: in virtù di tale cambiamento, è garantita, oggi, la presenza di componenti di genere diverso nei Consigli federali di ogni Federazione, in misura non inferiore a un terzo del totale dei componenti dei Consigli stessi; gli effetti di tale iniziativa possono già cogliersi: da 50 consigliere si è passati, oggi, a circa 120 [11].

    Vi sono Paesi in cui, però, praticare lo sport è addirittura vietato alle donne e l’inosservanza di tali disposizioni si rivela, talvolta, fatale.

    La storia di Samia Yusuf Omar, in tal senso, è eloquente: velocista somala, classe 1991, riuscì a gareggiare alle Olimpiadi di Pechino nel 2008, nonostante le diverse opposizioni del Governo di Mogadiscio, dove rientrò poco dopo i giochi olimpici e dove le sue gare non vennero trasmesse da alcuna tv o radio locale in quanto, secondo il Governo nazionale, l'attività sportiva praticata dalle donne non era da considerarsi lecita.

    Samia trovò la morte nelle acque del Mar Mediterraneo, nell’aprile 2012, nel tentativo di raggiungere l’Europa e coronare il proprio sogno di diventare un’atleta professionista [12].




    Le seguenti fonti sono liberamente consultabili:

    Bailey A., "NBA first: Two women — Natalie Sago and Jenna Schroeder — to officiate same game"; https://eu.usatoday.com/story/sports/nba/2021/01/25/natalie-sago-jenna-schroeder-first-women-officiate-same-nba-game/4246617001/;

    Baldassarre G., "Antonella Granata è il primo presidente donna di una federazione sportiva italiana", 21 marzo 2020; https://www.sportalfemminile.com/antonella-granata-e-il-primo-presidente-donna-di-una-federazione-sportiva-italiana/;

    Barizza L, "Sempre più arbitri donna, sta cambiando qualcosa?", 6 aprile 2021; https://www.parmateneo.it/?p=6...;

    Bernardini G., "Becky Hammon è pronta per la NBA", 13 gennaio 2021; https://www.ultimouomo.com/becky-hammon-e-pronta-per-la-nba/;

    Domenici D., "Anche le donne giocano a calcio e bene tanto da entrare nei mondiali di calcio di quest’anno. Ma ci sono le allenatrici di serie A di calcio femminile?", in Dol's Magazine, 20 ottobre 2019; https://www.dols.it/2019/10/20/allenatrici-del-calcio-femminile-di-serie-a/;

    European Parliament, "Gender equality in sport: Getting
    closer every day
    ", 2019; https://www.europarl.europa.eu/RegData/etudes/BRIE/2019/635560/EPRS_BRI(2019)635560_EN.pdf;

    FIGC, "Bavagnoli e Pistolesi premiati a Coverciano come migliori allenatori della passata stagione", 3 febbraio 2020; https://www.figc.it/it/femminile/news/bavagnoli-e-pistolesi-premiati-a-coverciano-come-migliori-allenatori-della-passata-stagione/;

    Il Post, "Samia Yusuf Omar, l’atleta olimpica morta tentando di arrivare in Italia", 7 gennaio 2014; https://www.ilpost.it/2014/01/...;

    Marangoni M., "Il Coni è più rosa, raddoppiano le donne ai vertici", 19 marzo 2021; https://www.agi.it/sport/news/2021-03-19/donne-quote-rosa-federazioni-sportive-coni-11832287/;

    Pizzimenti C., "Donne che allenano gli uomini dal calcio al basket: i muri cominciano a cedere", 2 agosto 2020; https://www.vanityfair.it/spor...;

    UEFA, "Sempre più arbitri donne nel calcio maschile", 18 dicembre 2020; https://it.uefa.com/insideuefa/about-uefa/news/0264-111e2864d60f-1c97871fc875-1000--sempre-piu-arbitri-donne-nel-calcio-maschile/;

    https://pixabay.com/it/photos/crossfit-sport-fitness-formazione-534615/;

    https://www.camera.it/leg17/995?sezione=documenti&tipoDoc=lavori_testo_pdl&idLegislatura=17&codice=17PDL0027740;

    https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:legge:1981-03-23;91;

    https://www.playthegame.org/fi...;

    https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2021-03-18&atto.codiceRedazionale=21G00043&atto.articolo.numero=52&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.tipoArticolo=0.

    a cura di Simona Castaniti 

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